xché nei film si può viaggiare nel tempo?

[Dunkan]

Violens Magnus ha scritto gio, 20 luglio 2006 alle 14:08

Dunkan ha scritto mer, 19 luglio 2006 alle 20:52

Violens Magnus ha scritto mar, 18 luglio 2006 alle 00:38
Tornando seri; io ho letto e sentito più volte che se un qualsiasi oggetto finisse in un buco nero e ne uscisse avrebbe viaggiato (in maniera ovviamente casuale) nel tempo e nello spazio, o meglio "entrando" nel buco nero raggiungerebbe temperatura e densità infiniti e vedrebbe tutto il esistente (ammesso che abbia un termine) scorrergli davanti in tempo inquantificabile in velocità ma SE (cosa pressochè impossibile almeno con le consoscenze di ora) questo non accadesse e non diventasse pura energia (come si sospetta potrebbe essere l'universo se collassasse) allora varrebbe quanto detto sopra sul viaggio casuale.

Ciò che entra in un buco nero, per prima cosa viene spaghettizzato. E credimi, non deve essere molto piacevole da provare

Ovvero?

Un corpo diciamo che non subisce in ogni parte la stessa forza di gravità. Sulla Terra però, la "differenza attrattiva" è minima, quindi non ce ne si accorge.

Entrando in un buco nero invece, si viene proprio stirati. "Spaghettificazione" è un termine coniato appositamente per questo fenomeno

[Lolindir69]

Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

[ford_mustang_78]

Lolindir69 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:11
Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

Cita, cita, che 'ste cose cervellotiche mi piacciono.

[Dunkan]

ford_mustang_78 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:51

Lolindir69 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:11
Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

Cita, cita, che 'ste cose cervellotiche mi piacciono.

In pratica, si prendono due gemelli:

Si presuppone che uno rimanga sulla Terra, mentre un altro salga su una navicella, e compia un viaggio nello spazio ad una velocità vicina a quella della luce.

Sebbene il tempo passato sia lo stesso, al suo ritorno, il gemello "viaggiatore" sarà praticamente uguale a prima, mentre il suo fratello sarà invecchiato di parecchio.

[Mikk]

ford_mustang_78 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:51

Lolindir69 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:11
Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

Cita, cita, che 'ste cose cervellotiche mi piacciono.

Ma davvero sei arrivato a 31 anni senza mai aver sentito il paradosso dei gemelli?

[ford_mustang_78]

Mikk ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 18:46

ford_mustang_78 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:51

Lolindir69 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:11
Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

Cita, cita, che 'ste cose cervellotiche mi piacciono.

Ma davvero sei arrivato a 31 anni senza mai aver sentito il paradosso dei gemelli?

Sì, lo conoscevo, ma non avevo ricollegato
Purtroppo ho il cervello che non funge molto bene per via del sonno bestiale che mi ritrovo, perciò pensavo che si trattasse (dato il topic) del paradosso del tipo che torna indietro nel tempo e ammazza il padre o qualcosa del genere.

Fate finta di niente, vi prego

[Violens Magnus]

Dunkan ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 17:54

ford_mustang_78 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:51

Lolindir69 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:11
Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

Cita, cita, che 'ste cose cervellotiche mi piacciono.

In pratica, si prendono due gemelli:

Si presuppone che uno rimanga sulla Terra, mentre un altro salga su una navicella, e compia un viaggio nello spazio ad una velocità vicina a quella della luce.

Sebbene il tempo passato sia lo stesso, al suo ritorno, il gemello "viaggiatore" sarà praticamente uguale a prima, mentre il suo fratello sarà invecchiato di parecchio.

Ah ok ce l'ho presente.

Beh è come la storia delle quasar..

[Helyanwe]

ford_mustang_78 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 19:45

Mikk ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 18:46

ford_mustang_78 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:51

Lolindir69 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:11
Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

Cita, cita, che 'ste cose cervellotiche mi piacciono.

Ma davvero sei arrivato a 31 anni senza mai aver sentito il paradosso dei gemelli?

