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  1. #1
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    Predefinito Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Dopo nove anni di campagna miltare
    Le truppe americane lasciano l’Iraq



    Obama ha mantenuto le promesse e così anche l'ultimo battaglione ha attraversato la frontiera con il Kuwait. La guerra, iniziata il 19 marzo 2003, ha provocato la morte di 100mila civili iracheni e di 4500 soldati Usa. Si conclude così il conflitto più impopolare dopo quello del Vietnam




    Erano da poco passate le 7,30 del mattino, ora locale, quando l’ultima colonna di blindati statunitensi ha lasciato l’Iraq e superato il confine con il Kuwait, prima tappa del ritorno verso gli Stati Uniti. Un centinaio di mezzi blindati, con a bordo un battaglione di soldati, fotografati dai loro commilitoni in attesa sul lato kuwaitiano della frontiera. La scadenza fissata per il ritiro era il 31 dicembre 2011, ma l’amministrazione di Barack Obama – in difficoltà su altri fronti a partire dall’economia – aveva promesso il rientro a casa per Natale.


    In Iraq rimangono alcune centinaia di soldati, per l’ambasciata statunitense a Baghdad e per le ultime sistemazioni logistiche, poi anche questo sparuto contingente sarà ritirato, salvo il personale per la sicurezza della sede diplomatica.


    Con il ritiro di oggi si chiude ufficialmente una guerra iniziata nella notte tra il 19 e il 20 marzo del 2003, durante l’amministrazione di George W. Bush che, sfruttando l’onda delle conseguenze dell’11 settembre, impose un’agenda in realtà già da tempo predisposta dai circoli neo-con che dominavano la Casa bianca. Alla fine di quasi nove anni di guerra, è toccato due giorni fa al ministro della difesa Leon Panetta, nella cerimonia di ammainabandiera, tirare il bilancio: “Dopo molto sangue versato, dagli iracheni e dagli americani – ha detto Panetta – possiamo dire che ne è valsa la pena: la missione di un Iraq più sicuro e in grado di autogovernarsi è stata compiuta”. Un ottimismo di circostanza che però non può nascondere la fragilità dell’Iraq post-Saddam, tutt’altro che stabilizzato anche se abbastanza lontano dal caos del periodo 2004-2008.


    Il sangue è stato effettivamente molto: secondo l’Iraq Body Count, un osservatorio indipendente che calcola le vittime civili dall’inizio del conflitto, tra 98mila e 106mila civili iracheni hanno perso la vita dal 2003 a oggi. I soldati statunitensi uccisi sono stati 4500 e oltre 30mila i feriti.


    I costi per l’economia statunitense variano dalla cifra ufficiale di 802 miliardi di dollari alle stime del premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, che parla di un costo complessivo di 3 trilioni di dollari. Incalcolabili i danni per l’Iraq, le cui infrastrutture sono state quasi completamente distrutte nelle fasi iniziali del conflitto con i bombardamenti aerei e sono ancora in via di ricostruzione. George W. Bush, il primo maggio del 2003, un mese e mezzo dopo l’inizio delle operazioni militari aveva dichiarato la “missione compiuta”. Quel discorso, dal ponte di volo di una portaerei al largo della California, rimase famoso per la sua avventatezza.


    In realtà, il periodo peggiore iniziò proprio dopo quel momento, con il Paese avviato in un caos che sarebbe durato fino a metà del 2007, quando il livello di presenza militare statunitense raggiunse i 170mila uomini.


    La violenza interna alle componenti della società irachena, gli orrori di Abu Ghraib, le stragi dei kamikaze della galassia jihadista vicina ad Al Qaida, e soprattutto le bugie di Bush sulle ragioni della guerra, smascherate da una parte della stampa internazionale anche prima dell’avvio dei bombardamenti, hanno reso quello in Iraq il conflitto più impopolare negli Usa dai tempi del Vietnam. Alla vigilia del ritiro, il 75 per cento degli statunitensi era ormai favorevole a lasciare il paese mediorientale.


    Obama – che nel 2003 si era opposto alla guerra – aveva annunciato il ritiro definitivo a ottobre scorso, dopo il fallimento del negoziato con il governo iracheno. Il Pentagono avrebbe voluto mantenere una più cospicua presenza militare anche per i prossimi anni, e il governo di Baghdad aveva accettato, ma a una condizione: la fine dell’immunità rispetto alla giurisdizione del Tribunale penale internazionale, che gli Usa non riconoscono. Il Pentagono non ha accettato.


