[RUBRICA] COSE MAI VISTE: Oggi ho scoperto il film sconosciuto, il cinema lontano...

[Harry_Lime]

Bene bene, da oggi si apre una nuova sezione, che non deve andare a fare concorrenza all'altra sorella "oggi ho visto", ma che ha il compito di mettere ordine al marasma di materiale che si è venuto ad accumulare nell'arco degli anni e che inevitabilmente piega su due strade ormai troppo differenti per continuare a convivere assieme.
Questa rubrica ha il doveroso compito di includere SOLTANTO quel materiale cinematografico che in Italia arriva a stenti o fa romai parte di una cultura fin troppo lontana. Non può essere considerata cult perchè sconosciuta ai più.
Non può essere considerata mainstream perchè su suolo italiano è magari arrivato per fonti non ufficiali o malgrado la datazione recente, le sue generalità (film ostico per la massa, autore sconosciuto...) non ha permesso di raggiungere un pubblico sufficiente per definirlo ricordabile ai più.
Inoltre questo può e deve diventare un angolo di consultazione per reperire consigli su una possibile filmografia di cinema d'avanguardia o film dei paese orientali e mediorientali. Insomma, un luogo di scambio di opinioni sul cinema mondiale in ogni sua forma nascosta (al nostro stivale).
Riporto alcuni esempi di "COSE MAI VISTE": il cinema di Takashi Miike (per quanto ora è in sdoganamento), quello delle origini è un esempio di prodotto poco conosciuto. A questo va però escluso il noto Yattaman, la cui visione è da indicare in "OGGI HO VISTO".
E' possibile anche parlare di prodotti "minori", come cortometraggi, documentari d'essai o lavori d'animazione, di qualsiasi genere, ma sempre del circuito indipendente o esterno all'aggressiva macchina distributiva.
Per esempio: Oggi ho recuperato "L'Amore non ha confini", il secondo cortometraggio di Paolo Sorrentino. Questo può rientrare nel concetto di "cose mai viste"; si può anche discutere come conseguenza dei lavori di sorrentino, ma vista la reperibilità su suolo italiano, si cercherà di circonscriverne la conversazione.
Postare: "oggi ho visto Le conseguenze dell'amore" per iniziare un discorso è più adeguato in "oggi ho visto".
Postare invece: "oggi ho visto Once We Were stranger di Emanuele Crialese", può essere un'ottima materia di recupero di un film abbastanza anonimo nel panorama dell'autore.

Tutto ciò non significa che non si può parlare di cinema americano anche recente. Se un film ad esempio è stato presentato ad un festival internazionale a soggetto (percorso classico dei film horror di nuovi autori o prodotti indipendenti o ancora del cinema orientale), ma il film malgrado diversi mesi dalla sua presentazione non ha ancora una data ufficiale malgrado una sua distribuzione in paesi fuori dal confine italiano, questi possono essere ospitati come scoperta all'interno di "COSE MAI VISTE".

Cosa non può stare qua: "La compagnia dell'anello" non può stare qua.
Il Grande Lebowsky, Stand By me, Ladyhawk... per quanto cult e figo, non può stare qua, perchè ormai tutti lo conoscono, anche se magari non lo si è visto. Tutti ne hanno sentito parlare prima o poi.

Naturalmente fa piacere accompagnare il tutto con una foto del film reperibile da internet quando possibile, in modo da avere una lista ben organizzata a vista, come era una volta "oggi ho visto".

Insomma, questa diventerà una nuova rubrica/vetrina sul cinema da conoscere, da riconoscere; un consulto sui Generis di autori/lavori difficilmente arrivabili per sentito dire.

[Harry_Lime]

Per rompere il ghiaccio comincio io.
Sbirciando sui consigli di OAS, in questi giorni ho recuperato con sofferente visione:
The Human condition I


e

The Human condition II

Ammetto che arrivare alla fine della visione è stata dura (soprattutto per il primo, non so perchè). Ho dovuto lottare con le mie palpebre, ma qualcosa di questo complesso trattato sull'amore mi è rimasto.

[Alfio]

dalle parole ai fatti eh, ottima iniziativa harry. speriamo sia gestibile e non si creino troppi problemi tipo quello di minus a cui ne aggiungo uno io: la roba che passa ghezzi, tipo il beyond the years che ho postato ieri, dove sarebbe meglio metterla?
io comunque mi sa starò più di qua che di là, che le mie robe giappe a parte rari casi sono di pura nicchia

[Harry_Lime]

Ghezzi è solitamente un COSE MAI VISTE al 98%.
Anche tirando fuori materiale B/N pre sonoro, troppo spesso è al limite della video arte classica ghezziana, per cui poco digeribile.
Si, in generale il tuo materiale giappo non rientra proprio nella condizione di mainstream italiano o di "materiale d'epoca" rinomato.

