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  1. #1
    quello del copia/incolla
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    Predefinito Il Destino Incerto di THQ



    In queste ore THQ ha presentato il bilancio per il terzo quarto dell’anno fiscale in corso, che rivela perdite per 56 milioni di dollari, ovvero più del triplo rispetto 14,9 milioni dell’anno scorso. Unendo questo aumento del deficit al declino costante del valore azionario dell’azienda nell’ultimo anno (e alla recente minaccia di delistamento dal NASDAQ), viene da domandarsi come e perché il quinto publisher americano sia riuscito a infilarsi in un ginepraio di problemi come quelli che sta andando ad affrontare in questo periodo.

    Il problema principale, o almeno l’unico finora individuato dal management dell’azienda, risiede nel flop catastrofico di uDraw, la tavoletta grafica uscita in questi mesi su console HD, dove ha venduto ben al di sotto delle (pretenziose) aspettative del management di THQ, che si aspettava addirittura un raddoppio del fatturato grazie ad essa. Questo errore grossolano è stato forse l’ultimo chiodo sulla bara del bilancio 2011: THQ è stata costretta ad adottare misure di austerity non indifferenti, licenziando 240 impiegati nel ramo amministrativo e vendite, nonché a dimezzare persino lo stipendio del CEO Brian Farrell, che quest’anno prenderà “solo” 359.250 mila dollari, invece dei 718.500 contrattuali. Hai comunque detto nulla!

    Le sfortune di THQ, comunque, non sono arrivate all’improvviso con il fallimento di uDraw, ma hanno origine all’inizio dell’anno solare, con la pubblicazione di titoli sfortunati come Homefront e Red Faction Armageddon. Laddove il primo era stato pubblicizzato come un valido concorrente agli sparatutto made in EA e Activision, per poi rivelarsi un gioco tecnicamente arretrato sotto molti aspetti, il secondo rappresenta la summa di tutto ciò che non si doveva fare con un franchise open-world, resuscitato sorprendentemente bene. Invece di potenziare le caratteristiche free-roaming e la distruzione fisica vista in Red Faction Guerrilla, Armageddon ha puntato su una blanda storia fuori dal contesto della serie, ambientata in un insieme di cunicoli sotterranei in cui gli unici oggetti distruttibili erano tre-quattro casupole ogni tot cunicoli. Le basse vendite di entrambi i prodotti (nonostante Homefront abbia piazzato più di un milione di copie, le previsioni erano più rosee) hanno decretato la chiusura di Kaos Studios e del franchise Red Faction a tempo indefinito, accompagnata recentemente da MX vs ATV, anche questo vittima delle vendite infinitesimali.



    “Come è sopravvissuta THQ a questa serie di passi falsi?”, viene da domandarsi a questo punto, e la risposta arriva da dove meno ce la saremmo aspettata, ovvero dalle strade sporche e corrotte di Steelport. Saints Row: The Third e WWE ’12 sono stati gli unici titoli a generare profitti importanti nel terzo quarto 2011, con il primo addirittura indicato come il lancio più grosso di sempre per THQ, grazie a 3,8 milioni di unità vendute nel primo trimestre e un totale di 5-6 milioni previsto per la fine del ciclo vitale del gioco. Anche le vendite digitali sono in attivo, con un incremento del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, indubbiamente incentivate dalla continua pubblicazione di DLC per l’ultimo capitolo di Saints Row. Tuttavia, questi introiti superiori alle aspettative non hanno aiutato la crescita di THQ, e anzi sono riusciti a stento ad arginare il vuoto provocato dalle strategie sbagliate con uDraw e le vendite deboli dei titoli casual e per bambini, che un tempo consistevano una fetta consistente dei profitti del publisher, anche grazie al contratto di esclusiva con Disney.

    In una situazione così disastrosa, dove tutti o quasi gli obiettivi prefissati dal management si sono rivelati dei flop, centinaia di lavoratori vengono mandati a casa e il valore delle azioni arriva ai livelli della carta igienica, qualcuno si aspetterebbe una presa di responsabilità da parte di chi dirige l’azienda. Eppure, oltre al già citato dimezzamento dello stipendio del CEO, sembra che nessun amministratore di THQ sia intenzionato a mollare la poltrona. Un simile comportamento non ha mancato di suscitare l’ira di un presunto ex impiegato dell’azienda, per la precisione della disgraziata divisione uDraw, che ha quindi espresso in una lettera aperta il suo disagio contro l’azienda, non solo per il trattamento riservato al suo prodotto (tra l’altro dichiarato ufficialmente morto durante il rapporto finanziario citato all’inizio), ma anche per le ripetute scelte infelici effettuate dal management.
    I veri colpevoli indicati nella lettera sarebbero lo stesso CEO Brian Farrell e una serie di Vice Presidenti, direttori finanziari e legali scelti dallo sesso, che sarebbero accusati di aver voluto puntare tutto su una periferica datata come uDraw (uscita già da un anno per Nintendo Wii), ponendo obiettivi di vendita palesemente irrealistici e senza mettere a punto un eventuale “piano di riserva” in caso di fallimento della strategia.



