3° Contest "Be a King!" [scadenza xx/xx/xx] ???

[Franksinasce]

Vi ringrazio per il commento ora aspetterò il prossimo contest!

[Fox-Astrolfo]

Grazie mille per il commento, complimenti a tutti i partecipanti ma soprattutto al (meritato) Alberace.

Per quanto riguarda il mio racconto, è vero, ho bruciato una buona idea con un racconto dalla stesura fatta in fretta. Ne ero consapevole, quindi mi sono buttato sullo stile che mi pareva più consono per le atmosfere e comunque facile da padroneggiare velocemente, almeno per un racconto così breve.

Riassunto degli eventi:
In un mondo dove l'antropofagia è accettata e praticata come soluzione sociale, Ronald trova un libro di cucina "canonica" (quella tipica della nostra realtà ) dove son riportate ricette per cucinare pesce e carne animale. La cosa lo fa andare fuori di testa, è estranea a qualsiasi ordine di valori che lui conosca. Il fatto che abbiano divorato il figlio malato lo manda ancora più fuori di testa, il dibattito attuale sull'antropofagia come soluzione eutanasica lo confonde solamente. Incapace di sopportare questo carico di emozioni crede che potrà portare chiarezza nella sua vita solo compiendo un atto estremo: mangiarsi i pesci dell'acquario. Prepara (consapevolmente?) anche una pistola, carica, mentre compie quell'atto. Per suicidarsi, per difendersi da qualcuno? Non lo sappiamo, ho deciso di trattare la cosa dal suo punto di vista solo con flussi di sensazioni confuse in una mente confusa, che tralascia volutamente di sforzarsi a pensare razionalmente. Ho mantenuto il gioco anche per il risveglio dell'assonnata Nancy, la sua compagna, che passa dal sonno all'orrore e decide di interpretare la pistola a modo suo, che non deve necessariamente corrispondere a quello di Ronald. Sorpresina finale col padre e il ragazzino con un dibattito che chiarisce brevemente l'ambientazione senza approfondirla ma che istilla il dubbio su quando sia ambientato temporalmente. Potrebbe essere il libro di Ronald gettato via da Nancy, oppure il bambino potrebbe essere un piccolo Ronald, cresciuto con dubbi etici derivati proprio da questo ritrovamento del padre. Ronald nel racconto fa accenno brevemente al padre e ho tralasciato volutamente come e quando sia stato ritrovato il libro.
Una costruzione furba per un raccontino che sta in equilibrio nonostante il pochissimo tempo dedicatogli. Un'idea che meriterebbe maggior sviluppo, speriamo nessuno me la rubi.
Azzo, è quasi più lunga 'sta spiegazione del racconto

[Fox-Astrolfo]

Volevo ringraziarvi davvero tutti, sul serio, vincere questo premio significa molto per me!

http://www.youtube.com/watch?v=155inNnQrG0#t=2m05s

[Ulyses]

Vorrei puntualizzare che sava ha si scritto cose giustissime sulla forma.
Che dipende, ha giudicato Arena o arena 2.0 che è il materiale realmente pubblicato per la selezione?
Ma non ha dimostrato nulla sui contenuti.
é facile, troppo facile criticare che dice cazzate enormi in un torbido miscuglio di astrazione, ma ecco......
Che significa?

Ora il predicozzo morale, o lo stratagemma del colpo a sorpresa non me lo merito, visto che tutto è chiaro dal primo punto di vista dello schiavo, o il terzo.
Per la mancanza del punto di vista.
Qua in effetti è interessante.
Il racconto parte dal punto di vista dello schiavo, riprende con antonius, ritorna allo schiavo torna ad Antonius e poi scompare riproducendo un dialogo.
Pura oggettività senza soggettivismo.

