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Discussione: gli specchio

  1. #1
    Il Nonno L'avatar di Lurge
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    Predefinito gli specchio



    Gli Specchio sono un gruppo comico di cabaret italiano, formato da Francesco Bettini, detto "Baccello", Paolo Rossi, detto "Barba" eClaudio Ciurlante detto "Acciuga", tutti provenienti da Pisa.

    Gli inizi

    Le prime apparizioni televisive degli Specchio sono state nei programmi "Ciao gente" (1984, condotto da Corrado) e "Buona domenica", entrambi su Canale 5. Ma la loro notorietà comincia due anni dopo grazie all'incontro con il regista Antonello Falqui con il quale realizzano quelli che saranno gli ultimi due programmi firmati dal grande maestro della Rai: "Un altro varietà" (1986), dove lanciano il tormentone "Scusi, me lo fa rivedere?", e l'omonima canzone messa a sigla di chiusura dello show, e "Cinema che follia" (198. Dello stesso periodo sono anche alcuni spettacoli teatrali: "Scusi me lo fa rivedere" (rappresentato al Teatro Belli di Roma e successivamente in Costarica all'interno del Festival Internazionale di Clownerie) e "Okkos’è" prodotto dal Teatro Variety di Firenze. In seguito lavorano ad altri programmi di rete nazionale e internazionale, fra cui "Ricomincio da due"(1990-91) sulla Rai, condotto da Raffaella Carrà, e "Tutti i frutti" (1991) in onda sulla spagnola Telecinco (l'emanzione iberica di Canale 5). A Canale 5 appunto approdano nel 1992, partecipando a "Sabato al circo" condotto da Gerry Scotti e Massimo Boldi, quindi lo stesso anno sono impegnati su Telecinco per la versione spagnola del programma.
    Proseguono in apparizioni televisive a carattere nazionale, in particolare li possiamo ricordare tra i comici di Vernice fresca condotto daCarlo Conti, su Cinquestelle. Nel 1993 il Dipartimento Scuola Educazione della RAI li scrittura per il programma Caramella del quale gli Specchio sono autori e, ancora una volta, eseguono le sigle musicali; il programma vince il premio "Umbria Fiction" per la tv dei ragazzi.[1]
    Un altro fortunato programma realizzato dal trio sarà lo Skazzaoke (1994), in onda su tutto il territorio nazionale dal circuito dell'Italia 9 Network, con il nome di Skazzaoke Dance, trasmesso anche più volte al giorno, data la sua breve durata. Lo show mostra alcune esibizioni del trio intento a suonare e cantare, rigorosamente in playback, alcuni brani tra i più famosi del periodo, ma con il testo modificato.
    Da questa idea nasce un varietà di buon successo, itinerante in varie discoteche toscane e trasmesso in differita dalle reti private regionali, che si protrae per il biennio 1996-1997, prima come Skazzaoke Supersciò ed infine come Pazzo Carrabile, dove gli Specchio, nelle vesti di conduttori, presentano giovani cabarettisti, riservandosi alcuni classici sketch del loro repertorio e l'esecuzione dello Skazzaoke, che veniva eseguito dal vivo su testo inviato di volta in volta dai telespettatori.
    Al tempo stesso hanno continuato a collaborare con la Rai, seppur in misura minore, partecipando a programmi per ragazzi tra i qualiGo Cart, Solletico e, in qualità di autori, al più recente Trebisonda.
    Dopo aver portato in scena lo spettacolo ll Vangelo secondo Baccello, replicato più volte, hanno collaborato con Rai Sat (Glu Glu) mentre sulle reti regionali hanno prodotto nel 2001 lo show Vietato sfumare. Nel 1995 gli Specchio hanno vinto due Premi Pegaso per il Miglior Programma Televisivo Autoprodotto.
    Il loro surreale look è caratterizzato da abiti coloratissimi, ispirato probabilmente ai personaggi della Disney; infatti i tre indossano dei guanti gialli simili a quelli di Topolino. Una particolarità dei loro sketch era il parlato: anziché registrare le voci in presa diretta, ogni personaggio doppiava se stesso utilizzando un particolare registro vocale: il più magro (Acciuga) utilizzava una voce molto acuta, mentre il personaggio più corpulento (Il Barba), comprensibilmente, parlava con una voce molto possente, quasi da orco. Anche se il labiale dei personaggi corrispondeva effettivamente alle parole che venivano sovrapposte, l'uso del doppiaggio creava un lieve effetto di fuori sincrono, che aumentava l'effetto surreale delle scenette; alle voci venivano poi anche aggiunti degli effetti sonori tipici dei cartoon.

  2. #2

    Predefinito Re: gli specchio

    ...devo avere ancora i loro autografi da qualche parte...che bei tempi...

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