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  1. #51
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    A proposito del fotovoltaico, parlandone l'altra sera con dei miei amici è saltato fuori che un mio amico originario della puglia, con un terreno di 10 ettari più o meno, ha ricevuto un offerta che in pratica consisterebbe nell'affitto del terreno da parte di un azienda che ci costruirebbe sopra dei pannelli solari, pagandogli in cambio 20.000 euro l'anno per 10 anni e alla fine del contratto starebbe alla ditta decidere se reciderlo o perpetrarlo(il terreno rimarrebbe di proprietà del mio amico).
    Quello che non mi è ben chiaro, è perché un azienda dovrebbe pagare nell'arco di 10 anni 200.000 euro solo per poter vendere l'energia prodotta dai pannelli solari, senza nemmeno avere il possedimento del terreno.
    Ho pensato che non pagando i pannelli grazie agli incentivi in pratica i costi da sostenere sarebbero solo quelli derivanti dall'installamento e dalla manutenzione, senza contare ovviamente i 20.000 euro l'anno che darebbe al mio amico, quindi vuol dire che loro dovrebbero guadagnare almeno il doppio di 20.000 euro l'anno vendendo l'energia prodotta all'enel.
    E' realistica come prospettiva di guadagno 50.000 euro da 8-9 ettari di pannelli solari?

  2. #52
    Il Niubbi
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Il problema del fotovoltaico è molto semplice:
    Codice:
    Costo di installazione: 3500€/kWp
    Producibilità: 1500 kWh/(anno*kWp)
    Valore di mercato del kWh: 0.10€/kWh
    Guadagno annuo: 150€/kWp
    Simple pay-back: 23 anni
    Discounted pay-back (5% di interesse): mai
    In queste 6 righe si condensa il fatto che il solare non è nemmeno vagamente competitivo con l'attuale costo dell'energia, da cui l'assoluta necessità di incentivi vari, che però nel quadro generale non portano da nessuna parte. Per chi beneficia degli incentivi il vantaggio c'è eccome, la truffa è fondamentalmente ai danni dello Stato.
    C'è anche un altro aspetto che fa lievitare i costi, non ricordo dove ho trovato il rapporto, ma si riferisce all'adeguamento della rete elettrica. In pratica dove la gente installa impianti che producono energia (quindi non solo fotovoltaica) e la rivende alla rete elettrica nazionale, i costi sono più alti perchè costa di più adattare e mantenere il circuito distributivo.

  3. #53
    Il Niubbi
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    Citazione Originariamente Scritto da Pkforever Visualizza Messaggio
    non capisco allora il concetto di truffa. Lo Stato investe giustamente in energia pulita, mica pretenderai che sia pure economicamente vantaggiosa. D'altra parte se questo significa educazione alla sostenibilità e freno a mano morale al consumismo VIVA GLI INCENTIVI.

    Non capisco perchè devi tirare fuori la morale. Quando uno paga troppo una bolletta, inizia a far girare il rubinetto in modo da ridurre i consumi. Non c'è alcun bisogno che lo stato educhi alla morale.

  4. #54
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    Citazione Originariamente Scritto da Wall E Visualizza Messaggio
    A proposito del fotovoltaico, parlandone l'altra sera con dei miei amici è saltato fuori che un mio amico originario della puglia, con un terreno di 10 ettari più o meno, ha ricevuto un offerta che in pratica consisterebbe nell'affitto del terreno da parte di un azienda che ci costruirebbe sopra dei pannelli solari, pagandogli in cambio 20.000 euro l'anno per 10 anni e alla fine del contratto starebbe alla ditta decidere se reciderlo o perpetrarlo(il terreno rimarrebbe di proprietà del mio amico).
    Quello che non mi è ben chiaro, è perché un azienda dovrebbe pagare nell'arco di 10 anni 200.000 euro solo per poter vendere l'energia prodotta dai pannelli solari, senza nemmeno avere il possedimento del terreno.
    Ho pensato che non pagando i pannelli grazie agli incentivi in pratica i costi da sostenere sarebbero solo quelli derivanti dall'installamento e dalla manutenzione, senza contare ovviamente i 20.000 euro l'anno che darebbe al mio amico, quindi vuol dire che loro dovrebbero guadagnare almeno il doppio di 20.000 euro l'anno vendendo l'energia prodotta all'enel.
    E' realistica come prospettiva di guadagno 50.000 euro da 8-9 ettari di pannelli solari?
    Con 10 ettari di pannelli la prospettiva di guadagno è dell'ordine dei milioni di €/anno.