Sul predicozzo morale.
Ma dai Sava, avnti, ma sul serio ti pare che sia un predicozzo morale piuttosto che un semplice peccaminoso manuale d'istruzioni?
Dove sta la morale?
Uccidere il prossimo tuo subito perchè la confusione è già precognizione del attacco?
Ahhhhhhh.
Bhe certo.
Gran colpo di scena e predicozzo morale, cosa tra l'altro che non c'è come intenzione nel testo , ma solo in squallide dispute che non c'entrano nulla e personali.

Grazie Sava per il molto oggettuale commento al testo, sfortunatamente continuerò a scrivere.

[sava73]

il fatto che tu intenda continuare a scrivere non puo' che farmi piacere.
Il commento al tuo scritto pero' sappi che non è SOLO di sava, per quanto sava lo condivida al 100%.

Credo, ripeto, ma per l'ultima volta, di essere stato molto chiaro, fino all'eccesso... il nostro giudizio è assolutamente soggettivo e non universale. Mi spiace se da tutto il nostro commento estrapoli solo gli aspetti negativi e NON i suggerimenti per migliorarti ( sempre secondo il nostro modesto parere - e ti assicuro non c'è ironia ) e l'incoraggiamento a procedere

[sava73]

.

2° contest BE A KING!

Da oggi alla fine del mese ( 31/05/09) questo topic sarà a disposizione degli utenti futuri autori iscritti al Contest.

Per tanto QUANTI VORRANNO PARTECIPARE potranno postare qui dentro i link ai racconti o, volendo, le opere stesse ( attenzione al limite di caratteri per post imposto dal Vb ), ma SOLO queste.
Tutto il resto verrà automaticamente spostato nel topic preposto allo spa...ehm.. ai commenti al contest in generale.
Questo, ovviamente per dare ai partecipanti la massima visibilità.

Gli stessi link, in un secondo momento, verranno spostati nel topic toppato a futura memoria dei posteri.


Superato il termine ultimo per postare la propria adesione ( ovvero l'opera ), chiunque potrà inserire un suo commento, domande specifiche o quel che vuole ai fini della discussione.


A data ancora da destinarsi, ma relativamente a breve, MrWolf, Olengard, Antares ed il sottoscritto valuteranno gli scritti esprimendo ( oltre alla propria sindacabilissima - e corrutibile , sì Ole - opinione ) un "consiglio" costruttivo per ognuno dei partecipanti ma soprattutto decretando il 2° vincitore del Contest che avrà come TAG ( sotto il suo nick ) fino al prossimo contest : King of Book Machine !!

Stupiteci




( si lo so è uno sporco copia/incolla del 1° post )

[sava73]

http://rapidshare.de/files/47344581/...Dieci.doc.html

[Alfio]

va partecipo anch'io con una cosa scritta (parecchio) tempo fa ma che mi sembra tra le migliori. certo a vederla ora correggerei qualcosa ma ve la propongo senza toccarla per sapere cosa ne pensate:

Spoiler:

