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  1. #26
    Il Nonno L'avatar di Edward Green
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Veramente questo è lo stile di vita di gran parte degli abitanti degli USA, da decenni.
    Non c'è niente di male, nè di strano, basta che piaccia e che ci sia la società adatta ad uno stile di vita del genere.
    Infatti stanno fallendo.

    A parte gli scherzi, il modello americano mi fa alquanto vomitare, anche se poi non è esattamente il modello ipotizzato Adamello, dato che più o meno vi è una cultura di fondo comune e i flussi interni fra gli stati, specialmente negli ultimi anni, sono in calo.

  2. #27
    Il Nonno L'avatar di Edward Green
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da adamello Visualizza Messaggio
    Perchè?
    Sei preoccupato da un punto di vista patriottico o sociale?
    Il modello da te evocato, sul lungo periodo, darebbe vita ad un sistema "nomade", dove determinate cose verrrebbero sacrificate con conseguenze pesanti:

    -Ripercussioni familiari

    La gente sarebbe continuamente in viaggio o comunque cambierebbe spesso residenza nell'arco di pochi anni.A meno di avere una sincronia fra moglie e marito, le famiglie sarebbero nettamente più fragili, con separazioni più frequenti (mi dispiace ma non credo nelle storie a distanza, con una piccola eccezione).Figuriamoci poi crescere i figli, i quali a loro volta sarebbero costretti a cambiare scuole, amicizie, località, se non gli stessi "educatori", in una fase cruciale della loro vita.
    Ho conosciuto "prototipi del genere", figli di genitori di diversa nazionalità, con famiglia allo sfascio, erranti per diverse nazioni.Emanavano un senso di tristezza lontano un km.

    -Ripercussioni sociali

    Dato che alla lunga nel modello tutti diventano erranti, le connessioni sociali (amici, gruppo di lavoro, ecc) diventano automaticamente più superficiali e meno stabili.La vita diventa quindi iper-flessibile e iper-dinamica, a scapito della stabilità.Paradossalmente dopo secoli e secoli, si ritornerebbe ad una sorta di nomadismo.

    -Ripercussioni sull'identità e quindi sulla stessa comunità

    A questo punto, vengono meno anche alcuni pilastri che formano l'identità di una persona.Lo stesso legame con il territorio d'origine, le sue tradizioni e la sua cultura, perderebbero notevolmente senso.Sarebbe la fine del concetto di nazionalità o di semplice comunità.
    Avremmo i cosiddetti "cittadini del mondo", definizione simbolo del nulla, che nella realtà sarebbero dei semplici consumatori la cui identità è data dagli status symbol e dalla professione in cui operano.

    E' ovvio che un mondo del genere è estremizzato e futuristico, ma è quello a cui punta la globalizzazione.Per carità, alcuni, una minoranza, sarebbe felice di errare per l'eternità, facendo la felicità di multinazionali e Dio Mercato.Ma sono dell'idea che invece la maggior parte cerca stabilità e una zona dove stanziarsi per lungo tempo.
    Ma come ho detto è un modello estremo.Infatti i tentativi di globalizzazione stanno già incominciando a fallire.

  3. #28

    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da cek21 Visualizza Messaggio
    tra l'altro con i contratti da tre mesi ti chiedono di essere già imparato,quindi chi non ha mai lavorato ciuppa alla grande


    e vai di curriculum falsi


    che poi se uno trova lavoro a tempo determinato a 500 km da casa una volta terminato il contratto come fa a continuare a pagare l'affitto?deve tornare per forza da mammà...a meno che dai 900 euri al mese non si metta da parte qualcosa per coprire le spese del periodo da disoccupato (ammesso che duri poco),il che significa casa-lavoro senza alcun tipo di svago...bella merda di vita
    Be 900 euro credo siano più che altro un caso italiano, penso che si possano trovare luoghi in cui il lavoro determinato sia più remunerativo(spero).
    E in effetti si il mio modello(vabbè lol...) prevede il ritorno a casa, dici che non regge?

    Citazione Originariamente Scritto da Edward Green Visualizza Messaggio
    Il modello da te evocato, sul lungo periodo, darebbe vita ad un sistema "nomade", dove determinate cose verrrebbero sacrificate con conseguenze pesanti:

    -Ripercussioni familiari

    La gente sarebbe continuamente in viaggio o comunque cambierebbe spesso residenza nell'arco di pochi anni.A meno di avere una sincronia fra moglie e marito, le famiglie sarebbero nettamente più fragili, con separazioni più frequenti (mi dispiace ma non credo nelle storie a distanza, con una piccola eccezione).Figuriamoci poi crescere i figli, i quali a loro volta sarebbero costretti a cambiare scuole, amicizie, località, se non gli stessi "educatori", in una fase cruciale della loro vita.
    Ho conosciuto "prototipi del genere", figli di genitori di diversa nazionalità, con famiglia allo sfascio, erranti per diverse nazioni.Emanavano un senso di tristezza lontano un km.

