+ Discussione Chiusa
Pag 12 di 54 PrimaPrima ... 2101112131422 ... UltimaUltima
Risultati da 276 a 300 di 1330

Discussione: Avatar

  1. #276
    Scooterone mon amour L'avatar di Pongo
    Data Registrazione
    28-10-04
    Località
    Altrove
    Messaggi
    7,600

    Predefinito Riferimento: Avatar


  2. #277
    Shogun Assoluto L'avatar di Mr Yod
    Data Registrazione
    07-10-03
    Località
    Atlantide
    Messaggi
    33,405

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da SaTaN SHaRK Visualizza Messaggio
    mi hanno addirittura detto che ha lo schermo curvo...
    quindi basterebbe che sia riflettente e con dei proiettori ben impostati si potrebbe avere un effetto simil-olografico

  3. #278
    Banned L'avatar di Hellvis 2006
    Data Registrazione
    24-09-06
    Messaggi
    34,448

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Ho preso i biglietti ma sono un po' preoccupato, perché la tizia me li ha fatti prendere un po' vicino allo schermo dicendo che più indietro, nella posizione solita in cui vedo i film, cioè a circa 3/4 di sala, mi "sarei perso il 3d". Ora sono in sesta fila, ho paura che sia troppo vicino
    Che dite?

  4. #279
    Shogun Assoluto
    Data Registrazione
    20-09-09
    Località
    Vicino Firenze
    Messaggi
    29,793

    Predefinito Riferimento: Avatar

    ma stai ad ascoltare i tizi?

  5. #280

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2006 Visualizza Messaggio
    Ho preso i biglietti ma sono un po' preoccupato, perché la tizia me li ha fatti prendere un po' vicino allo schermo dicendo che più indietro, nella posizione solita in cui vedo i film, cioè a circa 3/4 di sala, mi "sarei perso il 3d". Ora sono in sesta fila, ho paura che sia troppo vicino
    Che dite?
    Dì alla tizia che, secondo quando ne so io, si droga

    La posizione migliore è in mezzo alla sala o leggermente indietro

    1) Hai tutto lo schermo nelle lenti, non devi muovere la testa per guardare i particolari ai lati
    2) Quando un soggetto è in primo piano al centro dello schermo tendi a vedere lo sfondo sfalsato, dal centro no
    3) A che cinema???

  6. #281

  7. #282
    Scooterone mon amour L'avatar di Pongo
    Data Registrazione
    28-10-04
    Località
    Altrove
    Messaggi
    7,600

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Casamero Visualizza Messaggio

    Non fa tanto ridere!

    Anzi per niente!

  8. #283
    Banned
    Data Registrazione
    21-12-09
    Messaggi
    1,521

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Pongo Visualizza Messaggio
    Non fa tanto ridere!

    Anzi per niente!


    Ma li hai visti tutti e 3?

    Io al terzo stavo morendo...

  9. #284
    Scooterone mon amour L'avatar di Pongo
    Data Registrazione
    28-10-04
    Località
    Altrove
    Messaggi
    7,600

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Casamero Visualizza Messaggio


    Ma li hai visti tutti e 3?

    Io al terzo stavo morendo...

    Ho visto il primo poi non ho resistito e ho formattato il computer!

  10. #285
    Shogun Assoluto L'avatar di SaTaN SHaRK
    Data Registrazione
    10-06-04
    Località
    Salerno
    Messaggi
    32,491

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Mr Yod Visualizza Messaggio
    quindi basterebbe che sia riflettente e con dei proiettori ben impostati si potrebbe avere un effetto simil-olografico
    Naa...non funziona così!
    Su uno schermo curvo dovresti effettuare una correzione di immagine in modo che non si deformi, mentre per ottenere l'effetto olografico si dovrebbero modificare le immagini in modo da ottenere una maggiore profondità di campo.
    E poi i proiettori olografici già esistono, perchè farlo con l'IMax.

