Il declino dell'italia

[MrChuck]

http://www.pianetatech.it/hi-tech/se...-calpesta.html

L'economia italiana è provato che è quella che più a sentito il salto di crescita del pil avuto negli anni 70, dove il tasso di crescita è diminuito considerevolmente in tutto l'occidente, più in italia però.
Oltre al lato economico, dove investimenti stranieri sono bassi a causa di un pesante sistema fiscale e una burocrazia kafkiana(semicit. ) rendono poco conveniente aprire un'impresa.
Oltre a ciò, sempre guardando in parte all'economia e in parte alla crescita demografica, le nuove generazioni ma anche chi ha sui 30 anni circa spesso si trova a lavorare con contratti a progetto, in situazioni precarie e con bassi stipendi, portandoli ad aumentar sempre di più il fatidico abbandono del nido famigliare, portando di conseguenza, i matrimoni a essere contratti sempre più avanti (Esempio sciocco: In svizzera se a 20 anni sei ancora a casa coi tuoi sei considerato uno sfigato dimmerda) e così pure a aver figli più tardi, e pochi, perché avere un figlio costa.
Queste però sono cose sotto gli occhi di tutti che più o meno sono apertamente condivise.
Quello che però è poco considerato e che almeno io ho notato, sopratutto quando sono stato a roma, è il degrado artistico e culturale.
A madrid è stata creata la supposta gigante tm, palazzo gigantesco che unisce design e tante altre cose belle, a berlino, il pavimento della metropolitana, è stato integrato con luci al led che interagiscono con i passi dei passanti, a londra hanno messo il maxischermo gigante in piazza che è diventato un segno contraddistintivo della città, in giro per l'europa si costruiscono opere artistiche moderne e complesse, che uniscono desing e tecnologia.
In italia invece, cosa si è fatto in questi anni? Che io sappia(ben felice di essere smentito) su questo aspetto, nulla, il vuoto assoluto.
La nostra fortuna è certo avere delle opere d'arte che tutto il mondo ci invidia, opere d'arte lasciateci dai nostri antenati ma spesso lasciate deperire e tenute in poca considerazione da noi italiani stessi. L'ultima grande opera che mi viene in mente, è il palazzo della vittoria(è giusto il nome?) costruito a roma da mussolini, tral'altro perennemente in ristrutturazione.
Siamo davvero messi male dal mio punto di vista, abbiamo iniziato ormai un lento declino da anni e, odio apparire catastrofista, ma stiamo mandando alle ortiche la nazione intera, che avrà pure un patrimonio artistico inestimabile, ma che rischia di diventare una grecia, nazione con immense opere artistiche ma snobbata perché ritenuta di certo non moderna.
Questo vedetelo come uno sfogo, vedetela come una generalizzazione, ma io sono fermamente convinto che di questo passo, entro 40 anni l'italia sara ormai un paese allo sfascio, non tanto per la sua economia, ma per la sua mancanza di innovazione, come se non fosse mai entrata nell'era moderna.

[Lo Zio]

contadini siamo e contadini resteremo

[Marlborough's]

Lo vedo appunto come uno sfogo...un po' superficiale anche.

[Xadoom]

Sono abbastanza d'accordo con MrChuck. E almeno per quanto riesco ad immaginare, non vedo possibili soluzioni.

L'attuale classe dirigente, intendendo tutte quelle persone che potrebbero intervenire in questo senso, non mi sembra affatto in grado di rendersi conto di questa situazione, o se se ne rende conto non vuole far niente per cambiarla.

La futura classe dirigente sembra rendersi conto di questa situazione, ma si arrende di fronte all'impossibilità di cambiarla. Chi può emigra.

La classe non dirigente direi che si trova presa nel mezzo. Da una parte sembra esserci quella brutta cosa che potremmo chiamare "italianità", che è un po' quell'insieme di atteggiamenti che ci ha portato nella situazione in cui siamo adesso. Dall'altra c'è un'oggettiva difficoltà nel cambiare le cose senza una linea guida che viene dall'alto.

La cosa più brutta è che in potenza potremmo fare tutto e anche di più. In potenza si potrebbe vivere di turismo e "Made in Italy" molto più di quello che non facciamo adesso. In potenza di palazzi dal design ipertecnologico potremmo farne a bizzeffe, visto che architetti e ingegneri non ci mancano di certo...

