Bryant: "Italia, che delusione
E' sicuro: giocherò da voi"
Sugli spalti per Stati Uniti-Ghana, l'Mvp delle finali Nba conquistato dal Mondiale: "Amo il calcio, da piccolo sognavo di essere Van Basten o Baggio. Peccato per gli azzurri, non mi aspettavo l'eliminazione, ma si rifaranno tra quattro anni. A fine carriera torno dove sono cresciuto"
Kobe Bryant circondato dai bambini a Soweto. Ansa JOHANNESBURG (Sudafrica), 27 giugno 2010 - C'era anche Kobe Bryant, ieri sera, sugli spalti del Royal Bafokeng Stadium di Rustenburg. Tuta della nazionale statunitense e cappellino di lana, la stella dei Los Angeles Lakers, reduce dalla conquista del quinto anello di campione Nba, ha fatto il tifo fino all'ultimo. Non solo basket, quindi. "
Amo il calcio fin da quando ero bambino, da quando vivevo in Italia e tifavo Milan, sognando di essere un giorno Van Basten, un giorno Maradona e uno Baggio. Qui non potevo mancare".
ITALIA DELUDENTE — Ospite di uno dei suoi molti sponsor, Bryant, è stato paragonato dai giornalisti a Cristiano Ronaldo e Messi. "Per me è un onore essere paragonato a loro" ha risposto l'asso di Los Angeles, che poi si è sbilanciato sulle favorite: "Un mese fa dicevo Germania, ora non so, comunque mi piacciono Spagna e Brasile. Domani vado a vedere la partita contro il Cile". Sulle delusioni del Mondiale, invece, Bryant ha le idee chiare: "Mi è dispiaciuto moltissimo per l'eliminazione dell'Italia. Non me l'aspettavo, ma si rifarà tra quattro anni".
FINE CARRIERA — L'Italia è il paese dove Bryant intende chiudere la carriera, come più volte dichiarato in passato: "Sì, è vero, mi piacerebbe moltissimo chiudere la mia carriera giocando in Italia. Ho tanti amici a Reggio Emilia e Milano. Adesso no, ma è un sogno che realizzerò".