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  1. #26
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

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  2. #27
    frignone della domenica L'avatar di Rei Ayanami
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    Secondo me il grosso problema in italia è che o ti becchi la minestra che ti viene imposta, o ti butti dalla finestra. Cioè ovunque su tutti i canali mediatici ti fanno vedere e ti informano solo di quello che vogliono loro, cioè pop, musica leggera,r&b, hip hop americano e altra roba del genere. Ed inoltre non solo fanno questo, ma ti fanno credere che ciò che ti mostrano sono i grandi artisti, i mostri sacri. Così britney spears e justin timberlake sono le grandi star del momento ed un meccanismo perverso creato da loro stessi autoincorona i propri idoli. Per me internet e il file sharing sono stati il modo per scoprire universi musicali sconosciuti e band eccezzionali di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza, e di generi grandiosi che io nemmeno credevo potessero esistere. Non sarò mai disponibile a comprare quello che loro vogliono vedermi, mai. Inoltre se vado in giro dove lo trovo l'album ad esempio dei klimt 1918? io sono del sud e qui non ci sono grandi negozi di dischi. Insomma scaricare è l'unico modo per sopravvivere e per ribellarsi alla distuzione della musica, l'unico modo per sentire ciò che veramente voglio sentire. E inoltre io sono d'accordo che gli artisti debbano campare, ma perchè devono mangiarci anche cento altre persono che non c'entrano niente?

  3. #28

    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    Rei Ayanami ha scritto lun, 26 giugno 2006 alle 23:39
    Secondo me il grosso problema in italia è che o ti becchi la minestra che ti viene imposta, o ti butti dalla finestra. Cioè ovunque su tutti i canali mediatici ti fanno vedere e ti informano solo di quello che vogliono loro, cioè pop, musica leggera,r&b, hip hop americano e altra roba del genere. Ed inoltre non solo fanno questo, ma ti fanno credere che ciò che ti mostrano sono i grandi artisti, i mostri sacri. Così britney spears e justin timberlake sono le grandi star del momento ed un meccanismo perverso creato da loro stessi autoincorona i propri idoli. Per me internet e il file sharing sono stati il modo per scoprire universi musicali sconosciuti e band eccezzionali di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza, e di generi grandiosi che io nemmeno credevo potessero esistere. Non sarò mai disponibile a comprare quello che loro vogliono vedermi, mai. Inoltre se vado in giro dove lo trovo l'album ad esempio dei klimt 1918? io sono del sud e qui non ci sono grandi negozi di dischi. Insomma scaricare è l'unico modo per sopravvivere e per ribellarsi alla distuzione della musica, l'unico modo per sentire ciò che veramente voglio sentire. E inoltre io sono d'accordo che gli artisti debbano campare, ma perchè devono mangiarci anche cento altre persono che non c'entrano niente?
    I klimt penso che tu li possa comprare da qualche negozio che fa spedizioni, anche cercando in internet.
    Dai.. non facciamo passare il p2p come forma di ribellione per giustificarsi, il p2p è bello e tutto quello che vuoi, lo dico anche io, però discorsi sulla ribellione contro il "sistema" musicale sono eccessivi.

    In Italia abbiamo, con il satellite, rock tv e mtv brand new, due ottimi canali, non sono in chiaro ma è già qualcosa.
    Non penso che la situazione dei grandi media, all'estero, sia migliore, a parte USA e forse UK perchè certe cose sono native di quelle nazioni, per cu fanno parte della loro dna, noi siamo italiani.. non inglesi o americani... per fortuna o sfortuna...

    Le altre persone che devono campare sono quelle che permettono che il disco esca, sia distribuito, e che abbia visibilità.
    C'è anche chi si autoproduce.. però è ovvio che la visibilità sarà minore.
    Sarebbe interessante se un grossissimo gruppo optasse per qualcosa del genere... ma non succede... Prince fece qualcosa del genere, ma ci ha ripensato.




  4. #29
    L'Onesto L'avatar di stex87
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    IntoTheStars ha scritto lun, 26 giugno 2006 alle 22:58
    Bhe.. ma tu ti stai già spingendo oltre, ipotizzando un futuro eventuale dove non esistono album e dove ognuno scarica quello che vuole.. io penso che cmq qualcosa del genere non sarebbe indolore, cmq i gruppi grossi non rinunceranno mai a vendere la loro musica.

    Penso insomma che band/cantanti siano ancora troppo legati con le case discografica, in futuro.. magari no, ma adesso vedo le due cose molto legate, e cmq penso che non può sparire il concetto di vendere la musica... possono invece cambiare le modalità, quello si.

    Mozart cmq era foraggiato, veniva pagato per fare quello che faceva, era pagato per creare musica.


    Certamente, anch'io intendevo dire che la musica può sopravvivere perchè anche le modalità di pagamento cambieranno...se stai morendo di fame il tuo istinto di sopravvivenza passa davanti alla musica

    Ma torniamo a noi...credo che le major impongano non solo una musica ( a volte mascherata dietro tanti generi e nomi diversi) ma soprattutto un tipo di pensiero.
    Hanno creato una sottocultura di persone generalmente stupide, insegnando loro che la musica è principalmente qualcosa da consumare, qualcosa che sta perfettamente dentro le leggi del mercato, e questi individui (che poi tanto stupidi non sono) hanno dedotto che dovevano semplicemente applicare una legge: come io al supermercato scelgo i prodotti col il miglior rapporto qualità/prezzo, così fanno loro con il p2p: buona qualità, costo 0!! Cosa vuoi di più dalla vita?!

    Hanno insegnato alle persone che la musica è come un dentifricio solo perchè può essere venduta come un dentifricio, ma non è così, non solo almeno...

    Voglio dire: in tv può anche passare roba brutta, ma se comunque promuovi l'ascolto di musica, non è totalmente negativo.