    -Ripercussioni sociali

    Dato che alla lunga nel modello tutti diventano erranti, le connessioni sociali (amici, gruppo di lavoro, ecc) diventano automaticamente più superficiali e meno stabili.La vita diventa quindi iper-flessibile e iper-dinamica, a scapito della stabilità.Paradossalmente dopo secoli e secoli, si ritornerebbe ad una sorta di nomadismo.

    -Ripercussioni sull'identità e quindi sulla stessa comunità

    A questo punto, vengono meno anche alcuni pilastri che formano l'identità di una persona.Lo stesso legame con il territorio d'origine, le sue tradizioni e la sua cultura, perderebbero notevolmente senso.Sarebbe la fine del concetto di nazionalità o di semplice comunità.
    Avremmo i cosiddetti "cittadini del mondo", definizione simbolo del nulla, che nella realtà sarebbero dei semplici consumatori la cui identità è data dagli status symbol e dalla professione in cui operano.

    E' ovvio che un mondo del genere è estremizzato e futuristico, ma è quello a cui punta la globalizzazione.Per carità, alcuni, una minoranza, sarebbe felice di errare per l'eternità, facendo la felicità di multinazionali e Dio Mercato.Ma sono dell'idea che invece la maggior parte cerca stabilità e una zona dove stanziarsi per lungo tempo.
    Ma come ho detto è un modello estremo.Infatti i tentativi di globalizzazione stanno già incominciando a fallire.
    Fatta mezza eccezione per il legame con territorio e tradizioni, che personalmente rispetto ma mi colpisce poco, tutte le altre obiezioni sono difficilmente attaccabili. Anche volendo essere cinici il discorso sulla famiglia è inattaccabile.

    Che dire, sono abbastanza privo di risposte e idee in merito, personalmente penso che volente o nolente mi troverò costretto(salvo colpi di fortuna) a vivere "da nomade". Effettivamente però la maggior parte della gente vuole costruirsi una famiglia, quindi è un bel casino.

    Be 900 euro credo siano più che altro un caso italiano, penso che si possano trovare luoghi in cui il lavoro determinato sia più remunerativo(spero).
    E in effetti si il mio modello(vabbè lol...) prevede il ritorno a casa, dici che non regge?
    Ultima modifica di adamello; 21-02-12 alle 19:17:39

  4. #29
    Shogun Assoluto L'avatar di Necronomicon
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Ma secondo voi è saggio farsi suggerire come vivere da chi prende milioni di euro e la situazione GENERALE di stati al fallimento e banche vivaci l'ha costruita mattone dopo mattone?

    Non è polemica, ma io non credo che queste entità sociali che suggeriscono a tutti un modello di vita atto al mantenere in piedi il loro (e nostro pur subendolo) castello di carte, facciano il mio bene sul lungo periodo.

  5. #30
    Il Nonno L'avatar di Edward Green
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Ma secondo voi è saggio farsi suggerire come vivere da chi prende milioni di euro e la situazione GENERALE di stati al fallimento e banche vivaci l'ha costruita mattone dopo mattone?

    Non è polemica, ma io non credo che queste entità sociali che suggeriscono a tutti un modello di vita atto al mantenere in piedi il loro (e nostro pur subendolo) castello di carte, facciano il mio bene sul lungo periodo.
    Verrà un momento in cui la gente darà la caccia a queste entità per impiccarle ai lampioni come nuovo ornamento cittadino.

  6. #31
    Chiwaz
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da Edward Green Visualizza Messaggio
    Il modello da te evocato, sul lungo periodo, darebbe vita ad un sistema "nomade", dove determinate cose verrrebbero sacrificate con conseguenze pesanti:

    -Ripercussioni familiari

    La gente sarebbe continuamente in viaggio o comunque cambierebbe spesso residenza nell'arco di pochi anni.A meno di avere una sincronia fra moglie e marito, le famiglie sarebbero nettamente più fragili, con separazioni più frequenti (mi dispiace ma non credo nelle storie a distanza, con una piccola eccezione).Figuriamoci poi crescere i figli, i quali a loro volta sarebbero costretti a cambiare scuole, amicizie, località, se non gli stessi "educatori", in una fase cruciale della loro vita.
    Ho conosciuto "prototipi del genere", figli di genitori di diversa nazionalità, con famiglia allo sfascio, erranti per diverse nazioni.Emanavano un senso di tristezza lontano un km.