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2006 Visualizza Messaggio
    Ho preso i biglietti ma sono un po' preoccupato, perché la tizia me li ha fatti prendere un po' vicino allo schermo dicendo che più indietro, nella posizione solita in cui vedo i film, cioè a circa 3/4 di sala, mi "sarei perso il 3d". Ora sono in sesta fila, ho paura che sia troppo vicino
    Che dite?
    Non conosco bene la sala.
    Ma se su 18-20 file siete alla 6a non è un problema. C'è gente che l'ha visto in prima fila, ovvio che più ti avvicini e più l'immagine tende un po' a sgranare (che non è mica un IMax), ma l'effetto 3D è più immersivo perchè sei quasi avvolto dallo schermo.

  11. #286
    Juroboy
    ospite

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Casamero Visualizza Messaggio


    Oddio, Laser Cats 5 è fenomenale!!!

    EDIT: nel video 3... "Dances with Smurfs" ^
    Ultima modifica di Juroboy; 19-01-10 alle 20:02:23

  12. #287
    Banned
    Data Registrazione
    21-12-09
    Messaggi
    1,521

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Il cinema americano ed il cinema italiano:
    «Tutte le leggende,, tutte le mitologie e tutti i miti, tutti i fondatori di religioni, anzi tutte le religioni […] aspettano la loro risurrezione nel film, e gli eroi si accalcano alle porte». Era il 1927 quando Abel Gance folgorava in quest'immagine titanica i destini della settima arte. Una dimensione, quella del cinema come epica moderma, che ritorna in questi giorni prepotentemente alla ribalta dopo l'uscita di Avatar, il kolossal di James Cameron. Un film lungamente annunciato come il Matrix della nuova generazione, una pellicola destinata a fare scuola e imporre un nuovo canone estetico. E pazienza se, a detta di tutti i commentatori, in Avatar il significante ha la meglio sul significato, la grandezza della narrazione vale più della morale della favola. Nelle evoluzioni dei Na'vi per le foreste lussureggianti del pianeta Pandora non è certo la fascinazione bucolico-marziana, il luddismo di ritorno, l'apologo pacifista a sedurre il pubblico. È, piuttosto, questa smisurata voglia di grandezza, questa fame di epica, questa volontà, da parte del regista, di creare un mondo, di farsi demiurgo dell'immaginario postmoderno.
    E comunque, spiegava Michele Serra su Repubblica, in Avatar «la trama, per quanto tirata in lungo, alla fine ti conquista, la meraviglia di molte in quadrature lascia incantati e conferma che il cinema è ancora e sempre un'imbattibile scatola dei sogni, le creature della computer graphic sono sode e credibili quanto i giocattoli per un bimbo che li ami, li maneggi, li renda parlanti. Per giunta, senza bisogno di essere accaniti cinefili, in Avatar ci si può divertire (gioco nel gioco) a trovare rimandi e citazioni di tutte o quasi le più insigni americanate di celluloide, da Balla coi lupi a Mission a Apocalypse Now a Guerre stellari a Soldato blu e gli appassionati di fantascienza riconosceranno negli enormi volatili cavalcanti dagli alieni il segno ispiratore del grande Moebius».
    Azione, scene mozzafiato, avanguardia tecnologica, omaggio ai miti del passato: gli ingredienti per il grande capolavoro ci sono tutti. Il tam tam che ha costellato la fase del lancio della pellicola, del resto, faceva già intravedere i contorni dell'evento storico. In un'intervista a Xl, ad esempio, il produttore Jon Landau non ha fatto nulla per diradare l'aura di leggenda che si è diffusa attorno a questo film: «Avatar - ha detto - non è un film di cui si deve parlare: il pubblico deve vederlo e farsi la propria opinione. Per noi la questione non è mai stata trovare il progetto che offuscasse Titanic, ma piuttosto trovare qualcosa che facesse scattare tutte le nostre molle creative. Alla fine il duello era tra Avatar e Battle Angel, il film basato su Alita, il manga di Yukito Kishiro. Se qualcuno mi avesse detto: "nella tua vita potrai fare solo un altro film" avrei risposto senza esitare: Avatar!». Un entusiasmo che potrebbe sembrare eccessivo ma che invece appare legittimato da notizie abbastanza curiose e inquietanti, come quella del proliferare sul web di discussioni di spettatori del film caduti in depressione una volta accortisi che il pianeta Pandora non esiste e non esisterà mai, essendo noi condannati a una dimensione esistenziale ben più squallida. Un'ulteriore conferma che Avatar non è un film come tutti gli altri.