Sì, lo conoscevo, ma non avevo ricollegato
Purtroppo ho il cervello che non funge molto bene per via del sonno bestiale che mi ritrovo, perciò pensavo che si trattasse (dato il topic) del paradosso del tipo che torna indietro nel tempo e ammazza il padre o qualcosa del genere.

Fate finta di niente, vi prego

quello che dici tu è spiegato, per sommi capi, qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_d el_nonno

[Devil Master]

il mio nome è NESSUNO ha scritto gio, 06 luglio 2006 alle 18:58
un'altra cosa... dove è questa teoria che funziona sul motore a curvatura, io non ne ho sentito mai parlare (apparte che in star-trek)... vorrei sapere come fai a curvare una cosa, essendo tu all'interno di essa... curvi un pezzo di plastica applicano un momento dall'esterno, ma come fai dall'interno? è possibile?

http://en.wikipedia.org/wiki/Alcubierre_ drive

[Devil Master]

Dunkan ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 17:54

ford_mustang_78 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:51

Lolindir69 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:11
Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

Cita, cita, che 'ste cose cervellotiche mi piacciono.

In pratica, si prendono due gemelli:

Si presuppone che uno rimanga sulla Terra, mentre un altro salga su una navicella, e compia un viaggio nello spazio ad una velocità vicina a quella della luce.

Sebbene il tempo passato sia lo stesso, al suo ritorno, il gemello "viaggiatore" sarà praticamente uguale a prima, mentre il suo fratello sarà invecchiato di parecchio.

Eh eh... questa è la prima parte del paradosso... ecco la seconda (di cui io conosco la risposta, ma voglio vedere chi ci arriva).
Einstein ci dice che non esiste un sistema di riferimento assoluto, quindi, volendo, il gemello astronauta potrebbe dire: "io con l'astronave sono fermo, E' LA TERRA che si sta allontanando da me a velocità relativistica! Quindi, al mio ritorno, sarà il mio gemello che è rimasto sulla Terra, a essere più giovane!"
Dove sta l'inghippo?

[rigel]

Devil Master ha scritto sab, 22 luglio 2006 alle 15:44

Dunkan ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 17:54

ford_mustang_78 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:51

Lolindir69 ha scritto ven, 21 luglio 2006 alle 16:11
Strano che nessuno ha ancora citato esplicitamente il paradosso dei gemelli

Cita, cita, che 'ste cose cervellotiche mi piacciono.

In pratica, si prendono due gemelli:

Si presuppone che uno rimanga sulla Terra, mentre un altro salga su una navicella, e compia un viaggio nello spazio ad una velocità vicina a quella della luce.

Sebbene il tempo passato sia lo stesso, al suo ritorno, il gemello "viaggiatore" sarà praticamente uguale a prima, mentre il suo fratello sarà invecchiato di parecchio.

Eh eh... questa è la prima parte del paradosso... ecco la seconda (di cui io conosco la risposta, ma voglio vedere chi ci arriva).
Einstein ci dice che non esiste un sistema di riferimento assoluto, quindi, volendo, il gemello astronauta potrebbe dire: "io con l'astronave sono fermo, E' LA TERRA che si sta allontanando da me a velocità relativistica! Quindi, al mio ritorno, sarà il mio gemello che è rimasto sulla Terra, a essere più giovane!"
Dove sta l'inghippo?

esattamente, tutti si dimenticano la seconda parte del paradosso...

la spiegazione è che il sistema di riferimento dell'astronave non è inerziale (xchè accelera, decelera e ritorna in senso inverso) mentre quello sulla Terra si l'asimmetria all'arrivo è dovuta proprio al fatto che non si tratta di due sistemi di rifrimento inerziali

[Devil Master]

rigel ha scritto sab, 22 luglio 2006 alle 17:16

la spiegazione è che il sistema di riferimento dell'astronave non è inerziale (xchè accelera, decelera e ritorna in senso inverso) mentre quello sulla Terra si l'asimmetria all'arrivo è dovuta proprio al fatto che non si tratta di due sistemi di rifrimento inerziali