tl;dr quindi riassumo:
Avevo casa di proprieta', avevo un lavoro invidiabile, avevo (ho ancora, ma ok) famiglia. Ed e' qui il punto della mia particolare rabbia.
Sinche' ero solo, ovviamente non avevo paura delle brutture del paese. Non c'era problema. Gli incompetenti in gruppo con me brillavano di incompetenza cosi' chiaramente che la loro carriera veniva mutilata sul nascere.
Tutto andava assolutamente bene. Con quasi 20 anni di esperienza in reti e IT, massacravo cialtroni come ridere. Dopo aver lavorato in realta' politiche e politicizzate , e anche come freelance, ormai i dilettanti con la bella cravattina mi evitavano.
Ma ad un certo punto, succede che nasce mia figlia.
Parlate con la preside delle scuole elementari/medie e vi rendete conto che in un paese normale non la metterebbero nemmeno in un Call Center.
La scuola italiana e' preda dei sessantottini, i quali odiano per ideologia e principio il merito e sono punitivi verso i primi della classe, dicono che per imparare c'e' ancora tutta la vita e non insegnano nulla, e non controllano quanto accade, lasciando le scuole in preda ai bulli ed agli adolescenti allo stato brado.
La scuola italiana oggi ha un obiettivo ideologico , quello di umiliare, vessare (o lasciarlo fare a bulli allevati APPOSITAMENTE) i primi della classe, e mettere tutti sullo stesso mediocre piano, per combattere in ogni modo il merito. Che i sessantottini temono e hanno sempre temuto.
In questo senso, questa e' la rabbia: hanno un ostaggio. E la renderanno una completa deficiente buona solo a prostituirsi ( casomai non lo avete capito questo e' il destino, da qui a 10 anni, delle donne italiane, andate in qualche paese povero dell'america latina per vedere come finira' ) con il giusto modello di tanga.
E quando ve ne andrete, avrete questa rabbia. Perche' sapete bene che potevate bivaccare su una montagna di corpi dei nemici, in uno scontro da uomini. Ma l'italiano e' un codardo, non un uomo. E' un codardo cui la velleita' fascistoide fa recitare la parte del grand'uomo, dell'eroe, ma alla fine, non si batte mai.
Qualcuno mi ha detto che con un blog come questo, esistendo da prima di Grillo, se avessi iniziato nello stesso periodo sarei come Grillo.