    Oggi ( da metà '900) invece non insegnano ad ascoltare la musica: anche Mozart vendeva le sue opere, perchè doveva campare lui e quelli che gli costruivano i pianoforti, stampavano la carta per i pentagrammi, ecc, ma la gente lo ascoltava...oggi la musica può essere venduta per pagare gli artisti, i produttori e, in più, per permettere a tutti di ascoltare le proprie canzoni in ogni momento, ma alla fine la gente vuole solo vedere il culo di Rihanna

    (e come dar loro torto? )

    il discorso forse era un po' troppo generale ma stringendo è così, e comunque sto arrivando alla conclusione

    La crisi della musica c'è perchè la maggior parte della gente non la considera importante e così tutti si permettono di fare quello che gli pare...non credo in una improvvisa rivoluzione culturale ma spero in un nuovo metodo di distribuzione migliore per tutti...quale mi importa ma fino ad un certo punto:

    chi non ama la musica la vede solo come oggetto e ha cercato di volta in volta il modo più conveniente di distribuirla, chi la ama si è sempre adattato di conseguenza, preoccupandosi relativamente, tutto qua.

    Se la ami continuerai comunque ad ascoltarla e, a seconda dei prezzi, a comprarla.
    Se non la ami, possono pure mettere i cd a 3€ e passare coi carretti casa per casa, tanto te la scarichi gratis, comodo comodo.

  5. #30
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di DeGeNeRo
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    tra parentesi, ho ascoltato i dresden dolls, e sono davvero un bel gruppo.
    thx per il consiglio all'autore dell'articolo

  6. #31
    Shogun Assoluto L'avatar di -J65-
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    quoto tutti i tuoi interventi!

    La musica ormai è sempre più merce e sempre meno arte. E' anche questa la causa della pirateria musicale, oltre, ovviamente, al costante e indebellabile malcostume generale.

  7. #32
    Il Nonno L'avatar di TeknoDragooN
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    azz, non ho fatto in tempo a rispondere anche se di fatto ci ha pensato stex87.

    Il mio intervento comunque non aveva come scopo solo il p2p. Per esempio:

    Quote:
    Le altre persone che devono campare sono quelle che permettono che il disco esca, sia distribuito, e che abbia visibilità.
    C'è anche chi si autoproduce.. però è ovvio che la visibilità sarà minore.
    se ci pensi un attimo, internet annulla la questione "visibilità", perchè ad un sito specializzato di $genere, recensire/segnalare l'ultimo album di $artista non costa quasi nulla. I costi della casa discografica quindi si limitano alla produzione/creazione del cd, garantendo una maggior libertà all'artista, che non è costretto a subire il sistema pubblicitario con il quale shakira ci fa conoscere l'ultimo suo "singolo".

    Non sto proponendo l'abolizione delle etichette, solo l'eliminazione dei costi pubblicitari che riporta tutti gli artisti in una condizione di sostanziale parità iniziale. Poi starà alla bravura del gruppo riuscire ad emergere o meno.

  8. #33
    Shogun Assoluto L'avatar di -J65-
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:35
    l'eliminazione dei costi pubblicitari che riporta tutti gli artisti in una condizione di sostanziale parità iniziale. Poi starà alla bravura del gruppo riuscire ad emergere o meno.
    Eh, sarebbe un bel mondo... ma come già detto più volte, ormai il settore musicale è diventato una macchina da soldi ed è difficile cambiare le cose quando si parla di TANTI soldi.

  9. #34
    Il Nonno L'avatar di TeknoDragooN
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    -J65- ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:59
    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:35
    l'eliminazione dei costi pubblicitari che riporta tutti gli artisti in una condizione di sostanziale parità iniziale. Poi starà alla bravura del gruppo riuscire ad emergere o meno.
    Eh, sarebbe un bel mondo... ma come già detto più volte, ormai il settore musicale è diventato una macchina da soldi ed è difficile cambiare le cose quando si parla di TANTI soldi.
    forse questa volta il cambiamento non è tanto impossibile, dato che il mezzo di comunicazione è in mano nostra.

  10. #35
    Lo Zio
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    -J65- ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:05
    quoto tutti i tuoi interventi!

    La musica ormai è sempre più merce e sempre meno arte. E' anche questa la causa della pirateria musicale, oltre, ovviamente, al costante e indebellabile malcostume generale.
    Sempre più merce e meno arte...ma guidicando in base alle classifiche o giudicando in base all'effettiva qualità generale delle proposte?
    Perchè,se qua che siamo in un forum di appassionati è evidente che non ci sono tanti far di Madonna o di altri, non è che noi troviamo in realtà tanti dischi belli, solo che è difficile scoprirli?
    Bisogna leggere, informarsi, ascoltare, spesso più volte..
    Però ogni anno, almeno quei 15-20 dischi davvero degni escono eccome, (probabilmente molto di più ma nessuno riesce ad ascoltare 100 album al mese)e quindi il realtà sembra venire un pò meno la grande giustificazione del "musica fa pena >> costano tanto >> ho quasi diritto di scaricare".
    Anche perchè, più un artistà è di nicchia, meno album vende, e per ipotesi, 50mila copie in tutto il mondo, sono 1 milione di euro di guadagno, dove possiamo dire che all'artista arriva...un 5-10%? Forse anche ottimista.
    E facendo un album ogni due o tre anni, è evidente che ci si basa più che altro sui concerti per vivere di musica.

    Da una parte il sistema etichetta discografica, pubblicità, costi di produzione, trasporto, guadagno del negozio, è in crisi.
    Dall'altra, nessuno o quasi sembra disposto a rinunciare definitivamente al supporto fisico, l'oggetto in sè.
    Bel dilemma.

  11. #36

    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    Thyo85 ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 12:03
    -J65- ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:05
    quoto tutti i tuoi interventi!

