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  1. #1151
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di MrVermont
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    Citazione Originariamente Scritto da stuckmojo Visualizza Messaggio
    Questo non vuol dire che l'Italia stia molto meglio. In questo caso, Berlusconi a prescindere. Sarebbe stata la stessa cosa con un altro governo (forse anche peggio)
    Ma che stai dicendo...Bersani & C. ci avrebbero fatto navigare nell'oro

  2. #1152
    Shogun Assoluto L'avatar di Necronomicon
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio
    Immagino che tu sia in grado di dirci quali, e da chi sono stati finanziati...
    Toh, arrangiati: http://www.ox.ac.uk/research/

    Io ho avuto a che fare con studi di Oxford nel campo degli studi dei classici latini (le cui edizioni, vendute a fior di quattrini dalla Oxford Press, sono le più approfondite e curate), ma c'è tanto altro. Se guardi vedrai che scienze sociali e umanistiche sono finanziate con circa 40 milioni di sterline l'anno (esclusi dal conto i fondi pubblici inglesi).
    Chiaro che poi gli studi medici ricevano 280 milioni di sterline l'anno, ma vorrei anche vedere, visto che la ricerca in quei campi richiede ben altro tipo di attrezzature.
    Ultima modifica di Necronomicon; 30-11-10 alle 14:01:55

  3. #1153
    L'Onesto L'avatar di DBX
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom


    The Next Shoe To Drop: European Insurance Companies - Assicurazioni Generali CDS Explodes

    As the idiot market relishes in yet another day of foolish self-delusion that the most globalized market in history can simply decouple between the two largest economies in the world (Europe as a whole is far larger than China), things are starting to stir beneath the surface in Europe. While it is now given that no state will be allowed to default, no market will be allowed to trade down, and no bank will ever be impaired as long until the current flawed economic fundamentalist religion is violently overthrown, the question now becomes (just like it did in the America in late 200 how far down the foodchain with the global Bernanke put stretch? Case in point: Italian insurance company Assicurazioni Generali (CDS ticker: ASSGEN). The proximal reason - today the company's CDS spread has gone vertical, wider by 34 bps on the day, or about 20%, to 184 bps. Why is this happening? Simple: ASSGEN has total assets of €423 billion, and more worrisome, a fixed income portfolio of €262 billion, of which 93% is European-bond based (Italy 28%, France 22%, Germany 25%). We all know what has happened to Italian bond prices in the past weeks: as of today, Bund spreads have just hit a fresh all time high. But all this is irrelevant since the bank must have a capital buffer to accommodate the losses. After all, what idiot would run a company with almost €300 billion in Euro-facing bond exposure and not factor for deterioration in risk after the events of May... Well the ASSGEN CEO may be just such an idiot. The company's balance sheet as of 9/30 discloses that the firm had a mere €10 billion in tangible capital (excluding €10.7 billion in intangible assets). So let's recap: €262 billion in Euro bonds on.... €10 billion in tangible equity! A 26x leverage on what is promptly becoming the most impaired asset class in the world. We are amazed that it has taken the market so long to realize that European insurers are the next shoe to drop, and doubly amaze that instead of trading points up, ASSGEN is only 184 bps. We give it a week.

    Some charts.

    ASSGEN's CDS:


    Next, a focus of ASSGEN's most recent asset exposure:



    A more focused look at the geographic distribution of the company's fixed income portfolio:



    Most importantly: the tangible common of ASSGEN: from member equity subtract intangible assets. You are left with €10 billion, or a 42x TCE total asset leverage, and a 26x fixed income leverage.



    In other words, it would take just a 4% impairment on the value of the held bonds for the tangible common to be wiped out. Or, looked at another way, assuming 28% of the FI portfolio is in Italy, if the €73 billion in implied Italian bond holdings were to decline by 14%, all else equal, the same end result would be achieved. This is precisely what the market is starting to realize. Keep in mind ASSGEN is only one tens if not hundreds of comparable insurance companies, the bulk of whose assets are invested in sovereign debt, and confirming just why even the smallest dip in Euro bond price levels will set off a contagion across Europe that will make the Lehman bankruptcy like a walk in the park, and why very soon Europe will have to reach out and rescue not just banks, but insurance companies, then reinsurance, then all feeder companies, and so on, until all of Europe has to be backstopped by the ECB, and thus the Fed.