STELLA DI PLASTICA
Spengo la luce. Vedo stelle di plastica brillare sul soffitto, è un cattivo presagio. Sono stanco, è stata una giornata faticosa, penso di dormire, ma c’è lei accanto a me “se succede, succede” mi dico con tranquillità. Il mio blocco con le donne potrebbe finire qua, questa sera, in qualsiasi momento io volessi. La volontà però è stata sempre il mio principale problema, paura di agire, la chiamo. Cos’è che veramente mi paralizza quando SO che dovrei fare qualcosa? Forse finché non la supererò non potrò scoprirlo, ho pensato a molte cose: il rifiuto, una cattiva prestazione, lo schifo per la carne, l’ assoluta mancanza di impulsività e il bisogno di fermarmi ad analizzare tutto. Provo a non pensare a nulla e m’ avvicino a lei. Per un po’ non succede niente, poi le nostre mani s’ incontrano, i piedi s’ intrecciano, posso sentire il suo respiro sul mio volto: è la prima volta. Non mi incoraggio, non mi dico “ecco, ci siamo” penso solo ad essere qui come soggetto vivente, a vivere la situazione senza sovrastrutture che minino la realtà, non voglio nulla attorno e dentro me solo sentire, sentire il calore d’ un corpo e un ventilatore gigantesco che mi ronza nella testa situato dal mio lato del letto, sono tra la donna e la macchina, avverto una sensazione di freddo, di distacco, la scena mi sembra grottesca, ci risiamo. Ma è incredibile come tutto possa sparire in un attimo, avanzo col collo di qualche centimetro, sento lei fare lo stesso, il suo respiro è realmente sulla mia bocca e posso assaporare per la prima volta la vita di qualcun altro: le labbra si sfiorano, accidentalmente, ed ecco che in maniera assolutamente imprevedibile, come se non avessi fatto niente altro in tutta la vita, comincio a baciarla. Apro, chiudo la bocca, sento le sue labbra, sento la sua lingua contro la mia, sento anche i denti, voglio tutto, voglio mangiarla, mi spetta di diritto, ho aspettato troppo. Voglio soddisfare più desideri possibili in una volta e lascio la mia mano vagare sul suo corpo; il sedere è bello e solido, ci indugio molto, è la parte che preferisco. Passo al seno ma non mi dà particolari sensazioni, la sento solo come carne in eccesso dei suoi pettorali. Mentre continuiamo a baciarci riesco ad ordinare al mio braccio di andare giù, in avanti: la sera prima era rimasto paralizzato, ora si muove, non ne capisco il motivo ma continuo ed è una sensazione nuova e particolare che mi suscita un sussulto, ed è sospinto da questo che il mio dito comincia a muoversi. Un gemito, poi due e continuo così. I baci si susseguono con poche soste, ma presto la novità diventa routine, diventa un semplice contatto di carni, la passione, l’ amore, la dolcezza non esistono. Guardo in alto e rivedo le stelle di plastica, le sento fredde e finte come la scena che si consuma al di sotto di esse. Come il ventilatore continua a girare all’ infinito col suo rumore monotono anch’ io vado avanti per pura inerzia. Ci abbracciamo, ci accarezziamo ma ogni cosa è fatta per pura cortesia nei suoi confronti, forse per sentirmi più normale, forse per cercar di provare qualcosa, ma niente: mi sento fin troppo padrone di me stesso. Non credevo sarebbe accaduto realmente ma ora sento sul serio un senso di schifo, schifo per la sua carne. Una carne impura, insozzata, bagnata: un conato di vomito mi sale su per la gola, ma è la mia testa che mi fa brutti scherzi, in realtà sono sempre qui con la faccia al soffitto, non voglio guardarla, e sento i suoi occhi, carezzevoli e voluttuosi, implorarmi e trafiggermi nel buio. Ma senza luce mi sento protetto, è grazie all’ oscurità che sono riuscire a fare quello che ho fatto, non so quanto avrei resistito altrimenti. Ho squarciato il velo di Maya, l’ ho finalmente strappato e ci sono passato attraverso, l’ ostacolo che sentivo mi separava dalla Realtà è stato superato e cosa mi rimane a parte un vago senso di orgoglio e esaltazione puramente infantile? Quasi nulla, perché niente cambia e tutto rimane lo stesso e ad un tratto vengo fulminato da una frase che avevo letto tempo addietro e a cui non avevo dato molta importanza: “Adesso non sognavo più, non m’ illudevo più di partecipare alla vita per mezzo dell’ unione sessuale”. La tengo stretta nel mio braccio sinistro, il suo volto è appoggiato sulla mia spalla e sento il gelo nel cuore, come se un vento secco ed arido soffiasse in una regione desertica. Non provo dolore per questo, solo, mi dispiace. Se non qui, se nemmeno in quest’ atto, dove posso trovare la Vita?

enjoy

[Franksinasce]

http://rapidshare.de/files/47355877/...scolo.pdf.html

Ciao. Io spero si capisca la tematica di fondo e la conseguente linearità coi paletti decisi !

