La Due Bianca.
November 21st, 2009
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Vorrei dire due parole ai benpensanti, a quelli cioe’ che “hanno il diritto di sapere”, a quelli che “per giudicare hanno il diritto di sapere”. Volevo dirlo perche’ alla fine e’ successo quello che inevitabilmente doveva succedere percorrendo questa strada. La strada del cittadino che “ha il diritto di sapere”, anche se tale diritto non e’ sancito da nessuna legge.
Era ovvio che prima o poi sarebbe successo. Nel mondo della criminalita’ organizzata i testimoni sono una cosa che non piace. Chiunque sia un testimone, chiunque possa esserlo, chiunque si trovi (volente o nolente) nelle condizioni di esserlo. Mi meraviglio’ che una persona come la D’Addario fosse sopravvissuta, anche se onestamente e’ sopravvissuta solo finche’ era su tutte le pagine dei quotidiani. Non appena sara’ passata un pochino la bufera, con ogni probabilita’ sara’ uccisa o sfregiata, come e’ successo a Brenda.
Qui non e’ un problema di “chi ha ucciso Brenda”. Che l’abbia uccisa la Due Bianca o un gruppo di criminali conta poco: il problema semmai e’ il processo che ha portato alla sua uccisione. Ma per capire questo bisogna fare un passo indietro, e capire la ratio del segreto istruttorio.
Quando la lotta alla mafia non era semplicemente una professione, e combattere la mafia non era solo un modo per andare in TV, i testimoni morivano come mosche. E quando non venivano massacrati loro, venivano massacrate le loro famiglie. La mafia, quando non era semplicemente una propaggine di piccoli criminali lasciati crescere per maggiore gloria di chi fa l’antimafia, aveva un codice molto rigido: il testimone deve essere intimidito, minacciato, e se si ostina ad aprire bocca (anziche’ dire non so niente) viene isolato ed ammazzato.
Allo stesso modo, quando la mafia c’era davvero e l’antimafia la combatteva, essa andava trattata come un nemico: e al nemico non si forniscono informazioni. Questo succedeva perche’ quando la mafia riusciva ad avere sentore del fatto che qualcuno si fosse spinto troppo avanti, lo uccideva. Uccisero Livatino perche’ una fuga di notizie disse alla mafia che il giudice si stava avvicinando troppo ad uno specifico bersaglio. Uccisero Dalla Chiesa perche’ una fuga di notizie disse alla mafia che si stava avvicinando ad un livello pericoloso di indagine.
La mafia non puo’ , per questione di mezzi, tener fermi tutti gli uomini dello stato. Puo’ fermare quelli che si spongono troppo oltre. Ma per farlo ha bisogno di colpire i testimoni e di sapere chi si stia muovendo per andare oltre.
La morale della storia e’ che, quando si combatte un’organizzazione criminale, il segreto e’ necessario, sia per proteggere i testimoni che gli investigatori. Punto. Cosi’, il segreto istruttorio ha questa duplice funzione: proteggere i testimoni che altrimenti non arrivano vivi ai processi, e proteggere i magistrati, che rischiano a loro volta la pelle.
In mezzo a queste esigenze si e’ frapposta una non-esigenza, che sarebbe il cosiddetto “diritto di sapere”, diritto che non compare in nessuna costituzione, che non compare in nessuna legge e in nessun diritto, e che era uno di quegli sloagan altisonanti (quanto vuoti) che giustificano con l’intriduzione di una nuova regola la violazione di qualche legge.(1) Cosi’, in nome del diritto di sapere, che non esiste, si giustifica la continua violazione delle leggi.
Era solo questione di tempo, ovviamente, prima che qualcuno ci lasciasse la pelle. Il caso del ricatto, specialmente nel caso di organizzazioni criminali con infiltrazioni nella polizia(2) , e’ tra quelli che maggiormente richiedono la riservatezza. La richiedono nel caso di testimoni che possono facilmente venire minacciati , lo richiede nel caso di pubblici ministeri che possono essere uccisi. (3)
Invece, e’ arrivata l’ opinione pubblica. “Opinione pubblica” e’ il nome che si da’ alla peggiore umanita’ che la storia abbia mai conosciuto. Si tratta di un branco di nullita’ velleitarie che intendono sfogare la propria frustrazione (che deriva dal non aver raggiunto nella vita degli obiettivi paragonabili all’idea che hanno di se’) giudicando gli altri. Pur di avere per dieci minuti una poltrona da giudice, questa “opinione pubblica” e’ disposta a qualsiasi cosa.
Anche ad uccidere, o a far uccidere.
Ripeto: era solo questione di tempo. Ma doveva succedere. Quello che avete fatto a Brenda , come lo avete fatto alla d’Addario, e’ stato di prendere una persona che vive per forza di cose a contatto o dentro la criminalita’ organizzata (in questo caso quella che sfrutta droga e prostituzione , nel caso di Brenda anche la Due Bianca (4) ) ed esporla come testimone. Dichiarandone le generalita’, esponendo l’indirizzo di casa, andando ad intervistarle. Rendendole popolari.
