Sinceramente non sapevo cosa mi sarei trovato di fronte, una volta lanciato l'eseguibile del gioco. Intendiamoci, avevo già fatto la conoscenza di Miss Croft in almeno un paio di eventi, ad almeno un paio di fiere, ma un conto è giocare "controllato", altra cosa è avere tutto lì, a portata di mano, nel buio della mia stanza o con il Conte che sbraita nella scrivania di fianco, in ufficio. Qui in redazione, il primo a provarlo è stato l'inossidabile TMB.
Mirko ne ha viste talmente tante, nel mondo dei videogiochi, che le sue espressioni facciali sono diventate il metro per capire chi, tra di noi, investirà il proprio tempo con questo o quel titolo.
E quando è tornato in ufficio dopo aver trascorso la prima sera con Lara, abbiamo compreso istantaneamente che molte delle nostre ore future sarebbero state dedicate all'esplorazione dell'isola su cui l'eroina riportata in vita da Crystal Dynamics è naufragata. Chi ha avuto il compito di ricominciare la serie, di posare la prima pietra miliare, lo ha fatto con garbo e stile, almeno a mio modo di vedere. Con Tomb Raider ho provato - ed era tanto che non mi capitava - quel fastidio nell'appoggiare il pad sulla scrivania per dedicarmi ad altro che ha caratterizzato le mie esperienze ludiche più forti. E non è stato l'aspetto grafico, appagante, a tenermi incollato al monitor, ma il cuore di ogni esperienza "videogiocosa", il gameplay, supportato da una storia che ce la fa. II nuovo Tomb Raider è divertente da giocare. Sempre. Non ha un momento di stanca che sia uno, almeno a parere di chi scrive, ed è capace di farsi esplorare in lungo e in largo senza che la cosa diventi frustrante o che, peggio, rischi di sembrare inutile. Ho letto molte critiche all'intelligenza artificiale del gioco, ma, onestamente, era parecchio che non trovavo combattimenti così divertenti in un action adventure in terza persona. Spesso, però, le immagini valgono più di mille parole. E proprio pensando a questo che, dal numero che stringete tra le mani, The Games Machine si occuperà, oltre che di raccontarveli, anche di farvi "vedere" i giochi che vengono recensiti. Come? Sfruttando la Realtà Aumentata. Se avete uno smartphone o un tablet, iOS o Android, andate su App Store o Google Play e scaricate Sprea Play. Questa app, gratuita, vi permetterà di fruire dei contenuti in realtà aumentata disponibili in ogni recensione, che siano trailer o video commentati. Quello che dovrete fare è lanciare I'App e inquadrare l'immagine di apertura dell'articolo per vedere il filmato direttamente sullo schermo del vostro dispositivo.
Siamo galvanizzati da questa cosa: speriamo che piaccia a voi tanto quanto ha convinto noi e che
aumenti, oltre alla realtà, i1 piacere di avere una copia di TGM tra le mani.
Davide "ToSo" Tosini