    La musica ormai è sempre più merce e sempre meno arte. E' anche questa la causa della pirateria musicale, oltre, ovviamente, al costante e indebellabile malcostume generale.
    Sempre più merce e meno arte...ma guidicando in base alle classifiche o giudicando in base all'effettiva qualità generale delle proposte?
    Perchè,se qua che siamo in un forum di appassionati è evidente che non ci sono tanti far di Madonna o di altri, non è che noi troviamo in realtà tanti dischi belli, solo che è difficile scoprirli?
    Bisogna leggere, informarsi, ascoltare, spesso più volte..
    Però ogni anno, almeno quei 15-20 dischi davvero degni escono eccome, (probabilmente molto di più ma nessuno riesce ad ascoltare 100 album al mese)e quindi il realtà sembra venire un pò meno la grande giustificazione del "musica fa pena >> costano tanto >> ho quasi diritto di scaricare".
    Anche perchè, più un artistà è di nicchia, meno album vende, e per ipotesi, 50mila copie in tutto il mondo, sono 1 milione di euro di guadagno, dove possiamo dire che all'artista arriva...un 5-10%? Forse anche ottimista.
    E facendo un album ogni due o tre anni, è evidente che ci si basa più che altro sui concerti per vivere di musica.

    Da una parte il sistema etichetta discografica, pubblicità, costi di produzione, trasporto, guadagno del negozio, è in crisi.
    Dall'altra, nessuno o quasi sembra disposto a rinunciare definitivamente al supporto fisico, l'oggetto in sè.
    Bel dilemma.

    Ormai però è anche pieno di maniere per ovviare al supporto fisico originale ed averne uno pressochè identico..

  12. #37
    Shogun Assoluto L'avatar di -J65-
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 11:30
    -J65- ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:59
    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:35
    l'eliminazione dei costi pubblicitari che riporta tutti gli artisti in una condizione di sostanziale parità iniziale. Poi starà alla bravura del gruppo riuscire ad emergere o meno.
    Eh, sarebbe un bel mondo... ma come già detto più volte, ormai il settore musicale è diventato una macchina da soldi ed è difficile cambiare le cose quando si parla di TANTI soldi.
    forse questa volta il cambiamento non è tanto impossibile, dato che il mezzo di comunicazione è in mano nostra.
    Volevo scriverlo, ma non avevo tempo di fare una frase sensata




    Io, comunque, parlavo di musica dal punto di vista delle classifiche, se vogliamo chiamarla così.
    Non c'è dubbio che il mondo sia pieno di bella musica che è solo da scoprire, magari è anche interessante e soddisfacente trovare e apprezzare un nuovo artista, ma non mi sembra giusto che questa sia sovrastata da un mucchio di immondizia-attira-soldi, che tutto è tranne che musica.

  13. #38

    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:35
    azz, non ho fatto in tempo a rispondere anche se di fatto ci ha pensato stex87.

    Il mio intervento comunque non aveva come scopo solo il p2p. Per esempio:

    Quote:
    Le altre persone che devono campare sono quelle che permettono che il disco esca, sia distribuito, e che abbia visibilità.
    C'è anche chi si autoproduce.. però è ovvio che la visibilità sarà minore.
    se ci pensi un attimo, internet annulla la questione "visibilità", perchè ad un sito specializzato di $genere, recensire/segnalare l'ultimo album di $artista non costa quasi nulla. I costi della casa discografica quindi si limitano alla produzione/creazione del cd, garantendo una maggior libertà all'artista, che non è costretto a subire il sistema pubblicitario con il quale shakira ci fa conoscere l'ultimo suo "singolo".

    Non sto proponendo l'abolizione delle etichette, solo l'eliminazione dei costi pubblicitari che riporta tutti gli artisti in una condizione di sostanziale parità iniziale. Poi starà alla bravura del gruppo riuscire ad emergere o meno.

    Bhe.. ma mica siamo in un campionato...
    Ognuno si crea la pubblicità che vuole, anche in internet si può supportare tanto un prodotto.. con banner e cose simili.

    Non vi illudete... internet diventerebbe il contenitore di tutto quello che c'è adesso altrove... se internet fosse preponderante rispetto a MTV e company... i soldi investiti su MTV sarebbero investiti sui siti internet, sulla pubblicità e sui banner sui siti più famosi ecc....


    Cmq non ci credo che l'industria musicale è in crisi SOLO perchè le proposte musicali sono molto basse... il p2p è cmq una cosa allucinante, ti permette di avere senza sbattimenti a casa tua, in un attimo, praticamente quello che vuoi, gratis, e praticamente senza incorrere in sanzioni... se non è destabilizzante questo...


    Sulla qualità della musica, sulle motivazioni dei gruppi/cantanti... secondo me è meglio non addentrarsi, è un territorio particolarmente soggettivo, e certe cose che sono scontante per certe persone possono apparire fuffa per altre.



  14. #39
    L'Onesto L'avatar di stex87
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    IntoTheStars ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 17:40
    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:35
    azz, non ho fatto in tempo a rispondere anche se di fatto ci ha pensato stex87.

    Il mio intervento comunque non aveva come scopo solo il p2p. Per esempio:

    Quote:
    Le altre persone che devono campare sono quelle che permettono che il disco esca, sia distribuito, e che abbia visibilità.
    C'è anche chi si autoproduce.. però è ovvio che la visibilità sarà minore.
    se ci pensi un attimo, internet annulla la questione "visibilità", perchè ad un sito specializzato di $genere, recensire/segnalare l'ultimo album di $artista non costa quasi nulla. I costi della casa discografica quindi si limitano alla produzione/creazione del cd, garantendo una maggior libertà all'artista, che non è costretto a subire il sistema pubblicitario con il quale shakira ci fa conoscere l'ultimo suo "singolo".

    Non sto proponendo l'abolizione delle etichette, solo l'eliminazione dei costi pubblicitari che riporta tutti gli artisti in una condizione di sostanziale parità iniziale. Poi starà alla bravura del gruppo riuscire ad emergere o meno.

