Tgm è una rivista di giochi per pc...giusto ?
Quoto e rilancio la domanda.
domanda: posso provarci anche io che son già collaboratore?
ma...se non sono indiscreto....come mai la decisione di cercare un collaboratore con un bando del genere? eppure di collaboratori nuovi ogni tanto ne appare qualcuno su TGM (qualche nome nuovo nelle p/review) capita...c'è proprio questo bisogno di "personale"?
ripeto, se sono indiscreto ignoratemi bellamente...
Funziona così:ma...se non sono indiscreto....come mai la decisione di cercare un collaboratore con un bando del genere? eppure di collaboratori nuovi ogni tanto ne appare qualcuno su TGM (qualche nome nuovo nelle p/review) capita...c'è proprio questo bisogno di "personale"?
ripeto, se sono indiscreto ignoratemi bellamente...
"Serve gente. Quello no, quello no e quello no, saranno bravi, saranno esperti, avranno anche scritto per dieci anni su riviste del settore ma questo non significa niente, visto che almeno una volta si sono lamentati di Sprea e hanno anche osato dire che sono permaloso. Nessuno ha mai dato a uno Sprea del permaloso e poi è andato in giro a raccontarlo, tantomeno a scriverlo!" :-D
Cugino si scrive cuGGino.
A parte gli scherzi ... sembra interessante. Peccato solo che io non abbia il passaporto per svolazzare fuori dall'unione europea. Potrei sempre farlo eh.
Inglese parlato? Putroppo ho una conoscenza media ... o mediocre ... insomma non sono un fulmine.
Ci provo lo stesso ToSo o ti mando un semplice saluto?
Posso partecipare?
Bello ,
ma non credo di essere all'altezza della situazione, perchè la storia dei VG la conosco molto poco.
Posso collaborare da casa? Sto al sud e già lavoro in Pro-Loco.
Ah, dimenticavo, il mio PC fa schifo, sarà per la prossima volta.
Ti spiego veloce, cercando di essere esaustivo e sperando al tempo stesso di non risultare spocchioso.ma...se non sono indiscreto....come mai la decisione di cercare un collaboratore con un bando del genere? eppure di collaboratori nuovi ogni tanto ne appare qualcuno su TGM (qualche nome nuovo nelle p/review) capita...c'è proprio questo bisogno di "personale"?
ripeto, se sono indiscreto ignoratemi bellamente...
Secondo me, secondo noi, è importante che chi arriva su TGM faccia parte di TGM. Quale modo migliore di trovare qualcuno che abbia lo spirito che cerchiamo se non passando dal forum della nostra community?
Poi, viste le critiche (a volte sensate, a volte meno) che leggo qui dentro, significa che c'è gente che pensa di poter fare bene. Perché non dargli una chance?
Che poi è un po' come dire "il Milan ai milanisti"... vedi che dentro sei un po' rossonero anche tu?
Ultima modifica di kikko; 09-04-09 alle 18:15:32
Eh, cavoli...
Avessi trovato quest'opportunità qualche anno fa mi ci sarei fiondato. Oggi come oggi sono talmente indietro sui giochi moderni (specialmente quelli multiplayer) e sto talmente impantanato con il lavoro, che non potrei mai onorare il punto 2 (quello delle scadenze).
In bocca al lupo a tutti gli altri che faranno domanda!
Interessante. Ma non padroneggio l'inglese al massimo. Ma non nego che superata la difficoltà linguistica mi sarei proposto subito.
E abito in Svizzera....anche questo è a mio svantaggio. Anche se per una volta potrebbe essere lo svizzero a fare il frontaliero.
Appunto la trovo una cosa interessante e lodevole.Ti spiego veloce, cercando di essere esaustivo e sperando al tempo stesso di non risultare spocchioso.
Secondo me, secondo noi, è importante che chi arriva su TGM faccia parte di TGM. Quale modo migliore di trovare qualcuno che abbia lo spirito che cerchiamo se non passando dal forum della nostra community?
Poi, viste le critiche (a volte sensate, a volte meno) che leggo qui dentro, significa che c'è gente che pensa di poter fare bene. Perché non dargli una chance?
PS: Toso TGM non si rivolgerà anche al mercato Videogiochi per MAC ? Anche solo con qualche pagina ogni tanto.
Ultima modifica di L' EREMITA; 09-04-09 alle 19:53:16
Dopo attenta riflessione,il mio interesse per la faccenda è sul 60-70%...
Quindi è il momento delle domande scomode che nessuno ha voluto fare:
-quant'è il lavoro?di quante recensioni mensili parliamo?
-quant'è la paga?un tot a recensione?poi la moltiplicazione recensioni mensili * compenso a recensione la so fare da solo
-quante sono le occasioni di parlare inglese?io lo so,ma ho una sottospecie di blocco psicologico nel parlarlo...oddio,se è questione di sopravvivenza in terra estera me la cavo,per carità (parenti in America,se son sopravvissuto li un'estate posso farcela anche ora) ma meno è,meglio è nel mio caso
-quante volte dovrò venire a Milano?
-quando si comincia?
-quanto durerebbe la collaborazione?
-su quali generi si basano le recensioni?io gli sportivi e gli RTS ad esempio nn li sopporto,è un problema?
