Il coraggio del capitano processato!

[Zio S@m]

Ringrazio Manue' per i filmati,non avevo mai avuto modo di visualizzarli.
Che dire sono scosso da tremiti di rabbia x la gestione politica dell'azione...Che vergogna quell'italia...che scappa quando fischiano i primi proiettili,che non obbedisce agli ordini dell'onu.I nostri militari si sono comportati egregiamente ma il governo li ha sacrificati,per poi chiamarli eroi...VERGOGNA!
Anche la gestione operativa poi...ritirarsi quando si ha l'iniziativa...ci si ritira solo quando non si e' nelle condizioni di combattere mantenendo l'iniziativa,avevamo mezzi meccanizzati,cingolati e compagnie di fanteria adeguatamente addestrate e noi cosa facciamo?ci ritiriamo...e il prezzo e' la vita dei nostri militari(prezzo pagabile se la morte sopraggiunge in combattimento,sono militari,ma assolutamente non spendibile in un'azione di scellerata ritirata)
Il gen Loi non e' un altro che una viscida vipera,un politico con le stellette,che si vanta di aver conosciuto le famiglie dei caduti,e non si accorge minimamente che l'unico responsabile e' lui,quei militari sono morti senza colpa alcuna.

Si doveva contrattaccare subito e schiacciare la ribellione,i ragazzi erano cosi' carichi che avrebber potuto fare il lavoro solo con le baionette,il sangue dei compagni doveva essere vendicato.

La gran decisione di non contrattaccare ha fatto si che i somali pensasssero di aver vinto(nel video il luogotenente di Aidid afferma chiaramente"abbiamo scacciato gli italiani")

Finche' le guerre in italia le gestiranno i politici non ci sara' vittoria,e poveri quei ragazzi che dovranno essere sacrificati per diventare eroi,perche' sono molto meglio dei militari italiani uccisi che 10 miliziani eliminati....Fottuta Politica(passatemi il termine)

Per fortuna(nonostante una forte eco di fondo) le cose sembrano essere un po' migliorate da quando al governo c'e il berlusca:i militari possono agire in liberta senza avere l'oppressione dell'opinione pubblica e quando muoiono diventano automaticamente degli eroi,infatti a noi non vengono a raccontarci per filo e per segno cosa hanno combinato in afganistan e in iraq(e meglio cosi)d'altronde sono militari e tra le loro mansioni rientra anche quella di usare forza letale contro il nemico...

[Gary Gordon]

Per fortuna(nonostante una forte eco di fondo) le cose sembrano essere un po' migliorate da quando al governo c'e il berlusca:i militari possono agire in liberta senza avere l'oppressione dell'opinione pubblica e quando muoiono diventano automaticamente degli eroi,infatti a noi non vengono a raccontarci per filo e per segno cosa hanno combinato in afganistan e in iraq(e meglio cosi)d'altronde sono militari e tra le loro mansioni rientra anche quella di usare forza letale contro il nemico...

zio mi conosci non sono uno di "loro" ma non mi dire che Silvio ha troppo migliorato le cose: certo a napoli finalmente lo stato č tornato, in c**o a quelli che dicevano "poveri protestano perchč la polizia li picchia!", tanto la m***a c'č č qualcuno se la deve prendere, non fa piacere averla accanto casa perņ č cosģ.
ma quando vedo le immagini dagli stadi o delle manifestazioni sia di estrema destra che di estrema sinistra dove cantano e inneggiano alla morte dei nostri soldati a Nassirya, con la prospettiva che le forze dell'ordine non possono fare nulla se non "attaccate", beh li mi incazzo come una bestia.
scusate l'ot politico, ste cose andrebbero su backstage lo so, ma li ci sono una massa di persone che non capirebbero, spero che qui ci sia qualcuno che capisca.

saluti

[manuč]

questa e' la versione ufficiale...quella ufficiosa(confermata anche in un primo tempo dallo stesso pilota del mangusta) e' che prima hanno aperto il fuoco e che dopo il comando messo davanti alla realta' dei fatti sia stato costretto a dare l'ok

come sempre i nostri uomini devono forzare la mano al comando politicizzato per avere l'autorizzazione a fare quello che deve essere fatto.

se fossi ancora un militare mi rifiuterei di andare da qualsiasi parte se non con l'assicurazione di poter fare il mio mestiere: i politici possono prendere le decisioni di mandare le forze armate dove credono secondo gli accordi internazionali, ma sono gli uomini sul campo, in quanto professionisti, a dover decidere come č meglio portare a compimento gli obiettivi.

per il resto sono d'accordissimo con quello che ha scritto zio s@m, tranne l'ultima parte: un politico č un politico, qualsiasi sia il partito a cui appartiene, e non farą mai nulla che non gli comporti un vantaggio politico e/o economico, fregandosene altamente di tutto il resto.