    Bhe.. ma mica siamo in un campionato...
    Ognuno si crea la pubblicità che vuole, anche in internet si può supportare tanto un prodotto.. con banner e cose simili.

    Non vi illudete... internet diventerebbe il contenitore di tutto quello che c'è adesso altrove... se internet fosse preponderante rispetto a MTV e company... i soldi investiti su MTV sarebbero investiti sui siti internet, sulla pubblicità e sui banner sui siti più famosi ecc....

    Cmq non ci credo che l'industria musicale è in crisi SOLO perchè le proposte musicali sono molto basse... il p2p è cmq una cosa allucinante, ti permette di avere senza sbattimenti a casa tua, in un attimo, praticamente quello che vuoi, gratis, e praticamente senza incorrere in sanzioni... se non è destabilizzante questo...


    Sulla qualità della musica, sulle motivazioni dei gruppi/cantanti... secondo me è meglio non addentrarsi, è un territorio particolarmente soggettivo, e certe cose che sono scontante per certe persone possono apparire fuffa per altre.


    sì ma, alla fine, Internet costa sempre meno di un programma televisivo e, se da una parte è vero che, con maggiori pubblicità, alcuni siti diventano più visibili di altri, è la base che cambia: Internet non è come la tv, su Internet, per come è strutturato adesso ( quindi escludendo futuri apocalittici ), ognuno può bene o male dire la sua... creare un sito non richiede conoscenze elevate e la visibilità la ottieni comunque col passaparola e con i motori di ricerca, magari ne avrai meno, però c'è. Creare un canale tv è molto più costoso e richiede molte più persone.

    Internet richiede una certa interazione da parte nostra, non è passivo come la tv... per questo l'eventuale "lotta" alla conquista di internet sarà molto più dura.

    Detto ciò, Internet è ancora ad uno stato abbastanza selvaggio e, sebbene sia una cosa tristissima, bisogna cercare di regolamentarlo un po' se si vuole più legalità, dato che le persone, se non sono costrette, non pagano.

    Chi mette le regole? Quali regole? Come evitare di creare una seconda tv? Anche se tutto questo non credo avverrà mai, sinceramente (intendo, arrivare al livello di poter fare un sito solo avendo una qualche "autorizzazione"...)

  15. #40
    Il Nonno L'avatar di TeknoDragooN
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    IntoTheStars ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 17:40

    Bhe.. ma mica siamo in un campionato...
    Ognuno si crea la pubblicità che vuole, anche in internet si può supportare tanto un prodotto.. con banner e cose simili.

    Non vi illudete... internet diventerebbe il contenitore di tutto quello che c'è adesso altrove... se internet fosse preponderante rispetto a MTV e company... i soldi investiti su MTV sarebbero investiti sui siti internet, sulla pubblicità e sui banner sui siti più famosi ecc....
    Ma un uguale quantitativo di pubblicità non darebbe gli stessi risultati per la struttura stessa della rete. è la combo tv/radio+pubblicità che è devastante.


    Quote:

    Cmq non ci credo che l'industria musicale è in crisi SOLO perchè le proposte musicali sono molto basse... il p2p è cmq una cosa allucinante, ti permette di avere senza sbattimenti a casa tua, in un attimo, praticamente quello che vuoi, gratis, e praticamente senza incorrere in sanzioni... se non è destabilizzante questo...
    l'industria musicale è in crisi anche grazie a se stessa. Il p2p è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    Quote:
    Sulla qualità della musica, sulle motivazioni dei gruppi/cantanti... secondo me è meglio non addentrarsi, è un territorio particolarmente soggettivo, e certe cose che sono scontante per certe persone possono apparire fuffa per altre.
    non si parla di qualità o meno. Si parla di avere maggior varietà. Cosa che internet, in un modo o nell'altro, offre.

  16. #41
    L'Onesto L'avatar di stex87
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    Thyo85 ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 12:03
    -J65- ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 10:05
    quoto tutti i tuoi interventi!

    La musica ormai è sempre più merce e sempre meno arte. E' anche questa la causa della pirateria musicale, oltre, ovviamente, al costante e indebellabile malcostume generale.
    Sempre più merce e meno arte...ma guidicando in base alle classifiche o giudicando in base all'effettiva qualità generale delle proposte?
    Perchè,se qua che siamo in un forum di appassionati è evidente che non ci sono tanti far di Madonna o di altri, non è che noi troviamo in realtà tanti dischi belli, solo che è difficile scoprirli?
    Bisogna leggere, informarsi, ascoltare, spesso più volte..
    Però ogni anno, almeno quei 15-20 dischi davvero degni escono eccome, (probabilmente molto di più ma nessuno riesce ad ascoltare 100 album al mese)e quindi il realtà sembra venire un pò meno la grande giustificazione del "musica fa pena >> costano tanto >> ho quasi diritto di scaricare".
    Anche perchè, più un artistà è di nicchia, meno album vende, e per ipotesi, 50mila copie in tutto il mondo, sono 1 milione di euro di guadagno, dove possiamo dire che all'artista arriva...un 5-10%? Forse anche ottimista.
    E facendo un album ogni due o tre anni, è evidente che ci si basa più che altro sui concerti per vivere di musica.

    Da una parte il sistema etichetta discografica, pubblicità, costi di produzione, trasporto, guadagno del negozio, è in crisi.
    Dall'altra, nessuno o quasi sembra disposto a rinunciare definitivamente al supporto fisico, l'oggetto in sè.
    Bel dilemma.
    Non capisco...il fatto che per conoscere musica "migliore" bisogna informarsi di più, va bene, ma non vedo il collegamento col p2p...anzi: dopo aver letto su internet di un album fantastico, vado al negozio e mi dicono che non ce l'hanno, se ti va bene lo ordini, se ti va male dei fartelo importare

    Nemmeno io credo che chi scarica sia automaticamente nel giusto, però bisogna ammettere che spendere tanti soldi per un album brutto non è bello, come non è bello spendere tanti soldi per un album migliore, dopo essersi sbattuti a cercarlo, o dopo aver pagato le spese di spedizione... quindi non si può dire che ci siano i pieni presupposti per l'abbattimento del p2p...

