Ma LOL questo topic rulla di brutto
Sono stato un bimbo decisamente vivace... E non è che adesso sia molto meglio
Bimbetto con la bici nuova, ci stavo sopra praticamente il giorno intero... Comincia a piovigginare, da bravo figlio penso "Porto l'ombrello a mio padre che è in giro senza": solo che avevo tipo 6 anni e avevo un ombrello grande (insomma più alto di me). Lo appoggio verticale contro il manubrio e parto: per uscire dal garage c'è una salita di 3 m ma al 50% di pendenza. Naturalmente a metà l'ombrello mi si pianta nella ruota davanti, mi blocco per un istante e poi mi ribalto all'indietro con la bici sopra (sui gioielli ), poi rotolo e mi attorciglio attorno a bici e ombrello. Manubrio nelle costole e ombrello in bocca, mi aveva praticamente aperto la gengiva (ma ero fresco di antitetanica, lol).
Poco male ma molta idiozia: sempre con la stessa bici e durante la stessa estate (cadevo una media di 3 volte al giorno, avevo le croste alte due dita) mi divertivo ad andare a zig-zag sempre più stretti e sempre più veloci... Alla fine la bici mi ha disarcionato tipo motogp. Stesso risultato provando a fare lo slalom tra le colonne del mio portico, con aggiunto impatto di schiena sulla colonna
Qui si va sul divertente: ancora stessa bici e stessa estate (tra la prima e la seconda elementare). Giravo per i giardini pubblici con altri disgraziati, aspettando che "i grandi" (tipo sui 13-14, cioè grandi-grandi!) lasciassero libero un campo da pallavolo molto proletario fatto con un sacco di fili tesi tra due alberi. I fili erano tanto bassi da rendere "coraggioso" il passarci sotto in bici anche di noi nanetti: da veri geni, facevamo a gara a chi passava più vicino... Logico che ho finito per impiccarmici, e la mia bici andandosene via bella dritta ha abbattuto uno dei miei compari
All'uscita dal karate, due anni dopo, avevo il borsone con dentro kimono e tutto... Fischiettando me lo metto di traverso sulle spalle, ci passo le mani sopra bloccandole e naturalmente inciampo, strusciando mento e naso per chilometri... Era poco prima di carnevale, e ho ancora le foto: sarei dovuto essere uno sceriffo ma sembravo più una mummia...
Qui il genio al lavoro: lezione di ginnastica alle medie. Avevamo i canestri da minibasket, e io già in seconda ci schiacciavo agevolmente (quando sei 1,80 a 13 anni e giochi a basket...). Da una delle retine pende un filo: per fare lo sborone con le compagne scommetto che riesco a morderlo saltando (ma sarò stato imbecille?!? ). Prendo la rincorsa e ci arrivo, ma ho troppo entusiasmo e lo addento del tutto: il filo mi passa tra gli incisivi di sopra, e siccome finiva con un nodo mi sbraga completamente la gengiva... Il profio mi ha fatto un caz.ziatone che me lo ricordo ancora (e meno male che non portavo l'apparecchio!)...
E poi l'apoteosi... Bella nevicata d'inverno, sui tredici/quattordici, si è in compagnia (mista) e si va a far casino (sperando di riempire di neve le amiche, e facendolo allungare le mani ). Fuori dal paese c'è un bel prato inclinato, coperto da mezzo metro di neve. Naturalmente si gioca a scivolare (cioè a rotolare formando valanghe piacevolmente promiscue), finché qualcuno non riscopre un'antica saggezza che si era persa nella notte dei tempi: cioè che un sedere nudo sulla neve mezza ghiacciata scivola che è una meraviglia! Nel bel mezzo del gioco, però, quando avevamo fatto solchi profondi e stavamo ingegnerizzando un trampolino, mi becco una pianta spinosa appena sbucata sul sedere semicongelato... Doloreee, ma è stata la prima volta che una ragazza mi ha toccato il sedere (anche se è stato per estirpare un chilo di cardi e si stava pisciando dalle risate, non esattamente un momento sexy... a quello ho pensato dopo