    E pazienza se si tratta di un bell'involucro per una storia mediocre. Anche Matrix, a dispetto delle pretese filosofiche, non mostrava che un platonismo banalotto già irriso da Jean Baudrillard (pure omaggiato esplicitamente in una delle prime sequenze). Eppure Neo, Morpheus e Trinity hanno segnato il modo in cui noi facciamo esperienza del cinema. Non è cosa da poco. La funzione dell'arte, del resto, è proprio questa: non descrivere un mondo, ma fondarlo. Non replicare l'esperienza usuale ma modificarla. È come per le scarpe da contadino ritratte da Van Gogh su cui si è soffermato Martin Heidegger: esse non portano sulla tela la vita delle campagne. Piuttosto, è a partire da quel quadro che noi comprendiamo l'essenza profonda di un certo contadinato radicato nella terra. Essenza che prima del dipinto non c'era, non era venuta alla luce, non era vera nel senso greco del non-velamento (a-letheia).
    Per il cinema il discorso vale mille volte di più. In effetti abbiamo smesso da tempo di meravigliarci davanti al grande schermo esclamando: «È proprio come nella realtà!». In compenso ci capita sempre più spesso, e nei momenti più autentici della nostra esistenza, di accorgerci che ciò che viviamo "è proprio come al cinema". L'arte, quindi, ha una grossa responsabilità, poiché ci fornisce il fondamentale vocabolario esperienziale. Che essa sia votata alla grandezza o alla banalità, quindi, non è cosa da poco. Perché un conto è accorgersi una mattina di essere finiti in Fight Club. Un conto è rendersi conto giorno dopo giorno di vivere ne L'ultimo bacio. Non è esattamente la stessa cosa. Il cinema deve esprimere grandezza perché di grandezza questo mondo ha bisogno. E se non si pensa in grande non sui agisce in grande. Al diavolo la navigazione a vista, i timori e tremori dell'ultimo uomo. Abbiamo pur sempre una crisi in corso da superare, no? Ebbene, ne saremo completamente fuori solo quando avremo imparato a guardare al mondo con occhi nuovi, più coraggiosi e creativi di quelli di chi ci ha preceduto. In tutto ciò il cinema, inteso come mitologia contemporanea, come epica tecnologica, può avere un grande ruolo e film come Avatar costituiscono tutto sommato un buon segno.
    Tutto ciò ha del resto un ovvio rovescio della medaglia. Si tratta dell'esistenzialismo sciatto e ansiogeno che troppo spesso alligna nelle pellicole di casa nostra. Quelle dei drammi generazionali realizzati "con i soldi nostri", per dirla con una brutale ma franca frase fatta. Quando, in effetti, il ministro Brunetta critica gli artisti sovvenzionati, che campano di aiuti statali senza mai confrontarsi con il mercato, dice una cosa in parte discutibile ma comunque con un grosso fondo di verità. Perché è vero che non si può consegnare l'arte al solo giudizio ondivago delle masse che pagano il biglietto senza preoccuparsi della profondità e dell'importanza oggettiva delle opere (e in questo il mercato non può certo bastare); ma è d'altra parte innegabile che un'arte che non abbia più alcun rapporto con il senso comune, che non sia capace di interloquire con il grande pubblico, che si faccia balocco autoreferenziale ed elitario di caste culturali estenuate non è arte. L'arte è avanguardia e l'avanguardia, negli eserciti, sta sempre avanti di un metro rispetto alla truppa. Non si confonde con essa, ovviamente. Ma neanche vi si allontana troppo, rischiando di ritrovarsi isolata e senza esercito al seguito. Ecco, il cinema italiano è troppo spesso costruito attorno a solitari colonnelli autoproclamatisi che tracciano mappe che nessuno utilizzerà mai e aprono percorsi scivolosi in cui finiscono per impantanarsi da soli. Una concezione ombelicale, narcisistica dell'arte non di rado nutrita di razzismo etico verso il pubblico stesso, verso tutto ciò che è "popolare" e verso il popolo stesso.
