Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1
    Lo Zio
    Data Registrazione
    28-03-09
    Località
    dove i tram non vanno avanti più
    Messaggi
    1,992

    Predefinito "Cani molecolari" (ricerca dispersi- Yara inside)

    riporto un interessante e approfondito intervento di Luca Rossi, che è un ottimo professionista e fiore all'occhiello della cinofilia italiana
    wot incoming:

    Povera Yara


    … Non ci sono dubbi, il Bloodhound, altrimenti detto Cane di Sant’Uberto è il più famoso cane da pista al mondo.


    E’ vero che ci sono anche due Razze tedesche importanti nel “settore segugi”: l’ Hannoverischer Schweisshund (segugio di Hannover) e il Bayrischer Gebirgsschweisshund (segugio da Montagna Bavarese).
    Queste due razze teutoniche sono definite “Cani da Pista da sangue” o “Cani da recupero”. Tali nomee sono dovute al loro impiego nelle pratiche venatorie, inquanto questi cani sono indirizzati nella cerca in pista nel recupero di deungulati (Cervi ecc.) feriti.


    La loro abilità di ricerca si basa sul reperimento delle tracce a terra di odore molecolare che peraltro, nel contesto venatorio hanno una caratteristica lampante: sono freschissime. Tali abilità di ricerca si basano su una traccia composta (mista) di indicazioni chimico/olfattive importanti, come sangue talvolta ancora caldo, odore del selvatico penetrante, lo sterco, processi di fermentazione microbiologica del terreno calpestato, il sudore, la saliva. Questa condizione fa leva poi su uno degli istinti primari del Cane: La Predazione.


    L’innesco motivazionale alla ricerca risulta quindi “importante” ai fini della “spinta di reperimento dell’obbiettivo”.
    La preda è “lampeggiante” nella mente del cane in ricerca e gli inneschi all’impegno ed alla tenacia nel lavoro sono evidenti. Come può un cane, predatore notturno fallire in una ricerca simile?


    Ma torniamo al Cane di Sant’Uberto ora definito per moda “cane molecolare” .
    Il vero nome del Bloodhound (cane da sangue) è tratto dall’idioma Francese “Chien de Saint Hubert“ essendo questo Segugio speciale una delle Razze autoctone del Belgio francofono.


    Le sue qualità di abilissimo ricercatore di tracce a terra non sono mai state messe in discussione nemmeno nella triste vicenda della povera Yara, “l’Angelo di Brembate” volato in cielo per mano di uno sciagurato.


    E’ per questo che da papa ho deciso di scrivere questa Cinonotizia in ricordo di questa indifesa bambina, sfortunata e vittima di un mondo sempre più sporco ed inquinato da porcherie morali e bestialità disumane.


    Ho sentito in televisione e letto sui giornali una serie di inesattezze, imprecisioni ed attribuzione di responsabilità da far gelare il sangue ed è per questo motivo che ho deciso responsabilmente di rendere pubblico il mio pensiero.
    Della suggestiva definizione “cane Molecolare” si sono riempiti la bocca prima illusi e sprovveduti conduttori, poi improbabili ricercatori ed in fine giornalisti di mezza Italia.


    L’identificazione “CANE MOLECOLARE” è semplicemente dovuta al fatto che il Cane di Sant’ Uberto nella fasi di ricerca, si interessa maggiormente delle particelle “pesanti” dell’odore, quelle componenti chimiche chiamate appunto “molecolari” che hanno peso specifico maggiore e che per questo motivo si depositano a terra; esse lasciano una traccia sul terreno della quale il Cane in ricerca si interessa. Un tempo questi cani venivano chiamati semplicemente “pistaioli”.
    Questo tipo di ricognizione olfattiva gli studiosi di cinognostica morfo/funzionale la definiscono “Ricerca a Megaolfatto“. La costruzione morfologica del cranio del Bloodhound è prismatica, seni frontali di medie dimensioni, con canna nasale convessa (volta a terra con linea montonina) le orecchie sono pendule e grazie al “one track mind” non fanno interferenza con l’udito durante l’impegno olfattivo. Questo cane è una vera e propria macchina da fiuto, tuttavia per “funzionare” deve essere messa nelle condizione di sfruttare al massimo le proprie potenzialità, altrimenti si entra nel mondo delle favole.


