De Magistris è indagato, non condannato... la battaglia è sempre stata fatta sui condannati non sugli indagati, o sbaglio?
De Magistris è indagato, non condannato... la battaglia è sempre stata fatta sui condannati non sugli indagati, o sbaglio?
sbagli
non sbagli
http://www.diregiovani.it/gw/produce...x?id_doc=15588
questo straccio di virgolettato è il meglio che ho trovato, ed è quello che ricordavo personalmente.l'Idv non stipula alleanze con chi non rispetta il "codice deontologico" del partito, ovvero "con chi candida condannati o permette incarichi di governo ai rinviati a giudizio".
poi ci sono un sacco di siti (tipo www.ilgiornale.it ) che dicono "uuuh aaah aveva detto niente indagati candidati e poi lui stesso è stato indagatooooh...", ma non ho trovato nulla che riporti dichiarazioni testuali di di pietro.
a dualì, te l'avevo già postato l'altra volta il "codice etico" di Di Pietro, e ancora insisti?
Di Pietro, questione morale? Accettare codice etico Idv
“La questione morale non è nuova, è sempre esistita perché in tutti questi anni non è mai stata rimossa ma solo messa sotto il tappeto.
Oggi più che mai interessa tutti i partiti, e per questo serve un codice interno. Noi ce lo siamo dati: divieto di candidatura per chi è indagato, e divieto di assumere o mantenere incarichi di governo, nazionale o locale, per chi è rinviato a giudizio”. Così Antonio Di Pietro torna sull’argomento e chiede a chi voglia allearsi con l’Idv, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, di sottoscrivere tale codice: “Chiedo che questo codice sia applicato dai nostri alleati, come abbiamo fatto in Abruzzo la faremo per tutte le prossime elezioni”. Secondo il leader dell’Idv, la questione morale “riguarda chi è presente nelle istituzioni e approfitta di questo ruolo. Interessa tutti i partiti, e lo dimostrano i casi Abruzzo, Toscana e Campania. Chi è responsabile di partito — conclude — non può chiamarsi fuori”.
http://news.kataweb.it/item/524031/d...dice-etico-idv
a bro', chette devo dì. mi ricordo che l'avevi già postato, ma io trovo altri virgolettati, tipo questa intervista di di pietro su libero http://italiadeivalori.antoniodipiet...o_virtuoso.php
Riporto una mia intervista pubblicata sul quotidiano "Libero", di oggi mercoledì 10 dicembre, in tema di giustizia ed elezioni abruzzesi.
Libero: Nel PD si discute della questione morale, una dozzina di loro amministratori sono finiti sotto inchiesta. Se l'aspettava?
Antonio Di Pietro: Non mi piace parlare di questione morale. Ma non sono per niente sorpreso. La sorpresa, semmai, sta nel fatto che solo oggi si parli di qualche diessino coinvolto nelle indagini. Dagli anni Novanta dico che il malcostume è trasversale e coinvolge tutti i partiti.
Libero: Ma, scusi, chi doveva “parlarne” se non i magistrati?
Antonio Di Pietro: Il magistrato è come il chirurgo, opera quando il timore ormai è manifestato. Bisogna fare una attività di prevenzione, la classe politica doveva farlo.
Libero: Una volta, durante Tangentopoli, i politici finivano in galera. Molti di questi li ha portati dentro lei. Perché non succede più?
Antonio Di Pietro: Una volta era accettata l'idea che chi ruba deve pagare. Quando Mario Chiesa o Duilio Poggiolini sono finiti in galera, l'opinione pubblica ha considerato quell'atto come un atto di giustizia. Adesso, a furia di criminalizzare la magistratura, sembra che la colpa sia di chi scopre i reati e non di chi li commette. Il fatto più eclatante? Quello di Catanzaro. C'era una inchiesta che colpiva tutti ed è stata fermata. Ciò dimostra che poi, alla fine, esiste un “partito unico della mazzetta”.
Libero: Ma lei pensa davvero che esista una nuova P2 che coinvolge militari, magistrati, politici, Vaticano, come sostiene Luigi De Magistris?
