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  1. #1
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Arresti ed indagini eccellenti

    Dato che ultimamente non passa settimana senza che vengano fuori notizie di politici perquisiti/indagati/rinviati a giudizio e compagnia bella, nonché (per fortuna) notizie di retate di massa ai danni di cosche malavitose, credo non sarebbe male racchiudere tutte queste notizie in un topic apposito (il topic aperto da default credo non abbia più ragione d'esistere, almeno per come l'aveva inteso lui) . Ovviamente, per i casi "succosi" come quello della Lega ritengo sia necessario aprire dei topic appositi... dopo vedo di raccogliere la maggior parte delle indagini emerse (le indagini al Pirellone, Vendola, Errani, Emiliano, e così via)

    Questa è fresca fresca di oggi:

    Novecento firme false, indagato Podestà

    Accusato di falso ideologico: avrebbe dato ordine di truccare le liste del Pdl alle Regionali del 2010




    MILANO - Il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, in qualità all'epoca di coordinatore regionale lombardo del Pdl, sarebbe stato il promotore della presunta falsificazione delle firme a sostegno della lista di Roberto Formigoni e di quella provinciale del Pdl per le Regionali del 2010. È quanto emerge dall'avviso di chiusura delle indagini. Podestà è accusato di falso ideologico per aver, secondo l'accusa, indicato ad alcuni rappresentanti del partito di falsificare oltre 900 firme

    Da quanto si è saputo, a «tirare in ballo» Podestà sarebbe stata Clotilde Strada, che era all'epoca responsabile della raccolta firme del partito e che è stata anche collaboratrice della consigliera regionale Nicole Minetti. Strada, indagata assieme ad altre persone tra cui alcuni consiglieri provinciali e comunali locali del Pdl nel filone principale delle indagini chiuso nei mesi scorsi, ha raccontato davanti agli inquirenti che sarebbe stato Podestà, quando stava per scadere il termine della presentazione delle liste e non si era raggiunta la quota sufficiente delle firme, ad indicare di falsificare le firme a sostegno del listino di Formigoni e del Pdl. Podestà è accusato di falso ideologico pluriaggravato (perché sono più di 5 le altre persone indagate e perché sarebbe stato il promotore) e continuato, poiché le presunte firme false sono 926. Le firme, stando alle indagini, sono state riconosciute come false dalle persone il cui nome risultava posto a sostegno della lista, ma che hanno detto agli inquirenti di non aver mai firmato. La chiusura dell'inchiesta a carico di Podestà è uno stralcio di quella principale e deriva dagli interrogatori di Clotilde Strada e da alcuni riscontri negli atti da parte degli inquirenti.

    «SONO SERENO» - Podestà sul suo sito si difende: «Ribadisco la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati (...). Ripeto che la gestione esecutiva e gli adempimenti amministrativi della presentazione delle liste non era di mia diretta competenza, in quanto sempre stata, in ogni tornata elettorale, di responsabilità di un apposito ufficio del partito». «Quanto attinente agli atti non ha nulla a che fare con l'attività istituzionale e di amministrazione della Provincia, pertanto, sono assolutamente sereno e convinto che i dovuti chiarimenti saranno presto forniti e mantengo la mia fiducia nell'opera della
    magistratura».