    -Ripercussioni sociali

    Dato che alla lunga nel modello tutti diventano erranti, le connessioni sociali (amici, gruppo di lavoro, ecc) diventano automaticamente più superficiali e meno stabili.La vita diventa quindi iper-flessibile e iper-dinamica, a scapito della stabilità.Paradossalmente dopo secoli e secoli, si ritornerebbe ad una sorta di nomadismo.

    -Ripercussioni sull'identità e quindi sulla stessa comunità

    A questo punto, vengono meno anche alcuni pilastri che formano l'identità di una persona.Lo stesso legame con il territorio d'origine, le sue tradizioni e la sua cultura, perderebbero notevolmente senso.Sarebbe la fine del concetto di nazionalità o di semplice comunità.
    Avremmo i cosiddetti "cittadini del mondo", definizione simbolo del nulla, che nella realtà sarebbero dei semplici consumatori la cui identità è data dagli status symbol e dalla professione in cui operano.

    E' ovvio che un mondo del genere è estremizzato e futuristico, ma è quello a cui punta la globalizzazione.Per carità, alcuni, una minoranza, sarebbe felice di errare per l'eternità, facendo la felicità di multinazionali e Dio Mercato.Ma sono dell'idea che invece la maggior parte cerca stabilità e una zona dove stanziarsi per lungo tempo.
    Ma come ho detto è un modello estremo.Infatti i tentativi di globalizzazione stanno già incominciando a fallire.
    I rom sono lì che ti guardano e scuotono a testa, su tutti e tre i punti

    Che poi guardate che non ci si deve mica traslocare armi, bagagli e famiglia una volta al mese. Credo che già quando si cambi città o Stato tre o quattro volte nella vita si sia data prova di una certa flessibilità. Conosco gente con bambini anche piccoli che per ragioni di lavoro del padre lo ha fatto tranquillamente e nessuno ha nevrosi di alcun tipo

    Ovvio che la differenza sta nel volerlo fare oppure esserci obbligati.
    Ultima modifica di Chiwaz; 21-02-12 alle 19:50:24

  7. #32
    Shogun Assoluto L'avatar di Lo Zio
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    intendi i nomadi stabili nei campi da decenni?

  8. #33
    Il Nonno L'avatar di Muccolo
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    ma perché non inventano un qualcosa del tipo compro a rate un premio casa mettiamo di 200000€ che mi permette di andare a vivere dove cazzo mi pare in una casa messa a disposizione di tale valore, almeno uno si sposterebbe più facilmente dove trova lavoro, senza dover buttar via inutilmente i soldi in affitto, che per me sono i soldi sprecati nel peggiore dei modi visto che alla fine non ti resta in mano una fava pur avendo speso un capitale.

  9. #34
    Il Nonno L'avatar di SACRAMEN
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Ma perchè non si inventano di andare a cagare una buona volta piuttosto che venire a dirmi cosa devo fare nella vita?
    In fin dei conti il lavoro non me lo regala nessuno, la casa nemmeno, non cago soldi come quelli che ci vogliono nomadi... Quando loro per primi mi daranno l'esempio, forse li seguirò...

  10. #35
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di MrVermont
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da SACRAMEN Visualizza Messaggio
    Ma perchè non si inventano di andare a cagare una buona volta piuttosto che venire a dirmi cosa devo fare nella vita?
    In fin dei conti il lavoro non me lo regala nessuno, la casa nemmeno, non cago soldi come quelli che ci vogliono nomadi... Quando loro per primi mi daranno l'esempio, forse li seguirò...
    Quotone.

  11. #36
    Lo Zio L'avatar di Demien80
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Consolatevi fra 20\30 anni avremmo il mondo in mano vedremo che si inventerà la mia generazione per risolvere tutti i debiti dei padri e dei nonni..Poi dovreste pensare alle generazioni dopo la nostra ad occhio e croce se la passeranno peggio..e li ho davvero paura!