-chi fornisce la materia prima?mi becco videogiochi gratis per poi recensirli?questo nn influirà sul mio stipendio,spero
Sapete com'è,4000 caratteri sono tanti,nn voglio mica farli a vuoto
sono troppo giovane
devo ancora studiar l'inglese prima di poterlo parlare/scrivere bene
so ben poco sulla storia del VG
quasi quasi partecipo
http://it.wikipedia.org/wiki/Pronome_personale
buona fortuna nel controllare gli errori nei testi inviati dai lettori.Ricorda quindi che: gli = a lui è usato per il genere maschile; le = a lei è usato solo per il genere femminile; il plurale di entrambi è loro.
Non nego che mi piacerebbe tantissimo!
Ma Napoli è un pò lontanuccia da Milano!
http://forum.accademiadellacrusca.it...enti/825.shtmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Pronome_personale
buona fortuna nel controllare gli errori nei testi inviati dai lettori.
In particolare:pronome gli - loro
1. La grammatica del Serianni, d'una quindicina d'anni fa, recita chiaramente che "gli" al posto di "loro" non può considerarsi un errore. 2. Il 'Vocabolario Treccani', di stretta osservanza fiorentina (Aldo Duro, a cavallo tra gli anni '980 e '990), dichiara che "gli" dativo plurale, maschile e femminile, è usato da buoni scrittori e ne riporta due esempi. 2a: «Chi si cura di costoro a Milano? Chi gli darebbe retta?» (Manzoni, v. anche sotto). 2b: «le belle ragazze di qui non sono degne di portargli le scarpe, a quelle di Napoli» (Verga. A me questo secondo esempio sembra poco significativo: la frase è colloquiale e direi obbligata la scelta). 3. Il 'Grande Dizionario' del Battaglia riporta altri esempi, estesi su un maggiore arco temporale. 3a: «L'essere amati gli è sommamente caro, parendo loro che chi gli ama gli approvi» (Della Casa: è un bell'esempio d'uso delle due diverse forme nello stesso periodo, con impeccabile senso dello stile). 3b: «Non so quel che i peripatetici fusser per dire, atteso che le considerazioni fatte da voi credo che gli giungerebbero per la maggior parte nuove» (Galileo: qui lo "pseudo-purista" «giungerebbero loro» sarebbe un vero sconquasso). 3c: «Provvedutamente usando le cose del mondo a quel fine che gli furono concedute, conducono ordinatamente la temporal vita e nell'eterna saranno felici» (Cesari, 1817: forse è l'esempio piú neutro: «furono loro concedute» sarebbe equivalente). 3d: «Per via, incontrò i vecchi amici, ma ogni volta, dopo cinque minuti di silenzio e d'imbarazzo, gli stringeva la mano: «Basta, arrivederci!» e se ne andava» (Brancati, 1945: mi sembra l'esempio piú convincente di tutti). 3e: «Se vengono i ladri stanotte,/ salta in mezzo ai filari e gli fiacca la schiena.» (Pavese). 4. Altri due esempi dalla 'Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti' (vol. secondo, §463) di Gerhard Rohlfs, un testo fondamentale di cui esiste un'edizione economica (Einaudi, PBE 149). 4a: «Che gli ho da dire, signori miei» (Fucini, toscano del secondo Ottocento: davvero quasi dialettale). 4b: «molti cittadini eransi andati a richiamare al pretore... per cagione de' beni che egli involati gli avea» (Straparola, novellista del Cinquecento: la frase sfuma via leggerissima insieme ai beni, mentre «involati avea loro» mi ricorderebbe una "pennichella" di bisonti). 5. Nella "quarantana" Manzoni ha sostituito circa un terzo dei "loro" al dativo (in linguaggio maccheronico-informatico non si potrebbe quindi parlare di "replacione"): nella "ventisettana" la frase citata sopra era «Chi darebbe lor retta?». Un altro facile esempio si trova nel capitolo del tumulto, subito prima della presentazione del vecchio malvissuto: un «...guardar loro in viso» diventa «...guardargli in viso», peraltro ostico da pronunziare (oggi credo che useremmo "guardare" come transitivo e scriveremmo "guardarli in viso", anche se a ben vedere ha un significato leggermente diverso). Secondo il Rohlfs, la decisione opposta dell'Ariosto fu dovuta alle censure del toscano Varchi. A mio parere, non vale la pena d'invocare in questa 'querelle' né l'Ariosto né il Manzoni: sono due casi che si compensano, ma soprattutto rappresentano delle forzature. Le loro "seconde scelte" sono entrambe a tesi ("decolloquializzare" in un caso, "ritoscanizzare" nell'altro), non nascono dal ritmo intrinseco del verso o della frase (devo anche dire che mentre nel caso del Manzoni il confronto tra le due edizioni è facilissimo, io non conosco la prima edizione del 'Furioso' e non ne esiste un'edizione interlineare). 6. Da Leopardi ('Zibaldone di pensieri': anche gli appunti personali si possono scivere a un sommo livello di stile) cito però un tipico caso nel quale "gli" starebbe malissimo: «...secondo che lor conveniva».
"Gli ho telefonato" è meno pedante di "ho telefonato loro". Per quanto riguarda la scelta offrirgli/offrire loro, proporrei di alternare entrambe le forme o di usarne solo una. Tutto dipende dai contesti e dal tono della parlata.
http://forum.accademiadellacrusca.it...enti/825.shtml
In particolare:
"Gli ho telefonato" è meno pedante di "ho telefonato loro". Per quanto riguarda la scelta offrirgli/offrire loro, proporrei di alternare entrambe le forme o di usarne solo una. Tutto dipende dai contesti e dal tono della parlata.
Ah beh... se lo dice l'Accademia Della Crusca deve essere giusto, vero ToSo?
(OWNED... e lui sa il perché)