    Gli stessi addetti ai lavori se ne sono accorti. Qualche anno fa fu Carlo Verdone a lanciare l'allarme contro titoli «banali, ripetitivi, incomprensibili, inadatti a fissarsi nella memoria dello spettatore, compreso quello più attento. Nel mio amore, Le conseguenze dell'amore, L'amore ritrovato: è possibile far uscire contemporaneamente tre film con titoli tanto simili? Una talpa al bioparco: ma qualcuno si è posto il problema che il 70 per cento degli spettatori neppure sa cosa significhi bioparco?».
    Ma, senza nulla togliere al grande attore e regista romano, fu forse Quentin Tarantino a redigere il certificato di morte del nostro cinema. «I nuovi film italiani - spiegò - sono deprimenti. Le pellicole che ho visto negli ultimi tre anni sembrano tutte uguali, non fanno che parlare di: ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali. Che cosa è successo? Ho amato così tanto il cinema italiano degli Anni 60 e 70 e alcuni film degli Anni 80, e ora sento che è tutto finito. Una vera tragedia». Scoppiarono polemiche, all'epoca di queste parole, ma il visionario cineasta non si tirò indietro: «Un'industria per crescere, con i film d'arte dei maestri, ha bisogno del cinema popolare e dall'Italia non arrivano nomi giovani con film d'azione. Dalla Corea o dalla Russia arrivano film rivoluzionari come Old boy o Nightwatch: perché non fate niente di così forte in Italia? E non c'è bisogno della sala, il successo di tanti autori asiatici viene solo dal mercato dei dvd, in cui i titoli italiani nuovi sono scarsissimi». Colpiti e affondati.
    Il riferimento ai film asiatici fatto dal cineasta americano mette del resto in luce un altro aspetto: l'emergere, nel cinema contemporaneo, di scuole nuove, giovani, con uno stile proprio e con tante cose da raccontare. La vecchia contrapposizione un po' snob tra Hollywood e i film d'autore europei è già abbondantemente superata. Il che è del resto un segno dei tempi: a Copenaghen l'Europa ha fatto da cerimoniere imbolsito mentre Obama e la Cina decidevano le sorti del pianeta. Ecco, nelle sale non succede nulla di diverso. Chi sa immaginare il futuro sa anche progettarlo. La diffidenza un po' provincialotta verso le "americanate", quindi, è doppiamente fuori tempo massimo: in primo luogo perché di artisti pronti a sfidare l'impero ce ne sono già abbastanza, solo che non abitano da noi; e, secondariamente, perché a forza di condannare l'indubbia superficialità bambinesca di molte pellicole statunitensi si finisce per eliminare dai film ogni forma di meraviglioso, ogni fonte di stupore.
    Ha quindi ragione Guillaume Faye quando dice che «il successo delle superproduzioni hollywoodiane è dovuto al loro carattere immaginativo ed epico, al rigore drammaturgico, all'ultraprofessionalità della produzione e della distribuzione, una capacità tecnica perfetta… Ciò compensa largamente la frequente povertà della sceneggiatura o il pullulare di cliché infantili e mielati. […]. I francesi e gli europei hanno perso il senso dell'epopea e dell'immaginazione (a parte Luc Besson). Che cosa ci impedisce di ritrovarle? Chi ce lo vieta? Perché nessun europeo ha avuto l'idea di trattare (alla nostra maniera, senz'altro più intelligente e altrettanto drammaturgica) i temi di Et, Jurassic Park, Armageddon o Deep Impact, di Twister o di Titanic?».
    Abbiamo dovuto entusiasmarci per un Leonida bushano nel controverso e affascinante 300, mentre per godere dei fasti di Roma antica abbiamo dovuto attendere un Gladiatore di origine australiana. E in tutto questo, indubbiamente, c'è qualcosa che non va.
    http://www.ariannaeditrice.it/artico...articolo=30082