[SLYVERR®]

Partecipo.
un vecchio incubo ricorrente.
buona lettura.

Spoiler:

AMBIRE

la distanza che devo mantenere è la solita, venti metri. La notte è tiepida come sempre. Getto un’occhiata alla volta celeste e mi accorgo che ci sono più stelle del solito. La cosa mi disturba ma devo tener lontano lo sconforto, anche stavolta ho la possibilità di scegliere. Mi preme mantenere la giusta distanza, ogni variazione potrebbe costarmi cara. Comincia una leggera salita, il sentiero è un comunissimo tratto sterrato di montagna che segue un percorso fin troppo lineare per il punto in cui si trova ma sono determinato a risolvere la faccenda, costi quel che costi. La vecchia è li. Con la sua lugubre figura e la gobba prominente. Ho davanti ai miei occhi lo scenario, l’abominio, la disperazione di ogni istante, stavolta è la volta buona. Se non ci fosse dato modo di porci le domande non saremo così affranti dalle risposte, risposte che io conosco in questo caso ma che mai come ora devono trovare fondamento. Il silenzio è dolce e vorrei che non cessasse mai. La vecchia è ora più vicina e continua nel suo passo lento e pesante, io penso, e penso molto in fretta ma niente di tutto questo mi da sicurezza. Ho maledetto il giorno in cui decisi di lanciare il guanto della sfida. Io! Sciocco ed ignorante! Credevo che l’odio fosse un Dio orfano di bestemmie e blasfemie, un Dio da adulare e fare mio. Rinchiuderlo in qualche concetto colmo di rettitudine e tenerlo pronto per qualsiasi evenienza. Sin qui penso a tutte le mie scelte, ci penso e affliggo la coscienza. La realtà è che ora sono solo nell’irreale suggestione delle mie scelte. Si alza un vento gelido, tagliente, quasi a voler squarciare le mie strategie. E’ lei, lo so, è lei! Lurida vecchia! So che mi sente. Crede che anche stavolta prevarrà la paura. Si sbaglia. Cominciano ad affollarsi nella mia mente tutti i dubbi e le inibizioni. La consuetudine che si ripete e che io credevo di poter infrangere con la sola volontà. Sono stato uno sciocco a credere di farcela! Sono un pazzo se credo di poter sbeffeggiare l’abominio! Non ho orgoglio io! Non ho le palle! La fama di eterno secondo in questo folle gioco di rivalsa resterà tale in eterno! E così mentre la notte si annerisce sempre più, alle mie spalle sento rifluire tutti passi. Alzo lo sguardo al cielo e non vedo più tutte le stelle che illuminavano la volta. L’aria è più fredda, ma di quel freddo che si sopporta. Il vento ha cambiato. Gli sono ad un palmo, la sua gobba sembra nascondere una di quelle innominabili oscenità immonde. Cerco di rendermi conto della situazione ma la lucidità è soggiogata dalla nevrosi incalzante. La vecchia! Feroce e viziosa creatura! Che la volontà mi sorregga e mi sospinga in questa folle sfida! E successe. Di colpo sento emerge dalle viscere tutto l’Odio e la cattiveria, sento un Dio! Quel Dio che tenevo orfano da sacrifici. Soltanto ora percepisco il tempo scorrere in modo innaturale, consapevole di quanto avessi ragione nell’agognare il sapore della sfida. Lurida ed inutile vecchia! Eccomi al tuo fianco e fra un istante incroceremo i nostri sguardi! Lo farò per porre fine a questa ridicola messa in scena. Sino ad ora hai mentito facendomi credere che nessun uomo potesse soverchiare ciò che è stabilito. Ora provo quasi pena per te. Costretta a vestire i panni di un qualcosa che per lungo tempo ha albergato anonimo in me, hai mentito, e per questo pagherai! Farò ricadere su di te tutto l’odio scatenante, incontrollato e libero di ridurti in miseria! Tornerai ad essere l’abominio che nascondi. Tutti dovranno riconoscere in te lo squallore della tua natura. Il solco nel terreno è diventato fuoco. La montagna ha smesso di respirare. L’oscurità avvolge il cielo e le sue stella. I suoi occhi… il suo sguardo… sento la polvere entrare nella pelle… quegli occhi… ora mi è tutto vivido e chiaro. La sfida è il peggior sentimento che l’uomo possa concepire come proprio. Sono giunto al punto critico. Il ghigno immondo che la vecchia sfoggia fa barcollare la mia ragionevolezza, il fardello mi piomba sulla coscienza più forte che mai. Resto fermo e non immagino più nulla. Tutto è andato come non era mai accaduto. Una sequela di azioni confuse prodotte dall’indispettito inconscio. Appaio piccolo, piccolissimo ed inerte davanti all’immensità di quel prodotto malefico. La smorfia putrida e carnosa della vecchia frantuma la mia immagine, lo sbaglio piomba sulla mia coscienza più forte che mai. Resto fermo e non immagino più nulla.

