Cari Italians,
Ho fatto le scuole elementari alla fine degli anni 70 in un paese in provincia di Bologna. Eravamo tutti figli di bolognesi o, come nel mio caso, di emigranti meridionali che si erano quasi perfettamente integrati. Un giorno un circo si fermo al paese ed un bambino figlio di circensi frequento la nostra scuola per circa una settimana. Ci sembrava tutto molto strano: la sua faccia piu scura, quasi sporca, i suoi modi selvatici non potevamo decifrarlo e cominciammo a chiamarlo lo straniero. In realta anche i genitori meridionali a me sembravano stranieri, inclusi i miei. Non riuscivano a liberarsi completamente dellinflessione dialettale, gesticolavano troppo e le loro espressioni sembravano sempre fuori luogo. I bolognesi, invece, erano raffinati, freddini al punto giusto, e lasciavano piu liberi. Mio figlio ha 8 anni, e frequenta la terza elementare in un paese vicino a Londra. Oggi ha festeggiato il suo compleanno e mentre si mangiava allegramente la torta abbiamo contato le nazionalita dei bambini presenti: polacco, giapponese, italiano, belga, francese, lituano, inglese, irlandese, spagnolo, togolese e tedesco. 11 nazionalita diverse, su 11 bambini invitati. Un bel record, ho pensato. A volte i tempi cambiano davvero in meglio!