Personalmente, ma almeno per quello che vedo è un'opinione condivisa, il mio futuro lo vedo fuori dall'Italia. Vivo fuori casa e progetto di levarmi dalle balle asap. Io sono uno di quegli "studenti veri" di Silvio, che sta in casa a studiare e non in giro a manifestare. Perchè vivo di borse di studio, e da quello che vedo presto mi crollerà in testa tutta la baracca. E allora mi faccio il mazzo e spero di laurearmi a stretto di giro di boa, così che quando faremo il botto, magari io sarò già lontano.

[MrChuck]

Lo vedo appunto come uno sfogo...un po' superficiale anche.

Però per l'appunto non vedo grandi opere moderne in italia.
Magari è una mia carenza personale e ci sono, però ecco...non mi pare ne le ho sentite.
Certo in italia abbiamo anche molte realtà che spingono molto e sono forti, basti pensare a società come piquadro.

[DBX]

Sono abbastanza d'accordo con MrChuck. E almeno per quanto riesco ad immaginare, non vedo possibili soluzioni.

L'attuale classe dirigente, intendendo tutte quelle persone che potrebbero intervenire in questo senso, non mi sembra affatto in grado di rendersi conto di questa situazione, o se se ne rende conto non vuole far niente per cambiarla.

La futura classe dirigente sembra rendersi conto di questa situazione, ma si arrende di fronte all'impossibilità di cambiarla. Chi può emigra.

La classe non dirigente direi che si trova presa nel mezzo. Da una parte sembra esserci quella brutta cosa che potremmo chiamare "italianità", che è un po' quell'insieme di atteggiamenti che ci ha portato nella situazione in cui siamo adesso. Dall'altra c'è un'oggettiva difficoltà nel cambiare le cose senza una linea guida che viene dall'alto.

La cosa più brutta è che in potenza potremmo fare tutto e anche di più. In potenza si potrebbe vivere di turismo e "Made in Italy" molto più di quello che non facciamo adesso. In potenza di palazzi dal design ipertecnologico potremmo farne a bizzeffe, visto che architetti e ingegneri non ci mancano di certo...

Personalmente, ma almeno per quello che vedo è un'opinione condivisa, il mio futuro lo vedo fuori dall'Italia. Vivo fuori casa e progetto di levarmi dalle balle asap. Io sono uno di quegli "studenti veri" di Silvio, che sta in casa a studiare e non in giro a manifestare. Perchè vivo di borse di studio, e da quello che vedo presto mi crollerà in testa tutta la baracca. E allora mi faccio il mazzo e spero di laurearmi a stretto di giro di boa, così che quando faremo il botto, magari io sarò già lontano.

Finché tutti quelli che potrebbero avere le capacità per modificare questa situazione la pensano come te, difficilmente potrà cambiare qualcosa .

Insomma, è un po come Idiocracy .

[Lester Burnham]

Beh, chi ha le capacità, può pure chiedersi:"chi me lo fa fare?".

http://www.youtube.com/watch?v=Eg0pFBW8UbA

[Xadoom]

Finché tutti quelli che potrebbero avere le capacità per modificare questa situazione la pensano come te, difficilmente potrà cambiare qualcosa .
Insomma, è un po come Idiocracy .

La realtà è che hai ragione, ma come dice Lester, chi me lo fa fare?
Sono abbastanza convinto che qualunque sforzo in tal senso sia destinato al fallimento... Ma questa convinzione, naturalmente, si auto-rafforza da sola...
Come ho detto nel post precedente, io di soluzioni purtroppo non ne vedo

[Lester Burnham]

Anche perché, come diceva qualcuno, nessuno ti da la medaglia alla fine di tutto se sei stato più bravo e coscienzioso degli altri.

[Orologio]

Toh....mettiamo qualche cosa di carino
http://www.corriere.it/economia/10_d...4f02aabc.shtml

Ovviamente arriverà qualcuno che dirà che bisogna interpretarli in negativo, che la spagna è nella cacca peggio dell'italia perchè lei investiva...e altre menate distruttive.

...è da una vita che stiamo cadendo nel baratro...che finiamo come l'argentina, che finiamo come la grecia....che finiamo come il portogallo...che finiamo come....la spagna...

Che gli altri paesi sono sempre più illuminati, più lungimiranti.
Tutte le prove più difficili le abbiamo sempre superate (e intanto aiutiamo altri paesi per evitare che cadano in bancarotta...aiutiamo, non che ci facciamo aiutare).