[Nevade]

L'ho scritto ORA, giuro.

Spoiler:

Grigio

Si è soli con tutto ciò che si ama.
Novalis - Frammenti

Grigio, blu, verde e poi ancora grigio.
Lei guarda fuori dal finestrino del treno i colori che si riflettono pallidi sul vetro.
Blu, verde, marrone, ancora grigio.
E' seduta con le mani posate sulle ginocchia scheletriche, e il vestito giallo smunto e sporco le ricade addosso come un velo funebre, gli occhi sono pallidi e infossati sul volto mentre lenti e pigri inseguono i pali della corrente in una corsa senza fine.
Grigio, grigio, grigio, ancora grigio.
"Scusami" dice mentre volta la testa con fatica, il vagone è vuoto, di fronte a lei un uomo anziano legge un giornale in attesa dell'arrivo.
"Mi scusi signore", e la voce esce esile, lieve, quella di una bambina che sussura scusa a Dio per il peccato più grave.
"Può scrivermi qualcosa di carino?"
Rosso, blu, verde, grigio.
Le sue mani stringono un piccolo foglietto, giallo come il suo vestito, e una penna consumata.
"Può scrivermi qualcosa di carino per favore?"
L'uomo abbassa il giornale, i suoi occhi la scrutano da sopra gli occhi, cercando di comprendere quelle tre semplici parole, colme di ingenuità.
"vorrei solo che scrivesse un pensiero per me, per favore"
Il tono della sua voce lo convince che non si tratta di uno scherzo, gli occhi di quella ragazza magra e sporca diventano un silenzio pianto, il pianto di chi ha perso tutto, fino a vendere la propria dignità per soddisfare quel vuoto dentro che l'animo umano, semplicemente, non sa accettare.
Afferra il foglietto, in un momento di pietà e tenerezza.
"Grazie" dice lei, ma a malapena si sente, mette le mani sotto le coscie, come una bambina timida che aspetta, paziente.
"Grazie tanto".
Blu, blu, blu, ancora blu.
Passano secondi, scorrono insieme ad alberi simili a chiazze verdi nel cielo, e l'uomo resta fermo, lentamente torna alla normalità, e la presa di coscienza di quel piccolo gesto, all'inizio così umano, sembra ora patetico e imbarazzante.
Accartoccia il foglietto e lo getta a terra prima di alzarsi e andare via verso il vagone successivo.
"Non fa niente" dice la ragazza a se stessa, e si china lentamente a raccogliere il piccolo pezzo di carta con cura quasi materna.
Lo sfoglia in mano, lentamente, passando le dite scheletriche su ogni piega, lisciando e piegando più volte.
"Non fa niente" dice, ma il suo sguardo è già perso nel vuoto.
Verde, marrone, grigio, ancora grigio.
Stringe la borsa a se, le mani nuotano al suo interno, in un mare di piccoli foglietti.
Rosso, verde, arancione, bianco, grigio, ancora grigio.
Ne afferra uno, e lo legge, sorridendo.
"Sei carina" c'è scritto, con la calligrafia incerto e tremolante di una bambina.
"Mi spiace" c'è scritto su un altro, con la scrittura fine di un uomo.
"Rosa" su un altro ancora, e sotto disegnato un piccolo fiore.
Il treno si ferma, sobbalzando per un secondo, e il silenzio cala lasciando i suoi pensieri nudi e scoperti.
Allora chiude gli occhi e per evitare che il vuoto silente la circondi immerge le mani nella sua borsa.
Il suo mondo, fatto di piccoli pensieri, di fogli scarabocchiati, scritti, rubati di nascosto o trovati per strada, dentro cui può perdersi quando vuole.
Il lento fruscio della carta le riempe le orecchie, e la fa sentire al sicuro.
La carta che sfrigola come un'ultima fiamma la inebria, il caldo contatto della pelle tra le mille pieghe la fanno sorridere, li può quasi sentire, ogni frase, ogni piccola parola, che le gira dentro, e la scalda, e la coccola, e la rende viva, anche solo per un momento.
Verde, rosso, viola, giallo, blu.
Un ragazzo sale e si siede nel vagone, si guardano, per un solo istante prima che il lento e ritmico rumore delle rotaie torni a coprire tutto.
Le porge il piccolo foglio, ancora piegato e ferito in qualche angolo, ma vivo, che aspetta fedelmente il suo messaggio, qualsiasi esso sia.
La sua piccola porzione di umanità, da consumare famelicamente.
"Scrivimi qualcosa di carino" dice.
Blu, verde, grigio.
Ancora grigio.