    ...il p2p sarà per il 70% un fatto di coscienza personale, ma un 30% di disponibilità economiche rimane.



    Per quanto riguarda il supporto fisico, dipende: personalmente, se parliamo di una raccolta o di un album di "raggruppamento", posso tranquillamente rinunciare alla copertina e al resto. Ma se parliamo di album più, come dire...omogenei...mi rimane molto più difficile.

    Per questo tipo di album potrei accettare che, con il miglioramento delle tecniche di stampa, divenga possibile scaricare ( a pagamento) i brani e poi stamparsi da soli copertina e libretto... a condizione (molto fantasiosa, lo so ) che poi ci siano dei luoghi tipo "musei" dove vengano custoditi gli album ( o un'evoluzione di album, poi questo si vedrà) e ci siano "stanze" apposite per un ascolto ottimale... come succede per i quadri: ognuno pagando (un prezzo molto più alto in questo caso ) può avere in salotto una copia della Gioconda, fatta da un pittore locale...però l'originale sta in Francia...secondo me si rivaluterebbe un sacco la musica così... volendo può anche non esserci un solo "originale" (altrimenti troppi affollamenti ) ma più di uno, distribuiti in più musei ( d'altronde ci sono copie "meglio fatte" anche per i quadri, esposte in più musei...)

    Scusate se ho delirato

  17. #42
    L'Onesto L'avatar di stex87
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    Sebbene il contesto sia un altro, la penso più o meno così ( con l'aggiunta dei musei, ovviamente )... non mi interessa avere l'originale, non sono un collezionista, però l'originale voglio vederlo/ascoltarlo

    Quote:
    L'album (un'invenzione recente, per chi non lo sapesse, Beethoven non aveva idea di come i posteri avrebbero impacchettato le sue sonate) e` un fatto commerciale/industriale: un modo per vendere un prodotto musicale a un pubblico. Ci fosse una tecnologia diversa che consenta di guadagnare di piu` sulla musica di un'artista, si farebbe qualcos'altro. Se l'Internet fosse nata prima del vinile, l'album non sarebbe mai esistito: semplicemente i musicisti metterebbero a disposizione i loro brani man mano che vengono composti. Causa i limiti tecnologici e soprattutto l'avidita` dell'industria musicale, torna comodo confezionare album e singoli (talvolta senza neppure l'approvazione dell'artista). Mi sfugge il puritanesimo di chi considera l'antologia un fatto riprovevole. Al contrario. Gran parte dei dischi di musica rock sono zeppi di brani inutili, inclusi soltanto per raggiungere il minutaggio giusto. Sono gli album originari a essere riprovevoli.
    Secondo me chi ce l'ha con le antologie e` semplicemente un collezionista accanito a cui interessa pochissimo la musica: gli interessa piu` che altro vantarsi con gli altri dei dischi "rarissimi" della sua collezione.
    Di chi è questa frase??

    Chi indovina vince un mappamondo (cit.)

  18. #43

    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 18:15
    IntoTheStars ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 17:40

    Bhe.. ma mica siamo in un campionato...
    Ognuno si crea la pubblicità che vuole, anche in internet si può supportare tanto un prodotto.. con banner e cose simili.

    Non vi illudete... internet diventerebbe il contenitore di tutto quello che c'è adesso altrove... se internet fosse preponderante rispetto a MTV e company... i soldi investiti su MTV sarebbero investiti sui siti internet, sulla pubblicità e sui banner sui siti più famosi ecc....
    Ma un uguale quantitativo di pubblicità non darebbe gli stessi risultati per la struttura stessa della rete. è la combo tv/radio+pubblicità che è devastante.


    Quote:

    Cmq non ci credo che l'industria musicale è in crisi SOLO perchè le proposte musicali sono molto basse... il p2p è cmq una cosa allucinante, ti permette di avere senza sbattimenti a casa tua, in un attimo, praticamente quello che vuoi, gratis, e praticamente senza incorrere in sanzioni... se non è destabilizzante questo...
    l'industria musicale è in crisi anche grazie a se stessa. Il p2p è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    Quote:
    Sulla qualità della musica, sulle motivazioni dei gruppi/cantanti... secondo me è meglio non addentrarsi, è un territorio particolarmente soggettivo, e certe cose che sono scontante per certe persone possono apparire fuffa per altre.
    non si parla di qualità o meno. Si parla di avere maggior varietà. Cosa che internet, in un modo o nell'altro, offre.

    Non possiamo saperlo.. nel senso... ho preso quella ipotesi/provocazione, e ho detto di non farvi illusioni al riguardo.. perchè in un quadro estremo dove internet la detta da padrone in un modo o nell'altro certi meccanismi ritornano secondo me.
    Non credo, come molti, che sarà tutto rose e fiori... potrebbero magari figurarsi cose non aspettate ( nel senso negativo del termine ).

    Mah.. secondo me sottovaluti troppo il p2p.

    Sulla qualità.. c'è chi ha fatto anche un discorso riguardante la qualità in questo thread, cosa secondo me troppo soggettiva e troppo OT.

  19. #44
    L'Onesto L'avatar di stex87
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    IntoTheStars ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 20:16
    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 18:15
    IntoTheStars ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 17:40

    Bhe.. ma mica siamo in un campionato...
    Ognuno si crea la pubblicità che vuole, anche in internet si può supportare tanto un prodotto.. con banner e cose simili.

