Abbiamo intervistato alcuni passanti che ci hanno detto le solite cose da tv degli spaghetti. Poi ho portato Ella a Fontana di Trevi per farle vedere la realtà della psicopatologia della seduzione italiana. E’ rimasta esterrefatta. Abbiamo avvistato alcuni pappagalli e ne abbiamo addirittura intervistato uno che ci aveva scoperto mentre lo riprendevamo, ma che era contento di essere ripreso perché vuole "lavorare nel mondo dello spettacolo". Il giovane pappagallo forse pensa che sia meglio farsi le vallette che spappagallare a Fontana di Trevi. Che non abbia ragione? Forse è meno peggio.
Gli abbiamo chiesto come fa a rimorchiare le straniere (nel fotogramma lo vedete mentre rimorchia due turiste inglesi). Ci ha risposto che lui propone alle turiste di fare le modelle perché lui lavora per un’agenzia che cerca volti nuovi. Si presenta “armato” di book fotografico e mostra alle turiste le foto delle altre ragazze che hanno già “abboccato”.
Il bello è che è tutto vero. Lui veramente lavora per un’agenzia di modelle e l’agenzia cerca volti nuovi. Per fregarli o per lanciarli questo non lo sappiamo. Ma quel lavoro di
talent scout il nostro simpatico pappagallo lo fa veramente. Gli abbiamo chiesto se si tratti di un lavoro con il quale si mantiene o piuttosto una "copertura" per rimorchiare. Ha un po’ tergiversato ma poi ci ha confessato: “Unisco l’utile al dilettevole”.
Beh… questo pappagallo è stato sincero. E poi è anche un ragazzo carino e simpatico con un ottimo talento per la comunicazione, senza aver fatto i corsi di comunicazione per fallimenti garantiti.
Ma se questo giovane "pappagallo abilis", furbo e sincero lo potremmo forse sdoganare, c’è invece qualcuno che li sta sdoganando tutti.
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Ed ora è successo l'inverosimile. I pappagalli sono assurti agli onori della cronaca. Sono stati "sdoganati" da un libro. I pappagalli hanno avuto l’onore di aver dedicato un libro che racconta le loro storie.
Mi ha telefonato l’autore per comunicarmi la “bella notizia”! Io il libro non l'ho letto: mi è bastato vedere la copertina!
L'autore mi comunica che è in distribuzione nazionale. Lo diffiderò da pubblicare il libro all’estero. Che rimanga "cosa nostra".
I panni sporchi si lavano in casa.
Se il libro sui pappagalli dovese uscire anche all'estero noi seduttori ci costituiremmo parte civile.
In ogni caso chiediamo all'editore di ritirare subito il libro e ristamparlo con un sottotitolo di diverso. Non si possono chiamare i pappagalli "latin lover". I pappagalli non sono
latin lover sono
"buca lover". Perchè come tutti sanno, provato anche da riprese di tv straniere, i pappagalli vanno in bianco 99 volte su cento, come da loro stessi riconosciuto. Il sottotitolo dovrebbe essere
"Storie e aneddoti sui buca lover italiani". Così va bene.
Se questo libro dovesse uscire anche all'estero in edizioni straniere, allora noi seduttori potremmo rischiare di dover chiudere baracca e burattini. Chi glielo andrebbe poi a raccontare alle ragazze straniere che gli italiani non sono tutti pappagalli? Chi glielo potrebbe spiegare che è vero che in Italia ci sono i pappagalli ma ci sono anche i seduttori che sono gli anti-pappagalli.
"I don't believe you!" - la solita filastrocca...