    IL CASO «FIRMIGONI» - Le indagini principali, sempre per falso ideologico e coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, erano state chiuse lo scorso ottobre a carico di 15 persone, tra cui 4 consiglieri provinciali milanesi del Pdl e Clotilde Strada. Nel corso delle indagini sono state sentite più di mille persone e 926 hanno detto agli inquirenti che le firme non erano le loro, firme definite quindi dalla Procura «apocrife». In particolare, le indagini avrebbero accertato la falsità di 618 firme presentate per la lista «Per la Lombardia» di Formigoni (a sostegno del listino ne vennero presentate circa 3800 in totale e la quota necessaria per legge è di 3500) e di 308 firme per la lista della circoscrizione provinciale milanese del Pdl. Tra gli indagati nel filone chiuso ad ottobre ci sono i consiglieri provinciali Massimo Turci, Barbara Calzavara, Nicolò Mardegan e Marco Martino. Tra gli indagati anche il consigliere provinciale di Varese del Pdl Franco Binaghi, il sindaco di Magenta (Milano) Luca del Gobbo, il consigliere provinciale di Pavia Gianluigi Secchi e quello provinciale di Monza Massimo Vergani. L'inchiesta era nata a seguito di un esposto in Procura dei Radicali che, dopo aver dato «battaglia» al governatore (da loro soprannominato «Firmigoni») nei tribunali amministrativi per chiedere l'annullamento delle elezioni si erano presentati con tre scatoloni con dentro oltre 500 firme da loro ritenute false. Nel corso delle indagini principali Podestà era anche stato sentito come teste.
    http://milano.corriere.it/milano/not...44868449.shtml

  2. #2
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: Arresti ed indagini eccellenti (magistratura politicizzata / toghe rosse inside)

    Scusa Manu, giusto per capire, ma a cosa serve un topic contenitore di questo tipo? E' per un eventuale 'database' di riferimento?

    Lo chiedo più che altro perché di solito nei topic lista finisce che si parla poco dei casi specifici e ci si perde un po' via.

  3. #3
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: Arresti ed indagini eccellenti (magistratura politicizzata / toghe rosse inside)

    Vendola indagato per una transazione da 45 milioni con l’ospedale ecclesiastico Miulli

    Abuso d’ufficio, peculato e falso sono i reati che vengono contestati, a vario titolo, al governatore pugliese, agli ex assessori alla sanità, Alberto Tedesco e Tommaso Fiore, a monsignor Mario Paciello, vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e a don Mimmo Laddaga, direttore della struttura sanitaria

    Dopo che mercoledì ha ricevuto un avviso di garanzia per la presunta pressione nella nomina di un primario, nella serata di oggi il governatore della Puglia Nichi Vendola incassa una nuova accusa. Abuso d’ufficio, peculato e falso sono i reati che vengono contestati, a vario titolo, al governatore pugliese, agli ex assessori alla sanità, Alberto Tedesco e Tommaso Fiore, a monsignor Mario Paciello, vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e a don Mimmo Laddaga, direttore dell’ospedale ecclesiastico Miulli di Acquaviva.
    L’inchiesta, condotta anche in questo caso dalla pm della Procura di Bari Desiree Digeronimo, riguarda una transazione da 45 milioni di euro mai portata a termine tra la Regione Puglia e il Miulli. L’accordo sarebbe servito a chiudere un contenzioso amministrativo da 80 milioni. Il Miulli aveva presentato ricorso al Tar per chiedere il ripiano dei 42,6 milioni di disavanzo maturati dal 2002 al 2007. L’ospedale sosteneva di essersi indebitato per costruire la nuova grande sede con fondi propri (76 milioni fino a fine 200 perchè non aveva potuto utilizzare i fondi pubblici destinati all’edilizia sanitaria. In pratica il Miulli sosteneva che le spese sarebbero state maggiori rispetto ai rimborsi della Regione per le prestazioni sanitarie.


    Pochi minuti dopo il take derll’Ansa, arriva la replica di Vendola. “Ribadisco la mia totale assoluta estraneità a fatti che sono al di là di ogni mia immaginazione”. E ancora: “Qualche ora fa ho ricevuto la notifica di una richiesta di proroga di indagini da parte del gip di Bari. Si tratta di un procedimento penale del quale non avevo mai avuto alcuna notizia. Dal tenore dell’atto non sono in grado di capire ciò che mi sarebbe addebitato, ma, considerati i nomi coinvolti, deduco che si tratti di questioni relative all’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Sono rammaricato di aver ricevuto solo oggi questa notizia – prosegue – perché se la stessa mi fosse stata comunicata appena ventiquattrore prima, come è nel mio costume, avrei potuto informare la stampa e l’opinione pubblica in una unica soluzione”. “Quanto al merito, se per il professor Sardelli mi si addebita di aver fatto vincere il migliore – prosegue Vendola – qui per davvero non riesco ad immaginare nulla che possa riguardarmi, e tuttavia riserverò a questo secondo appuntamento, come nel mio stile e nella mia cultura, il medesimo impegno e la medesima serenità che si deve al lavoro della Magistratura. Spero che la vulgata del non c’è due senza tre non mi riproponga l’ulteriore amarezza di nuove comunicazioni per addebiti che sento sinceramente e convintamente molto lontani dal mio modo di essere”.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012...miulli/204073/
    Vendola indagato per nomina primario

