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  1. #26
    Il Niubbi
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    Predefinito Re: Ho vissuto un'avventura fantastica

    luke.dime ha scritto sab, 12 agosto 2006 alle 12:40
    MDMaster ha scritto sab, 12 agosto 2006 alle 12:26
    Appunto, a me francamente non piace partecipare ad un'avventura dove il protagonista e' una specie di automa che, letteralmente, non RISPONDE delle proprie azioni e decisioni. Insomma, ti viene sbattuto in faccia che le decisioni sono prese da altri, che c'e' uno script a cui non si puo' scappare. Non ci sto, per quanto possa essere bello il contorno grafico o di altri NPC. E qui ritorniamo al problema dell'immersione, direi.
    O 'suspension of belief', come direbbero gli inglesi.
    Giusto! E’ però anche quello che succede in un libro, i protagonisti non ci appartengono così come il loro destino che è già scritto. Quante volte avremmo magari desiderato un finale o un andamento diverso. Possiamo solo immedesimarci se la storia ci piace.
    Purtroppo lo script ‘evidente’ (dopotutto ogni videogioco segue bene o male una trama prestabilita) è un mezzo a cui spesso viene fatto ricorso.
    Ricordo tutte le volte che in un r.p.g. il personaggio principale viene intrappolato dal cattivo di turno perché quello è proprio ciò che deve succedere in quel momento (Fable e Baldur’s Gate II sono solo 2 esempi).
    Una delle novità più interessanti che potrebbero essere inserite in un v.g. potrebbe proprio essere una maggiore libertà di azione e di scelta.
    Luca.
    Ti quoto Luca, hai capito perfettamente cosa volevo dire con il mio primo post in apertura.

    Non è vero che Kate non ha neanche un'esitazione nel mollare tutto e prendere il treno, tant'è che nel filmato finale fa per salire sull'aereo e si decide solo a quel punto.

    Non mi sembra giusto condannare Syberia per il discorso dello script da seguire, ancora quasi tutti i videogiochi "soffrono" di questo problema, sebbene, e di questo sono sempre stato convinto, la presenza di uno script non è sempre un fattore negativo per me. Come non lo è in libri e film, può non esserlo nei videogiochi.

    Cosa significa che manca una trama? Non è vero io la trama ce la vedo, certo non ti è palesemente raccontata, Syberia è infatti una full-immersion in un sogno, che non ha bisogno di una trama plausibile per essere bello.

    Non ho mai detto che Syberia in quanto "gioco" sia un capolavoro, ma lo diventa (per me eh) per ciò "che vi è attorno" (ovvero concept principale, ambientazioni, e una certa poesia che permea il tutto), e badate che ritengo una stupidaggine ritenere elementi non legati alle pure meccaniche di gioco cose che semplicemente ci "stanno attorno": il videogioco è composto da tanti elementi che concorrono in egual misura alla riuscita di un "bel videogioco", vanno presi nell'insieme.
    Il fatto che Syberia come meccaniche di gioco non sia un granchè per me è limpido, ma come detto prima, questo è secondo me sufficientemente colmato da tutto il resto.

    Secondo me infine il fatto che Kate all'inizio sia un personaggio piuttosto antipatico è voluto, anche io all'inizio mi dicevo "che cretina questa qui" ed è proprio la trasformazione che avviene durante lo svolgimento dell'avventura uno degli elementi ben riusciti di Syberia.

  2. #27

    Predefinito Re: Ho vissuto un'avventura fantastica

    luke.dime ha scritto sab, 12 agosto 2006 alle 12:40

    Giusto! E’ però anche quello che succede in un libro, i protagonisti non ci appartengono così come il loro destino che è già scritto. Quante volte avremmo magari desiderato un finale o un andamento diverso. Possiamo solo immedesimarci se la storia ci piace.
    Desiderare un finale diverso e' un conto, non capire nulla delle motivazioni dei protagonisti e' totalmente diverso. Questo lo capite si'? Ecco. Dunque, io posso immedesimarmi anche se la storia non mi entusiasma (vedi per esempio le storie mafiose e dintorni che non mi piacciono, ma se ben realizzate comunque mi coinvolgono), ma qui il problema non e' che la storia non piace, e' che fa acqua da tutte le parti ed e' orrendamente forzata. Tipo, il fatto che Guybrush s'innamori di Elaine (sorry per l'esempio idiota ma sono brillo e non riesco a pensare ad altro) puo' essere spiegato con tanti fattori, oltre a quello puro del 'cosi' vuole Gilbert'. In Syberia proprio no, non trovo fattori che giustifichino quasi nessuna delle azioni ivi dettate.

    luke.dime ha scritto sab, 12 agosto 2006 alle 12:40

    Una delle novità più interessanti che potrebbero essere inserite in un v.g. potrebbe proprio essere una maggiore libertà di azione e di scelta.
    Se cio' vuol dire un altro Farhenheit... ODDIO NO! NON VOGLIO LA LIBERTA' DI SCELTA!

