Caro Signor Severgnini, ieri ero in metropolitana e mi sono permesso di dire a una più che ragazza che non era una cosa giusta gettare a terra i fogli di carta che poco prima aveva avuto in mano, esistono i cestini, non l’avessi mai fatto mi ha aggredito a parolacce e insulti tipo “vecchio schifoso e parassita… ci rubate tutto…dovreste scomparire a 60 anni ecc.”. Il ragazzo che era con lei è intervenuto spintonandomi, ha solo sbagliato…vecchio…perchè pur avendo 67 anni pratico ancora e con soddisfazione Aikido, sono riuscito ad immobilizzarlo e consigliargli di scendere dal vagone. Questo episodio però mi fa pensare con preoccupazione a cosa potrà succedere in un prossimo futuro se questa crisi che quasi tutti stiamo vivendo, intendo lavoratori dipendenti e pensionati, non avrà una fine o peggiorerà. Giovani furiosi e frustrati contro vecchi secondo loro gaudenti e con i portafogli imbottiti dai furti perpetrati a loro danno in quanto parecchi di noi hanno avuto un lavoro e godono tuttora di pensione? E’ questo che pensano i giovani? Che l’origine dei mali italiani siamo noi vecchi? Chi vende a loro queste notizie e perchè? Cosa bisogna pensare allora dei politici che dopo pochi anni di governo hanno vitalizi da sogno? Di alti dirigenti liquidati a suon di miliodi di euro e via regalando? E’ una triste vecchiaia quella che mi si para dinnanzi e non certo solo a me ma occorre dire ai giovani che noi vecchi non siamo agnelli sacrificali, si diano invece da fare, meno ipod e ipad e come dicevano i nostri ancora più vecchi “fà andà i man” nel senso lavorativo intendo e anche reimparare l’educazione, il senso civico e il rispetto reciproco, anzichè cercare la rissa cercare l’amore e la comunione reciproca, lo dice anche l’Aikido, si combatte solo se non vi è altra soluzione.