    Secondo alcune fonti di intelligence, peraltro, alcune unità ritirate dall’Iraq ci metteranno un po’ a tornare negli Usa. La Giordania, che ha un accordo con gli Usa per il transito delle truppe e per l’uso di alcune basi militari, ha accolto alcuni reparti nella base aerea di al Mafraq, a dieci chilometri dal confine siriano.

    9 anni di operazioni. miliardi di dollari gettati all'ortiche. un paese ancora fragile e mancante di tutto. migliaia di morti civili.
    imho non è stata la loro guerra più azzeccata.
    condividete tale bilancio?

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di Bloody83
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    Hai sbagliato nel titolo, si scrive Iraq.

    Comunque, che dire, la motivazione iniziale, le armi di distruzione di massa, non sono mai state trovate. Alla fine ci si è ritrovati con una guerra che non è convenuta agli USA ma che ha comunque spodestato un dittatore, lasciando però il paese in uno stato pietoso. Come ho già scritto in un'altro topic, secondo me un conto è supportare una ribellione (che, per quanto guidata, deve comunque avere la base di una popolazione già decisa a liberarsi dalla dittatura), come avvenuto in Libia. Un'altro è decidere arbitrariamente che una dittatura deve finire, prendere su e invadere un paese facendo molti danni anche alla popolazione. Lasciando quindi anche nella popolazione l'idea che, più che essere stati aiutati, si è stati vittime di uno scontro fra due poteri (invasore straniero e dittatore).

    Ormai, comunque, più che discutere se sia stato giusto o no, gli stati dovrebbero pensare ad aiutare il paese, dargli risorse e un grosso aiuto per ricostruirsi. Altrimenti in un paese diviso, disorganizzato e nel caos, si rischia solo un'altra dittatura.

  3. #3
    L'Onesto L'avatar di Orrin
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    Quanto potere ha l'Iran nelle strutture politiche irachene ?

  4. #4
    Lo Zio
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    Citazione Originariamente Scritto da Pirata Orango Visualizza Messaggio
    9 anni di operazioni. miliardi di dollari gettati all'ortiche. un paese ancora fragile e mancante di tutto. migliaia di morti civili.
    imho non è stata la loro guerra più azzeccata.
    condividete tale bilancio?
    il petrolio iracheno si è aperto al mercato, resta credo un governo estremamente fragile con accanto un'iran che però in questo periodo con il conflitto fra amaedincoso e la principale autorità religiosa detenitrice del vero potere khamenei non penso possa approfittare della cosa.

  5. #5
    Il Nonno L'avatar di Edward Green
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    Citazione Originariamente Scritto da Orrin Visualizza Messaggio
    Quanto potere ha l'Iran nelle strutture politiche irachene ?
    Ha una discreta influenza.

    Comunque una guerra insulsa, cominciata agitando spauracchi falsi e condotta in modo imbecille, almeno fino al generale Petraeus.

    Ridicole le tesi sull'esportazione della democrazia.

    I necon, pagliacci e affaristi, senza scrupoli.

    L'unico risultato decente è la scomparsa di Saddam.

    L'apparato militare-industriale, le lobby, Israele (forse) e affaristi vari ringraziano.

  6. #6
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    eddy, ci ricapitoli gli errori degli yankee in questa guerra?

  7. #7
    Moderatore BI BI DA L'avatar di Jaqen
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    Per l'amore di ogni cosa buona e giusta, ti cambio il titolo del topic

  8. #8
    Lo Zio L'avatar di Lightning
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    su ragazzi non parliamo di sconfitta, sappiamo tutti il gravoso peso che gli USA devono portare avanti per il mondo, qualcuno deve pur portare democrazia a suon di bombe su questa terra.....

    ed infatti non è finita, il prossimo concorrente è..............




    ed infatti la propaganda cresce http://www.christianpost.com/news/fe...or-9-11-65113/ come il rullare dei tamburi di guerra e le misteriose esplosioni a catena http://www.meridianionline.org/2011/...nucleari-iran/



    VOMITEVOLI

  9. #9
    alberace
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    per la cronaca, la democrazia non è una supposta-

  10. #10
    Il Nonno L'avatar di Bloody83
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Citazione Originariamente Scritto da alberace Visualizza Messaggio
    per la cronaca, la democrazia non è una supposta-
    Quando si discuteva dell'iraq tempo fa mi ricordo che qui sul forum c'erano parecchi sostenitori del "bisognava farlo, saddam uccideva i civili a migliaia e andava fermato".
    Posso capire il ragionamento ma delle due penso sia meglio dare la spinta ad una popolazione già in rotta di collisione con la dittatura, e poi aiutarli, piuttosto che fare come hanno fatto in iraq. Se la popolazione del paese non ha ancora la consapevolezza di cos'è la democrazia e di volersi liberare dalla dittatura, è inutile che vai a fare lo sceriffo del mondo, lasciando poi una popolazione massacrata in un paese semidistrutto, senza un'unità nazionale o un'idea di che tipo di stato costruire.