  12. #37
    Il Nonno L'avatar di cek21
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    i nonni non hanno fatto debiti,anzi se roma non è ancora come atene lo dobbiamo proprio a loro che con il boom economico hanno fatto il mucchietto e investito nel mattone piuttosto che andare alle maldive

    casomai i nostri genitori hanno generato il debito,gli anni '80 sono stati l'inizio della fine

  13. #38
    Il Puppies
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Io e mia moglie siamo flessibili, viviamo a 300 km di distanza per motivi di lavoro e manteniamo due case. Entrambi facciamo un secondo lavoro per permetterci il lusso di essere flessibili e quindi lavorare.
    Al di la delle propensioni di ognuno e dei desideri personali, un modello che porta questa flessibilità può andare tranquillamente all'altro paese per quello che mi riguarda (mi sono imposto di mantenere un tono civile....).

    Perchè se poi andate a vedere bene, siamo noi, gente comune, a dover fare gli eroi per garantire quel modello che porterà profitto a chi lo impone e lo gestisce; i loro figli non sono flessibili, non devono fare i salti mortali e hanno un bel posto fisso prenotato alla nascita.

    PS: premetto, ci reputiamo fortunati. Il problema è che non c'è spazio per altro, è un equilibrio precario che si basa sul tuo completo asservimento al meccanismo di guadagno per altri.
    Ultima modifica di Mad Max; 22-02-12 alle 13:09:10

  14. #39
    Il Puppies
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Altro post: eh sì, mi sa che seguirò questo sfogo!

    Tutto sommato mi sono convinto che nemmeno chi sponsorizza il modello della flessibilità nomade ci creda poi così tanto.
    Affermazione che deriva dalla mia personale esperienza (poi ditemi voi): le aziende all'inizio ti vogliono dinamico e flessibile ma dopo, passati 2 o 3 anni, nel momento in cui magari stanno pensando di caricarti sul loro groppone, cominciano avedere se sei sposato, se risiedi nel luogo di lavoro, se hai figli, se hai un mutuo.... insomma se non sei ancora libero come l'aria come eri all'inizio. Eh sì, perchè nel momento in cui hai imparato qualcosa e l'azienda si deve "impegnare" un pò di più con te, béh allora non puoi più essere un hippy sciroccato sempre in giro per il mondo, devi essere una persona con i piedi per terra!

  15. #40

    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Max Visualizza Messaggio
    Altro post: eh sì, mi sa che seguirò questo sfogo!

    Tutto sommato mi sono convinto che nemmeno chi sponsorizza il modello della flessibilità nomade ci creda poi così tanto.
    Affermazione che deriva dalla mia personale esperienza (poi ditemi voi): le aziende all'inizio ti vogliono dinamico e flessibile ma dopo, passati 2 o 3 anni, nel momento in cui magari stanno pensando di caricarti sul loro groppone, cominciano avedere se sei sposato, se risiedi nel luogo di lavoro, se hai figli, se hai un mutuo.... insomma se non sei ancora libero come l'aria come eri all'inizio. Eh sì, perchè nel momento in cui hai imparato qualcosa e l'azienda si deve "impegnare" un pò di più con te, béh allora non puoi più essere un hippy sciroccato sempre in giro per il mondo, devi essere una persona con i piedi per terra!
    Più che altro si promuove la flessibilità in nome, tra le altre cose, della tendenza a ricercare sfide ma se ti scoprono a fare colloqui per un lavoro migliore ti trattano come un traditore di guerra.
    Effettivamente forse oltre i dipendenti anche i datori di lavoro devono cambiare filosofia.

  16. #41
    Il Nonno L'avatar di cek21
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    si ma un sistema di flessibilità dove anche per il lavoro piu stronzo ti chiedono tot anni di esperienza fa ridere

    in pratica non cambi lavoro,al limite cambi l'azienda ma il lavoro è sempre quello

    questo sistema tiene fuori chi non ha alcuna esperienza lavorativa

  17. #42
    Il Nonno L'avatar di Edward Green
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da cek21 Visualizza Messaggio
    questo sistema tiene fuori chi non ha alcuna esperienza lavorativa
    Questo sistema sta fallendo.Ma dubito seriamente che vedremo i nostri leader dire alla tv "siori e siore, quello che vi è stato raccontato per 30 anni sono tutte stronzate.La famiglia mulino bianco sta diventando un ricordo del passato, alimentato da bolle su bolle, figlie di un sistema impazzito.Ergo vi auguro buona fortuna.Adios" mentre la telecamera riprende l'elicottero con cui lorsignori ci saluteranno.

  18. #43
    Il Nonno L'avatar di Boss-Fx
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Siamo d'accordo che possa andar bene una certa flessibilità, ma non certo una roba che ti porta a viaggiare per tutto il mondo per tutta la vita.
    Se conviene economicamente io sono per i bamboccioni
    Senza contare una cosa: lavoriamo per cosa ? Se devo abbandonare amici, famiglia, moglie, fidanzata e dimenticarmi i luoghi in cui sono vissuto... allora a che serve lavorare ? Per poter mangiare ? Per potermi comprare la play ?
    Cioè diventiamo davvero gli schiavi di chi è ricco e di certo non deve ruscare in capo al mondo...

