La rottamazione forzata diventa forse perdere dei punti di riferimento. Ci sono dei grandi,cioè, non sono grandi solo per l'età che hanno, ma anche per l'esperienza che hanno. Poi l'attaccamento alle poltrone è un'altra cosa, da non confondere.Io penso che chi sa di aver già dato tutto debba avere la coscienza di fare un passo indietro e spostarsi, anche se la giovinezza non è garanzia di innovazione. Deve essere chi è già avanti col tempo a capire di dover fare un passo indietro. Prendere quello che c'è non deve significare accettare di essere sfruttati: il lavoro nobilita l'uomo, e lo nobilita perché lo rende libero di sognare e di realizzare i propri sogni, non schiavo. Non si può pensare che l'apprendimento di un ragazzo duri fino a 40 anni. Cioè: io da oggi fino ai 40 anni ho sempre una specie di debito. "E vabbè noi ti assumiamo, però gratis, però qui da noi impari". Una parola che manca in politica in questo momento credo sia l'onestà. Anzi la fiducia...