    Al Simposio Mondiale dei Cani da Soccorso nel 1989 a Folgaria (TN) il Capo Team Nazionale dei Cani di Ricerca in Superficie SSCC - SVKA (In assoluto i migliori Team di Ricerca Scomparsi in Europa per quel tempo) dichiarò nella sua relazione ufficiale al Simposio,…..udite udite….. “ I Gruppi di Ricerca forti davvero che si applicano nella ricerca di persone scomparse in superficie hanno abbandonato l’uso dell’indumento personale del disperso 25 anni fa“. Era il 1989 da allora ad oggi sono passati 22 anni! Ho fatto due conti che riporto: 25+22 fa 47!


    In Italia ci sono ancora Gruppi di Ricerca che “puliscono il naso” ai loro cani con l’indumento del disperso prima di partire per la ricerca dello sfortunato scomparso.


    Ecco perchè non funziona:


    1)- L’odore chimico del disperso è diverso rispetto a quello lasciato sull’indumento. Se poi questo oggetto contiere rayon sintetico ancora peggio.


    2)- Il sudore e le particelle appunto molecolari dell’odore sono soggette a variazione microbiologica minuto per minuto, così come il profumo aromatico che si usa a scopi igienico/estetici cambia sulla pelle col tempo, nel tempo.


    3)- La traccia eventualmente reperita a terra è assolutamente diversa rispetto all’odore dell’indumento inquanto la traccia è di tipo misto: Odore degli indumenti + odore dei calzari + cellule di sfaldamento cutaneo + odore del sudore variabile (causa variazione acidità acido butirrico) + eventuali processi di fermentazione microbiologica dell’erba calpestata + odori di altre persone transitate + odori di altri animali transitati.


    Balza agli occhi l’impossibilità di lavoro a cui si sottopongono i cani da ricerca. Poveri Bloodhound.


    Poi bisogna aggiungere:


    - Il Tempo di Scomparsa. Tempi di attivazione dei Gruppi cinofili tardivi se rapportati alle reali possibilità oggettive di ricerca su traccia selettiva a terra.
    - Inquinamento zone di ricerca fatte anche in buona fede da tentativi empirici di improbabile ritrovamento.
    - Punto di partenza della ricerca non sempre certo e disponibile.
    - Agenti esogeni (vento, pioggia, neve, temperatura) (ndr la temperatura ottimale per la ricerca di un cane è contenuta tra due indici dai 14 ai 22 gradi Celsius. Temperature inferiori o superiori a questi dati rendono la ricerca sempre più complicata per il cane a volte addirittura impossibile. Non a caso in ambiti venatori i periodi di attività sono indicativi di un probabile clima caratterizzato da queste escursioni termiche).
    - Caratteristiche del terreno, se erba, se terra battuta, se ghiaia, se cemento, se asfalto, se marmo.
    - In Italia poi, non è possibile fare addestramenti specifici con i cani su defunti. Questo dato non è trascurabile perché gli effluvi odorosi esalati da un cadavere son ben diversi da quelli emanati da una persona solo svenuta. Si pensi che tre minuti dopo la perdita delle funzioni vitali i batteri del cavo orale cambiano radicalmente l'intensità e la qualità delle emissioni odorose del corpo.

    Le variabili e le difficoltà si moltiplicano per i Cani. Poveri Bloodhound.


    E allora cosa bisogna fare?
    Pensare su come un cane da ricerca possa dare il proprio contributo nel salvare vite umane in difficoltà!