  13. #288
    Moderatore nel silenzio L'avatar di Mikk
    Data Registrazione
    17-11-01
    Località
    Van Diemen's Land
    Messaggi
    14,546

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Articolo ridicoletto. Parla di stare un metro davanti all'avanguardia e non riesce a citare un solo film americano di questo decennio da raffrontare ad Avatar. E' tutto del 1999 o precedente, ad eccezione di 300, che però non viene rapportato direttamente. Che strano. A me pare più che evidente che Avatar sta un metro dietro la retroguardia.
    Poi appoggia la populistica vena di Verdone che si scaglia contro un film dirompente e dal livello di attenzione internazionale come Le conseguenze dell'amore.
    Denigra la mancanza di temi e di conenuti in forme innovative europee prima citando film che le banalizzano e poi ignorando che solo guardando il 2009 europeo vedo delle perle in entrambi i sensi come Martyrs e Lasciami entrare.
    Il recensore cade proprio nel tranello più banale, ovvero quello della fuga dalla realtà e della deresponsabilizzazione dell'individuo. Esemplare ne è la sbagliata citazione ad Alan Kay. La frase giusta è "Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo", ovvero: il futuro è nelle mani mie come nelle tue e tutti sono chiamati ad agire nella realtà per renderla migliore di quanto non sia ora. Quello che riporta l'articolista è invece "Chi sa immaginare il futuro sa anche progettarlo", sbagliatissima formulazione che parte dal presupposto che qualcuno sappia e qualcun altro no. Che il pubblico debba essere solo il bersaglio delle fantasie di potere inventate da altri e imbrigliato da esse si debba addormentare. Io, francamente, non ci sto.

  14. #289
    Nevade
    ospite

    Predefinito Riferimento: Avatar

    La stronzata di Verdone sulle Conseguenze Dell'Amore mi mancava

  15. #290
    Il Nonno L'avatar di Seblon
    Data Registrazione
    20-01-02
    Località
    Greendale College
    Messaggi
    6,290

    Predefinito Riferimento: Avatar

    I globi dorati seguono il successo e si adeguano al box office forse ancor più degli oscar. Entrambi non scoprono film e tantomeno registi, semmai li cementificano all'interno del consenso popolare voluto dall'industria. Sul film mi pare si sia (inevitabilmente?) detto anche troppo, tanto rumore sul nulla. Sarà che al treddì ci ho già fatto l'occhio ma a me è sembrato davvero poca cosa, apparente decostruzione che in realtà glorifica l'estetica hollywoodiana, modificandone certa fruizione. Cosa che non mi dispiacerebbe affatto, se non fossero queste le fragilissime basi su cui costruire il futuro della percezione di kolossal . Mi sa che non ci dormirò la notte. Superfluo citare le analogie ambientali-narrative; se copi da uno è plagio ma se lo fai da venti è innovazione nella medesima misura in cui un na'vi è ridicolo ma se lo rendi istituzione (elevandolo a pianeta) diventa sublime. Pandora è come un Titanic spogliato delle scenografie dentro la piscina e ammantato di scenografie dentro gli occhialini 3D, la concezione di gigantismo inutilmente invasivo è identica come la voglia di creare un modello da seguire, a tutti i costi. Però non mi sorprende che piaccia tanto, ogni singola sequenza sembra studiata a tavolino per raggiungere quello scopo.