    The Lehman unwind has started, only everyone is so busy pretending America is ok, they are doing all they can to ignore the facts. We give this exercise a few days once the bond vigilantes rip ASSGEN a new one.

    With Geoffrey Batt

    http://www.zerohedge.com/article/nex...i-cds-explodes

  4. #1154
    Il Puppies L'avatar di alainpoeta
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    Citazione Originariamente Scritto da DBX Visualizza Messaggio
    Ma è vera questa notizia?

  5. #1155
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di caesarx
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    Bene...

  6. #1156
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    che significa?

  7. #1157

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    Dice che le Generali hanno un portafoglio di merda, praticamente solo bond

    e che sei bond (dello stato) emessi calano leggermente, va a zampe per aria

    e se va a zampe per aria, c'è rischio che si porta appresso mezze assicurazioni d'europa

    more or less

  8. #1158
    Chiwaz
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    Gesù giuseppe e marines

  9. #1159
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    Inizio davvero a preoccuparmi.
    Iniziamo a prepararci ai punk in motocicletta?
    Stukmojo, tu che sei esperto, che dicono dalle tue parti?

  10. #1160
    Shogun Assoluto L'avatar di NoNickName
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    per la verità non mi ero mai fidato delle assicurazioni previdenziali private

  11. #1161
    Chiwaz
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    Non ricordo se io ho Generali o la SAI

  12. #1162
    Shogun Assoluto L'avatar di NoNickName
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    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Non ricordo se io ho Generali o la SAI
    Che t'importa? Tanto dicono che vien giù tutto il sistema assicurativo

  13. #1163
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    Sì ok, ma è sempre di zerohedge che stiamo parlando eh... fatevene una ragione: sono gente che vive di attention whoring tramite fear mongering per generare hits, sbagliano più spesso che altro i numeri nei dettagli, tendono a usare dati non verificati o verificabili, e stando a loro saremmo già dovuti finire in una guerra termonucUlare nel 2007
    (C'è anche da dire che, data la natura collettiva del sito, la qualità dei commentatori varia dal buono all'infimo).
    (Non mi ricordo dove avevo visto qualcuno che aveva paragonato un ipotetico investimento nel settore equity secondo i consigli di zero hedge con quelli di altri due blog, ed era uscito un disastro )

    Che il sistema delle assicurazioni sia molto vulnerabile dal punto di vista della struttura degli asset si sa dal primo inizio della crisi. E già all'epoca delle sofferenze di unicredit in ungheria e polonia ASSGEN (che sigla del cazzo ) aveva dimostrato la sua vulnerabilità

    Insomma, che facciano ricerche spesso molto interessanti è un conto, che siano food for thought senza dubbio, ma prenderli come oro colato è ancora più da fessi che leggere il vangelo secondo grillo e poi chiedersi perchè la vostra biowashball non vi faccia bene il bucato.

  14. #1164
    Il Nonno L'avatar di ILSAGGIO
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    Beh, in ogni caso il sistema economico attuale ha ampiamente sbroccato.

    Che la situazione peggiori può anche essere, che migliori dipende molto da come si muoveranno le varie nazioni e le banche al seguito.