[alexander78]

purtroppo salvo certi paesi occidentali pił sensati, anche negli Usa hanno sti problemi portati in auge da una serie tv, dove ci deve essere un avvocato avvolte per le regole d'ingaggio...assurdo

[Zio S@m]

come sempre i nostri uomini devono forzare la mano al comando politicizzato per avere l'autorizzazione a fare quello che deve essere fatto.

se fossi ancora un militare mi rifiuterei di andare da qualsiasi parte se non con l'assicurazione di poter fare il mio mestiere: i politici possono prendere le decisioni di mandare le forze armate dove credono secondo gli accordi internazionali, ma sono gli uomini sul campo, in quanto professionisti, a dover decidere come č meglio portare a compimento gli obiettivi.

per il resto sono d'accordissimo con quello che ha scritto zio s@m, tranne l'ultima parte: un politico č un politico, qualsiasi sia il partito a cui appartiene, e non farą mai nulla che non gli comporti un vantaggio politico e/o economico, fregandosene altamente di tutto il resto.

che un politico sia un politico,con tutto quello che ne consegue,e' cosa assodata.

Tuttavia mi sembra che l'atteggiamento verso le forze armate dei governi di destra sia ben diverso da quelli di sinistra(che hanno in mezzo i pacifisti,i comunisti,gli arcobaleni,i girotondi,e i militari sono tutti cattivi perche' ci picchiano).

Il fatto che maroni e la russa si siano fatti un giretto sul macchi non mi da poi nessun fastidio,non lo vedo come un assurdo spreco delle risorse pubbliche,credo che chiunque di noi se potesse(e fosse appassionato)un girettino su un caccia non lo disdegnerebbe proprio,fare del moralismo su queste cose e' assurdo,sono altri gli schifi della politica(sia di destra che di sinistra)

[Von Right]

Cmq anche quel documentario č stato "ripulito", tempo fa trovai un sito che riportava i racconti diretti dei partecipanti ed era parecchio pił dettagliato.
Ad es. nel documentario si parla del primo caduto come ucciso da una mitragliata e fine, in realtą era uno del 9° che era appena partito con i suoi per ripulire la zona dai mortai che pestavano sui nostri gią bloccati.
Se non ricordo male viene beccato appena sfondata una porta, elimina cmq il nido che l'ha beccato ed incita gli altri ad andare avanti (che infatti riusciranno ad eliminare tutte le postazioni mortaio).
Di tutto ciņ e di altri episodi si accenna solo per sbaglio ed č un vero peccato perchč i nostri si son comportati bene e non bisogna vergognarsi ad ammettere che sanno fare il loro lavoro.

Per quanto riguarda il rapporto italia onu all'epoca non credo sia stato male mantenere una propria identitą decisionale, soprattutto in un paese nostra ex colonia.
E da quanto ho visto abbiamo agito bene (nel complesso).


Edit: ho ritrovato il sito (non che fosse difficile...)

http://www.brigatafolgore.com/2luglio1993_battaglia.htm

Mi sbagliavo su alcuni dettagli ma il concetto resta

[Von Right]

No, non sbagliavo o quantomeno ricordavo giusto il motivo del conferimento della medaglia d'oro:

Medaglia d'oro al valor militare

Serg. Magg. f. par. Stefano Paolicchi
( Esercito, Incursore Paracadutista )
Luogo di nascita: Massa (MS)

Data del conferimento: 24- 2- 1995 D.P.R


Motivo del conferimento

"Incursore paracadutista, inquadrato nel contingente italiano inviato in Somalia nell'ambito dell'operazione umanitaria voluta dalle Nazioni Unite, partecipava con il proprio distaccamento operativo al rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio. Nel corso dei successivi combattimenti, proditoriamente provocati da miliziani somali, non esitava ad affrontare d'iniziativa e con lucida determinazione una postazione di mitragliatrice che sparava su una colonna di mezzi italiani. Incurante della propria incolumitą si portava a distanza di assalto con grande coraggio e spiccata perizia operativa, neutralizzava una coppia di tiratori che gli sbarrava la strada, e durante l'ultimo sbalzo, veniva colpito da una raffica al petto. Nonostante la ferita, con un ultimo estremo sforzo riusciva a lanciare una granata sulla postazione della mitragliatrice costringendola al silenzio. Pur conscio della gravitą delle sue condizioni, continuava ad incitare i suoi uomini, perdendo conoscenza nel vano tentativo di rialzarsi per proseguire nell'azione. Soccorso e sgombrato, decedeva all'ospedale di Mogadiscio. Fulgido esempio di elevate virtł, indomito valore, generositą e ardimento sublimate dal supremo sacrificio".
Mogadiscio, 2 luglio 1993