  16. #291
    Banned L'avatar di Hellvis 2006
    Data Registrazione
    24-09-06
    Messaggi
    34,448

    Predefinito Riferimento: Avatar


    :V

  17. #292
    Harry_Lime
    ospite

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2006 Visualizza Messaggio

    :V
    Oh allora, l'hai visto o no?
    No perchè, la tua posizione sta sfiorando il ridicolo.

  18. #293
    Il Nonno L'avatar di Seraph888
    Data Registrazione
    19-09-05
    Località
    Utòpia
    Messaggi
    6,773

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Quando vado a lavoro passo davanti al mio multisala di fiducia.
    Nel week-end ovviamente era pieno, quindi Venerdì sfondato di gente. Sabato e Domenica pure.
    Ieri torno da lavoro e tutti i parcheggi sono sfondati di macchine. Mah, mi dicevo, forse perchè stasera si paga poco. Stasera ripasso e vedo i parcheggi sfondati di macchine.

    Quello che mi è venuto da pensare è stato: ma come mai anche i miei colleghi che fottesegano ampiamente di cinema sapevano di Avatar? Qual è stato il veicolo pubblicitario che ha fatto la differenza rispetto al solito? O chi? O cosa? Come mai anche le mogli dei colleghi sapevano di Avatar? E come mai pure i figli? E come mai anche altre e altre persone che fottesegano a 360° SEMPRE di cinema vanno a vedere Avatar come se non ci fosse un domani?

    Come mai le pubblicità che vedo per Avatar in tv le ho viste anche per altri (migliori) film ma i miliardi di persone che non vedevano un film dal natale precedente o da 5 anni prima son capaci di non mangiare la sera pur di andare a vedere Avatar?

    Io veramente non capisco cos'è che muove anche chi normalmente non va MAI al cinema, se ne frega altamente di esso per anni e non sa Avatar cosa sia nemmeno lontanamente.

  19. #294
    Banned
    Data Registrazione
    21-12-09
    Messaggi
    1,521

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Seraph888 Visualizza Messaggio
    Quando vado a lavoro passo davanti al mio multisala di fiducia.
    Nel week-end ovviamente era pieno, quindi Venerdì sfondato di gente. Sabato e Domenica pure.
    Ieri torno da lavoro e tutti i parcheggi sono sfondati di macchine. Mah, mi dicevo, forse perchè stasera si paga poco. Stasera ripasso e vedo i parcheggi sfondati di macchine.

    Quello che mi è venuto da pensare è stato: ma come mai anche i miei colleghi che fottesegano ampiamente di cinema sapevano di Avatar? Qual è stato il veicolo pubblicitario che ha fatto la differenza rispetto al solito? O chi? O cosa? Come mai anche le mogli dei colleghi sapevano di Avatar? E come mai pure i figli? E come mai anche altre e altre persone che fottesegano a 360° SEMPRE di cinema vanno a vedere Avatar come se non ci fosse un domani?

    Come mai le pubblicità che vedo per Avatar in tv le ho viste anche per altri (migliori) film ma i miliardi di persone che non vedevano un film dal natale precedente o da 5 anni prima son capaci di non mangiare la sera pur di andare a vedere Avatar?

    Io veramente non capisco cos'è che muove anche chi normalmente non va MAI al cinema, se ne frega altamente di esso per anni e non sa Avatar cosa sia nemmeno lontanamente.
    Perché Avatar ha trasceso il concetto di film. Non è più un'immagine proiettata su un telo bianco. E' una finestra su un mondo incantato.