    Di certo c'è che almeno il bicchiere lo si può guardare mezzo pieno: se vogliono rimettere in carreggiata tutto senza che la guerra nuculare scoppi sul serio, devono prendere gli aspetti buoni del mondo economico che conosciamo e dare fuoco a tutto il resto, propugnatori di finanza disastrocreativa inclusi

    Secondo me lo fanno, sono ottimista sul lungo termine di questa situazione

  15. #1165
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    Citazione Originariamente Scritto da NoNickName Visualizza Messaggio
    per la verità non mi ero mai fidato delle assicurazioni previdenziali private
    Insomma.
    Che il portafoglio della ASSGEN contenga per la maggiorparte debito pubblico europeo non è certo una nota di demerito: Sono sempre stati i titoli più sicuri e meno rischiosi, un portafoglio bilanciato su poco rischio (Come dev'essere un portafoglio simile) prevede quasi tutti assets che si rifanno a buoni del tesoro, in questo caso europei(e ci credo, che dovevano prendere buoni del tesoro argentini?).
    Che adesso i buoni del tesoro stiano colando a picco è reale, ma pure le azioni mica se la passano bene.
    Non vedo che alternative potevano avere le assicurazioni per i fondi previdenza, mettere i soldi in banca?

  16. #1166
    Lo Zio L'avatar di stuckmojo
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    Citazione Originariamente Scritto da MrChuck Visualizza Messaggio
    Inizio davvero a preoccuparmi.
    Iniziamo a prepararci ai punk in motocicletta?
    Stukmojo, tu che sei esperto, che dicono dalle tue parti?
    il Financial Times ci va giu' pesante. E non sono quelli di Zerohedge:

    Bond market contagion has now spread from its initial source in Greece all the way to Italy and Belgium via Ireland, Portugal and Spain, raising government borrowing costs on the way. This week the infection has spilt over into the corporate bond market. The parallel with 1931 looks unbearably close.

    Then the rot started with Austria after the collapse of the Creditanstalt bank. The country’s creditors pulled out, triggering similar runs on other countries including Hungary, Czechoslovakia, Poland, Romania and Germany. Bail-outs were as politically contentious and difficult to implement then as they are today and deflationary remedies were likewise in vogue.

    One lesson is that when markets are minded to behave this way, it becomes singularly difficult to draw a line, which is a current issue in relation to Portugal and Spain. Small wonder that European politicians are expressing exasperation and want to assert some control over market movements. Are they right in thinking that investors are behaving irrationally?

    In financial crises markets can become pathological, ceasing to distinguish between types of debt, maturity profiles and institutional structures in a panic. In extremis, their prophecies become self-fulfilling if interest rates rise to the point at which the fiscal position of a heavily indebted country tilts over and becomes unsustainable. Yet in the present case the markets are not being notably irrational. Part of the trouble lies in the fraught interaction between politicians and capital flows and the differing speeds at which they operate. But the markets are also sending signals that politicians would be ill-advised to ignore.

    In effect, the rise in bond yields in southern Europe reflects a justified belief that this sovereign debt crisis is more serious than the politicians have, until recently, been prepared to acknowledge. As I argued here in May, the European financial stability facility, prompted by Greece’s problems, essentially provided a liquidity solution to a solvency problem. That becomes more worrying as the crisis escalates and people note that the EFSF does not have sufficient funds to deal with Spain, if a bail-out becomes necessary. And if a bail-out is ultimately needed, it will impose a serious burden on Italy’s public finances when it has to make its contribution to the EFSF. So crisis management in May now contributes to further contagion.

    Markets are also worried that the deflationary policies imposed on debtor countries will worsen ratios of debt to gross domestic product by shrinking their economies. They do not believe the cheery official forecasts for Ireland’s growth, to take an obvious case in point, and regard the state of the Irish banking system as proof of the laughable nature of the recent stress tests for European banks. A further concern relates to the newly announced European Stability Mechanism, where there is uncertainty about how decisions will be made about the solvency of debtor countries.

    The halting path towards “fiscal Europe”, which is essential if the monetary union is to have any chance of survival, is strewn with obstacles. Meantime there are plenty of more specific political issues to give bond investors pause. The governments of Italy and Belgium, which have very high gross public sector debt levels of 116 per cent and 97 per cent of GDP respectively, are in disarray. A huge question mark hangs over the ability of politicians to maintain consensus in heavily-indebted countries for fiscal retrenchment. That the Greek government has so far survived, despite inflicting considerable pain on the electorate, is a near miracle. How the Irish take their deflationary medicine remains to be seen.