  11. #11
    L'Onesto L'avatar di Orrin
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Dopo la prima Guerra del Golfo vi fuorono ampie insurrezioni armate sia nei territori curdi che in quelli sunniti, gente che credeva che gli americani li avrebbero sostenuti dato la campagna in corso, ma vennero delusi e abbandonati al loro destino per venire poi schiacciati da Saddam Hussein che tutto sommato aveva mantenuto uno buona capacità militare; chiaro che nel decennio successivo non si siano visti altri focolari di rivolata significativi. Soprassediamo poi su come la guerra venne condotta.

    Le motivazioni che hanno condotto all'invasione dell'Iraq penso che sia quanto di più meschino e ridicolo si sia visto in ambito diplomatico nella storia recente.

  12. #12
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Mi scusassero i moderatori

  13. #13
    Il Nonno L'avatar di Edward Green
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    Citazione Originariamente Scritto da Pirata Orango Visualizza Messaggio
    eddy, ci ricapitoli gli errori degli yankee in questa guerra?
    Vabbbeeeneeee.

    Si inizia con le teorie, assolutamente idiote, sull'esportazione della democrazia (il troppo Mercato gli ha fatto male ai neocon), sul ridisegnare il medioriente, figlie di quell'universalismo degenere alla base del sistema odierno.

    Pausa pubblicitaria: non dimenticatevi di Fukuyama e il suo bel libro "la fine della storia".

    Quindi inizia il dibattito:
    "Ehi dove lo troviamo un paese militarmente messo male, con un dittatore dalla brutta fama, dove fare tanti affari con la scusa del terrorismo?"
    "Potrei suggerire Iraq, signore. Che ne dice?"
    "Bravo ragazzo!!! Bravo!!!"

    Si va avanti con la pagliacciata delle armi di distruzione di massa, sventolata ai quattro venti.Fino ad arrivare alla propaganda più becera e idiota (almeno un tempo erano più raffinati e sottili), che collegava Saddam Hussein a Bin Laden.

    Grazie al genio militare di Rumsfeld, invece di mandare una forza di occupazione consistente (come sostenevano alcuni generali come Shinseki), mandano un armada "leggera".

    Poi arriva la genialata suprema.Paul Bremer III (probabilmente un figlio di papà che manco sa pulirsi il culo) insieme ad altri capoccioni, sciolgono l'esercito iracheno e altri apparati.In poche parole tanti disoccupati armati e tanto caos.

    Non parliamo poi di svariati miliardi di $ finiti nel nulla fra corruzione, clientele e appalti truccati.

    I contractors che fanno il bello e brutto tempo, con sparatorie a go go.

    I terroristi islamici, fazioni religiose, faide etniche e rivalità tribali che alimentano il massacro dalla mattina alla sera.

    Da sottilineare anche l'approccio da cowboy dell'esercito Usa con la popolazione locale, fra le incazzature e le derisioni di diversi ufficiali europei.

    Poi è arrivato il generale Petraeus, nuova strategia, tecnologia migliore e mezzi migliori.Oltre alla riscoperta del "divide et impera", gli sciiti sempre più al potere e forse un contributo silenzioso alla stabilità da parte degli iraniani, legati a doppiofilo con gli sciiti iracheni.

    Ripeto: dopo 8 anni di guerra, l'unico risultato soddisfacente è la morte di Saddam Hussein e altri suoi ufficiali.Il resto un disastro completo.
    Sia per gli iracheni, che hanno visto centinaia di migliaia di vittime e una nazione distrutta.Sia per i soldati americani, presi per il culo e mandati a morire per far ricchi quattro stronzi dell'Upper east side.Sia per le popolazioni occidentali in generale, che hanno visto migliaia di miliardi di $ bruciati a favore di criminali e affaristi senza scrupoli.