La criminalita’ organizzata deve , per forza di cose, tenere la bocca chiusa ai testimoni. In particolare con la prostituzione, la regola e’ “non parlare dei clienti”. La prostituta non deve rivelare, mai e per nessun motivo, il nome dei clienti. Anche quando incastrata, non deve farsi riconoscere (per non permettere ad altri testimoni di rivelare di averla vista con tizio e caio) e sparire in fretta.
Altrimenti, scatta la punizione, che va dallo sfregio alla morte.E’ irrilevante il fatto che la persona sia DENTRO un’organizzazione criminale o che semplicemente si trovi a nuotare nello stesso stagno: le organizzazioni criminali tengono sotto controllo le persone mediante il terrore, ed ora la morte di Brenda fara’ di esempio alle altre transessuali, cosi’ come l’uccisione di un testimone seminava l’omerta’ in tutte le persone.
Cosi’, signori, Brenda l’avete ammazzata voi. Si, la mano che l’ha uccisa era di qualcun altro. Ma e’ stato il vostro “diritto di giudicare il politico”(5) a creare le condizioni. A dire il vero, non avevate il bisogno stretto di sapere, per giudicare.
Avete mandato i giornalisti ad intervistare Brenda. Che cosa volevate sapere? Che si chiamava Brenda? Sarebbe stato diverso se si fosse chiamata Michelle o Belinda? No. Volevate sapere….. che cosa? Che cosa faccia un transessuale che si prostituisce? Lo sapete benissimo, se siete adulti e vaccinati.
O avete bisogno di aiuto persino per produrre una decente fantasia erotica mentre vi masturbate, ormai?
Che bisogno avevate, anche ammesso che abbiate avuto “il diritto di sapere su Marrazzo”, di conoscere il volto, di sentire la voce di Brenda? In ogni caso, se vi interessava la ricattabilita’ di Marrazzo, tutto quello che avreste dovuto sapere era che Marazzo era ricattato perche’ frequentava prostitute transessuali. Non vi serviva il nome. Non vi servivano le foto. Non vi servivano le interviste.
Cosi’ come, saputo che Berlusconi ospitasse un giro di prostitute d’alto bordo, non vi serviva conoscere il nome, entrare nei particolari. C’e’ bisogno di sapere come si chiami una prostituta, per sapere che cosa faccia? O credete a quelle che vi dicono che certe volte gli uomini cercano le prostitute “per parlare”?
Questa massa orribile ed ansiosa di essere
giudice almeno per un giorno, questa massa
che ama masturbarsi di fronte ai peccati altrui, (mancando spesso di sufficiente vitalita’ e fantasia per commetterne dei propri) aveva proprio bisogno dei volti. Delle facce. Di sapere cosa, come quanto, i dettagli,i dettagli. Sono i dettagli del sogno erotico che rendono felice la masturbazione:
i dettagli di un’inchiesta rivelati alla stampa sono solo la lingerie del moralismo.
Lo ripeto: e’ solo questione di tempo. E’ morta Brenda e morira’ Natalie, cosi’ come la d’Addario non deve fare piani per quando andra’ in pensione. Sorpresa, ragazze: siete morte. Non lo sapete ancora, tranne Brenda, ma e’ cosi’.
Vuole la vostra vita la criminalita’ organizzata, quella criminalita’ organizzata che e’ lo squalo dominatore nello stagno cui avete vissuto, nuotando. Che voi lavoraste per loro o meno, e’ irrilevante, lo squalo adesso vuole le vostre vite, per dare l’esempio a chiunque altra pensi di rivelare qualcosa. Ma e’ solo questione di tempo, e farete la stessa fine.
Il problema non e’ questa regola , perche’ la conoscevate gia’. Il problema e’ che, di fatto, a svegliare lo squalo sono stati altri. Sono stati i “buoni cittadini onesti” , che hanno il “diritto di sapere”, e se ne fottono del fatto che il loro “diritto di sapere”
sia la vostra condanna a morte.
Hanno svegliato lo squalo alcuni giornali ormai specializzati nello sport dei Luttazzi: sniffare le mutande della carnazza di turno, per poi raccontare dell’odore ad un popolo morboso, eccitato e inibito allo stesso tempo, cosi’ inibito da non poter compiere gli stessi peccati, e cosi’ eccitato dal desiderio di commetterli.
E se non riesce a commetterne, almeno di stare a guardare mentre lo fanno altri. E se arrivano tardi, l’odore. Almeno quello.
Ad ucciderti e’ stata un’opinione pubblica di uomini che hanno voluto vedere la tua foto e sentire la tua voce per poterti sognare meglio quando si fanno le seghe, ed un’opinione pubblica di donne che voleva linciare la Maddalena, se non altro perche’ non riesce a competere con il suo fascino, incapaci ormai di suggerirne alcuno.