Comunque il disfattismo è colpa della perenne campagna elettorale che dura da 15 anni...colpa anche del problema del sud che non va tagliato ma che dobbiamo risolvere.
Caxxo se il sud riuscissimo a risollevarlo battiamo tutti, l'italia ha tutte le carte per essere fortissima.
Abbiamo il made in italy, abbiamo le nostre multinazionali, abbiamo una radicata realtà di medie e piccole imprese (checchè se ne dica ci sono e funzionano)...

La crisi c'e' e il problema dei giovani non lo nego (io ho lavorato GRATIS 3 anni della mia vita per poter diventare avvocato, perchè non avevo parenti avvocati...quindi posso capire e anche bene).

Però io sono ottimista e sono fiducioso anche nel dire che la nostra generazione (ma anche quella precedente e successiva alla nostra) è molto migliore di quella sessantottina, che primo poi scomparirà.

[Lester Burnham]

La generazione sessantottina mi sa che è diventata un disastro. Noi siamo di una generazione in parte del tutto sfiduciata, ma in parte con in testa il fatto che le cose non vanno magicamente bene ma bisogna sbattersi. Mi chiedo se questo pessimismo\realismo ci contraddistingua (e con quali effetti) dalle precedenti.

[Default]

La mancanza di innovazione di cui parli è una falsità abbastanza grossa, in quanto gli italiani soprattutto grazie alle idee, alla creatività, riescono a penetrare in altri mercati prima e meglio di altri.
Come detto il debito pubblico è il fardello dei fardelli di questo Paese, una zavorra creata ad hoc dall'assistenzialismo e dalle ruberie catto-comuniste degli anni 70-80. Un macigno che pesa sulle nostre teste e su quelle delle generazioni future, che blocca da decenni investimenti, consumi, libertà economica e non.
Il degrado culturale-artistico è solo la conseguenza di un'economia stagnante.

[Lester Burnham]

Io direi Debito, Questione Sud, Burocrazia.

[MrChuck]

La mancanza di innovazione di cui parli è una falsità abbastanza grossa, in quanto gli italiani soprattutto grazie alle idee, alla creatività, riescono a penetrare in altri mercati prima e meglio di altri.
Come detto il debito pubblico è il fardello dei fardelli di questo Paese, una zavorra creata ad hoc dall'assistenzialismo e dalle ruberie catto-comuniste degli anni 70-80. Un macigno che pesa sulle nostre teste e su quelle delle generazioni future, che blocca da decenni investimenti, consumi, libertà economica e non.
Il degrado culturale-artistico è solo la conseguenza di un'economia stagnante.

Toh....mettiamo qualche cosa di carino
http://www.corriere.it/economia/10_dicembre_10/produzione-industriale-istat_b5c4d07c-043e-11e0-b06d-00144f02aabc.shtml

Ovviamente arriverà qualcuno che dirà che bisogna interpretarli in negativo, che la spagna è nella cacca peggio dell'italia perchè lei investiva...e altre menate distruttive.

...è da una vita che stiamo cadendo nel baratro...che finiamo come l'argentina, che finiamo come la grecia....che finiamo come il portogallo...che finiamo come....la spagna...

Che gli altri paesi sono sempre più illuminati, più lungimiranti.
Tutte le prove più difficili le abbiamo sempre superate (e intanto aiutiamo altri paesi per evitare che cadano in bancarotta...aiutiamo, non che ci facciamo aiutare).

Comunque il disfattismo è colpa della perenne campagna elettorale che dura da 15 anni...colpa anche del problema del sud che non va tagliato ma che dobbiamo risolvere.
Caxxo se il sud riuscissimo a risollevarlo battiamo tutti, l'italia ha tutte le carte per essere fortissima.
Abbiamo il made in italy, abbiamo le nostre multinazionali, abbiamo una radicata realtà di medie e piccole imprese (checchè se ne dica ci sono e funzionano)...

La crisi c'e' e il problema dei giovani non lo nego (io ho lavorato GRATIS 3 anni della mia vita per poter diventare avvocato, perchè non avevo parenti avvocati...quindi posso capire e anche bene).

Però io sono ottimista e sono fiducioso anche nel dire che la nostra generazione (ma anche quella precedente e successiva alla nostra) è molto migliore di quella sessantottina, che primo poi scomparirà.