    Ma ricordiamo brevemente i protagonisti:

    George Bush: il condottiero meno condottiero della storia (imboscato durante la guerra del Vietnam), che per poco non crepa per un salatino.
    Non mi sento nemmeno di dargli troppo addosso, in fondo era un bamboccio a cui dicevano "dì questo, fai questa faccia, alza il mento, fai un bel sorriso, bravo, ecco qua la caramella".

    Colin Powell: l'ex generalino lo ricordiamo per la prova di attore comico, con annesse fialette, all'Onu.

    Dick Cheney: il simbolo dell'affarismo politico e non.

    Tony Blair: esperto di marketing, lo si ricorda per il "cool britannia" e l'economia gonfiata a suon di bolle.Da bravo furbetto ha lasciato la patata bollente al suo successore.

    Aznar: lo ricordiamo per come ha suicidato il candidato PP nelle elezioni del 2004 contro Bambi...

    Silvio Berlusconi
    : non credo che ci sia bisogno di commentare.

    Saddam Hussein e soci: il cattivone, che come tutti i cattivoni megalomani e distruttivi, si è imbarcato in guerre perdenti, paranoie senza fine e massacri di massa, insieme ai suoi figli psicopatici e ai suoi miserabili gerarchi.
    Molti ci andavano d'accordo negli anni 80.Ecco a voi una foto ricordo:

    Spoiler:



    Alla domanda su questi incontri, Rumsfeld rispose: "Non ricordo, a quel tempo ero fan di Rick Astley"

    La coalizione dei volenterosi:
    "Ehi, l'impero ci chiama per una nuova campagna nel deserto, che ne dite?"
    "Che se guadagna?
    "Forse un appalto e du spicci"
    "Bella!"

    L'apparato militare industriale, lobbisti, banchieri, multinazionali, affaristi vari, contractors.
    : i veri vincitori...

  14. #14
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    però adesso c'hanno la democrazzzia

  15. #15
    L'Onesto L'avatar di Orrin
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    :clap:

    Io aggiungeri anche che il partito Baʿth benchè privato della figure di spicco più in vista (elementi compresi credo nel famigerato mazzo di carte) è uscito dalla porta per rientrare dalla finestra nella vita politca del paese; tale grazia non è stata concessa a migliaia di cittadini facenti parte di tale partito che hanno perso il posto di lavoro solo per la loro appartenenza politica, notare poi il piccolissimo dettaglio che senza il tesseramento baathista non era possibile entrare né nelle università né nella macchina statale.

  16. #16
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Alè!!! Come prevedibile da qualsiasi scemo (uno a caso: il sottoscritto ) non appena gli americani se ne sono andati, sono ricominciati i fuochi d'artificio!!!

    Iraq, attentati multipli a Bagdad
    almeno 40 morti e 150 feriti



    Tredici esplosioni, provocate sia da ordigni che da autobombe, in varie zone della città a soli quattro giorni dalla partenza dell'ultimo soldato statunitense. Il bilancio più grave nel distretto commerciale di Karrada. Mentre nel Paese divampa lo scontro tra sunniti e sciiti


    BAGDAD - Una serie di attentati coordinati ha colpito stamattina la capitale irachena, a soli quattro giorni dalla partenza dell'ultimo soldato Usa. Il bilancio provvisorio parla di almeno 40 morti e 150 feriti. Almeno cinque le aree colpite, secondo le prime ricostruzioni della polizia: due bombe nella zona centrale della città, un'autobomba nel distretto commerciale di Karrada e altre due esplosioni nella zona nord della città. Secondo la Bbc, gli attacchi sono avvenuti addirittura in 13 diverse zone della capitale. Non è giunta per ora alcuna rivendicazione degli attentati che, tuttavia, per l'organizzazione e il livello di coordimento sembrano riconducibili ad al-Qaeda. La guerra in Iraq sarà finita per gli Stati Uniti 1, ma per le strade di Bagdad dunqe si continua a morire.


    Questo mentre si aggrava la crisi politica che contrappone sunniti e sciiti. Negli ultimi giorni è stato spiccato un mandato di cattura nei confronti di uno dei due vice presidenti, il sunnita Tareq al-Hashemi, per presunte attività terroristiche: avrebbe avuto ai suoi ordini uno 'squadrone della morte'. Il premier Nouri al-Maliki, sciita moderato, ha ingiunto al governo autonomo del Kurdistan di consegnare Hashemi alle autorità centrali, e ha inoltre chiesto le dimissioni di uno dei suoi vice, Saleh al-Mutlak, anch'egli di confessione sciita e appartenente al cartello 'Iraqiya', lo stesso del vice presidente finito nell'occhio del ciclone: la colpa di Mutlak è l'aver definito il governo di unità nazionale a guida sciita una "dittatura". 'Iraqiya' dal canto suo ha intrapreso il boicottaggio dei lavori parlamentari e governativi, inducendo il primo ministro a minacciare di sostituire i membri del proprio gabinetto che fanno capo a tale partito.
    http://www.repubblica.it/esteri/2011...gdad-27032136/