    Conti della serva: 100000 m^2 -> 8 m^2 / kWp -> 12500 kWp -> Utilizzazione del terreno al 50% -> 6000 kWp -> Radiazione annua 1400 kWh/kWp -> 8.4 GWh -> 1 GWh = 80.000€ (mercato) + 350.000€ (incentivi) = 430.000€ -> 3.600.000 €/ anno
    Ultima modifica di Il Nero; 02-02-10 alle 13:10:39

  5. #55
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    lincentivazione delle lampadine è stata per fortuna impostata in modo tale che vengono incentivati solo prodotti privi di alcuni componenti drammaticamente inquinanti (così di fatto si incentiva a non mettersi in casa robaccia cinese che ti fa sì risparmiare co2 per l'atmosfera, ma quando poi fra cinque anni la butti inquina con metalli pesanti e altre gioie della vita).

    poi hai certamente ragione sul fatto che conviene comunque; il problema è che se uno ancora non l'ha fatto, c'è una sola ragione: perchè non sa che si può fare, o perchè ha paura di provare (tipo chiwaz che non avendole mai provate non voleva saperne).
    allora incentivare i distributori di energia a regalarle (la prima, quelle dopo te le compri) è una strategia di marketing: ti faccio conoscere il prodotto e provarlo (tanto è gratis), poi quando l'hai provato e vedi l'effetto, te le compri da solo (vedi chiwaz, appunto).
    in questo quadro l'incentivo (che riguarda solo una minima parte delle lampadine vendute) assume un significato che negli altri casi non c'è.

    sulle detrazioni per risparmio energetico (55%), gli interventi sono abbastanza differenziati: gli infissi come detto non rientrano mai, la caldaia rientrerebbe in 7-8 anni senza detrazione, il cappotto in 10-12 a seconda dei climi. l'investimento è comunque conveniente, nel quadro di valutare 15 anni di vita dell'impianto e 5 dell'abitazione prima di un restauro totale.
    d'altro canto l'incentivo è TROPPO ben congegnato: rappresenta una spinta fortissima per l'utente (dimezzamento dei tempi di rientro), in cambio di un costo per l'erario estremamente basso, se consideriamo che concedendo 61/66 distribuito in 5 anni, si ottiene indietro 27+10/20+4=41/51 in un anno solo (gulp!), per cui per l'erario il costo è solo tra il 10% e il 20%.

    sulla cogenerazione hai probabilmente altrettanto ragione, ma devi tenere conto che un'industria ragiona in modo diverso da un utente privato o una pubblica amministrazione: se il tempo di rientro è 5 anni, fra 5 anni quell'industria potrebbe anche non esserci più (perchè è fallita, visti anche i tempi che corrono, perchè ha delocalizzato in kirghizistan, oppure perchè ha cambiato prodotti o processo produttivo). attualmente le direzioni di impresa finanziano solo progetti con tempi di rientro di 2-3 anni, altrimenti il rischio di non centrare più le esigenze aziendali è eccessivo; in queste condizioni l'incentivo-obbligo diventa utile per aiutare il distributore stesso a proporre l'intervento ai suoi clienti.

    il certificato bianco infatti è sì un incentivo (100 euro alla TEP), ma di fatto è anche un obbligo posto in capo ai distributori di elettricità e gas di operare per ridurre i consumi (e cioè i loro fatturati), con obiettivi annuali che se non centrati portano a pesantissime penali: il sistema è così ben congegnato e così poco costoso che ha creato un intero mercato, e oggi i partner europei ce lo copiano (francia e spagna lo hanno appena introdotto, in germania ne sta discutendo il parlamento).

    tieni conto che per le industrie si tratta di molto poco comunque (3-8% circa, a seconda del prezzo di mercato del certificato bianco), dove l'incentivo c'è veramente è per il civile: se un edificio civile riesce a cogenerare ottiene l'accisa industriale, e quelli sono davvero soldi: ciò è necessario per convincere le utenze civili, che ovviamente non possono contare su un fabbisogno di calore certo e costante durante l'anno.
    Pienamente d'accordo su tutto, era solo per fare una differenza tra robe che hanno comunque una certa fattibilità economica propria e robe che invece economicamente per ora non stanno in piedi da sole.