    abso ha scritto sab, 12 agosto 2006 alle 14:40


    Non è vero che Kate non ha neanche un'esitazione nel mollare tutto e prendere il treno, tant'è che nel filmato finale fa per salire sull'aereo e si decide solo a quel punto.
    Errato, e' nel momento in cui prende il treno che il giocatore ha la consapevolezza che Kate non tornera' mai piu'. Anche perche', detto papale papale, ma come cavolo faceva a tornare indietro? Da sola? Pensava di tornare con Hans che non sa neanche se e' vivo? Ma figuriamoci.

    abso ha scritto sab, 12 agosto 2006 alle 14:40

    Non mi sembra giusto condannare Syberia per il discorso dello script da seguire, ancora quasi tutti i videogiochi "soffrono" di questo problema, sebbene, e di questo sono sempre stato convinto, la presenza di uno script non è sempre un fattore negativo per me. Come non lo è in libri e film, può non esserlo nei videogiochi.
    Un conto e' soffrirne, un conto e' sbatterti in piena faccia che la trama non ha alcun senso e segue un... binario da cui non si discosta neanche quando niente ha senso.

    abso ha scritto sab, 12 agosto 2006 alle 14:40

    Syberia è infatti una full-immersion in un sogno, che non ha bisogno di una trama plausibile per essere bello.
    Questa proprio non me la spiego, mi sembra piu' un delirio bello e buono, senza offesa, che una frase razionale. Non ha bisogno di trama per essere bello? E allora scusami, potevi scaricarti gli screenshot del gioco, la colonna sonora e te li guardavi in allegria. Ma che senso ha?


    abso ha scritto sab, 12 agosto 2006 alle 14:40

    Secondo me infine il fatto che Kate all'inizio sia un personaggio piuttosto antipatico è voluto, anche io all'inizio mi dicevo "che cretina questa qui" ed è proprio la trasformazione che avviene durante lo svolgimento dell'avventura uno degli elementi ben riusciti di Syberia.
    Aridanghete con 'sta storia della maturazione di Kate.
    A me sembra proprio che Kate "nasca" idiota all'inizio del gioco e tale e quale rimanga alla fine di Syberia 2. Un pupazzetto vuoto, senz'anima, incapace di decisioni forti... una sorta di maschera di cera insomma. Infatti non mi e' mai stata antipatica, perlomeno quello sarebbe un sentimento FORTE, un qualcosa che e' bianco o nero. No, Kate Walker mi trasmette solo il nulla, basta guardare la sua faccetta inespressiva. Una bottiglia di acqua di rubinetto mi trasmette la stessa identica emozione. Che poi anche questa sia questione di gusti... mah, sara', ma con tanti bei personaggi maschili e femminili nel mondo dei videogiochi non vedo perche' perdersi dietro al pupazzetto di gomma.
    O forse Kate e' una piccola rappresentazione dello squallore dell'essere umano medio moderno? Beh se cosi' e' ne sarei sorpreso, ma francamente dubito che Sokal sia capace di cotanta critica sociopolitica.

  3. #28
    luke.dime
    ospite

    Predefinito Re: Ho vissuto un'avventura fantastica

    MDMaster ha scritto dom, 13 agosto 2006 alle 01:13

    Se cio' vuol dire un altro Farhenheit... ODDIO NO! NON VOGLIO LA LIBERTA' DI SCELTA!
    Su Farenheit non posso che darti ragione. La mia esperienza in merito si è fermata al demo.
    La struttura narrativa mi ricordava troppo quella di un libro gioco (se bevi la pozione vai a pag. 72, altrimenti vai a pag. 101). Inoltre l’ ho trovato old anche per quanto riguardava le meccaniche di gioco (smanettare freneticamente i tasti è un’ esperienza che mi ha ricordato troppo da vicino i vecchi giochi olimpici da sala bar in cui occorreva accumulare energia x lanciare il giavellotto più lontano).
    Dunque nemmeno io intendo questo per una maggiore libertà di scelta. Forse, se posso azzardare, preferisci le avventure dove non c’ è un protagonista principale come in Myst, vissute cioè in prima persona (credo sia il massimo che possiamo ottenere per un gioco, l’ avventura, dove la trama deve avere una sua rilevanza).
    Per me è così.
    Per quanto riguarda Syberia ho poco altro da dire se non che forse non dovremmo domandarci se e quando mai Kate tornerà. Non è il ritorno che ha importanza quanto la scelta di partire. È un po’ come in Grim Fandango : il viaggio è stato bellissimo e sulla destinazione non ci è dato sapere.
    Spoiler:
    È anche per questo motivo che il seguito non mi è piaciuto proprio perché tentava di dare una risposta concreta oltre alla favola.

    Luca.

  4. #29
    Il Niubbi
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    Predefinito Re: Ho vissuto un'avventura fantastica

    ALlora, sono abbastanza d'accordo con ciò che dici nei primi quote a luke, anche a me farheneit ha deluso, l'ho giocato fino alla fine perchè cmq ero curioso di vedere la fine della storia, però 'nsomma...la cosa delle azioni da fare rapidamente non m'è piaciuta.