  20. #295
    Il Nonno L'avatar di Seraph888
    Data Registrazione
    19-09-05
    Località
    Utòpia
    Messaggi
    6,773

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Casamero Visualizza Messaggio
    Perché Avatar ha trasceso il concetto di film. Non è più un'immagine proiettata su un telo bianco. E' una finestra su un mondo incantato.
    if (you are serious)
    {
    mo va a cagher
    }
    else
    {

    }

  21. #296
    Banned
    Data Registrazione
    21-12-09
    Messaggi
    1,521

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Seraph888 Visualizza Messaggio
    if (you are serious)
    {
    mo va a cagher
    }
    else
    {

    }
    Mettendola in un modo meno poetico: la gente che normalmente non guarda film (aka per qualche motivo non gli piace il cinema) lo a vedere perché Avatar costituisce una rivoluzione nel modo di vedere il cinema, grazie al modo in cui implementa il 3D. E qui, tornando alla poesia, vediamo il suo modo di aprire una finestra su un mondo vero, invece che proporre piatte immagini di un evento passato.

  22. #297
    Nevade
    ospite

    Predefinito Riferimento: Avatar

    La differenza sarà quando fra un mese ci sarà ancora chi il venerdi sera andrà in una buia e polverosa sala cercando qualcosa su uno grosso schermo illuminato e chi avrà dimenticato Avatar sostituto da un giocattolo più bello, colorato e vivace.
    Un po la storia degl'ultimi che saranno i primi.
    Intanto mè toccato prenotare per domani sera

  23. #298
    Banned L'avatar di Hellvis 2006
    Data Registrazione
    24-09-06
    Messaggi
    34,448

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Harry_Lime Visualizza Messaggio
    Oh allora, l'hai visto o no?

  24. #299
    Nevade
    ospite

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2006 Visualizza Messaggio
    Per non aver detto niente deve esserne rimasto veramente traumatizzato

  25. #300

    Predefinito Riferimento: Avatar

    Citazione Originariamente Scritto da Seraph888 Visualizza Messaggio
    Quando vado a lavoro passo davanti al mio multisala di fiducia.
    Nel week-end ovviamente era pieno, quindi Venerdì sfondato di gente. Sabato e Domenica pure.
    Ieri torno da lavoro e tutti i parcheggi sono sfondati di macchine. Mah, mi dicevo, forse perchè stasera si paga poco. Stasera ripasso e vedo i parcheggi sfondati di macchine.

    Quello che mi è venuto da pensare è stato: ma come mai anche i miei colleghi che fottesegano ampiamente di cinema sapevano di Avatar? Qual è stato il veicolo pubblicitario che ha fatto la differenza rispetto al solito? O chi? O cosa? Come mai anche le mogli dei colleghi sapevano di Avatar? E come mai pure i figli? E come mai anche altre e altre persone che fottesegano a 360° SEMPRE di cinema vanno a vedere Avatar come se non ci fosse un domani?

    Come mai le pubblicità che vedo per Avatar in tv le ho viste anche per altri (migliori) film ma i miliardi di persone che non vedevano un film dal natale precedente o da 5 anni prima son capaci di non mangiare la sera pur di andare a vedere Avatar?

    Io veramente non capisco cos'è che muove anche chi normalmente non va MAI al cinema, se ne frega altamente di esso per anni e non sa Avatar cosa sia nemmeno lontanamente.
    E' questo che mi colpisce.

    Di norma mi sarei schierato con i "dissidenti", e Hellviss se si ricorda le nostre discussioni con dei pazzi in Religione & Spiritualità su questo forum può confermare.

    Di norma mi sarei messo a rompere le palle sui clichè utilizzati nel film, sulla storia non brillantissima, su quello che volete.

    Invece no. Probabilmente perchè effettivamente sono un mezzo depresso, sfiduciato dal mondo del culo in cui vivo, e per 2 ore e 40 ho vissuto su un altro pianeta, nettamente più fico.

    E la figosità stà in uno spoiler che non dico, tanto a chi non è piaciuto perchè si aspettava la profondità di Nuovo cinema paradiso sommato alla trama fulminante de I soliti sospetti eccetera, eccetera, il film continuerà a non piacere a prescindere da qualsiasi cosa si possa dire

    Quindi, pazienza

+ Discussione Chiusa
Pag 12 di 54 PrimaPrima ... 2101112131422 ... UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato