Storie di vita vissuta.
Una volta accade una cosa, che credo, abbia influenzato pesantemente la mia esistenza e quindi volevo raccontarvela..
Quando ero adolescente era abitudine mia e dei miei amici, ritrovarci nel bar sotto casa, un locale veramente mal frequento, con spacciatori, tossici e ladri e tra questi ce ne era uno chiamato Giovannino anche detto la primula rossa di Sesto San Giovanni.
Era un tossico che si faceva di eroina, era talmente fatto che le braccia per i buchi che aveva, erano piene di lividi tanto che sembravano maculate come quelle di un dalmata.Aveva la faccia piena di brufoli, credo che fosse dovuto dal sangue marcio,tanto che quando lo guardavi in viso, il colore che percepivi era solo il bianco e rosso. Lui era il classico tossico che per procurasi la roba andava a rubare le auto e tutti noi sapevamo, che se non fosse stata per la sua dipendenza , da quanto era abile e furbo, sarebbe diventato miliardario( all'epoca c’erano le lire)
Ad un tratto, mentre io e i miei amici giocavamo a biliardino, che era disposto in una saletta nel retro del locale, davanti ad un uno specchio che prendeva tutta la parete per poi finire vicino all'entrata di una porta che introduceva al bagno, si avvicinò Giovannino.
Io ero posizionato, rispetto al biliardino, con lo specchio alle spalle, in di difesa e il mio amico Mirko era in quella d’attacco ,Giovannino entrò nella saletta e ci guardò, poi vide lo specchio e si avvicinò ad esso. Siccome dalla mia parte c’era il muro e quindi non aveva modo di passare, allora lo fece dalla parte del mio amico, vicino alla porta del bagno, che corrispondeva con la fine del biliardino.
Dunque dopo cinque minuti che lui era lì ci bloccammo, perché Giovaninno era in fissa davanti allo specchio, noi continuammo ad osservarlo, scambiandoci poi degli sguardi per capire che razza di intenzioni avesse e nel caso prendere provvedimenti.
A quel punto lui avvicinò le mani al viso e con le dita schiacciò uno dei suoi brufoli.A questo punto voi direte :”che schifo” e avete ragione ma non basta , perché sfiga vuole ,la materia che esplose da quella pustola andò a finire sul braccio del mio amico Mirko.
L’espressione che apparve sulla faccia del mio caro amico, era indescrivibile, per darvi una vaga idea , potrebbe essere quella di Malgioglio davanti alla visione di una figa.
Ma non finì lì, il mio amico Mirko terrorizzato fece un balzo e urlando uscii fuori dal bar , io preoccupato, vista la sua reazione, lo seguii, anche perché ci tenevo e volevo tanto bene al mio amico Mirko.
Ed è proprio fuori dal bar, che accadde il misfatto, che ormai mi porto dietro da tanti anni e che vorrei risolvere una volta per tutte. Infatti cosa accadde, trovai il mio amico Mirko a cui volevo tanto bene, perché eravamo cresciuti insieme, con il braccio teso, lontano dal corpo, come se non volesse che facesse parte di esso e nello stesso momento, faceva una cosa, che ancor oggi non riesco a spiegarmi: riusciva a piangere , vomitare , chiedermi aiuto e urlare AIDIESSEEEEEE tutto nello stesso momento. E io ero lì… che guardandolo ridevo, perché non riuscivo a capacitarmi della scena,e più lui urlava e mi chiedeva aiuto, più io ridevo e non intervenivo,c’è da dire che non sapevo cosa fare e poi in quegli anni girava una pubblicità dell'aids che, faceva vedere dei tizi con gli aloni viola intorno e io credevo che se lo avessi toccato,poi mi sarebbe venuta anche a me. Vabbè…
Lui scappò e d’ allora non lo vidi più per tanto tempo e quando finalmente, dopo parecchio, riuscii a incontralo non mi volle più parlarmi..eppure io gli volevo tanto bene!! Adesso credo, siccome ho visto la serie My name is Earl ,penso che la causa delle mie disgrazie, sia dovuta anche da questo perdono ,mai ricevuto da parte sua.