[alberace]

bravo harry

[Nevade]

Mi sembra abbastanza facile da capire, Giorgos Lanthimos si, Tarantino no.
E Wim Wenders
Dove lo mettiamo Wim Wenders!!

[Harry_Lime]

Mi sembra abbastanza facile da capire, Giorgos Lanthimos si, Tarantino no.
E Wim Wenders
Dove lo mettiamo Wim Wenders!!

Dipende da che Wim. Se è "Il cielo sopra Berlino" può anche stare di là.
Se si tratta di Nick's Movie, il Volo o Falso movimento rientra nell'underground o nel non facilmente reperibile.

[Harry_Lime]

Poi si, non credo si debba stare lì a fare la punta ai chiodi.
Se si è incerti, si può postare logicamente di qua. Poi magari la frecciatina può far nascere un dialogo più grande su alcuni prodotti di nicchia o viceversa.
E' logica che se un prodotto è incerto significa che ha una reperibilità e un livello di conoscenza al limite.
Credo che il concetto di mainstream generico sia comunque molto chiaro.
"I film di Sokurov possono benissimo stare di qua, visto che "Il sole" lo conosciamo noi e pochi altri. Che ne nasca una discussione sul cinema russo questo può essere interessante e sta sicuramente più a suo agio qui.

[Nevade]

No ma figurati era per dire, vediamo che ci esce fuori

[Davidian]

Bene, ho fatto un pò di pulizia. Non vedo perchè iniziare fin da subito a fare battutine e spam libero su un topic come questo. Per la lotta Snobboni VS Bluray addicted c'è il circolino, usiamo quello.

[Ash84]

Che menoso

[Minus habens]

Bene, ho fatto un pò di pulizia. Non vedo perchè iniziare fin da subito a fare battutine e spam libero su un topic come questo. Per la lotta Snobboni VS Bluray addicted c'è il circolino, usiamo quello.

Si hai cancellato solo i miei, che suocera

Blu-Ray addicted? Forse tra qualche anno potrò comprarmi il primo

[Davidian]

Si hai cancellato solo i miei, che suocera

Blu-Ray addicted? Forse tra qualche anno potrò comprarmi il primo

Se erano solo i tuoi ci sarà un motivo, forse sei tu che spammavi senza motivo con battutine e faccine. Il discorso bluray è ironico, se non lo capisci non è colpa mia.

Di nuovo: usate questo topic solo per il suo scopo. Per il resto, risposte a questo post incluso, usate il cinesalottino

[oas]

Per rompere il ghiaccio comincio io.
Sbirciando sui consigli di OAS, in questi giorni ho recuperato con sofferente visione:
The Human condition I

sicuramente pesante ma già dalla durata me lo aspettavo
l'ho visto anche in due riprese perché 3 ore e 20 filate un film del genere non potevo reggerlo. Però mi ha lasciato molto e spero di trovare la forza/voglia di vedere anche gli altri due rimanenti della trilogia.

sempre dello stesso autore ho visto Harakiri che è un capolavoro nei film di samurai e ora vorrei vedere questo: http://www.youtube.com/watch?v=D6vCcdEo41o Kwaidan (ghost stories)

già dalla fotografia mi ispira tantissimo. Alfio l'hai visto?

[Seblon]

The Devonsville Terror
di Ulli Lommel (1983)

Storiella di streghe e di maledizioni, Lommel è bravino a rendere l'idea della cittadina ancorata attorno ad antiche superstizioni ma se da una parte condanna l'ignoranza di chi si mette ad additare con paura l'estraneo (e il diverso, per estensione), dall'altra imbastisce una vicenda con anime dannate realmente malevoli che fanno espiare ai figli le colpe dei padri (o dei pro-pro-prozii come in questo caso). Il film è del 1983 ma sembra girato una decina d'anni prima da quanto è invecchiato male.

http://www.youtube.com/watch?v=vG7Oa-8frik

[Mikk]

Gandahar di René Laloux



In realtà ero più attratto da Les maîtres du temps giusto per vedere qualche cosa d'altro di Moebius, ma anche questo non è affatto male. Invero danza su un filo pericoloso e dagli equilibri tutt'altro che scontati (la direzione verso cui è rivolta l'armata di metallo non è mica tanto chiara, come non è nemmeno chiaro se una direzione vera ci sia e non sia invece tutto un sacco di buonismo da uomo qualunque). Sta di fatto che affascina, pur nella sua età veramente troppo pesante a un occhio moderno.

