Così come quelle per entrare nelle pieghe dei nostri portafogli. Un paio di queste nuove "strade" sono state annunciate in queste ore, e non ho ben capito se si tratti o meno di una coincidenza. Electronic Arts, che sta pagando un inizio anno non entusiasmante sul fronte delle entrate, ha annunciato l'intenzione di portare a un terzo dei suoi introiti quelli derivanti dalle vendite online, e tra le strategie messe in campo (oltre a quelle dei DLC, di cui abbiamo già abbondantemente parlato nelle scorse settimane) (Keiser ma l'8 Ottobre è nelle scorse settimane?? Nota: l'editoriale manca qui su TGM) [N.d. SaTaN SHaRK] c'è quella del "premium downloadable content", su Xbox Live e PSN: in pratica, si tratterà di una sorta di super-mega-demo della morte venduto al prezzo di dieci o quindici dollari/euro - a cui farà seguito il gioco vero e proprio. Questa soluzione ibrida tra il pacchetto completo e un demo tradizionale dovrebbe servire come strumento di marketing a basso costo (per loro, un po' meno per noi).
Electronic Arts ha tenuto a precisare che NON farà pagare i demo tradizionali. Quel che resta da capire, con una simile strategia all'orizzonte, è se ci sarà ancora spazio per i demo tradizionali...
L'altra notizia del giorno arriva sotto forma di brochure in formato PDF che annuncia le novità di Steamworks per il 2010, tra cui il debutto per il supporto alle temute/odiate microtransazioni: gli sviluppatori e i publisher potranno vendere oggetti all'interno di un gioco lasciando che sia Steam a gestire i pagamenti e tutto il resto senza che l'utente debba uscire dall'applicazione. Così, se vorremo un nuovo set di cerchioni, un'arma più potente o un altro personaggio giocabile, potremo farci prelevare i soldi senza interrompere l'azione, il gesto che più di tutti porta a eventuali ripensamenti.
Se una cosa emerge da queste due notizie, è che il futuro ci vedrà sempre di più con le mani nel portafoglio. Il nostro. A cercare di capire dove diavolo sono finiti tutti i soldi...