Caro Severgnini nell’alluvione di scritti insensati che si leggono da parte di italiani che si sono scoperti tutti esperti politologi, monetaristi e tributaristi, c’e’ la ripetuta fanfaluca che l’Italia si regga e si debba reggere sulle piccole e medie imprese. A parte che le PMI sono il concentrato del peggio italiano – evasione fiscale, truffe sui contributi pubblici, lavoro nero, violazioni ambientali, mazzette a politici e finanzieri, nepotismo – sono quelle che in effetti hanno impedito all’Italia di crescere. Le PMI non investono in ricerca, in formazione scientifica o manageriale, in innovazione. Se il sistema industriale tedesco e’ cresciuto negli ultimi 10 anni e quello italiano no, e’ perche’ troppo spazio e’ stato lasciato ai piccoli e alle loro inefficienze e insufficienze.