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  1. #1
    Il Nonno L'avatar di ssj100
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    Predefinito The Girlfriend Experience



    Presentato al Sundence film festival a Gennaio, pare che in giro dicano sia un filmone.

    Soderbergh si è cimentato in una commedia (ma poi non so quanto lo sia) sul mondo della prostituzione, protagonista Sasha Grey (pornostar di professione )

    Qualcuno sa quando è prevista l'uscita? Non ho trovato niente al riguardo

  2. #2
    Lo Zio L'avatar di andreamit
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    sasha grey































































  3. #3
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Quando pensi che Soderbergh non possa andare più in basso di quanto non abbia già fatto eccolo prepararsi a scavare
    Ma perchè non riesce a capire che la sua dimensione è quella della commediola spensierata inserita nello star system lasvegasiano (Ocean 11 e 13) e non lascia stare queste velleità intellettualoidi?
    L'unica speranza è che questo film sia davvero una commedia, con i ritmi e i tempi comici a cui ci ha abituato, e allora l'idea di usare la Grey (sia lode in eterno a quella ragazza!) potrebbe anche essere vincente. Ma lo vedo come un film a elevato rischio Erin Brockovich (per non dire Schizopolis ).

  4. #4
    Il Nonno L'avatar di ssj100
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Io non la vedo così nera, non mi pare che Soderbergh sia così scandaloso.

    Erin Brockovich è una patacca e, a parte il primo, il resto degli Oceans non sono granchè, ma ha fatto altro di buono (Traffic, L'inglese, King of the Hill) e il recente Che (che non ho ancora visto).

  5. #5
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    "Che" secondo me sarà una piaga terrificante, ma non parliamone qua che si sarà spazio in futuro
    Traffic è un'altra di quelle robe immonde, mah! Sembra che lui e Linklater se la cantino e se la suonino da soli.

  6. #6
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Non concordo affatto, ho trovato Traffic un ottimo film sotto tutti i punti di vista. Non è un capolavoro, ma un filmone così non lo fai con la sola fortuna...

  7. #7
    Il Nonno L'avatar di ssj100
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Citazione Originariamente Scritto da Mikk Visualizza Messaggio
    Traffic è un'altra di quelle robe immonde, mah! Sembra che lui e Linklater se la cantino e se la suonino da soli.
    Ma proprio per niente, Traffic è un signor film

  8. #8
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Cerco di essere breve onde evitare richiami dalla moderazione di rimanere in topic, per cui le mie considerazioni su Traffic le espando con un discorso generale sul Soderbergh-regista.
    Di fatto lo stile generale, e in particolare su Traffic, è il finto indipendente, orchestrato in maniera fredda e speculativa da un volpone ben inserito nello star system hollywoodiano che ha capito che l'indie vende. Non bastano due o tre riprese a spalla e alcune piccole scelte fini a se stesse (cambiare il tono della fotografia a seconda dello spezzone del film che si sta mostrando uhmmmm! Deve essergli costato ore e ore di fatica) quando ciò che hai da dire è il peggior terzomondismo alla Iñarritu. Fateci caso: in Traffic e in molte altre opere la sceneggiatura è scritta "troppo bene": è lì per apparire, ma non per essere.
    Quando si lancia in velleità autoriali Soderbergh alla fine non stringe nulla nè sul versante contenutistico nè in quello qualitativo, perchè le sue abilità appunto sono quelle del conoscere i tempi del blockbuster, che gli riesce magistralmente, e di saper scrivere copioni ad orologeria.
    Questo è ciò che penso di lui e che mi fa temere che anche questa produzione nasca sotto una cattiva stella (cosa c'è di più indie del porno autoriale?). Le speranze sono dovute al genere scelto: ha più volte dimostrato di saper orchestrare bene il faceto.