    Underlying all this is the fact that the public finances of most advanced countries are in a greater mess than at any point in peacetime history. There used to be a tradition in public finance that debts were racked up during wars, national emergencies and other upheavals. They were then paid down in peacetime. Since the second world war, the growth of the welfare state has caused budget deficits and public debt to rise inexorably. Inflation has played an increasingly important part in reducing the real value of debt.

    Today, in a more deflationary world marked by a global savings glut and by independent central banking, it is beginning to look as though defaults, whether in the form of stretching maturities, restructuring or other means, will stage a comeback in advanced countries. This means that burden sharing will be more explicit than with default by inflation and thus more politically fraught.

    Yet as the independence of central banks is eroded as a result of the financial crisis, the risk increases that inflation will return in due course. It is a safe bet that the bond markets will be a pretty nervous place for a while yet.
    I nostri capi vogliono inflazione, per erodere i debiti ed impoverirci. Avranno iper-inflazione, che fottera' anche loro.

    In realta' tutta questa messa in scena sta dando tempo all' elite per salvarsi le chiappe.

    La vedo durissima nel medio periodo. Un default di massa oppure un ghost default a causa dell' inflazione.

    Noi italioti ci siamo abituati, visti gli anni di Craxi. Peccato che ora la nostra (ed Europea) supremazia manufatturiera e' andata altrove. Non ci saranno nuovi settori finanziari questa volta.

  17. #1167
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    Ci ho capito poco.
    Dici che l'italia andrà in default?

  18. #1168
    Lo Zio L'avatar di stuckmojo
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    Citazione Originariamente Scritto da MrChuck Visualizza Messaggio
    Ci ho capito poco.
    Dici che l'italia andrà in default?
    Domandona. Secondo me, si. Trascinata dalla montagna di debito insostenibile di tutti gli altri stati dell' Euro + US.

  19. #1169
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    In tal caso allora i punk sulle motociclette non mi paiono una possibilità tanto remota.
    I risparmi delle famiglie italiane sono per la maggiorparte in btp, non si parla di una nazione come l'argentina che si è pappata i risparmi stranieri, qui si papperebbero i risparmi degli italiani.
    Senza soldi alle famiglie poi l'economia che farebbe?
    Su cosa rifugiarsi adesso?
    Oro è ai massimi, ma immagino che visto che adesso pure la cina inizierà a investire in etf aumenterà ancora, e di parecchio data la domanda cinese.
    Btp, gli investimenti più sicuri per eccellenza non lo sono più, i conti correnti ti danno un tasso risibile e c'è un rischio di iperinflazione.
    Le case i prezzi sono in caduta libera.
    Game over?
    Mi domando se in tutto questo l'inghilterra ne uscirà meglio degli altri, credo proprio di si, tu che pensi?

  20. #1170
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    Propaganda finanziaria: come sempre il financial times tenta di coprire le chiappe al suo paese ed agli stati uniti, come fanno le agenzie di rating. E lo fa accusando Paesi molto più solidi, anche se schiavi dell'Euro.

    Ci fossero agenzie imparziali il rating di USA ed UK sarebbe già almeno AA-

    Per metterli spalle al muro definitivamente servirebbe da Tremonti un'ulteriore manovra che porti ad un deficit di massimo il 2% già nel 2011.
    Ultima modifica di Default; 01-12-10 alle 12:27:07

  21. #1171
    Lo Zio L'avatar di stuckmojo
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    Citazione Originariamente Scritto da MrChuck Visualizza Messaggio
    In tal caso allora i punk sulle motociclette non mi paiono una possibilità tanto remota.
    I risparmi delle famiglie italiane sono per la maggiorparte in btp, non si parla di una nazione come l'argentina che si è pappata i risparmi stranieri, qui si papperebbero i risparmi degli italiani.
    Senza soldi alle famiglie poi l'economia che farebbe?
    Su cosa rifugiarsi adesso?
    Oro è ai massimi, ma immagino che visto che adesso pure la cina inizierà a investire in etf aumenterà ancora, e di parecchio data la domanda cinese.
    Btp, gli investimenti più sicuri per eccellenza non lo sono più, i conti correnti ti danno un tasso risibile e c'è un rischio di iperinflazione.
    Le case i prezzi sono in caduta libera.
    Game over?
    Mi domando se in tutto questo l'inghilterra ne uscirà meglio degli altri, credo proprio di si, tu che pensi?