    Non vi illudete... internet diventerebbe il contenitore di tutto quello che c'è adesso altrove... se internet fosse preponderante rispetto a MTV e company... i soldi investiti su MTV sarebbero investiti sui siti internet, sulla pubblicità e sui banner sui siti più famosi ecc....
    Ma un uguale quantitativo di pubblicità non darebbe gli stessi risultati per la struttura stessa della rete. è la combo tv/radio+pubblicità che è devastante.


    Quote:

    Cmq non ci credo che l'industria musicale è in crisi SOLO perchè le proposte musicali sono molto basse... il p2p è cmq una cosa allucinante, ti permette di avere senza sbattimenti a casa tua, in un attimo, praticamente quello che vuoi, gratis, e praticamente senza incorrere in sanzioni... se non è destabilizzante questo...
    l'industria musicale è in crisi anche grazie a se stessa. Il p2p è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    Quote:
    Sulla qualità della musica, sulle motivazioni dei gruppi/cantanti... secondo me è meglio non addentrarsi, è un territorio particolarmente soggettivo, e certe cose che sono scontante per certe persone possono apparire fuffa per altre.
    non si parla di qualità o meno. Si parla di avere maggior varietà. Cosa che internet, in un modo o nell'altro, offre.

    Non possiamo saperlo.. nel senso... ho preso quella ipotesi/provocazione, e ho detto di non farvi illusioni al riguardo.. perchè in un quadro estremo dove internet la detta da padrone in un modo o nell'altro certi meccanismi ritornano secondo me.
    Non credo, come molti, che sarà tutto rose e fiori... potrebbero magari figurarsi cose non aspettate ( nel senso negativo del termine ).

    Mah.. secondo me sottovaluti troppo il p2p.

    Sulla qualità.. c'è chi ha fatto anche un discorso riguardante la qualità in questo thread, cosa secondo me troppo soggettiva e troppo OT.
    eccomi... ma avevo precisato che ero off-topic.

    I.T.
    Il problema della "qualità" cade in secondo piano proprio grazie a Internet ed al p2p che permette di avere una maggior varietà musicale e di poter scegliere più liberamente

    Direi quindi di passare ad altro...

    O.T.
    (però io voglio ripeterlo i gusti sono discutibili quanto ti pare, ma sulla qualità credo ci possa essere un grado di obiettività maggiore e rifaccio lo stesso esempio di prima: due critici arrivano spesso a conclusioni simili sulla qualità di un disco...poi magari hanno gusti diversi e ognuno li motiva come vuole, sono soggettivi...per la qualità un minimo di base di confronto c'è... IMHO)

  20. #45
    Lo Zio
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    stex87 ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 18:34


    Non capisco...il fatto che per conoscere musica "migliore" bisogna informarsi di più, va bene, ma non vedo il collegamento col p2p...anzi: dopo aver letto su internet di un album fantastico, vado al negozio e mi dicono che non ce l'hanno, se ti va bene lo ordini, se ti va male dei fartelo importare
    I tre mezzi fondamentali di arte, intendendola di massa sono dischi, libri e film.
    Per i libri esistono le biblioteche.
    Per i film il satellite, le tv (anche se sempre con ritardo maggiore).
    Per i dischi esistono radio e tv.
    Ma se biblioteche e tv coprono una dose rispettabile del mercato, la radio e la tv ne coprono..un 1%?
    Lungo discorso per dire..se io leggo che un disco è bello, lo compro senza ascoltarlo secondo te?
    E se, come spesso, ci sono tot recensioni positive, tot che dicono "bello ma niente di che" e tot "bruttino"..che faccio io?
    Essendo, come tutta la cultura soggettiva, è impossibile pensare di leggere le recensioni e poi semplicemente comprare il disco.
    In un'ottica positiva, con un senso comune, il senso del p2p è più quello di una radio priva di conduttore e scalette, che ti fai tu.
    Che poi la realtà non sia questa, è un altro discorso.
    Però, e questo è un dato inconfutabile, a volta la rete è il solo e unico modo per ASCOLTARE un disco, almeno per farsene un'idea.

  21. #46
    Lo Zio
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    stex87 ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 18:39
    Sebbene il contesto sia un altro, la penso più o meno così ( con l'aggiunta dei musei, ovviamente )... non mi interessa avere l'originale, non sono un collezionista, però l'originale voglio vederlo/ascoltarlo

    Quote:
    L'album (un'invenzione recente, per chi non lo sapesse, Beethoven non aveva idea di come i posteri avrebbero impacchettato le sue sonate) e` un fatto commerciale/industriale: un modo per vendere un prodotto musicale a un pubblico. Ci fosse una tecnologia diversa che consenta di guadagnare di piu` sulla musica di un'artista, si farebbe qualcos'altro. Se l'Internet fosse nata prima del vinile, l'album non sarebbe mai esistito: semplicemente i musicisti metterebbero a disposizione i loro brani man mano che vengono composti. Causa i limiti tecnologici e soprattutto l'avidita` dell'industria musicale, torna comodo confezionare album e singoli (talvolta senza neppure l'approvazione dell'artista). Mi sfugge il puritanesimo di chi considera l'antologia un fatto riprovevole. Al contrario. Gran parte dei dischi di musica rock sono zeppi di brani inutili, inclusi soltanto per raggiungere il minutaggio giusto. Sono gli album originari a essere riprovevoli.
    Secondo me chi ce l'ha con le antologie e` semplicemente un collezionista accanito a cui interessa pochissimo la musica: gli interessa piu` che altro vantarsi con gli altri dei dischi "rarissimi" della sua collezione.
    E' una visione interessante, ma è davvero vera?
    Escludendo esempi estremi (per stare nel "famoso" mi viene in mente una persona che ascolta per la prima volta, dei Radiohead, tre singoli, uno tratto da Pablo Honey, diciamo Creep, poi Paranoid Android, poi Idioteque...ha senso decontestualizzare dall'ordine cronologico?
    E, punto due, soprattutto.
    Secondo me un album diventa tale, ascoltandolo. Sentendolo insieme nella sua unita. Per quanto vicini come suono, due album dello stesso artista (non parliamo di Ramazzotti, s'intende) a forza di ascoltarli diventano un pezzo unico nella nostra stessa mente, associati ai ricordi, ai pensieri del momento, alle immagini che evoca.
    Un conto è l'idea dei Radiohead, di fare un proseguo di carriera basata su Ep con 5-6 canzoni, piccole istantanee di un momento.
    Un conto è rilasciare una canzone al mese...

