Sorpresa, Clementina Forleo è d’accordo con il governo



Clementina Forleo, già idolo delle fazioni considerate più “giustizialiste” della politica italiana, dice la sua sulle politiche del governo: “Sono d’accordo con Alfano”.

“Trovo necessario prevedere sanzioni dure, sanzioni detentive, per i giornalisti che pubblicano intercettazioni telefoniche e creano un far west di notizie”. Berlusconi? No. Alfano? No. Allora, Fini, Bocchino? No. Sono parole di Clementina Forleo, intervistata da Klaus Davi nel corso del consueto appuntamento con KlausCondicio. Lo riporta l’ANSA.

FAR WEST – Il GIP dello scandalo Bancopoli, dunque, lo stesso magistrato che aveva ritenuto necessario richiedere l’autorizzazione al parlamento di moltissime intercettazioni a carico di vari esponenti politici del centrosinistra e del centrodestra, coinvolti in maniera bipartisan nelle scalate dei “furbetti del quartierino”, dice ora la sua opinione sulle ipotesi di limitazione proprio degli strumenti investigativi che la resero nota al grande pubblico. “Non sono una forcaiola ma una garantista“, continua la Forleo; “le intercettazioni telefoniche sono uno strumento di prova utile per accertare reati, non per accertare fenomeni di etica o di carenza di etica pubblica o privata, o ad accertare frequentazioni inopportune o sconvenienti”. “Credo che quello che è avvenuto negli ultimi tempi, mi riferisco in particolare a quanto avvenuto nella procura di Trani, è stato un Far West – ha concluso la Forleo – che ha dato poi origine a questa reazione“. Critico dunque il magistrato, già deferito e assolto dal CSM per violazione disciplinare (erano “cattivi magistrati”, la Forleo e De Magistris, secondo Letizia Vacca, magistrato della prima sezione, la disciplinare, del Consiglio), nei riguardi dei magistrati di Trani che, secondo la Forleo, avrebbero lasciato che le sbobinature delle telefonate fra Berlusconi e Innocenzi, membro dell’Agcom, in cui si chiedevano misure drastiche contro Annozero e Michele Santoro, trapelassero dagli uffici giudiziari, provocando di fatto la reazione del governo che ora si accinge a un giro di vite.

NO AGLI STRAPOTERI -Ma le sintonie con la politica del governo non sembrano fermarsi qui. “Esiste uno strapotere del Pm che è necessario riequilibrare”, continua la Forleo, dicendosi “pienamente d’accordo” con l’ipotesi di separare le carriere di giudice e pubblico ministero. Ma, avverte anche,“occorre però tamponare il rischio che il pubblico ministero sia subordinato all’esecutivo”. Sarebbe infine necessario “liberare il CSM dalle correnti”, anche se non è sicuro che convenga a tutti, persino alla “attuale maggioranza”, avere un CSM libero e indipendente.

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adesso grillo stara' sputando i peli...