Interessante, almeno nello spunto iniziale, l'articolo pubblicato su techradar.com sui cheat. Tralasciando quelli che barano giocando online, a cui non si può far altro che augurare il peggio (solo videoludicamente parlando, si capisce!), e quelli che inseriscono codici per vite infinite, munizioni illimitate ecc. ecc. per finire il gioco più alla svelta o perché non hanno proprio voglia di affrontare quel tal frammento di campagna, l'autore pone l'accento su un aspetto solitamente non considerato, ossia la necessità di barare quando è il gioco in prima persona a farlo.
Sembra strano, ma ogni tanto succede, e probabilmente ve ne sarete accorti anche voi. Il lead designer di Civilization 4, Soren Johnson, ha ammesso che "l'AI deve spesso poter barare per competere con il giocatore. Il compito dei designer è capire quali cheat sono ammissibili e quali no. Evitare a tutti i costi situazioni in cui il giocatore subodori anche solo in lontananza che il gioco stia barando". Perché lo sappiamo, i bari migliori sono quelli che non si fanno sgamare, giusto?
Del resto, che il computer parta avvantaggiato è ovvio: lui sa (diciamo che può sapere) quali saranno i prossimi blocchi a scendere sullo schermo, sa dove ci troviamo e dove sarebbe peggio - per noi - mettere nuovi nemici, sa quali power-up abbiamo e quali può generare per sé, ecc. Accettare questo fatto fa parte delle regole del gioco. D'altro canto, parte di un buon sviluppo sta proprio nel far sì che la competizione appaia all'utente il più possibile ad armi pari.
I respawn in luoghi precedentemente "ripuliti" di Guerrilla Red Faction, citato dall'autore, rendono la sfida poco equilibrata perché si tratta di un vantaggio esclusivo dell'AI e che stride con l'approccio realistico al gioco: se faccio fuori i soldati in una stanza con una sola porta di accesso, non posso uscire, tornarci due secondi più tardi e poi ritrovarmene altri. Diverso è il caso di titoli come Serious Sam, dove il respawn dei nemici in luoghi impossibili, alle sue spalle o dal nulla fa invece parte delle regole, lo accettiamo e non compromette il divertimento (al contrario, direi!).
Certo l'idea che un programma debba arrivare a "barare" per poter sostenere una sfida contro un essere umano fa sorridere, ma in fin dei conti è giusto così, e ci ricorda che la mente dell'uomo rimane - per ora - superiore a quella di un programma, per quanto complesso e strutturato. Il che non è male, dai.
Ammesso e non concesso che un gioco bari sempre per definizione, l'avete mai beccato? Qual è quello che si è fatto sgamare più facilmente?