Ti stai incasinando.
Come si vede bene dal tuo foglio excel (colonna L, primo foglio), inarcassa calcola i rendimenti sulla media del patrimonio a cavallo dei due anni, e questo rendimento e' costante al 3,4%
Ovviamente se riporti il rendimento all'anno precedente, otterai:
Rendimento = (Patrimonio medio) / (Patrimonio anno precedente) * Tasso di resa
Ovviamente se il patrimonio e' in decrescita il rendimento che ti esce si riduce. Siccome negli ultimi 3 anni del bilancio inarcassa il patrimonio scende a colpi del 30%, ovviamente il rendimento che ti esce crolla. Ma questo e' dovuto al fatto che il rapporto (Patrimonio medio) / (Patrimonio anno precedente) diventa molto minore di 1, non al fatto che il tasso di resa effettivo scende.
Siccome quando vai ad alterare il bilancio nel tuo foglio, il rapporto (Patrimonio medio) / (Patrimonio anno precedente) non diventa mai minore di 1, se prendi di peso i rendimenti calcolati con la formula di sopra e li riporti in tabella fai un errore.
Comunque concordo che non ha alcun effetto sostanziale, infatti l'ho scritta come "nota a latere"
Rimanendo nell'ambito delle note tecniche, ma questa volta purtroppo non "a latere", il tuo foglio di calcolo per la riduzione pensionistica e' completamente sballato. Ti sei limitato a prendere le differenze prime delle pensioni stimate Inarcassa e moltiplicarle per un coefficiente, ma la differenza prima e' fatta di piu' elementi. Infatti:
Pensioni (T + 1) = (Pensioni(T) - Deceduti) * (1 + Inflazione) + NuoviPensionamenti
Espandendo:
Pensioni(T + 1) = Pensioni(T) * (1 + Inflazione) - Deceduti - Deceduti * Inflazione + NuoviPensionamenti
Trascurando il terzo termine in quanto prodotto di termini piccoli:
Pensioni(T + 1) - Pensioni(T) = Pensioni(T) * Inflazione - Deceduti + NuoviPensionamenti
Che approssimando scriviamo:
Pensioni(T + 1) - Pensioni(T) = Pensioni(T) * Inflazione - Pensioni(T) * Mortalita' + NuoviPensionamenti
E infine:
Pensioni(T + 1) - Pensioni(T) = Pensioni(T) * (Inflazione - Mortalita')
E con la mortalita' al 5% e l'inflazione al 2% finalmente scriviamo:
Pensioni(T + 1) - Pensioni(T) = NuoviPensionamenti - Pensioni(T)*3%
Per vedere un effetto notevole di questo errore, ammira come il monte pensioni rimane costante se azzeriamo i nuovi pensionamenti. Anche il risultato palesemente controfattuale da te osservato secondo cui esiste un "anno limite" per stabilizzare il bilancio con tagli alle erogazioni pensionistiche e' causato da questo errore.
L'errore purtroppo non e' ininfluente sui risultati finali perche', limitatamente alle riduzioni delle prestazioni pensionistiche, maschera parzialmente l'effetto perverso della riforma (cioe' l'incoraggiamento a salvaguardare i vecchi ed inculare i giovani) effetto che anche con una stima di primo ordine approssimativa come questa ritorna prepotentemente a farsi vedere. Stime ad approssimazione migliore otterrebbero solo l'effetto di sovrappesare ulteriormente le pensioni recenti rispetto a quelle piu' lontane nel tempo, accentuando ulteriormente l'effetto.
Per quantificare la differenza di stima ho usato come parametro il "vantaggio differenziale giovani", ovvero tra le differenza due quantita' B ed A cosi' definite:
A) Calo di pensioni da attuare nel 2014 per pareggiare il saldo previdenziale fino al 2050 (best outcome per i giovani)
B) Calo di pensioni da attuare nel 2030 per pareggiare il saldo previdenziale fino al 2050 (best outcome per i vecchi)
Con il calcoli che stanno attualmente nel foglio esce B - A = 10%
Con i calcoli aggiornati tenendo conto di quanto detto sopra esce B - A = 5%
Da notare che la differenza di stima e' divergente al crescere dell'anno utilizzato per la stima del parametro B