Sono stato frainteso [semicit.]
Quello che volevo dire quando parlo di mancanza di innovazione, è che a livello culturale e artistico esse mancano. Di monumenti e strutture moderne che io sappia non ne sono più state costruite, a differenza di altre nazioni dove le grandi città vedono il sorgere di nuove opere molto belle artisticamente.
Dal punto di vista industriale e produttivo so, per quanto la mia conoscenza sia limitata, che siamo spesso all'avanguardia. Non per niente molti progressi in campo tecnico e scientifico sono stati apportati dall'italia negli ultimi anni.

[Boss-Fx]

Molti italiani hanno quel vizio di merda di piangersi addosso e per ogni cosa andare a pescare esempi positivi di qualsiasi altro paese del mondo (specialmente al nord dell'europa)

L'italia ha il 90% dei beni dell'unesco del mondo, non penso che fra 20 anni sarà considerata 'nammerda' solo perchè qualche "sciocco" si rifiuta di mettere le lucine led dentro il colosseo.

Abbiamo delle realtà artistiche che non possono e non devono essere contaminate da interventi senza senso. Questo non vuol dire lasciare tutto così com'è.
Mancano i soldi talvolta, e talvolta gli italiani non riescono ad accettare il nuovo. Guardate il casino che hanno fatto per il ponte di Calatrava, il Maxxi di Zaha Hadid, il grattacielo di Renzo Piano a Torino.

Contiamo poi che in Italia abbiamo realtà produttive impegnate nel campo del design, della moda e dell'architettura di prim'ordine.

Semmai si potrebbe muovere una critica circa la manutenzione di molte realtà artistiche, cosa ci volete fare: i soldi se li pappa la mafia e vuoi per un motivo vuoi per un altro, le bocche da sfamare sono due (nord e sud) ma le braccia che lavorano sono solo 2 (quelle del nord).
Non sto dicendo che al sud siano dei pelandroni, dico solo che è un problema, o sbaglio ?

Dal punto di vista urbanistico, architettonico e del paesaggio urbano la cosa che ha fortemente menomato l'Italia è il boom edilizio degli anni >70', che ha mosso ingenti ricchezze, ma senza una pianificazione organizzata. Avessimo avuto in quegli anni un Le Corbusier, le cose sarebbero andate meglio.

[Boss-Fx]

Sono stato frainteso [semicit.]
Quello che volevo dire quando parlo di mancanza di innovazione, è che a livello culturale e artistico esse mancano. Di monumenti e strutture moderne che io sappia non ne sono più state costruite, a differenza di altre nazioni dove le grandi città vedono il sorgere di nuove opere molto belle artisticamente.
Dal punto di vista industriale e produttivo so, per quanto la mia conoscenza sia limitata, che siamo spesso all'avanguardia. Non per niente molti progressi in campo tecnico e scientifico sono stati apportati dall'italia negli ultimi anni.

Da architetto mi piacerebbe si facessero più cose, ma certi mega interventi costano cari, purtroppo.
Complice di questo fatto non sono solo i soldi, ma un contesto delicato e la mente chiusa di moltissimi abitanti.
Con tutti i bravi architetti italiani (e non parlo solo delle archistar) si potrebbe fare davvero tantissimo.
Però allo sbando no dai, come declino mi preoccupo più che altro di quello economico. Ma voglio fare come il Gianni della Trony!

[Orologio]

X MrChuck

Secondo me non è vero.
Poi devi tenere conto che l'italia è il paese con la più alta concentrazione di monumenti, non è facile fare qualche cosa di moderno (ultimissimo esempio, il casino di venezia e il suo ponte tecnologico).

Insomma, è più facile radere al suolo una bruttura come era Berlino est e fare dei monumenti del XXI secolo...piuttosto che a Roma.

Comunque parlando di una città che conosco, Milano è piena di manifestazioni culturali, continue ed ininterrotte.
Vuoi le torri tecnologiche ? Milano nel giro di 5 anni cambierà totalmente la skyline...ti ricordi le proteste per il grattacielo moscio e attorcigliato ?