    le mie opinioni non valgono nulla (ye be warned), ma per me, alcune considerazioni:

    Bonds, buoni e vari titoli statali - non credo che nessuno perdera' "tutto", ma mi aspetto un "hair cut". Delle due, una: O l'inflazione distrugge il valore capitale del titolo, e visto che sono a tassi fissi, ci si perde, o i governi offrono una svalutazione del capitale (in Irlanda se ne parla gia'). La prima e' piu' facile da mascherare e ci stanno provando dal 2007.

    Case: assolutamente no. Almeno in UK, Irlanda, Spagna, Portogallo. In Italia non conosco bene il mercato. Ma questo link aiuta. Vanno bene come asset fissi se uno li ha gia'. Il problema e' che sono facilissimi da tassare. Se i governi sono nella merda per fuga di capitali, le case sono la prima cosa.
    http://bollaimmobiliare.community.leonardo.it/

    Sull' Oro c'e' molto da dire e varie teorie. Chi crede nella deflazione, dice che e' ai massimi. chi nell' inflazione (io) dice che il prezzo puo' cambiare molto ancora.

    Nel mio piccolo credo che alcuni titoli cosiddetti "defensives", possano cavarsela benino, tipo SHell, GSK, Tesco, WalMart et cetera.

    Il Regno Unito potrebbe uscirne meglio di altri, se il governo tiene. Ma la ristrutturazione che stanno mettendo in atto non e' sufficiente. Stessa barca.

    Ma ripeto, sono solo opinioni, da prendere con le molle.

  22. #1172
    Il Nonno L'avatar di Edward Green
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    Citazione Originariamente Scritto da stuckmojo Visualizza Messaggio
    Domandona. Secondo me, si. Trascinata dalla montagna di debito insostenibile di tutti gli altri stati dell' Euro + US.
    Ok.Ma gli Stati Uniti come stanno messi ora? E' probabile che falliscono entro 2-4 anni?

  23. #1173
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    Mi aggrego alle domande: il franco svizzero come lo vedete?

  24. #1174
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    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Il problema è che tutte le vaccate del WTO si basano sulla teoria del vantaggio comparativo che è "vera" più o meno quanto la "mano invisibile". Cioè all'incirca è vera da qualche parte alla fine dell'arcobaleno. Per essere più precisi, si basa su una serie di ipotesi semplificative che non stanno in cielo nè in terra. Ancora più in particolare, la magnifica teoria ricardiana pone la piena occupazione come ipotesi, il che rende immediatamente manifesto la sua natura di vaccata cosmica.
    Messo così è un giudizio un po' ingiusto.
    L'ipotesi di piena occupazione è consistente coi sistemi economici in riferimento ai quali le teorie che la prevedevano sono state sviluppate.

    Nell'ottocento, se vogliamo prenderlo come peiodo di riferimento, la cosa funzionava: sia i prezzi che i salari erano liberi di fluttuare sia verso l'alto sia verso il basso, ovviando alle crisi di sovra/sottoproduzione. In un sistema del genere la disoccupazione è presente unicamente in termini di disoccupazione volontaria, dovuta alla non accettazione del salario di mercato.

    Tutta l'impalcatura cade in pezzi se applicata alle logiche del novecento: le fluttuazioni verso il basso di prezzi e salari sono pesantemente disincentivate, ed è solo a questo punto che si presenta la disoccupazione involontaria e la difficoltà di conseguire il pieno impiego dei fattori di produzione.

    Povero Ricardo

  25. #1175
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Econom

    Citazione Originariamente Scritto da Saiph Visualizza Messaggio
    Mi aggrego alle domande: il franco svizzero come lo vedete?
    E' forse la moneta più salda e sicura
    O comprerei Yen.

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