Antonio Di Pietro: Soltanto una inchiesta approfondita poteva accertarlo. Ma risolvere la faccenda in maniera extraprocessuale è una ammissione di colpa del sistema, dimostra che qualcuno ha la coda di paglia...
Libero: Torniamo al Pd e ai suoi guai. Bassolino e gli altri. Qualcuno, a sinistra, sospetta che si tratti di una “inchiesta politica”. Lo è?
Antonio Di Pietro: Non mi stupisco. Già con Mani pulite furono quelli di sinistra i primi a dire che i magistrati abusavano delle loro funzioni. Poi arrivò la destra, infine Silvio Berlusconi. Le inchieste di questi giorni, quelle che coinvolgono i sindaci del Pd (di Bassolino ho chiesto le dimissioni), dimostrano che bisogna rendere obbligatorie delle regole etiche.
Libero: Ma non dovrebbero bastare le leggi?
Antonio Di Pietro: Fatta la legge, trovato l'inganno. Il messaggio che ci trasmettono queste inchieste è che il sistema è ingegnerizzato. Perché dico che la situazione è più grave che nel '92. Allora c'era la banale bustarella, ora c'è un sistema che rende legale ciò che non lo è.
Libero: A cosa si riferisce?
Antonio Di Pietro: Alle consulenze, agli incarichi conferiti dalle società di capitale. Ce ne sono 4800, costituite con soldi pubblici. Poi, ovviamente, mi riferisco ai finanziamenti ai partiti. Certo, sono dichiarati. Ma se un imprenditore contribuisce alla campagna elettorale di un politico lo fa per amore ideologico o perché vuole qualcosa in cambio? E se, come ci sono, esistono imprese che mandano soldi a tutti i partiti? E' un tentativo di compravendita.
Libero: Veniamo al suo codice etico, che l'Idv vuole imporre agli alleati.
Antonio Di Pietro: Lo abbiamo già presentato anche come proposta di legge. Prevede la non candidabilità delle persone condannate e la non possibilità di svolgere incarichi centrali o locali per chi sia stato rinviato a giudizio per reati gravi.
dato che sono bravo, t'ho trovato pure il link all'originale su libero.
http://rassegna.camera.it/chiosco_ne...tArticle=K52RW
ti è attendibile come fonte?
Ultima modifica di dualismo_2000; 17-04-09 alle 16:33:26
Best Commento sull'articolo:
Sig Facci dal suo articlo si deduce facilmente che lei non è al corrente del fatto che Google ADSense fa comparire il tipo di pubblicità che è più vicina agli interessi dell'utente che accede al sito, in base ai siti visitati più di frequente.... Dobbiamo dedurre che lei un un frequente navigatore di siti porno.. Speriamo che qualcuno faccia qualche bell'articolo su questa sua interessante attività.
stavo pensando la stessa cosa in effetti
beh, quello in cui parla del divieto di candidatura te l'ho trovato io
non è che se non ne parla in ogni intervista si annullano anche le occasioni in cui l'ha detto, eh...
che si dovrebbe aver prudenza nel prendere una frase riportata da un giornale come bibbia, invece di cercar la posizione ufficiale, lo diciamo solo quando fraintendono berlusca?
http://italiadeivalori.antoniodipiet...o_idv_2009.pdf
art. 4: ...Non possono aderire coloro che sono stati condannati per reati che comportino incompatibilità sostanziale con le finalità del partito, valutata di volta in volta dagli organi di garanzia a ciò preposti.
il codice deontologico sul sito non c'è, però...
il virgolettato significa che quelle parole sono state dette dall'intervistato. almeno nei giornale seri come repubblica ( ), da dove ho preso il testo del mio post sopra
ok, ok, ma se 100 volte dice "no condannati" e una volta dice "no indagati", mi viene da pensare che quell'unica volta o si è confuso lui o ha trascritto male il giornalista.
oppure è stato frainteso
100 a 1?
qui abbiamo postato un link ciascuno, ma al di là di questo io l'ho sempre sentito proporre la versione degli indagati non candidabili, tant'è vero che gli avversari gli saltarono addosso quando fu indagato lui, mettendo in dubbio la sua candidabilità alle Europee (poi fu prosciolto)