Originariamente Scritto da
Ronin
vecchia storia: oggi la situazione dipende fortissimamente dalla dimensione del consumo.
per piccoli clienti residenziali l'italia è fondamentalmente in media europea grazie agli scaglioni del contratto di salvaguardia.
le pmi e i grandi clienti del terziario scontano un prezzo maggiorato tra il 15 e il 30% rispetto alla media europea (meno le pmi, più il terziario: il differenziale crescerà ulteriormente per via dell'aumento futuro della A3 dovuta agli incentivi rinnovabili: tra parentesi, è il modo più efficace per "convincere" il terziario ad investire sulle rinnovabili e sull'efficienza
).
i clienti residenziali con consumi elevati prendono dure legnate (
e quelli che hanno pensato di lucrare lo scambio sul posto col fotovoltaico hanno subito amare disillusioni)
i grandi clienti (acciaierie, alimentare, cementifici e simili) hanno invece la tariffa più conveniente del pianeta, grazie allo sconto per i "contratti interrompibili" (che in teoria li risarcisce in cambio della possibilità, in caso di eccessiva richiesta di energia, di staccarli dalla rete: possibilità che è più remota dell'atterraggio degli alieni, visto che la potenza installata è immensamente maggiore a quella richiesta: infatti da quando esiste 'sto bonus post-2003, gli interrompibili non sono stati MAI interrotti).
lo sconto è finanziato con un'addizionale che paghiamo tutti in bolletta per convincere queste riottose (
) aziende a rimanere in italia, sennò sarebbero già fuggite fuori dall'europa per via dei costi legati alla sicurezza ambientale e lavorativa degli stabilimenti.