[alberace]

necrology di standish lawder, ossia come dare senso con un titolo.
stacca con nonchalance qualsiasi dei quadri filmati di warhol.

http://www.youtube.com/watch?v=YsM4xfRKhUk

[Seblon]

Le due sorelle
di Brian De Palma (1973)

Thriller dalle marcate venature horror, costruito attorno al personaggio di una modella con qualche - in parte comprensibile - problemino. De Palma rende centrale il tema del doppio e dello sguardo che osserva, ponendo le basi narrative di Omicidio a luci rosse e sviluppando la rappresentazione formale (qui particolarmente livida, sporca, quasi allucinatoria) che ha in seguito caratterizzato la sua intera carriera registica. E' evidente quanto da questo film abbiano attinto più o meno pesantemente sia gli Inseparabili di Cronenberg che H2Odio di Infascelli.

http://www.youtube.com/watch?v=XvsixXqC-gM

[oas]

The Coast Guard di Kim Ki-duk, 2002

Buon film incentrato sul sociale e l'esercito coreano. Un Kim ki-duk in parte ancora acerbo e lontano dalla perfezione estetica di film come Primavera, Ferro 3, la samaritana ma con il suo stile comunque inconfondibile. Ottima prima parte ma si perde un pochetto nel finale, ben superiore comunque alle ultime uscite del coreano.

[Seblon]

Venus in Furs
aka Paroxismus - Può una morta uccidere per amore?
di Jesus Franco (1969)

Un musicista si trova invischiato in una torbida vicenda che coinvolge l'omicidio di una giovane donna. Torture-porn (il riccone ripugnante che soddisfa le proprie perversioni osservando la sofferenza altrui) con poca tortura e ancora meno porno, si disvela in una sorta di elegia sulla passione repressa e sul senso di colpa. Importante componente musicale di parte dei Manfred Mann, qui in veste jazz. C'è da dire che dopo il potenziale mostrato in questo film e pur restando regista prolifico come pochi, Franco si è proprio buttato via.

http://www.youtube.com/watch?v=aH68fXg9rYM

[oas]

Ispirato dal pezzo dei Velvet Underground, presumo?

[Mikk]

Jørgen + Anne = sant (o Totally true love, che dir si voglia) di Anne Sewitsky



Prospettiva sull'amore da una visione pre adolescenziale. Parte forte come un Valentìn, retaggio del tempo in cui Agresti ancora sapeva parlare con il cuore. Se ne distacca però quasi subito, trovando la sua dimensione personale. Evolve con una certa creatività fanciullesca, pur evitando che questo obiettivo si trasformi in una scusa per immotivato barocchismo o mal celate bambinerie. Il film mantiene la sua flemma scandinava e risulta molto, molto piacevole.

[SLYVERR®]

Le due sorelle
di Brian De Palma (1973)

Thriller dalle marcate venature horror, costruito attorno al personaggio di una modella con qualche - in parte comprensibile - problemino. De Palma rende centrale il tema del doppio e dello sguardo che osserva, ponendo le basi narrative di Omicidio a luci rosse e sviluppando la rappresentazione formale (qui particolarmente livida, sporca, quasi allucinatoria) che ha in seguito caratterizzato la sua intera carriera registica. E' evidente quanto da questo film abbiano attinto più o meno pesantemente sia gli Inseparabili di Cronenberg che H2Odio di Infascelli.

http://www.youtube.com/watch?v=XvsixXqC-gM

questo lo vidi taaaanti anni fa su un canale demmerda della mia zona

ne rimasi colpito tant'è che non passai una bella notatta. (ero pischello però)

[Seblon]

Bravo! E' così che si cresce sani, sessualmente attivi e con un folto petto villoso.

Castle Freak
di Stuart Gordon (1995)

Tizio sta mbriaco e commette un incidente che causa la morte di un figlio e la cecità (!) dell'altra prole. Invece di passare alle droghe pesanti e alle bische clandestine, si trasferisce con la trista famigliola in un castelletto italiano ricevuto in eredità (!). Nessuno però gli dice che eredita anche il mostrone di fine livello. Stuart Gordon dirige con verve, facendo sembrare il film figlio degli ottanta invece che dei novanta (e lo intendo con accezione del tutto positiva). Il mitico Jeffrey Combs - che è per Gordon ciò che è stato Bruce Campbell per Raimi - nel ruolo del padre affranto che riscatta la propria responsabilità di genitore. Invero molto divertente.

http://www.youtube.com/watch?v=vx1u2cb959E

[Mikk]

Welcome back Mr. McDonald di Mitani Kôki.



Se ci si aspetta dell'esilarante facile modello americano probabilmente si approccia il film nel modo peggiore possibile. Opera corale, ben presentata con ubn'idea semplicissima, quasi banale di fondo. Tuttavia il carosello di personaggi funziona, alla Altman, diciamo. Alcuni momenti da euforia paradossa tipo la scena della diga ( ).