Questo popolo di cazzi deboli e guerra alla cellulite voleva vedere, almeno per una volta, quel peccato che non potra’ mai vivere perche’ manca di vita e fantasia. Chiusi in una gabbia di inibizione, torturati dal desiderio frustrato, essi percorrono con libidine la strada che porta alla violenza sugli altri. Inevitabilmente, si troveranno a voler esercitare qualche violenza su qualcuno, a voler calpestare i suoi diritti, a voler entrare nella loro vita, per sentire almeno l’odore di quel peccato che non riescono a vivere.
Cosi’ una massa frustrata e repressa che si nobilita dell’appellativo di “opinione pubblica” si veste di morale, gridando che vuole giudicare (come se giudicare fosse una cosa bella, ho sempre pensato che i giudici dovessero coprirsi il volto come i boia) i propri politici , e con questa scusa vuole annusare le mutande altrui, per sentire quell’odore di peccato che non sente piu’ nelle proprie.
Per questo insistono sui particolari. Per questo vogliono vedere i volti. Conoscere i luoghi. Sapere ogni cosa.
Per giudicare i loro politici sarebbe stato sufficiente molto meno: ma sapere che Marrazzo frequenta prostitute transessuali e’ forse sufficiente per giudicarlo come politico (anche se non credo), sapere che venisse ricattato puo’ essere interessante per giudicarlo come politico imparziale, ma avere la faccia di Brenda , sentire la sua voce ed il suo racconto,
serve solo alla vostra disgustosa libidine di repressi frustrati.
In nome di questa libidine, e per giustificarla, avete fatto ammazzare una persona. Oh, gia’ vi vedo , mentre pronunciate le parole che da sole testimoniano la vostra colpevolezza: “ho la coscienza a posto, sono stati altri”, e questa e’ una confessione di colpevolezza, la peggiore delle confessioni,
la colpevolezza di chi pretende di usare la coscienza come foglia di fico per le proprie azioni.Nessuna “coscienza pulita” puo’ assolvere qualcuno dai risultati delle sue stesse azioni.
E il risultato delle vostre azioni, cari benpensanti, e’ che per permettervi la mezz’ora di nascosta libidine che ne avete ricavato, una persona e’ stata ammazzata. Per darvi la patente di “informazione implacabile” , cari giornalisti che non investigano mai sul mondo dei giornali(6), avete fatto ammazzare una persona. Per soddisfare il prurito di una massa ch avete coltivato sempre piu’ orribile e istigato al peggio.
Oh, lo so: avete la coscienza a posto. Ed e’ questa e’ la vostra confessione di colpevolezza:
Avete la coscienza a posto.
Che e’ il marchio della colpa.
Uriel
(1) In generale, lo sport preferito di molta sinistra e’ quello di giustificare la violazione di leggi reali a favore di leggi la cui legittimazione sarebbe “superiore”, come la morale o la politica o la trasparenza. Ovviamente, a danno del satana di turno, contro il quale tutto e’ permesso. Poiche’ “diritto” sembra una ratio molto elevata, se un uomo di sinistra vuole stuprare una donna si limita a dire che “ha diritto ad una sessualita’ arbitraria” , e questa bellissima frase andra’ a superare le leggi reali e i diritti della vittima.
(2) Non abbiamo ancora dimostrato che i CC che ricattavano Marrazzo non fossero parte di un’associazione piu’ grande. Del resto, la storia che hanno saputo che Marrazzo fosse con Brenda da “un informatore” non sta in piedi: richiede che qualcuno stia li’ a chiamare i carabinieri ad ogni cliente di Brenda. Il che, se non erano gli stessi carabinieri gli sfruttatori di Brenda, (il che non mi stupirebbe, a dire il vero) risulta strano.
(3) Solo un idiota ucciderebbe un magistrato di Roma, ma il crimine non ha mai escluso l’idiozia. In generale, per un delinquente l’idea di colpire un giudice vicino al centro dello stato e’ l’idea che si avvicina di piu’ al suicidio, perche’ ogni potere (temendo lo stesso pericolo) si coalizzera’ ai massimi livelli con i giudici ed a quel punto uno stato furioso e violento avra’ mano libera.
(4) Secondo Peano, e’ la macchina che viene dopo la Uno Bianca. Il nome ha origine logica.
(5) Avendolo votato solo nel Lazio, non vedo perche’ tutta Italia “avesse il diritto di giudicare il politico”.
(6) Avete notato come nessun giornale finisca mai vittima di un’inchiesta giornalistica? Come i bilanci siano tutti perfetti, i giornalisti siano tutti onesti, i dirigenti senza vizi? Eh, e’ un toccasana, il giornalismo, per la coscienza. La via della santita’, a leggere i giornali. Del resto, sui libri tradotti dagli amanuensi , non compare mai alcun giudizio sugli amanuensi. Strano?
lette sul Fatto le anteprime del libro della D'addario
Originariamente Scritto da megalomaniac
)
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