    11 Aprile 2012 18:43 CRONACHE E POLITICA
    (ANSA) - BARI - Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e' indagato per concorso in abuso d'ufficio per aver favorito la nomina di un primario. Lo ha reso noto lo stesso Vendola che ha convocato una conferenza stampa d'urgenza. La nomina in questione è quella che riguarda il prof.Paolo Sardelli, primario di chirurgia toracica all'ospedale 'San Paolo' di Bari. ''Mi dichiaro assolutamente sereno, come sempre in passato'', ha detto Vendola ai giornalisti.
    http://www.corriere.it/notizie-ultim...01401689.shtml
    Terremerse, indagato Vasco Errani: "Mentì per proteggere il fratello"

    Avviso di fine indagine a nove persone

    Al Governatore dell'Emilia Romagna viene contestato il falso ideologico, la sua difesa: "Sono stato corretto". Al centro dell'inchiesta i finanziamenti alla cooperativa per realizzare una cantina vinicola a Imola, mai realizzata


    Vasco Errani (Foto Schicchi)

    Bologna, 16 marzo 2012 - Il governatore Vasco Errani, il fratello Giovanni, alcuni funzionari della Regione Emilia Romagna e alcuni imprenditori, per un totale di 9 persone, sono indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura sulla cooperativa agricola Terremerse.
    La Guardia di Finanza stamattina ha notificato a tutti l'avviso di fine indagine, atto che di solito prelude allarichiesta di rinvio a giudizio. L'inchiesta è del pm Antonella Scandellari e in Procura il riserbo è massimo.
    Secondo le accuse, la cooperativa di cui Giovanni Errani era presidente, ottenne nel 2005 un finanziamentodi un milione di euro (soldi della Regione, dello Stato, ma soprattutto della Ue) per realizzare una cantina vinicola a Imola.
    Secondo le accuse, il finanziamento fu concesso nonostante la cantina non fosse completata e quindi non fosse mai entrata in funzione. A Giovanni Errani e agli altri imprenditori viene dunque contestata la truffa aggravata ai danni di un ente pubblico.
    Al governatore Vasco Errani viene invece contestato il falso ideologico, perché nel 2009 dopo un articolo de Il Giornale sulla vicenda inviò una nota alla Procura per attestare la regolarità della procedura. Secondo la Procura quella nota conteneva informazioni non esatte sui documenti amministrativi dell'inter e quindi era fuorviante. Di qui l'accusa di falso.
    Per la nota è indagata anche la direttrice dell'ufficio legale della Regione per favoreggiamento personale (accusa che non si poteva contestare a Vasco Errani perché il codice esclude il favoreggiamento nei confronti dei parenti).
    La somma dei beni posti sotto sequestro dalle Fiamme Gialle, un milione di euro, e’ pari all’importo del finanziamento che la cooperativa, al tempo presieduta dal fratello di Vasco Errani, ottenne senza averne diritto, almeno secondo le conclusioni a cui e’ giunta il pm Antonella Scandellari, titolare dell’inchiesta che vede sotto accusa anche il Governatore per falso ideologico in atti pubblici.
    A Giovanni Errani sono stati messi sotto sequestro tre immobili. Gli altri due indagati nell’ambito della cooperativa Terremerse sono Gian Paolo Lucchi, il progettista che preparo’ il progetto per la realizzazione dello stabilimento vinicolo a Imola per conto della coop, e il direttore dei lavori, Alessandro Zanotti. Per Lucchi il sequestro riguarda cinque immobili, un’auto e quote societarie; per Zanotti, invece, sei immobili e quote societarie. I sequestri effettuati dalla Finanza sono finalizzati ad una futura confisca qualora ci dovesse essere una condanna. Per il momento, pero’, non sono effettivi: i beni, cioe’, rimangono nella disponibilita’ degli indagati anche se formalmente sono sequestrati e non possono essere venduti.