    Passando a ciò che dici a me, vado per punti:

    -Io non ti ho indicato il momento in cui abbiamo la certezza che kate non tornerà più, ti ho indicato il momento ultimo di esitazione. QUindi non ho capito la tua critica a quello che ho detto.

    -Continuo a non capire perchè dici che la trama non ha senso.
    Cmq mi sembra d'aver capito che siamo d'accordo sul fatto che non sempre la presenza di uno script è una cosa sbagliata.

    -Io ho detto che un sogno non ha bisogno di una trama plausibile , non che non abbia bisogno di una trama. Se la trama c'è ma non segue meccanismi realmente logici ma l'impressione che ti dà è che funzioni, allora va bene per me, se stiamo parlando della rappresentazione di un viaggio surreale, come definisco sempre syberia.

    -Il fatto che ti sembri che kate sia un personaggio completamente vuoto è una tua convinzione. Non dei meglio caratterizzati, su questo posso essere d'accordo. Per me sarebbe stato meglio ad esempio se Syberia fosse stato fatto in prima persona. Cmq le riconosco un ruolo all'interno della storia, ovvero quello di rappresentare il progressivo estraniamento (oddio si dice così? Non sono sicuro scusate ) dalla nostra realtà.


  5. #30

    Predefinito Re: Ho vissuto un'avventura fantastica

    abso ha scritto dom, 13 agosto 2006 alle 13:00

    -Io non ti ho indicato il momento in cui abbiamo la certezza che kate non tornerà più, ti ho indicato il momento ultimo di esitazione. QUindi non ho capito la tua critica a quello che ho detto.
    Francamente sono io il primo a non capire perché hai nominato quel momento, il fatto che Kate s'imbarchi nel viaggio e 'non torni più' mi sembra abbastanza ovvio dal momento in cui installiamo il gioco

    abso ha scritto dom, 13 agosto 2006 alle 13:00

    -Continuo a non capire perchè dici che la trama non ha senso.
    Perché ho giocato a titoli con trame che non avrebbero sfigurato anche senza tutto il contorno di sonoro e grafica (i.e in un libro), fatto che Syberia proprio non si può permettere. E permettimi, non sono il solo a pensarla così.

    abso ha scritto dom, 13 agosto 2006 alle 13:00

    Il fatto che ti sembri che kate sia un personaggio completamente vuoto è una tua convinzione.
    Di nuovo, anche qui non sono solo. La decisione di lasciar perdere tutta una vita di sforzi e imbarcarsi in un'avventura che non promette niente, richiede una personalità capace di lasciare intravedere perché si è intrapresa una tale via. Altrimenti qualsiasi interpretazione va bene, come appunto in questo caso.

  6. #31
    Il Niubbi
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    Predefinito Re: Ho vissuto un'avventura fantastica

    Premetto che a me poco importa il numero di persone che sostiene una qualche opinione, se sono convinto di una cosa resterò di quell'idea, senza farmi trasportare da alcuna massa

    Cmq a parte questo, il fatto che kate si imbarchi in un viaggio dal quale non tornerà non è stata per me una cosa così scontata fin dall'inizio, quanti giochi d'avventura propongono viaggi o avventure (appunto) assurde o cmq che portano a lontanissimo per poi riconcludersi con un semplice "poi il protagonista torna a casa contento e arricchito di saggezza guadagnata durante l'esperienza" ?
    Cmq sia, io il momento di esitazione finale l'ho visto, poi bo.

    Sono d'accordo sul fatto che esistano dei titoli con trame perfette e bellissime anche avulse dall'ambiente di videogioco, ma non possiamo certo pretendere che sia così per tutti i titoli. O meglio, possiamo pretenderlo perchè vogliamo il meglio, però il mondo dei videogiochi è pieno di titoli con trama magari un po' scontate o non diciamo allo stato dell'arte che cmq se la cavano benissimo. E nonostante tutto, poichè in Syberia trovo tanti spunti e possibili letture, per me non è fatto male neanche sotto il punto della trama. Resta poi sempre insindacabile il fatto che sono cose soggettive, "c'è a chi piace e c'è a chi non piace".
    C'è chi disprezza totalmente il Signore degli Anelli (tanto per fare un esempio eh) e non me ne spiego il perchè, però insomma, cavoli suoi alla fin fine

    Non sono sicuro di aver compreso perfettamente ciò che vuoi dire nell'ultima parte (non dico per colpa tua eh ), ma se intendi che nel personaggio di Kate non vi è la personalità adatta a compiere tale scelta, allora ti dico che resta sempre una tua (anzi, vostra visto che siete in tanti) idea, per me invece è chiaro che attraverso la trasformazione che avviene in lei durante il viaggio (e scusa se ti ripeto ancora una volta questa storia della trasformazione, ma per me è lì il succo del discorso) l'unica via era continuare e non tornare a casa.

  7. #32
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    Predefinito Re: Ho vissuto un'avventura fantastica

    Perché noi siamo in tanti

  8. #33
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    Predefinito Re: Ho vissuto un'avventura fantastica

    sp36 ha scritto lun, 14 agosto 2006 alle 12:15
    Perché noi siamo in tanti

    Il suo nome è legione

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