censura e videogiochi

[duke41293]

ciao a tutti, vi volevo porre una domanda ma prima una piccola premessa.. gioco da quando avevo 7 anni (il mio primo gioco fu medal of honor per ps1) e da quando ho iniziato a giocare sono sempre incappato nella storia censura-violenza-videogiochi.
ora sinceramente è da tanto tempo che ci sono i videogiochi e ormai masse di persone sono gamer abituali o no..
fine premessa, passo alla domanda.. è giusto vietare (o censurare in parte) alcuni videogiochi perché ritenuti violenti o troppo "immorali?" io da sempre mi sono battuto contro questo modo di fare/pensare però volevo anche altri pareri quindi a voi la discussione (ho aperto qui il topic poiché mi sembrava il luogo più adatto)..

[Makoto]

Mmh,si e no:cioè,secondo me è gisuto vietare un certo tipo di contenuti ad un pubblico di minori,ma col controllo dei genitori.Esempio:mio figlio vuole giocare a Left 4 Dead?Certo,magari ha 12 anni e non è un gioco per lui,ma io genitore posso impostare dei filtri in modo tale che il gioco diventi meno violento,filtri che solo io posso togliere.

Dico invece no alla censura preventiva,come avviene per esempio in alcuni paesi,dove arrivano versioni pesantemente decurtate dei giochi (vedi versione tedesca di Left 4 Dead).Ben venga il Pegi,ma solo come strumento per indicare,approsimativamente,i contenuti di un gioco:sta poi all'utente orientarsi,o al genitore decidere se comprare o no un certo tipo di gioco al figlio,con tutto ciò che ne consegue.

Piccolo aneddoto:giocando la demo di Brutal Legend,in tempo reale,puoi scegliere se ascoltare tutte le parolacce "nature"oppure che vengano sostituite con un beep,così come puoi volere il gioco più o meno violento:in ogni caso è l'utente a scegliere,e ciò è un bene.

[zinho]

Parere soggettivo:
No. Il videogioco, molto più di altri media, è assolutamente "selezionabile". C'è un bollino del PEGI che spiega più o meno quello a cui si va incontro, se lo vuoi lo compri altrimenti lo lasci sullo scaffale.
Parere oggettivo:
Per stabilire i confini ci vorrebbe quanto meno un metro unico, senza ipocrisie inutili.
Mi spiego meglio. Se si censura un videogioco, bisognerebbe censurare anche i film, i cd musicali, i programmi televisivi ecc ecc ecc...

[NeoSquall]

Proibire a livello commerciale, ovvero metterlo all'indice e vietarne la vendita no.

Se un genitore segue i consigli degli organismi di rating come il PEGI e vieta al figlio minorenne/immaturo di giocare ai giochi che non fanno per la sua età, allora è un altro affare.

In sostanza, i governi non dovrebbero censurare i giochi ma ascoltare e collaborare con gli organismi di rating già esistenti (e non crearne di propri), legiferando in modo da incentivare il rispetto dei rating da parte dei negozianti e dei genitori stessi.

[rich70]

Se un genitore segue i consigli degli organismi di rating come il PEGI e vieta al figlio minorenne/immaturo di giocare ai giochi che non fanno per la sua età, allora è un altro affare.

La realtà è che invece se ne fregano e danno ai loro pargoli le peggiori nefandezze salvo poi lamentarsi se i figlioletti sono violenti...

[Gabi.2437]

La censura in assoluto È sbagliata.

Proibire la libertà di parola in qualsiasi sua forma (finchè non danneggia gli altri) è DITTATURA

Se vogliamo tornare al fascismo o al nazismo ditelo


Non far giocare il biNbo di 5 anni all'ultimo GTA è diverso invece

[ILRAFFO]

Argomento ciclico.

E' giusto vietare la vendita di videogiochi di un certo tipo ai minori.

Quando anche in Italia ci sarà una legge in merito vorrà dire che finalmente le alte sfere avranno capito che "videogioco" non vuol dire (necessariamente) "gioco per bimbi".

[Alex_Mercer]

certo vietare la vendita con PEGI 18+ ai minori, e allora chiudiamo le reti territoriali che mandano in onda i pornazzi alla sera, da quelli un genitore con figlio in camera propria e televisione, come si difende?

un GTA a caso ha venduto + copie tra gli Over 18 o ai minorenni? la risposta mi sembra ovvia -.-"!

[ILRAFFO]

E quindi?

[MMx]

certo vietare la vendita con PEGI 18+ ai minori, e allora chiudiamo le reti territoriali che mandano in onda i pornazzi alla sera, da quelli un genitore con figlio in camera propria e televisione, come si difende?

beh, se davvero gli interessa gliela può togliere, ai miei tempi la tv in camera era considerata un'offesa alla decenza (più per il fatto che così rischiavi di passare le giornate alla tv e non a studiare che per i pornazzi la sera ) e solo pochi fortunati l'avevano... non è che i pornazzi vanno all'ora di cena al posto del tg1...

[Destoyed]

E quindi?

Credo che Alex Mercer volesse dire che, divieti o non divieti, alla fine ci sarà sempre il minore che acquista un gioco indicato per un pubblico adulto. Come ci sono sempre ragazzi che acquistano riviste non proprio per bambini nonostante ci sia il divieto di vendita ai minorenni. Accade un po' in tutto il mondo.

Voglio solo dire che alla fine a molti negozianti interessa solo vendere: in Italia poi, dove non si considera un videogioco come qualcosa per adulti non credo che una legge possa cambiare la mentalità di venditori e acquirenti. Sono sempre più convinto che il sistema pegi sia il migliore: una volta che un videogioco è indicato come destinato ad un pubblico adulto, è responsabilità dei genitori controllare i propri figli.


Al massimo i vari governi potrebbero fare a meno di creare enormi polveroni insieme alle associazioni dei genitori (e ai vari telegiornali) etichettando il videogioco X come la causa di tutti i mali dei figli e della società.

Ecco già questo sarebbe un notevole miglioramento secondo me

[Gabi.2437]

Vero, ma dovrebbero trovare un'altra causa del male supremo, cosa non facile

[Alex_Mercer]

Credo che Alex Mercer volesse dire che, -cut-

[NEO-GEO]

Come sempre la responsabilità è irrimediabilmente in mano ai genitori e all'ambiente in cui un minore cresce. La censura non serve a molto (se non ad esercitare un controllo su un medium specifico) è molto più utile una segnalazione come PEGI, che (purtroppo) non è perfetta. Si dovrebbe migliorare quest'ultima.

[Conrad]

In questo genere di cose è sempre tutto in mano ai genitori. Poi in genere il ragazzino al 99% riesce sempre ad evitare i controlli ed a traumatizzarsi in qualche modo ( ci siam passati tutti ), ma quel che conta in questi casi è l'educazione.

Più che starnazzare di censura sarebbe anche ora di pensare ad una campagna SERIA di informazione, priva di allarmismi o demonizzazioni (e non solo in ambito videoludico).

Ma ho come idea che è una soluzione che dà troppo fastidio a chi di queste cacce alle streghe ci campa su .


Argomento ciclico cmq .