  22. #47
    L'Onesto L'avatar di stex87
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    Thyo85 ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 20:43
    stex87 ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 18:39
    Sebbene il contesto sia un altro, la penso più o meno così ( con l'aggiunta dei musei, ovviamente )... non mi interessa avere l'originale, non sono un collezionista, però l'originale voglio vederlo/ascoltarlo

    Quote:
    L'album (un'invenzione recente, per chi non lo sapesse, Beethoven non aveva idea di come i posteri avrebbero impacchettato le sue sonate) e` un fatto commerciale/industriale: un modo per vendere un prodotto musicale a un pubblico. Ci fosse una tecnologia diversa che consenta di guadagnare di piu` sulla musica di un'artista, si farebbe qualcos'altro. Se l'Internet fosse nata prima del vinile, l'album non sarebbe mai esistito: semplicemente i musicisti metterebbero a disposizione i loro brani man mano che vengono composti. Causa i limiti tecnologici e soprattutto l'avidita` dell'industria musicale, torna comodo confezionare album e singoli (talvolta senza neppure l'approvazione dell'artista). Mi sfugge il puritanesimo di chi considera l'antologia un fatto riprovevole. Al contrario. Gran parte dei dischi di musica rock sono zeppi di brani inutili, inclusi soltanto per raggiungere il minutaggio giusto. Sono gli album originari a essere riprovevoli.
    Secondo me chi ce l'ha con le antologie e` semplicemente un collezionista accanito a cui interessa pochissimo la musica: gli interessa piu` che altro vantarsi con gli altri dei dischi "rarissimi" della sua collezione.
    E' una visione interessante, ma è davvero vera?
    Escludendo esempi estremi (per stare nel "famoso" mi viene in mente una persona che ascolta per la prima volta, dei Radiohead, tre singoli, uno tratto da Pablo Honey, diciamo Creep, poi Paranoid Android, poi Idioteque...ha senso decontestualizzare dall'ordine cronologico?
    E, punto due, soprattutto.
    Secondo me un album diventa tale, ascoltandolo. Sentendolo insieme nella sua unita. Per quanto vicini come suono, due album dello stesso artista (non parliamo di Ramazzotti, s'intende) a forza di ascoltarli diventano un pezzo unico nella nostra stessa mente, associati ai ricordi, ai pensieri del momento, alle immagini che evoca.
    Un conto è l'idea dei Radiohead, di fare un proseguo di carriera basata su Ep con 5-6 canzoni, piccole istantanee di un momento.
    Un conto è rilasciare una canzone al mese...
    ma è la mia stessa opinione!! ( che ho espresso anche in altri post)
    ci sono album che sembrano assemblati a casaccio, ma altri che non possono essere frammentati...

    la citazione mi serviva per un'altro discorso ( e comunque la frase dice "la maggior parte dei dischi...")

    a meno che tu non intenda che OGNI disco sia completo di per se...

    edit: gli album che definisco "assemblati a casaccio" sarebbero i tuoi "esempi estremi"? Credi che, per quanto disordinato, un album esprima comunque un determinato "periodo" dell'artista, e quindi gli album veramente poco omogenei siano, appunto, esempi estremi?


  23. #48
    L'Onesto L'avatar di stex87
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    Thyo85 ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 20:36
    stex87 ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 18:34


    Non capisco...il fatto che per conoscere musica "migliore" bisogna informarsi di più, va bene, ma non vedo il collegamento col p2p...anzi: dopo aver letto su internet di un album fantastico, vado al negozio e mi dicono che non ce l'hanno, se ti va bene lo ordini, se ti va male dei fartelo importare
    I tre mezzi fondamentali di arte, intendendola di massa sono dischi, libri e film.
    Per i libri esistono le biblioteche.
    Per i film il satellite, le tv (anche se sempre con ritardo maggiore).
    Per i dischi esistono radio e tv.
    Ma se biblioteche e tv coprono una dose rispettabile del mercato, la radio e la tv ne coprono..un 1%?
    Lungo discorso per dire..se io leggo che un disco è bello, lo compro senza ascoltarlo secondo te?
    E se, come spesso, ci sono tot recensioni positive, tot che dicono "bello ma niente di che" e tot "bruttino"..che faccio io?
    Essendo, come tutta la cultura soggettiva, è impossibile pensare di leggere le recensioni e poi semplicemente comprare il disco.
    In un'ottica positiva, con un senso comune, il senso del p2p è più quello di una radio priva di conduttore e scalette, che ti fai tu.
    Che poi la realtà non sia questa, è un altro discorso.
    Però, e questo è un dato inconfutabile, a volta la rete è il solo e unico modo per ASCOLTARE un disco, almeno per farsene un'idea.
    anche su questo concordo ( forse non mi ero spiegato ...ti chiedevo come mai non regge la scusa della mancanza di soldi o della "bruttezza" dell'album)
    facciamo un sunto :

    il p2p:

    1- svolge la funzione che la tv svolge per i film...finalmente la musica ha trovato la sua grande radio (posizione interessante )

    2- permette di ascoltare un disco prima di comprarlo...
    2a-->poi si compra l'originale
    2b-->si tiene quello scaricato perchè
    1---->non si hanno i soldi
    2---->non si ha voglia di comprarlo
    3---->non si trova l'album ( e si potrebbe ricondurre ad uno dei due sopra)


    in alcuni casi diventa come la macchina fotografica digitale ( ho letto l'editoriale di qualche giorno fa sull'home page ): prima facevi solo le foto "sicure", adesso fai tutte quelle che ti passano per la testa...così gli album ( ma ci sono sempre le eccezioni naturalmente).