[Seraph888]

Rush finale tra ieri notte e stamane. Ecco qui:

http://7grammi.blogspot.com/2009/05/compleanni.html

In bocca al lupo a tutti e sempre saluti al parentame in America.

[King Elessar]

Non trovo il file con il mio racconto!

[Seraph888]

ma alberace non aveva detto che aveva già un racconto pronto tempo fa?

[alberace]

Non ce la faccio, alla prossima.

[Seraph888]

[alberace]

ho iniziato a scrivere seriamente alle undici
prometto massimo impegno per la prossima volta.

[sava73]

cmq alla fine un concorso ci sarà
( credevo partecipasse solo Hellvis di cui tra l'altro non riesco a scaricarmi il file )

Seraph puoi aiutarmi come la scorsa volta ostando permanentemente i link ( almeno per quelli che li hanno postati? )

[Seraph888]

Certo!

[Hellvis 2006]

cmq alla fine un concorso ci sarà
( credevo partecipasse solo Hellvis di cui tra l'altro non riesco a scaricarmi il file )

Seraph puoi aiutarmi come la scorsa volta ostando permanentemente i link ( almeno per quelli che li hanno postati? )

ma come no? Non basta premere su free in basso a destra?

[Seraph888]

Ecco tutti i link:

- Hellvis: Il numero dieci

- Alfio: Stella di plastica

- Franksinasce: Re Crepuscolo

- SLYVERR: Ambire

- Nevade: Grigio

- Seraph888: Compleanni


Fonte: Il blogghino del contest, dove potete visionarli tutti in qualsiasi momento.

[Nevade]

Grande Seraph, ottima idea quella di mantenere tutto sul blog.

[Seraph888]

Grazie, mi sembra tutto più raccolto così.

[Hellvis 2006]

Uhm, mi hai fatto un po' di pasticci con la formattazione, tipo qualche numero non è più centrato e i corsivi sono spariti, ma fa niente

[sava73]

Grande Seraph!!