    Un altro miracolo occidentale! Hanno davvero esportato una grande democrazia... ora va tutto bene...
    Ultima modifica di Manu; 22-12-11 alle 08:27:53

  17. #17
    Shogun Assoluto L'avatar di Lo Zio
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Irak: missione compiuta?

    Citazione Originariamente Scritto da Lightning Visualizza Messaggio
    su ragazzi non parliamo di sconfitta, sappiamo tutti il gravoso peso che gli USA devono portare avanti per il mondo, qualcuno deve pur portare democrazia a suon di bombe su questa terra.....
    freedom isn't free [cit]

  18. #18
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    missione compiuta eh?!?!
    subito 40 morti e centinaia di feriti, bel lavoro!!!
    stavano meglio quando c'era lui.

  19. #19
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Sciiti e Sunniti sono ora liberi ammazzarsi come preferiscono senza che Saddam ammazzasse entrambi, cosa c'è di più democratico ?

  20. #20
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Mah...io sinceramente non riesco più a fare il moralista con gli USA.

    Ora non mi riferisco a nessuno in particolare, perchè sinceramente non ricordo bene i vari nick...né è importante ai fini della discussione...però quando la democrazia è stata esportata in Libia e abbiamo realizzato che il rovesciamento dello status quo avrebbe penalizzato noi italiani, sotto sotto molti di noi, chi più o meno velatamente, ha rimpianto il buon vecchio Gheddy, che stringeva la mano a Berlusconi nel megacartellone di Tripoli.

    Quella stretta di mano, quella soffiata sul missile usa e via discorrendo, voleva dire vantaggi economici enormi...

    Quindi io mi chiedo, perchè dare contro agli USA, quando noi sostanzialmente ci comportiamo allo stesso modo, pur essendo di gran lunga più vincolati ?
    Dopotutto in Iraq anche noi abbiamo preso il nostro "pugno di dollari".

  21. #21
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Voi ci scherzate, ma è una tragedia immane... hanno completamente distrutto, impoverito ed imbastardito un paese che per rimettersi in carreggiata impiegherà almeno 50 anni.


    ma il bello è sempre stato leggere i discorsi di chi condivide l'idea dell' "esportare la democrazia"... roba da zelig, oserei dire

  22. #22
    Chiwaz
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    Predefinito

    Tu devi avere scoperto l'Iraq un paio di giorni dopo lo spread.

  23. #23
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Tu devi avere scoperto l'Iraq un paio di giorni dopo lo spread.
    Chiwaz, non te ne faccio una colpa se hai letto pochi miei post. Però evita battutine, se non sai le idee del tuo interlocutore

    Toh, per aggiungere qualcosa... frequento forum pieni dei peggiori americanfag esistenti... leggo roba che manco G.W.B. riuscirebbe ad immaginare... roba da far innervosire anche un santo
    Ultima modifica di Manu; 22-12-11 alle 12:44:00

  24. #24
    Chiwaz
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    Predefinito

    Per me puoi anche essere un osservatore ONU, ma un post come quello sopra non comunica nulla se non banalita'.

    Se e' vero che sei informatiSSimo, non si capisce minimamente.

  25. #25
    L'Onesto L'avatar di Orrin
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    Predefinito Re: Gli USA lasciano l'Iraq: missione compiuta?

    E' da circa 3 mesi a quesa parte che gli attacchi terroristici sono ripresi nei territori centrali dell'Iraq, ma la vera sorpresa fu quello compiuto in piena Green Zone a Baghdad ai danni di 2 deputati del parlamento iracheno; sono questi gli eventi che dovrebbero colpire: mettere bombe in zone commerciali è semplice, economico e dal sicuro risultato ma riuscire a raggingere i bersagli di alto profilo, in zone che sulla carta dovrebbero essere quelle più sicure, mette assi in discussione sia l'operato americano sia le capacità di garantire un percorso di sviluppo per il paese.

    L'Iraq è fragile, basta poco per farlo sprofondare nuovamente nella guerra civile. E il vero danno al paese fu inflitto all'epoca della prima Guerra del Golfo.

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