    Per trovare la soluzione basta osservare con lucidità la tragedia di Yara. Questa osservazione va fatta con lo spirito libero di un individuo che non ha vincoli ne Istituzionali ne di interessi personali. Questa osservazione la faccio da cinofilo e da papa che muore dal dolore di non sapere dove si trova la sua piccola figlia: ecco cosa vorrei:

    1° - Un indagine seria, fin da subito. Bisogna tornare a prendere sul serio il ruolo di ogni Specialista. Fermare gli inadeguati e gli impreparati e proporre loro una formazione moderna ed efficacie. I Volontari vanno formati bene prima di affidare loro responsabilità così serie. E’ necessario creare veri Specialisti, almeno poter disporre di un Gruppo fortissimo e selezionato di primo intervento, con cani da Scovo (Ricerca Trasversale Sistematica) e due o tre cani da Pista pura da impiegare quando ci sono le condizioni adatte.
    Una ricerca non è una passeggiata con la tuta gialla e la radio in mano.

    2° - L’obbiettivo di un Team di Ricerca non è quello di trovare il disperso!

    …..Stupiti?

    Il vero obbiettivo di un Team cinofilo di Ricerca è quello di escludere che in un determinato territorio battuto in ricerca ci sia il disperso. Se fossi il Direttore di Ricerca vorrei che le mie Unità Cinofile comunicassero: Nel mio settore di ricerca non vi è presenza di individui.

    E’ evidente che questo può essere un grande aiuto per gli investigatori.

    Invece per Yara è successo il contrario!….. I cani “hanno detto” che Yara è passata di quà! Questa è narrativa di pessima qualità. Queste indicazioni hanno fuorviato energie di ricerca e condizionato in parte le indagini.

    Capitò la stessa cosa a Parma nella triste vicenda del piccolo Tommy.I cani “indicano direzione autostrada“ fu asserito, mentre poi gli investigatori determinarono che la direzione intrapresa dai rapitori assassini di Tommy era quella opposta. Ci fu una polemica per questo.

    Troppo spesso le indicazioni ricavate dal lavoro dei cani vengono travisate e frequentemente lo spazio interpretativo che sembra logico, viene maldestramente elaborato dal Conduttore.

    ... Se a destra c’è la palestra sportiva di Yara e a sinistra c’è un cantiere sembra logico cercare a sinistra. Ma se Yara è andata a destra, caricata in auto e portata via, si continua a frugare nel cantiere per nulla.


    3° - Il lavoro dei cani non può determinare l’Indagine. Il lavoro dei cani deve contribuire all’Indagine escludendo la presenza del disperso nei settori da analizzare affidata ai Team di Ricerca.


    Un Team di Ricerca composto da 5 Unità Cinofile ben preparate può svolgere il lavoro di ricerca di 60 uomini.


    Termino questa mia analisi, scritta di botto, pervaso dal dolore per la triste vicenda di questa ragazzina che potrebbe essere mia figlia. Immagino il dolore immenso di mamma e papa e mi avvicino a loro nel tentativo di storicizzare questo terribile lutto che li ha drammaticamente colpiti. Yara era figlia di tutti i papa e di tutte le mamme.


    Luca

  2. #2
    Lo Zio
    Data Registrazione
    28-03-09
    Località
    dove i tram non vanno avanti più
    Messaggi
    1,992

    Predefinito Riferimento: "Cani molecolari" (ricerca dispersi- Yara inside)

    tl;dr
    hanno usato cani da sempre specializzati nella seguita di tracce olfattive fresche, nello specifico i Bloodhound sono stati usati in passato nella ricerca di schiavi (sic!) e prigionieri fuggitivi, con ottimi risultati, per quanto moralmente discutibili -.-
    il punto è che le squadre di ricerca hanno sbagliato nei metodi, e sarebbe ora di portare un po' di professionalità nell'ambiente della protezione civile.

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato