No, non è questione di mobbing, o altre problematiche relative ai colleghi. Per riassumere: non è esattamente che mi ammazzi di lavoro, anzi. Sì, ci sono momenti nei quali ho un po’ da fare, ma durano poco, e ricomincio a rallentare ciò che faccio per poter arrivare alle 18,30 senza girarmi i pollici.
Non è che l’azienda dove lavoro vada male, quindi ho poco lavoro perché non ce n’è: le mansioni per le quali mi hanno assunto, smaltito il pregresso (ho sostituito un’altra persona, che si era licenziata di comune accordo con la società perché non c’era intesa reciproca, da quello che ho capito), fanno sì che non sia occupato decentemente ogni giorno. L’esatto contrario. E la cosa mi fa stare MALE. Davvero MALE.
La cosa “ironica” è che piaccio ai miei datori di lavoro: sono stato assunto, sfruttando la presenza nelle liste di mobilità, per un primo contratto di mesi, scaduto e rinnovato senza una piega per altri 6 mesi. Finiti i quali, da quello che ho capito, sarei assunto a tempo indeterminato. E oggigiorno…. Oltretutto è a 6 minuti e mezzo a piedi da casa, nel vero senso della parola.
Cosa faccio?? Ne parlo coi miei diretti superiori? Così facendo non mi tronco ogni possibilità di essere assunto a tempo indeterminato? Fossi nell’azienda, dividerei il lavoro che porto avanti io fra le persone già esistenti, e ciao ciao a me. Perché devono pagare uno stipendio (e contributi vari) se ne possono benissimo fare a meno?? Sto zitto, e stringo i denti, facendo finta di lavorare quando non c’ho un cazzo da fare?
Capisco che non è facile rispondere, e più che altro il mio è uno sfogo… abbiate pazienza…
P.S.: c’è nessuno che si vuole mettere in proprio e aprire con me un box di CrossFit a Forlì? Scherzo perché non ho né il capitale né il coraggio e le competenze fisiche, ma sarebbe davvero da tentare. Io mi occuperei della parte amministrativa. C’è da fare i soldi, dato che non c’è nulla del genere nella Romagna sud orientale.