Milano e il sorpasso del Pirellone
Milano cambierà il suo skyline. Il grattacielo è l'emblema del positivismo e della fiducia nel futuro. Il Pirellone, il palazzo della sede della Regione Lombardia, costruito nel 1960 e alto 127 metri, dove tra l'altro si schiantò il pilota Fasulo nel 2002 provocando due vittime, sarà presto dal nuovo palazzo della Regione Lombardia che quando sarà ultimato misurerà quasi 162 metri. Una quota che darà all'edificio il primato nella categoria grattacieli italiani (la classifica attuale) superando l'attuale vetta costituita dalla torre Telecom di Napoli alta 129 metri, ma dietro la Mole Antonelliana per ora inarrivabile a 167 metri. Ma il primato non è destinato a lunga vita visto che sul capoluogo lombardo incombono tre giganti progettati da Liebeskind, Hadid e Isozaki, alti rispettivamente 170, 185 e 215 metri.

Solo una cosa mi chiedo...facciamo progettare queste cose a stranieri ? Mah....

[Lux !]

La generazione sessantottina mi sa che è diventata un disastro. Noi siamo di una generazione in parte del tutto sfiduciata, ma in parte con in testa il fatto che le cose non vanno magicamente bene ma bisogna sbattersi. Mi chiedo se questo pessimismo\realismo ci contraddistingua (e con quali effetti) dalle precedenti.

Probabilmente hai ragione, in quei tempi c'era il mito di poter rifondare la società e tramite essa cambiare la natura umana creando il paradiso in terra. Adesso, per fortuna, sono rimasti in pochi ad aspettare ancora la rivoluzione proletaria.

[Taddeus]

Si parla sempre di crisi ma come mai vedo macchine sfrecciare a ogni ora del giorno e della notte? Come mai i ristoranti sono sempre pieni?

[Lester Burnham]

La crisi è sui grandi numeri, ma una parte di popolazione generalmente sta sempre bene con consumi non intaccati. Dovresti andare a vedere negli appartamentini da cui non esce nessuno, dove è arrivata la crisi.

[Lester Burnham]

Probabilmente hai ragione, in quei tempi c'era il mito di poter rifondare la società e tramite essa cambiare la natura umana creando il paradiso in terra. Adesso, per fortuna, sono rimasti in pochi ad aspettare ancora la rivoluzione proletaria.

Si, e poi avevano davanti 20 anni di indebitamento matto e allegrissimo. Potevano sperare di sistemarsi per gli anni 90.

[Orologio]

L'ottimismo ha fatto bene anche al forum...non si sovraccarica più...(forse).

[Odysseus]

Ma veramente la maggior parte del nord Italia e parte della Toscana e delle Marche sono regioni piuttosto ricche, decisamente nella media europea. Alcune zone della Lombardia e dintorni sono tra le più ricche d'Europa.

Invece il sud è a livello di america latina...e non perchè i suoi abitanti hanno l'indolenza nel patrimonio genetico ma per motivazioni storiche e culturali che vengono da lontano. E non è qualcosa che si può sistemare in qualche decennio di politiche di sviluppo miopi e redistributive, manna per clientelismi e amenità simili.

Da questi contrasti e differenze viene fuori un ibrido che cerca consenso da entrambe le parti e che non fa gli interessi di nessuna delle due.

[Slothrop]

E' un paese decrepito e scarsamente interessante, una volta che ci hanno rubato la cucina non rimane più nulla se non quelle opere d'arte da cartolina che stiamo lasciando cadere una a una nell'incuria e di cui prima o poi non rimarrà nulla.
Non solo non siamo all'avanguardia, ma ci piace addirittura prendere come riferimento quello che un popolo ben diverso da questo ha fatto duemila o cinquecento anni fa per poter dire a noi stessi che in fondo siamo ancora fighissimi.

In realtà, se hai meno di trent'anni e tutta una vita davanti, difficilmente hai voglia di restare e non sogni qualche volta di andartene. Senza pretendere di trovare il paradiso che chiaramente non c'è, ma una stabilità ben diversa.

Giusto Milano si salva.

[nofaxe2]

Dal punto di vista industriale e produttivo so, per quanto la mia conoscenza sia limitata, che siamo spesso all'avanguardia. Non per niente molti progressi in campo tecnico e scientifico sono stati apportati dall'italia negli ultimi anni.

ecco, io invece non sono affatto convinto di questo, apparte qualche rondine che non fa primavera me permette di dire che siamo all'avanguardia io sono convinto che siamo indetro e lo saremo sempre di più.
Avete esempi per sostenere questa tesi? Che aziende sono all'avanguardia e fortemente competitive nell'innovazione in italia? Forse sono all'oscuro io e allora sarei felice di essere smentito sul mio pessimismo.