  24. #49
    Il Nonno L'avatar di TeknoDragooN
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    IntoTheStars ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 20:16
    TeknoDragooN ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 18:15
    IntoTheStars ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 17:40

    Bhe.. ma mica siamo in un campionato...
    Ognuno si crea la pubblicità che vuole, anche in internet si può supportare tanto un prodotto.. con banner e cose simili.

    Non vi illudete... internet diventerebbe il contenitore di tutto quello che c'è adesso altrove... se internet fosse preponderante rispetto a MTV e company... i soldi investiti su MTV sarebbero investiti sui siti internet, sulla pubblicità e sui banner sui siti più famosi ecc....
    Ma un uguale quantitativo di pubblicità non darebbe gli stessi risultati per la struttura stessa della rete. è la combo tv/radio+pubblicità che è devastante.


    Quote:

    Cmq non ci credo che l'industria musicale è in crisi SOLO perchè le proposte musicali sono molto basse... il p2p è cmq una cosa allucinante, ti permette di avere senza sbattimenti a casa tua, in un attimo, praticamente quello che vuoi, gratis, e praticamente senza incorrere in sanzioni... se non è destabilizzante questo...
    l'industria musicale è in crisi anche grazie a se stessa. Il p2p è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    Quote:
    Sulla qualità della musica, sulle motivazioni dei gruppi/cantanti... secondo me è meglio non addentrarsi, è un territorio particolarmente soggettivo, e certe cose che sono scontante per certe persone possono apparire fuffa per altre.
    non si parla di qualità o meno. Si parla di avere maggior varietà. Cosa che internet, in un modo o nell'altro, offre.

    Non possiamo saperlo.. nel senso... ho preso quella ipotesi/provocazione, e ho detto di non farvi illusioni al riguardo.. perchè in un quadro estremo dove internet la detta da padrone in un modo o nell'altro certi meccanismi ritornano secondo me.
    Non credo, come molti, che sarà tutto rose e fiori... potrebbero magari figurarsi cose non aspettate ( nel senso negativo del termine ).
    i due mondi conviveranno forzatamente come due ristoranti sulla stessa piazza, e questo è lo scenario più probabile. Almeno per un bel po' di anni a venire. Il rovescio della medaglia è un DRM invadente che sta cercando di farsi strada, providers compiacenti con le major(internet a 2 velocità)...

    Quote:
    Mah.. secondo me sottovaluti troppo il p2p.
    forse. O forse non credo più alla RIAA che piange miseria ogni giorno su cdfreaks.

    Quote:
    Sulla qualità.. c'è chi ha fatto anche un discorso riguardante la qualità in questo thread, cosa secondo me troppo soggettiva e troppo OT.
    ok

  25. #50
    frignone della domenica L'avatar di Rei Ayanami
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    Predefinito Re: "Musica Oggi", ovvero...

    IntoTheStars ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 00:26
    Rei Ayanami ha scritto lun, 26 giugno 2006 alle 23:39
    Secondo me il grosso problema in italia è che o ti becchi la minestra che ti viene imposta, o ti butti dalla finestra. Cioè ovunque su tutti i canali mediatici ti fanno vedere e ti informano solo di quello che vogliono loro, cioè pop, musica leggera,r&b, hip hop americano e altra roba del genere. Ed inoltre non solo fanno questo, ma ti fanno credere che ciò che ti mostrano sono i grandi artisti, i mostri sacri. Così britney spears e justin timberlake sono le grandi star del momento ed un meccanismo perverso creato da loro stessi autoincorona i propri idoli. Per me internet e il file sharing sono stati il modo per scoprire universi musicali sconosciuti e band eccezzionali di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza, e di generi grandiosi che io nemmeno credevo potessero esistere. Non sarò mai disponibile a comprare quello che loro vogliono vedermi, mai. Inoltre se vado in giro dove lo trovo l'album ad esempio dei klimt 1918? io sono del sud e qui non ci sono grandi negozi di dischi. Insomma scaricare è l'unico modo per sopravvivere e per ribellarsi alla distuzione della musica, l'unico modo per sentire ciò che veramente voglio sentire. E inoltre io sono d'accordo che gli artisti debbano campare, ma perchè devono mangiarci anche cento altre persono che non c'entrano niente?
    I klimt penso che tu li possa comprare da qualche negozio che fa spedizioni, anche cercando in internet.
    Dai.. non facciamo passare il p2p come forma di ribellione per giustificarsi, il p2p è bello e tutto quello che vuoi, lo dico anche io, però discorsi sulla ribellione contro il "sistema" musicale sono eccessivi.

    In Italia abbiamo, con il satellite, rock tv e mtv brand new, due ottimi canali, non sono in chiaro ma è già qualcosa.
    Non penso che la situazione dei grandi media, all'estero, sia migliore, a parte USA e forse UK perchè certe cose sono native di quelle nazioni, per cu fanno parte della loro dna, noi siamo italiani.. non inglesi o americani... per fortuna o sfortuna...

    Le altre persone che devono campare sono quelle che permettono che il disco esca, sia distribuito, e che abbia visibilità.
    C'è anche chi si autoproduce.. però è ovvio che la visibilità sarà minore.
    Sarebbe interessante se un grossissimo gruppo optasse per qualcosa del genere... ma non succede... Prince fece qualcosa del genere, ma ci ha ripensato.
    Quindi per comprare un cd devo spendere 20 euro + le spese di spedizione... bè non mi pare onesto. Sopratutto se poi il cd si rivela una ciofeca. Poi io non ho il satellite quindi non vedo nessuno dei tuoi succitati canali, quindi cosa dovrei fare?
    La vera verità è che ti fanno sentire quello che vogliono farti sentire, poi oh ognuno la pensa come vuole.

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