    ERRANI: SONO STATO CORRETTO
    “Nell’esprimere piena fiducia e rispetto nell’azione della magistratura, ribadisco la mia piena e consapevole convinzione della correttezza dell’operato mio e dell’operato dell’amministrazione. Sono certo che nel corso del procedimento emergerà con chiarezza questa verità”. Cosi’ il presidente della Regione, Vasco Errani, commenta le novità che lo riguardano dell’inchiesta Terremerse. "Questa mattina- scrive in una nota Errani- mi è stata notificata una informazione di garanzia, nell’ambito dell’indagine su Terremerse, con l’ipotesi di falso ideologico in riferimento alla relazione ricostruttiva dei fatti inviata a suo tempo alla Procura”. Ma il governatore si dice certo “che nel corso del procedimento emergerà con chiarezza questa verità”.

    E arrivando al Resto del Carlino
    per il Premio Marco Biagi
    , ha ribadito:
    "Sono e resto convinto della totale correttezza dell'operato della Regione. Quanto da noi detto alla procura era, ed è, a nostro avviso la verità".
    E quanto all'operato di suo fratello?
    "Io rispondo solo dell'operato della Regione"

    http://www.ilrestodelcarlino.it/bolo...rremerse.shtml
    Il resto a dopo

  4. #4
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: Arresti ed indagini eccellenti (magistratura politicizzata / toghe rosse inside)

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Scusa Manu, giusto per capire, ma a cosa serve un topic contenitore di questo tipo? E' per un eventuale 'database' di riferimento?

    Lo chiedo più che altro perché di solito nei topic lista finisce che si parla poco dei casi specifici e ci si perde un po' via.
    Per evitare di aprire numerosi topic (uno per ogni caso) e/o parlarne in Titanic.

    Per esempio... i casi Lega e Ruby sono molto importanti ed è giusto parlarne in topic appositi. Per altri casi (chessò, Vendola ed Errani) un topic dedicato forse è eccessivo, ma volendo uno può parlarne qui, evitando di scrivere in un altro topic.

    All'evenienza, poi, si può sempre aprire un topic dedicato, se si ritiene che sia il caso.

    E magari sì, può servire pure da "raccoglitore"...

  5. #5
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: Arresti ed indagini eccellenti (magistratura politicizzata / toghe rosse inside)

    Ok, vediamo come prosegue.

  6. #6
    Moderatore BI BI DA L'avatar di Jaqen
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    Predefinito Re: Arresti ed indagini eccellenti (magistratura politicizzata / toghe rosse inside)

    E' un topic insensato rispetto a tutte le linee guida di BS.

    Topic "contenitori" non servono, e non siamo una rassegna stampa.

    Se crei un topic, magari a spunto di un articolo, è per far nascere un qualche tipo di discussione su una tesi, una dottrina, un movimento od un evento, prendendoti lo spunto di indirizzarla.

    Per le miscellanee c'è Titanic. Ma anche per i "piccoli casi", su qualunque argomento siano, è molto più fruibile e preferibile un piccolo topic di 15-30 reply che altrettante sparse in X pagine di un topic fiume, che di solito tolleriamo solo per i grandi eventi (ie: elezioni).

    Oppure scegli un tema concreto e specifico (possibilmente non duplicato di quanto già c'è da altre parti) e lo sviluppi.


    Hai questo ponte, o ne nasce qualcosa, o si chiude.

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