  6. #56
    La Borga
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    Citazione Originariamente Scritto da Wall E Visualizza Messaggio
    Ho pensato che non pagando i pannelli grazie agli incentivi in pratica i costi da sostenere sarebbero solo quelli derivanti dall'installamento e dalla manutenzione, senza contare ovviamente i 20.000 euro l'anno che darebbe al mio amico, quindi vuol dire che loro dovrebbero guadagnare almeno il doppio di 20.000 euro l'anno vendendo l'energia prodotta all'enel.
    E' realistica come prospettiva di guadagno 50.000 euro da 8-9 ettari di pannelli solari?
    su impianti di grandi dimensioni i costi si aggirano intorno ai 3500 euro/kWp, il che rende l'incentivo decisamente più remunerativo.
    in ogni caso, in italia 1 kWp (che si installa su circa 80 m2 liberi a terra, o 20 m2 su tetto) produce circa 1100-1400 kWh/anno (a seconda della latitudine), il che per una vendita diretta (9 cent/kWh), per male che vada, fa circa 100 euro all'anno.
    se l'impianto lo fai su 9 ettari (90.000 m2, ovvero impianto da 1 MW), ti può rendere da 100k euro/anno in su di sola energia prodotta.
    un investimento del genere ha le potenzialità per ripagare il mutuo in 8-9 anni (abbiamo volutamente scelto una resa bassa, tipo che l'impianto lo stai facendo a udine), gli altri 10-12 te li incassi tu.

    Citazione Originariamente Scritto da PrescHot Visualizza Messaggio
    In pratica dove la gente installa impianti che producono energia (quindi non solo fotovoltaica) e la rivende alla rete elettrica nazionale, i costi sono più alti perchè costa di più adattare e mantenere il circuito distributivo.
    se fosse soltanto questo, sarebbe un semplice male necessario, visto che i consumi di energia crescono, e quindi prima o poi bisognerà comunque adeguare.
    il problema è che il FV, come le altre rinnovabili, hanno una generazione incostante (sia nell'arco della giornata, sia nell'arco dell'anno, es. produce poco in inverno e molto in estate): allora sei costretto a dimensionare le linee per il massimo, quando poi questo massimo viene sfruttato solo per pochi giorni, col risultato di avere capacità di trasmissione utilizzata male.
    'sto discorso cmq vale per i grandi impianti; per i tetti "normali" (cioè edifici civili non giganteschi, escludendo il caso dei capannoni industriali) l'impatto non è significativo, giacchè anche con lo scambio sul posto quella è energia che non va molto lontano.
    Ultima modifica di Ronin; 02-02-10 alle 13:47:25

  7. #57
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    su impianti di grandi dimensioni i costi si aggirano intorno ai 3500 euro/kWp, il che rende l'incentivo decisamente più remunerativo.
    in ogni caso, in italia 1 kWp (che si installa su circa 80 m2 liberi a terra, o 20 m2 su tetto) produce circa 1100-1400 kWh/anno (a seconda della latitudine), il che per una vendita diretta (9 cent/kWh), per male che vada, fa circa 100 euro all'anno.
    se l'impianto lo fai su 9 ettari (90.000 m2, ovvero impianto da 1 MW), ti può rendere da 100k euro/anno in su di sola energia prodotta.
    un investimento del genere ha le potenzialità per ripagare il mutuo in 8-9 anni (abbiamo volutamente scelto una resa bassa, tipo che l'impianto lo stai facendo a udine), gli altri 10-12 te li incassi tu.
    Ipotesi, poniamo un investimento da 50.000 euro per l'acquisto di un terreno e la successiva costruzione di un impianto fotovoltaico sopra di esso.
    Tenendo ovviamente conto delle varianti regionali, e ponendo che l'investimento venga fatto in una zona a media potenzialità(facciamo una zona del centro-nord italia), quanto sarebbe il guadagno annuo?
    Mi scuso se non mi informo da me a riguardo ma non so a quanto ammonterebbero i costi per l'installazione dell'impianto e le rendite derivanti da esso.

