Ma guarda che se non capisci perché funziona così non è che sia per forza una stronzata, eh?
Ma guarda che se non capisci perché funziona così non è che sia per forza una stronzata, eh?
per "soli" 40 miliardi tutto questo puzzo
A livello globale non vuol dire nulla, hanno fatto la porcata a borsa americana chiusa....
Ma perchè hanno dato la notizia in un momento del genere ? Semplice piacere di dare fastidio o può esserci una motivazione sensata ?
Beh oddio, venerdì scorso è stata la peggiore giornata da marzo a questa parte
Comunque le banche americane hanno poca exposure a Dubai World, la mazzata qua se la beccano le banche europee (non quelle italiane, che come al solito sembra si siano mantenute saggiamente fuori dai casini), specialmente HSBC e RBS.
RBS. LOL.
RBS = The British tax payer. Come sempre.Beh oddio, venerdì scorso è stata la peggiore giornata da marzo a questa parte
Comunque le banche americane hanno poca exposure a Dubai World, la mazzata qua se la beccano le banche europee (non quelle italiane, che come al solito sembra si siano mantenute saggiamente fuori dai casini), specialmente HSBC e RBS.
RBS. LOL.
Vediamo se adesso Gordon Clown ha le balle per mostrare indice e dito medio al sig Mohammad di Dubai come ha fatto con quei quattro sfigati Islandesi.
(domanda retorica lo so).
Vi invito a leggere un articolo su Dubai. Fa pensare.
http://www.independent.co.uk/opinion...i-1664368.html
Per chi fosse interessato, è uscito sul sito di Limes un articolo sull'argomento
Dubai, cronaca di un suicidio assistito
Mi pare di aver visto una specie di documentario su Sky che parlava appunto di questi qui (e di altri naabz )
da non perdere il sequel...
Dubai , sei nei guaiii, e te ne vaiiii
....
....
...Negli ultimi 25 anni le banche italiane si sono sentite dire da tutto il mondo che erano provinciali e obsolete, per via del loro rifiuto al rischio pazzo ed alla ricartolarizzazione. Si sono sentite dire che non erano moderne perche’ non partecipavano abbastanza ai fasti di questa orgia finanziaria, perche’ non condividevano le allucinazioni di questa overdose speculativa.
Oggi scopriamo che avevamo in casa pochi subprime , e adesso che scoppia Dubai scopriamo che non abbiamo partecipato neanche all’altra orgia speculativa dei lussuosi castelli nel deserto.
Quand’e’ che i profeti della “modernita’” finanziaria troveranno l’onesta’ di chiedere scusa a quelli che hanno bollato come antimoderni e provinciali, solo perche’ non li hanno seguiti nella loro STUPIDITA’?
Tutti coloro che conosco che siano stati a Dubai condividono la stessa opinione: paradiso artificiale. Figlio di una finanza artificiale. Lusso indecente sopra uno strato di schiavismo diffuso. Islam ipocrita e cuauvinista, fatto di spiagge ove non possono entrare le donne col costume intero e di ville con orge in piscina, alimentate da un fiume di prostitute di tutto il mondo.
Non-poteva-durare, e se un consulente telco che ci va per qualche mese riesce a rendersene conto, mentre questi “finanzieri” non lo hanno capito e’ perche’ sono arrivati, sono saliti su una limousine (la mercedes e’ una macchina da working class, li’), sono finiti in un albergo entrando direttamente nel sotterraneo condizionato con tanto di laghetto ad illuminazione solare, (e palme vive. Nel sotterraneo, eh.) , hanno preso un ascensore profumato e sono arrivati in ufficio. Hanno gestito i loro affari con un telefono firmato, sono andati a giocare a golf, sono ritornati in aereoporto, e NON HANNO MAI RESPIRATO UNA VOLTA L’ARIA ROVENTE DEL LUOGO. Non hanno MAI posato i piedi su un suolo ove puoi bollire la pasta e le scarpe di gomma fondono e ti puoi ustionare i piedi , non si sono mai resi conto di vivere in una stazione spaziale nel deserto. Per questo ci potevano credere, che quel posto fosse vivibile: ci erano dentro senza mai viverci davvero dentro, ci erano stati come si fa ad Eilat(1), che prendi il batiscafo e ti immergi per vedere i pesci. Li’ il batiscafo era il lusso sfrenato, e fuori dall’oblo’ c’era qualcosa che sembrava accettabile solo visto da dentro.
Oggi e’ scoppiata una bolla che era prevedibile, a patto di aver mai messo piede nel posto ove avevi investito miliardi.
Ma nessuno ci aveva mai messo piede, in quell’inferno. Se avessero chiesto un parere agli schiavi che ci andavano a lavorare, e che fuggivano appena possibile, persino loro vi avrebbero detto che era un inferno vivibile solo con uno strato di soldi addosso a fare da scafandro. Tantevvero che appena si accorgevano che le lussuose mance non potevano mandarle a casa perche’ servivano loro a malappena per vivere un giorno, tagliavano la corda.
Ma nessuno di questi cretinetti da ufficio si degnera’ mai di dire che le banche italiane, nella loro “obsolescenza” e nella loro “provincialita’”, stavano si’ agendo come avrebbe agito la serva, ma bastava una serva a capire come sarebbe finita.
L’abolizione della competenza.
Dopo il mio post su Dubai, molte persone mi hanno chiesto come sia stato possibile che nessuno si sia accorto del disastro che si stava compiendo a Dubai, cosi’ come nessuno si sia accorto che si stessero scavando la fossa prima del credit crunch. Questo e’ dovuto ad un fenomeno che e’ nato negli anni ‘90 nel mondo anglosassione , e che io definisco “l’abolizione delle competenze”.
Gli anni 80 e i primi anni 90 iniziarono la trasformazione dell’industria , o meglio la desertificazione industriale che vediamo oggi, a favore della finanza cartacea. A prescindere dalle ideologie, nessun fenomeno storico puo’ venire interpretato senza osservare le esigenze economiche dell’umanita’ che prende parte ai fenomeni medesimi.
Cosi’, il problema non e’ “per quale motivo mai l’economia diventa finanza”, ma “per quale motivo mai le persone che prima bramavano per entrare nell’industria ad un certo punto hanno iniziato a spostarsi verso la finanza?”.
Calma.Dubai , sei nei guaiii, e te ne vaiiii
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...Negli ultimi 25 anni le banche italiane si sono sentite dire da tutto il mondo che erano provinciali e obsolete, per via del loro rifiuto al rischio pazzo ed alla ricartolarizzazione. Si sono sentite dire che non erano moderne perche’ non partecipavano abbastanza ai fasti di questa orgia finanziaria, perche’ non condividevano le allucinazioni di questa overdose speculativa.
Oggi scopriamo che avevamo in casa pochi subprime , e adesso che scoppia Dubai scopriamo che non abbiamo partecipato neanche all’altra orgia speculativa dei lussuosi castelli nel deserto.
Quand’e’ che i profeti della “modernita’” finanziaria troveranno l’onesta’ di chiedere scusa a quelli che hanno bollato come antimoderni e provinciali, solo perche’ non li hanno seguiti nella loro STUPIDITA’?
Tutti coloro che conosco che siano stati a Dubai condividono la stessa opinione: paradiso artificiale. Figlio di una finanza artificiale. Lusso indecente sopra uno strato di schiavismo diffuso. Islam ipocrita e cuauvinista, fatto di spiagge ove non possono entrare le donne col costume intero e di ville con orge in piscina, alimentate da un fiume di prostitute di tutto il mondo.
Non-poteva-durare, e se un consulente telco che ci va per qualche mese riesce a rendersene conto, mentre questi “finanzieri” non lo hanno capito e’ perche’ sono arrivati, sono saliti su una limousine (la mercedes e’ una macchina da working class, li’), sono finiti in un albergo entrando direttamente nel sotterraneo condizionato con tanto di laghetto ad illuminazione solare, (e palme vive. Nel sotterraneo, eh.) , hanno preso un ascensore profumato e sono arrivati in ufficio. Hanno gestito i loro affari con un telefono firmato, sono andati a giocare a golf, sono ritornati in aereoporto, e NON HANNO MAI RESPIRATO UNA VOLTA L’ARIA ROVENTE DEL LUOGO. Non hanno MAI posato i piedi su un suolo ove puoi bollire la pasta e le scarpe di gomma fondono e ti puoi ustionare i piedi , non si sono mai resi conto di vivere in una stazione spaziale nel deserto. Per questo ci potevano credere, che quel posto fosse vivibile: ci erano dentro senza mai viverci davvero dentro, ci erano stati come si fa ad Eilat(1), che prendi il batiscafo e ti immergi per vedere i pesci. Li’ il batiscafo era il lusso sfrenato, e fuori dall’oblo’ c’era qualcosa che sembrava accettabile solo visto da dentro.
