Il mese che si sta concludendo è stato caratterizzato da quella che, in redazione, abbiamo ribattezzato come "Steam Week". Valve, la software house che ci ha regalato perle del calibro di Portal, Team Fortress 2, la serie di Half-Life e Steam, per l'appunto, ha indetto tre conferenze stampa virtuali a poca distanza l'una dall'altra.
Entreremo maggiormente nel dettaglio dei tre annunci nel dossier che troverete a pagina 18, ma per aiutare i più distratti li riassumiamo anche qui. Il primo giorno è stato svelato SteamOS, un nuovo sistema operativo che in molti si sono affrettati a definire come una distro di Linux con un'altra skin. Il secondo giorno è stata la volta delle Steam Machines, che sono dei PC, più o meno performanti, che ricordano quella Steam Box di cui si parla da tanto tempo. Il terzo giorno pensavamo che fosse la volta di una resurrezione: che fosse Half-Life 3 o un nuovo giro con Portal non era importante. Ci importava solo vedere il numero 3 accanto a uno qualsiasi dei titoli storici di Valve.
Gabe e compagni, tuttavia, hanno preferito evitare riferimenti biblici. Nessuna rinascita in vista: il terzo annuncio mirava a mostrare al mondo un nuovo pad, concepito con il PC bene in mente. Il controller presentato è sicuramente innovativo e gradevole alla vista (anche se, a uno sguardo distratto, può ricordare un po' un vecchio pad di Microsoft). C'è da sperare che sia anche comodo da usare e che non costi una fortuna, ma è presto per affrontare questo discorso. Con queste tre mosse, a cui vanno affiancate tanto la modalità Big Picture (praticamente la miglior interfaccia vista sino a oggi nell'ambito dell'intrattenimento domestico) quanto il Family Sharing (che consente di condividere la propria libreria di giochi con altri PC nella stessa casa), Valve ha un solo obiettivo in mente e non ne ha mai fatto mistero. Vuole entrare nei nostri salotti dalla porta principale e fermarsi accanto al nostro televisore in pianta stabile, possibilmente costringendoci a dimenticarci di quegli scatolotti "next-gen" che ad alcuni paiono già obsoleti se confrontati con l'architettura dei PC odierni.
L'obiettivo è ambizioso e la sfida è probabilmente più impegnativa di quella che venne affrontata con il lancio di Steam. Valve vuole dare inizio a una rivoluzione: vuole cambiare il nostro modo di giocare, di vivere l'intrattenimento, di farci intendere il PC.
Un obiettivo da niente, vero? L'unica cosa certa è che, se rivoluzione sarà, i tempi non saranno brevi. La forza delle console risiede in tre punti chiave: il costo, ridotto se paragonato a quello di un PC di fascia medio/alta, lo standard imposto (una e una sola configurazione disponibile) e la facilità d'uso. Scardinare questi tre dogmi è decisamente complicato, ma sicuramente non impossibile.
Specie se nella stanza dei bottoni ci sarà chi, per primo, è riuscito a portare il Digital Delivery nelle nostre case.
Buona lettura.


Davide "ToSo" Tosini