  8. #58
    La Borga
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    in linea di massima conviene realizzare impianti <1 MW, per evitare lungaggini autorizzative.
    i calcoli te li ha già fatti ilnero poco più sopra (basta dividere per 6).
    in realtà quel guadagno sarà eroso in piccola parte dalla necessità di pagare l'ici (difficile quantificarla esattamente, ogni comune ha la sua), la manutenzione annuale e l'assicurazione contro il furto (sennò ogni notte te ne smontano qualche pezzo...), l'incendio e la grandine.
    con 50k di investimento non credo tu possa far proprio niente (50k bastano per 10 kWp, è un impianto da tetto, non da terreno, lì bisogna fare almeno 500 kWp per poter rientrare in tempi ragionevoli).

    la domanda cmq è oramai oziosa, giacchè se anche tu iniziassi oggi l'iter per un impianto così grande (e devi pure comprar la terra, con i tempi dei rogiti...) sarebbe quasi impossibile farlo entrare in esercizio entro fine 2010.
    dal 1 gennaio 2011 le regole cambieranno (ancora non si sa come, ma pare che l'incentivo sarà tagliato in modo piuttosto drastico), ragion per cui è difficile prevedere quale sarà la redditività del tuo investimento.
    Ultima modifica di Ronin; 02-02-10 alle 17:56:33

  9. #59
    La Borga
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    scusate se riesumo questo thread, l'ennesima discussione sul nucleare mi ha fatto venire in mente l'illuminazione che mi è stata fornita da un esponente di legambiente durante una discussione (ora non mi ricordo come si chiama, chiedo venia).

    costui mi spiegava chiaramente (benchè in maniera involontaria), che il FV è peggio di una truffa, è un meccanismo ancora più infernale di quello che pensavo io: in pratica, è una specie di derivato.

    esaminiamo il FV nel suo complesso, senza limitarci al conto energia:
    tu fai 1kWp di FV, e spendi 4500 euro.
    lo stato ti finanzia con circa 460 euro all'anno (0.384*1200 kWh in media).
    però in cambio incassa 4500*1/6=750 (iva...)+ 4500*5/6*0,31=1160 (irpef e irap di chi te lo realizza), cioè in totale circa 1900 euro / 460 = 4 e qualcosa.

    quindi per i primi 4 forse anche 5 anni in realtà lo stato non eroga un centesimo, incassa invece dei soldi, che poi inizia a restituire con gli incentivi.
    quindi di fatto gli incentivi FV allo stato non sono costati ancora niente, perchè siamo ancora nella fase in cui gli introiti della tassazione coprono le erogazioni degli incentivi.

    giustamente per riuscire a sostenere il meccanismo, e continuare a non pagare nulla, occorre rilanciare continuamente, secondo il noto schema di Ponzi: notate infatti che il primo conto energia era da 500 MW, il secondo (quello attuale) è da 1000 MW, e per il terzo (che inizia l'anno prossimo) il governo ha già comunicato che sarà da 5000 MW.

    sono certo che come me notate l'escalation esponenziale tipica del multilevel, che nel giro di pochi passaggi conduce all'esplosione e al tracollo del sistema.

    a questo punto traggo due considerazioni:
    1) inutile tagliare gli incentivi al FV sperando di poterli destinare a qualcosa d'altro: quei soldi non ci sono mai stati veramente, è solo un modo come un altro di fare un derivato, e cioè spostare il debito più avanti nel tempo a spese di chi si troverà il cerino in mano;
    2) anche questa allucinante constatazione si inquadra nel piano degli annunci senza far nulla, e certifica una volta di più che i golden boys del governo hanno solo in mente di tirarla più in lunga possibile, in modo da lasciare l'inevitabile default nelle mani di qualchedun altro.

    mestizia

  10. #60
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    Predefinito Riferimento: Il fotovoltaico: truffa o opportunità?

    Affascinante.
    Sarebbe da vedere effettivamente come è stata fatta la copertura economica dei vari "conti", magari si avrebbero delle sorprese.

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