Oggi e’ scoppiata una bolla che era prevedibile, a patto di aver mai messo piede nel posto ove avevi investito miliardi.
Ma nessuno ci aveva mai messo piede, in quell’inferno. Se avessero chiesto un parere agli schiavi che ci andavano a lavorare, e che fuggivano appena possibile, persino loro vi avrebbero detto che era un inferno vivibile solo con uno strato di soldi addosso a fare da scafandro. Tantevvero che appena si accorgevano che le lussuose mance non potevano mandarle a casa perche’ servivano loro a malappena per vivere un giorno, tagliavano la corda.
Ma nessuno di questi cretinetti da ufficio si degnera’ mai di dire che le banche italiane, nella loro “obsolescenza” e nella loro “provincialita’”, stavano si’ agendo come avrebbe agito la serva, ma bastava una serva a capire come sarebbe finita.
Sono il primo a complimentarmi con le banche italiane per non essersi lasciate trascinare nell'orgia di derivatives che ha caraterizzato le istituzioni di sappiamo quali altri Paesi.
MA.
Prima di bullarsi vorrei far notare che ci sono certe banche (anzi facciamo per il nome, Unicredit) che ha una exposure all'Est Europa che potrebbe essere un problema piuttosto grosso.
Per qualche fancy graph:
http://flutethoughts.blogspot.com/20...posure-to.html
Anche la crescita dell'Europa dell'Est è una bolla ? Non l'ho mai vista vertiginosa, quindi pensavo fosse "naturale".
Ci dai qualche info/link ?
Sono d'accordo a meta'. Nonappena leggo "Ambrose-Evans Pritchard" diluisco il contenuto X10. Ogni 3 giorni se ne esce con un "global meltdown". E' paranoico, ma in genere quello che dice ha senso.
Si hai ragione, ci sono innumerevoli articoli migliori che avrei potuto linkare. Ma era tardino, avevo un sonno micidiale e, beh, anche se un po' sensazionalistico l'articolo spiega comunque il problema
l'italia non e' tra le prime 10 nazioni in probabile fase di default:
http://www.businessinsider.com/the-w...-risks-2009-12
tra i commenti ci sono parecchi che ce l'avrebbero voluta, sarano italiani che remano contro?
qualcuno ha tirato fuori pure sta boiata:
http://en.wikipedia.org/wiki/PIGS_(economics)
Dottore ho bisogno di un dottore......l banchiere ha battuto allo sprint anche il velocista Usain Bolt e il generale McChrystal
Bernanke uomo dell'anno secondo Time
Il magazine americano dedica la copertina al presidente della Federal Reserve: ha evitato la catastrofe economica
MILANO - E' Ben Bernanke, il presidente della Federal Reserve, la banca centrale americana, l'«uomo dell'anno 2009» secondo la rivista Time che come consuetudine dedica l'ultima copertina dell'anno a i personaggi che si sono maggiormente distinti sulla scena internazionale. Bernanke, secondo la motivazione che ha dato la rivista, «è stato protagonista nel guidare la più importante economia del mondo. La sua leadership creativa ha contributo a fare in modo che il 2009 sia stato un periodo di debole ripresa anzichè di depressione catastrofica e oggi continua a detenere un potere senza pari sul nostro denaro, i nostri posti di lavori, i nostri risparmi e il nostro futuro come nazione. Le decisioni da lui prese, e quelle che prenderà in futuro determineranno il nostro percorso verso la prosperità, la direzione della nostra politica e la nostra relazione con il mondo».
Bernanke ha battuto nella selezione finale il generale Stanley McChrystal, «il lavoratore cinese», il presidente della Camera Nancy Pelosi e il velocista Usain Bolt. L’anno scorso ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento era stato l’allora presidente eletto Barack Obama, che di lì a poche settimane si sarebbe insediato alla Casa Bianca. Nel 2007 fu invece la volta del premier russo Vladimir Putin. Tra gli altri vincitori del passato anche Bono, il presidente George W.Bush e il fondatore e ad di Amazon.com Jeff Bezos. Particolarmente innovativa quella dedicata a ciascun individuo: sotto la scritta «You», ovvero «tu», era stata posizionata una superficie riflettente. L'uomo dell'anno era così chiunque vi si potesse rispecchiare.
D'accordo col times, a patto che sulla copertina lo mettano con la trollface:
Come premiare Siffredi per il suo impegno nella preservazione dell'illibatezza famminile.
Sono dei cerebrolesi.