Sentendo il peso che mi opprimeva spostarsi rotolai sulla schiena e mi ritrovai carponi a pochi metri dalla porta... recuperai il mio arco e mi rialzai cercando di riprendermi e di capire quale fosse la situazione.... vidi la bestia a terra ed altre due che ci venivano incontro... a quel punto incoccai una freccia e mirai al volto di una delle due, lo fissai per qualche istante e poi mollai la corda, lasciando volare il dardo...
In un istante è il caos: fiotti di sangue nero inondano la stanza, le lame stridono contro le ossa e le grida coprono i vostri tentativi di riorganizzarvi. Uccidete e macellate, tentando di rimanere in vita.
Poi, il silenzio. Camminate sopra i corpi fino ad entrare in quella che sembra una camera di coltura. Od un obitorio: in grosse vasche putride galleggiano corpi che tremano, ed esseri lamentosi giacciono sui tavoli.
Riconoscete nell'elfo, con un moto d'orrore, Fayles, che aveva rapito i fanciulli.
Lercio come un macellaio, è piagato nel volto da fatiche e orrori, e tuttavia vi sorride con una bocca vuota e nera.
Indossa lunghi guanti di cuoio, ed una lunga veste, anch'essa di cuoio, porta i segni di innominabili operazioni. In mano ha quello che sembra un piccolo pugnale. Sul tavolo di fronte a lui, legato, un essere indicibile mugola mentre vomita sangue.
<<Benvenuti! Sono contento che siate qui, finalmente qualcuno viene a osservare la mia gloria!>>, dice.
"gloria? a me sembra pura follia. Lasciami indovinare... questi sono, anzi, erano i piccoli scomparsi... li hai usati per questa follia..." incoccai una freccia, puntando al volto "maledetto... "
"gloria? a me sembra pura follia. Lasciami indovinare... questi sono, anzi, erano i piccoli scomparsi... li hai usati per questa follia..." incoccai una freccia, puntando al volto "maledetto... "
<<Scomparsi? Mio buon...Faramir, giusto? Io avevo annunciato il mio progetto! Grazie a me non dovremo più temere che i nostri figli vengano inghiottiti dall'ombra! Ricordate il balrog? Io soffersi più d'ogni altro la sua venuta! Persi i miei ragazzi, e promisi che mai più...mai più...
Questi sono i nuovi elfi, pronti a resistere all'Ombra! Levatevi!>>
Ma come risposta ebbe solo uno strillo e del gorgogliare sordo.
Lasciai la diplomazia e le parole agli altri e mi concentrai sul resto... tenendo l'arco in mano percorsi la stanza con lo sguardo, aspettandomi di vedere sorgere da un momento all'altro sorgere dal nulla qualche strana - e terribile - creatura...
"quindi tu, maledetto folle, per proteggere chi ami dall'oscurità, la fai diventare parte di essa?" gridai pieno di ira, mirai alla faccia dell'elfo caduto
Rispondo perchè non mi pare che nessuno voglia aggiungere nulla!
<<Frenate la vostra ira, fratelli! Non capisco proprio il motivo di tanto rancore, dovreste essermi grati...ed invece avete massacrato i figli di chi vi ha chiesto aiuto! I veri mostri siete voi. Ma>>, aggiunge, inginocchiandosi, <<se così stanno le cose, fate di me quanto desiderate>>.
"Bene, allora raccontaci la tua storia Fayles, e dal principio. Perchè hai ridotto così dei poveri bambini innocenti?" fece Cacio in tono perentorio ma con la spada sempre sguainata...
<<Va bene, re. Vi racconterò tutto dal principio, così che possiate capire...ricorderete tutti l'ultima discesa dell'ombra nei nostri boschi, immagino. Il mancato ritorno dei miei adorati figli fu la più tremenda delle maledizioni. Essi furono inghiottiti dalle fiamme, che mi restituirono solo rabbia e desiderio di vendetta. Decisi che quanto accaduto non si dovesse mai ripetere: studiai il corpo, e capii che potevo rinforzare i nostri figli rendendoli dei guerrieri straordinari. Tuttavia, i nostri sovrani non capirono...puah, pazzi! Fu per questo, ed ammetto l'azzardo del mio piano, che decisi di agire da solo. Chiamai a me i figli migliori della nostra comunità, dopo aver scoperto queste grotte ed averci ricavato un degno laboratorio, e ve li condussi. I miei esperimenti non sono ancora giunti al termine, poichè pare che dopo il trattamento la, ehm, mente debba compensare l'assoluta forza del corpo, svanendo. Sto provando ad utilizzare miscugli vegetali per controbattere questa tendenza, ma sono ancora lungi dal risultato...>>
Mentre dice questo, dal tavolo dietro di lui si alza un lamento.
"Faccia a terra, allarga gambe e braccia."ordinai allo scienziato pazzo "Lo porteremo al villaggio, dove subirà la sua giusta punizione... se ne usciamo vivi..." dissi agli altri
L'elfo esegue i vostri ordini.
Lo trascinate fuori dalla sala, dalle segrete, ripercorrendo a ritroso il vostro cammino, guidati da una scia di morte e dolore.
Siete di nuovo al villaggio, in una assemblea che puzza d'odio. Fayles prova a difendersi, grida. Piange.
Piange, sputando mentre cerca di alzare la sua voce sopra quelle di coloro che urlano l'impiccagione. E mentre pende dalla forca, non riuscite a lavarvi via dagli occhi e dalla mente quanto avete visto, e l'impressione che più che un carnefice, il morto fosse solo un figlio sfortunato del dolore che ci porta per mano.
Fine. Finalmente.
Scusate tutti i disagi provocati dai miei numerosi problemi, siete stati tutti bravissimi e gentilissimi!
Buon anno nuovo.
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