[showa]

Visto il documentario... senza parole. In una realtą parallela, dovrebbe essere trasmesso a reti unificate.


Stefano Paolicchi e la sua azione mi porta alla mente Ian McKay, Victoria Cross alla memoria, durante la guerra nelle Falkland, ma č un'altra storia

[Gary Gordon]

Stefano Paolicchi e la sua azione mi porta alla mente Ian McKay, Victoria Cross alla memoria, durante la guerra nelle Falkland, ma č un'altra storia

potresti raccontarla che non la conosco?
grazie

[alexander78]

Era anche essi un sergente se non ricordo male su un sperone di rocce lo ritrovarono la mattina dopo morto con vicino un sacco di argentini morti, aveve tenuto la posizione da solo. Ho il documentario sulla Battaglia delle Falkland.

Citazione:

During the night of 11th/12th June 1982, 3rd Battalion The Parachute Regiment mounted a silent night attack on an enemy battalion position on Mount Longdon, an important objective in the battle for Stanley in the Falkland Islands. Sergeant McKay was platoon sergeant of 4 Platoon, B Company, which, after the initial objective had been secured, was ordered to clear the Northern side of the long East/West ridge feature, held by the enemy in depth, with strong, mutually-supporting positions. By now the enemy were fully alert, and resisting fiercely. As 4 Platoon's advance continued it came under increasingly heavy fire from a number of well-sited enemy machine gun positions on the ridge, and received casualties. Realising that no further advance was possible the Platoon Commander ordered the Platoon to move from its exposed position to seek shelter among the rocks of the ridge itself. Here it met up with part of 5 Platoon.
The enemy fire was still both heavy and accurate, and the position of the platoons was becoming increasingly hazardous. Taking Sergeant McKay, a Corporal and a few others, and covered by supporting machine gun fire, the Platoon Commander moved forward to reconnoitre the enemy positions but was hit by a bullet in the leg, and command devolved upon Sergeant McKay.
It was clear that instant action was needed if the advance was not to falter and increasing casualties to ensue. Sergeant McKay decided to convert this reconnaissance into an attack in order to eliminate the enemy positions. He was in no doubt of the strength and deployment of the enemy as he undertook this attack. He issued orders, and taking three men with him, broke cover and charged the enemy position.
The assault was met by a hail of fire. The Corporal was seriously wounded, a Private killed and another wounded. Despite these losses Sergeant McKay, with complete disregard for his own safety, continued to charge the enemy position alone. On reaching it he despatched the enemy with grenades, thereby relieving the position of beleaguered 4 and 5 Platoons, who were now able to redeploy with relative safety. Sergeant McKay, however, was killed at the moment of victory, his body falling on the bunker.
Without doubt Sergeant McKay's action retrieved a most dangerous situation and was instrumental in ensuring the success of the attack. His was a coolly calculated act, the dangers of which must have been all too apparent to him beforehand. Undeterred he performed with outstanding selflessness, perseverance and courage.
With a complete disregard for his own safety, he displayed courage and leadership of the highest order, and was an inspiration to all those around him

[manuč]

traduzione o magari anche un riassuntino in italiano?

[alexander78]

Mmm mi chiedi molto, in modo preciso non sono in grado di farla, comunque a parole il il Serg Mckay aveva il compito insieme ad altri tre compagni se non erro di occupare un posizione sopraelevata occupata da truppe scelte argentine in un luogo inospiatale pieno di postazioni e rocce.
Salendo il pendio rimanevano feriti ed uccisi i suoi compagni nello scontro. Da solo ingaggiava battaglia a disprezzo della sua vita manteneva la posizione occupata e rimaneva ucciso.
Nel video mostrano la lapide dove č caduto, e lģ racconta che fu trovato la mattina morto con accanto un numero alto di nemici uccisi...

Se vuoi una traduzione precisa prova con il traduttore di google.
Non verrą benissimo ma almeno sarą dettagliata.