    Non so quanto ci sia di vero in questa lettera, ma anche se fosse una minima parte sarebbe comunque un triste esempio di cattivo management che, purtroppo per noi italiani, non ci è nuovo. In questa crisi profonda per un’azienda importante come THQ, che si è guadagnato in passato il titolo di “Quinto Publisher Americano” dopo colossi come Electronic Arts, Activision e Ubisoft, esistono comunque dei prodotti in grado di risollevarne le sorti, che arriveranno nei prossimi due anni finanziari. Parlo ovviamente di titoli come Darksiders II (Giugno 2012), Metro: Last Light (primi mesi del 2013), Devil’s Third (primi mesi del 2013) e South Park: The Game (fine 2012), in uscita nell’anno fiscale 2013. Per non citare inSANE, Homefront 2 e il famigerato titolo di Patrice Désilets, ancora in sviluppo nello studio di Montreal, fissati per l’anno fiscale 2014. A questi si aggiunge l’MMO basato sulla licenza di Warhammer 40.000, Dark Millennium Online. Da quanto risulta, il publisher è alla ricerca di un partner finanziario per poter sostenere le non indifferenti spese di produzione di un titolo di questa importanza, così da formare una costellazione di “IP forti”, sulle quali THQ dovrebbe e “deve” puntare per risollevare le sorti della compagnia.

    Le conseguenze di un ennesimo fallimento manageriale potrebbero lasciare un vuoto insanabile non solo nel mercato finanziario, ma anche nel parco dei grandi publisher videoludici, dove THQ ha sempre portato innovazione, coraggio e freschezza di contenuti. Perché se un'azienda sparisce dalla contesa, non è mai una vittoria per nessuno. A prescindere, s'intende.

    Carlo "NeoSquall" Cicalese


  2. #2
    Shogun Assoluto L'avatar di SaTaN SHaRK
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    Predefinito Re: Il Destino Incerto di THQ

    A tutto questo c'è da aggiungere anche che la THQ paga uno sproposito per le licenze Games Workshop (Warhammer Fantasy e Warhammer 40.000).
    In particolare la stessa GW è in estrema crisi con i suoi due strategici da tavolo, hanno aumentato i prezzi del 50% (che non è cosa buona da fare in periodo di crisi) ed hanno sostituito le vecchie miniature metalliche con della resina di pessima qualità (che presenta moltissime imperfezioni dovute alle bolle d'aria, è molto più fragile del metallo, meno modificabile e si "scioglie" nelle estati torride!). La GW al momento si mantiene a galla solo grazie alle sue licenze per Boardgame (sia giochi di società che GdR) ed alle licenze dei videogiochi che compongono il 75% del suo fatturato.

  3. #3
    Il Puppies
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    Predefinito Re: Il Destino Incerto di THQ

    preso warhammer 40k.space marines

    delusione totale,come sprecare una licenza potenzialmente uber

    se non sanno sfruttare una licenza con cosi' tanto sex appeal,,si vede propio che sono nati nel segno del fail

  4. #4
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    Predefinito Re: Il Destino Incerto di THQ

    Beh Space Marine ha venduto bene, e serviva solo per promuovere e testare la base del prossimo MMO su base Warhammer 40k. Come dire una sorta di esperimento...

  5. #5
    Il Puppies
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    Predefinito Re: Il Destino Incerto di THQ

    Citazione Originariamente Scritto da SpillerO Visualizza Messaggio
    preso warhammer 40k.space marines

    delusione totale,come sprecare una licenza potenzialmente uber

    se non sanno sfruttare una licenza con cosi' tanto sex appeal,,si vede propio che sono nati nel segno del fail
    Dai delusione totale....direi proprio di no....è un gioco da 8 di voto nulla di +

    Sul fatto che la thq scelga giochi di mer... è vero perchè caxxo non puoi fare un red faction (*) quando quelli prima hanno venduto poco...concentra le tue risorse su darksiders 2 che magari diventando ancora + curato vende il triplo.
    Ultima modifica di Hellcobra; 19-03-12 alle 10:39:17

  6. #6
    Shogun Assoluto L'avatar di SaTaN SHaRK
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    Predefinito Re: Il Destino Incerto di THQ

    A quanto pare il CEO di Take-Two, Strauss Zelnick, ha annunciato che tra 6 mesi THQ potrebbe non esserci più per via delle politiche aziendali intraprese:"La strategia THQ ruotava principalmente attorno alle licenze. Acquisiva i diritti di marchi specifici come l'UFC, la WWE o un film, per creare il gioco ad essi ispirati. Noi, al contrario, come compagnia preferiamo lavorare su proprietà intellettuali originali. La differenza più importante sta nella qualità. Secondo Metacritic Take-Two vanta il più elevato livello qualitativo tra gli sviluppatori third-party. La qualità è veramente fondamentale. THQ possiede qualche buon titolo, ma il livello qualitativo generale non è paragonabile al nostro".

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