  19. #44
    Lo Zio
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Penso che proprio la storia dei Rom, anzi proprio la Storia con la S maiuscola dovrebbe insegnare che il nomadismo è un modello fallimentare: uno dei passi più grandi che ha fatto l'umanità è stato proprio quello di passare dal "seguire i bisonti" all'agricoltura e all'allevamento. E' un concetto molto semplice: la caccia è molto piu' rischiosa e incerta e fa emergere la competizione negativa. Ci sentiamo fieri del nostro modello occidentale democratico e del rispetto dei diritti umani per poi ambire (proprio noi occidentali) a un modello di vita che fa tanto "homo homini lupus"? A questo punto torniamo pure alla rupe tarpea che almeno risolviamo la sovrappopolazione del pianeta.
    Un modello che segua la flessibilità puo' funzionare ancora ancora per i giovani, che vanno in giro giustamente alla ricerca di un lavoro piu' favorevole, ma poi è necessaria una certa stabilità, anche perche' il 50enne che perde il lavoro e magari gia' con famiglia a carico, come puo' competere?

  20. #45
    Il Nonno L'avatar di SACRAMEN
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Infatti, un 50enne non può competere, quindi sclera e si ammazza dopo aver sterminato la famiglia.
    In un colpo hai abbassato la popolazione, liberato un'abitazione ed eliminato una potenziale palla al piede per l'economia nazionale.
    Altro che i cinesi...

  21. #46
    Il Nonno
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Io posso considerarmi fortunato.
    Ho una casa mia senza muto (la fortuna del figlio unico e del culo fatto dai miei genitori per risparmiare soldi).
    Avevo un lavoro a tempo indeterminato, nel quale mi trovavo benissimo e la paga era dignitosa.
    Sempre con la stessa ditta ho accettato (per aiutare l'azienda, per esperienza personale e mettere da parte + soldi) di fare un nuovo contratto determinato ma ESTERO.
    Ed eccomi qua in Congo a farmi il mio culo per un futuro meno problematico possibile e con un bel bagaglio d'esperienza.

    In quanti andrebbero a lavorare all'estero? Certo la paga è migliore, ma non proporzionale al posto dove mi trovo e a ciò che perdo rimanendo qua (uscite con gli amici, la famiglia, ecc)....solo che non ho spese e tutto quello che guadagno rimane in banca (eccezion fatta per le bollette che non ho disdetto, tornando in italia ogni 3 mesi).

  22. #47
    L'Onesto L'avatar di Lester Burnham
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Cosa fai in Congo?

  23. #48

    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da Kinto Visualizza Messaggio
    Io posso considerarmi fortunato.
    Ho una casa mia senza muto (la fortuna del figlio unico e del culo fatto dai miei genitori per risparmiare soldi).
    Avevo un lavoro a tempo indeterminato, nel quale mi trovavo benissimo e la paga era dignitosa.
    Sempre con la stessa ditta ho accettato (per aiutare l'azienda, per esperienza personale e mettere da parte + soldi) di fare un nuovo contratto determinato ma ESTERO.
    Ed eccomi qua in Congo a farmi il mio culo per un futuro meno problematico possibile e con un bel bagaglio d'esperienza.

    In quanti andrebbero a lavorare all'estero? Certo la paga è migliore, ma non proporzionale al posto dove mi trovo e a ciò che perdo rimanendo qua (uscite con gli amici, la famiglia, ecc)....solo che non ho spese e tutto quello che guadagno rimane in banca (eccezion fatta per le bollette che non ho disdetto, tornando in italia ogni 3 mesi).
    Io andrò ma con l'idea di tornare ottenendo un posto forte della mia esperienza estera, terno al lotto...

  24. #49
    Shogun Assoluto L'avatar di Necronomicon
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Il congo mi pare un concetto di mobilità un po' estremo.

  25. #50
    Shogun Assoluto L'avatar di Lo Zio
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    Predefinito Re: [piccolo sfogo]Flessibilità e adattamento

    Citazione Originariamente Scritto da Lester Burnham Visualizza Messaggio
    Cosa fai in Congo?
    "I'm going to rip your balls off, so you cannot contaminate the rest of the world! I will motivate you, Private Pyle, IF IT SHORT-DICKS EVERY CANNIBAL ON THE CONGO! " [cit]

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