  9. #9
    Il Nonno L'avatar di ssj100
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Citazione Originariamente Scritto da Mikk Visualizza Messaggio
    Cerco di essere breve onde evitare richiami dalla moderazione di rimanere in topic, per cui le mie considerazioni su Traffic le espando con un discorso generale sul Soderbergh-regista.
    Di fatto lo stile generale, e in particolare su Traffic, è il finto indipendente, orchestrato in maniera fredda e speculativa da un volpone ben inserito nello star system hollywoodiano che ha capito che l'indie vende. Non bastano due o tre riprese a spalla e alcune piccole scelte fini a se stesse (cambiare il tono della fotografia a seconda dello spezzone del film che si sta mostrando uhmmmm! Deve essergli costato ore e ore di fatica) quando ciò che hai da dire è il peggior terzomondismo alla Iñarritu. Fateci caso: in Traffic e in molte altre opere la sceneggiatura è scritta "troppo bene": è lì per apparire, ma non per essere.
    Quando si lancia in velleità autoriali Soderbergh alla fine non stringe nulla nè sul versante contenutistico nè in quello qualitativo, perchè le sue abilità appunto sono quelle del conoscere i tempi del blockbuster, che gli riesce magistralmente, e di saper scrivere copioni ad orologeria.
    Questo è ciò che penso di lui e che mi fa temere che anche questa produzione nasca sotto una cattiva stella (cosa c'è di più indie del porno autoriale?). Le speranze sono dovute al genere scelto: ha più volte dimostrato di saper orchestrare bene il faceto.
    La scelta dei toni che variano a seconda dell'episodio è voluta e con cognizione di causa.
    I toni accesi dell'episodio messicano rendono l'idea della durezza della vita in quel paese (e l'esempio del capitano messicano calza a pennello), le tinte bluastre secondo me sono azzeccatissime per l'episodio del giudice (Michael Douglas) perchè danno quell'idea della "fredda" vita di Washington.
    Non concordo nemmeno sulla critica che fai a livello contenutistico, i 3 episodi hanno tutti un senso compiuto e nessuno fa da semplice riempitivo:
    Il giudice si rende conto di quanto quello che combatte quotidianamente sia vicino alla vita di qualunque persona "pulita" e il suo discorso interrotto e la sua espressione valgono più di mille parole; Del Toro si rende conto che essere giusti spesso non basta in certe realtà; il poliziotto, che mangia cac.ca per tutto il film, è il vero eroe e pur di fare il proprio dovere rischia di tasca sua.

    Capisco che non ti sia piaciuto, è lecito, ma tacciare il film di "terzomondismo" mi pare fuori luogo.

    P.S: Magari il film sarà pensato per essere un blockbuster, ma bisogna pure saperlo realizzare bene e soprattutto bisogna saper dirigere chi lo recita.
    Persino la Jones, che a mio avviso può solo fare la bella statuina, fa una onestissima figura.

    N.B: Chiudiamo l'OT, che ne dici?

  10. #10
    SLYVERR®
    ospite

    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Citazione Originariamente Scritto da Mikk Visualizza Messaggio
    "Che" secondo me sarà una piaga terrificante, ma non parliamone qua che si sarà spazio in futuro
    Traffic è un'altra di quelle robe immonde, mah! Sembra che lui e Linklater se la cantino e se la suonino da soli.
    non mi toccare linklater BADAOH

  11. #11
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Citazione Originariamente Scritto da Mikk Visualizza Messaggio
    Cerco di essere breve onde evitare richiami dalla moderazione di rimanere in topic, per cui le mie considerazioni su Traffic le espando con un discorso generale sul Soderbergh-regista.
    Di fatto lo stile generale, e in particolare su Traffic, è il finto indipendente, orchestrato in maniera fredda e speculativa da un volpone ben inserito nello star system hollywoodiano che ha capito che l'indie vende. Non bastano due o tre riprese a spalla e alcune piccole scelte fini a se stesse (cambiare il tono della fotografia a seconda dello spezzone del film che si sta mostrando uhmmmm! Deve essergli costato ore e ore di fatica) quando ciò che hai da dire è il peggior terzomondismo alla Iñarritu. Fateci caso: in Traffic e in molte altre opere la sceneggiatura è scritta "troppo bene": è lì per apparire, ma non per essere.
    Quando si lancia in velleità autoriali Soderbergh alla fine non stringe nulla nè sul versante contenutistico nè in quello qualitativo, perchè le sue abilità appunto sono quelle del conoscere i tempi del blockbuster, che gli riesce magistralmente, e di saper scrivere copioni ad orologeria.
    Questo è ciò che penso di lui e che mi fa temere che anche questa produzione nasca sotto una cattiva stella (cosa c'è di più indie del porno autoriale?). Le speranze sono dovute al genere scelto: ha più volte dimostrato di saper orchestrare bene il faceto.
    Hai mai visto "Schizopolis"? Perché basta quello, da solo, a far fare a questa tua filippica sulla sensibilità di Soderbergh-regista, Soderbergh-sceneggiatore e Soderbergh-produttore la stessa fine che fa un castello di carte a Trieste in una brutta giornata d'inverno.

    Traffic non è mai stato presentato come un film indie-oriented (come avrebbe potuto, anche solo a causa del cast?). Poi, da che mondo e mondo saper scrivere "sceneggiature ad orologeria" è un pregio, mica un difetto, soprattutto in considerazione del fatto che a parte la serie di Ocean, spesso inserisce scelte ben poco "ruffiane" (La bimba in Traffic, ma soprattutto Solaris...) in una storia, quella sì, fatta per essere accattivante. Ebbene: scusa tanto se uno cerca di fare film che la gente voglia vedere...

  12. #12
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    Predefinito Re: The Girlfriend Experience

    Schizopolis è la summa di tutto quello che non mi piace di Soderbergh
    E comunque io non accuso Soderbergh di "fare film che vogliono essere visti", tutt'altro, ne critico una qualità che secondo me manca. Difatti io Ocean's 11 e 13 li apprezzo. E dirò di più: apprezzo anche un altro suo film, indie in tutto e per tutto: Bubble.
    Comunque sono ovviamente d'accordo nel limitare il più possibile l'OT.

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