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  1. #1

    Predefinito Papa Francesco continua a cambiare il Vangelo a suo piacimento…

    Nella giornata di Domenica 27 ottobre 2013, nel corso della SANTA MESSA PER LA GIORNATA DELLA FAMIGLIA, in occasione dell’ANNO DELLA FEDE, Papa Francesco ha pronunciato, dal Sagrato della Basilica Vaticana, l’Omelia riferendosi in particolare alla Parabola del Fariseo e del Pubblicano: “Le Letture di questa domenica ci invitano a meditare su alcune caratteristiche fondamentali della famiglia cristiana.
    1. La prima: la famiglia che prega. Il brano del Vangelo mette in evidenza due modi di pregare, uno falso – quello del fariseo – e l’altro autentico – quello del pubblicano. Il fariseo incarna un atteggiamento che non esprime il rendimento di grazie a Dio per i suoi benefici e la sua misericordia, ma piuttosto soddisfazione di sé. Il fariseo si sente giusto, si sente a posto, si pavoneggia di questo e giudica gli altri dall’alto del suo piedestallo. Il pubblicano, al contrario, non moltiplica le parole. La sua preghiera è umile, sobria, pervasa dalla consapevolezza della propria indegnità, delle proprie miserie: quest’uomo davvero si riconosce bisognoso del perdono di Dio, della misericordia di Dio.
    Quella del pubblicano è la preghiera del povero, è la preghiera gradita a Dio che, come dice la prima Lettura, «arriva fino alle nubi» (Sir 35,20), mentre quella del fariseo è appesantita dalla zavorra della vanità.” http://www.vatican.va/holy_father/fr...miglia_it.html
    Vediamo cosa dice in realtà il testo della parabola del Fariseo e del Pubblicano dal Vangelo secondo Luca:
    “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato.” Lc 18, 10-14
    I Pubblicani al tempo di Gesù erano ebrei che collaboravano con l’Impero romano, riscuotendo a loro nome le tasse, e godevano di una fama pessima. Venivano considerati peccatori pubblici.
    Il Vangelo secondo Luca ci presenta la figura di Zaccheo che era appunto un pubblicano (19,1-10):
    “Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E’ andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».”
    Per fortuna i pubblicani secondo Papa Francesco sono poveri…
    Papa Francesco esalta la Povertà al solo scopo di nascondere le vere cause della diffusione del malessere sociale garantendo la piena subalternità della Chiesa Cattolica al potere temporale attuale, rinunciando così a guidare o a ispirare una sana e vera opposizione sociale e politica. Non indicare con chiarezza le cause della povertà dilagante significa rendersi complici di chi ne è responsabile.



    http://conoscererendeliberi.wordpres...uo-piacimento/

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Re: Papa Francesco continua a cambiare il Vangelo a suo piacimento…

    ti sei dimenticato di mettere questa
    Ultima modifica di gmork; 09-11-13 alle 12:27:22

  3. #3
    Shogun Assoluto L'avatar di Necronomicon
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    Predefinito Re: Papa Francesco continua a cambiare il Vangelo a suo piacimento…

    Sono entrato incuriosito, ma effettivamente è una cazzata.
    Perché "Quella del pubblicano è la preghiera del povero" cioè " umile, sobria, pervasa dalla consapevolezza della propria indegnità, delle proprie miserie" non significa affatto che il pubblicano è povero, ma bensì che la preghiera che usa è quella che direbbe un povero.


  4. #4
    Il Fantasma L'avatar di andre51
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    Predefinito Re: Papa Francesco continua a cambiare il Vangelo a suo piacimento…

    Citazione Originariamente Scritto da novaragiacomo Visualizza Messaggio
    Nella giornata di Domenica 27 ottobre 2013, nel corso della SANTA MESSA PER LA GIORNATA DELLA FAMIGLIA, in occasione dell’ANNO DELLA FEDE, Papa Francesco ha pronunciato, dal Sagrato della Basilica Vaticana, l’Omelia riferendosi in particolare alla Parabola del Fariseo e del Pubblicano: “Le Letture di questa domenica ci invitano a meditare su alcune caratteristiche fondamentali della famiglia cristiana.
    1. La prima: la famiglia che prega. Il brano del Vangelo mette in evidenza due modi di pregare, uno falso – quello del fariseo – e l’altro autentico – quello del pubblicano. Il fariseo incarna un atteggiamento che non esprime il rendimento di grazie a Dio per i suoi benefici e la sua misericordia, ma piuttosto soddisfazione di sé. Il fariseo si sente giusto, si sente a posto, si pavoneggia di questo e giudica gli altri dall’alto del suo piedestallo. Il pubblicano, al contrario, non moltiplica le parole. La sua preghiera è umile, sobria, pervasa dalla consapevolezza della propria indegnità, delle proprie miserie: quest’uomo davvero si riconosce bisognoso del perdono di Dio, della misericordia di Dio.
    Quella del pubblicano è la preghiera del povero, è la preghiera gradita a Dio che, come dice la prima Lettura, «arriva fino alle nubi» (Sir 35,20), mentre quella del fariseo è appesantita dalla zavorra della vanità.” http://www.vatican.va/holy_father/fr...miglia_it.html
    Vediamo cosa dice in realtà il testo della parabola del Fariseo e del Pubblicano dal Vangelo secondo Luca:
    “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato.” Lc 18, 10-14
    I Pubblicani al tempo di Gesù erano ebrei che collaboravano con l’Impero romano, riscuotendo a loro nome le tasse, e godevano di una fama pessima. Venivano considerati peccatori pubblici.
    Il Vangelo secondo Luca ci presenta la figura di Zaccheo che era appunto un pubblicano (19,1-10):
    “Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E’ andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».”
    Per fortuna i pubblicani secondo Papa Francesco sono poveri…
    Papa Francesco esalta la Povertà al solo scopo di nascondere le vere cause della diffusione del malessere sociale garantendo la piena subalternità della Chiesa Cattolica al potere temporale attuale, rinunciando così a guidare o a ispirare una sana e vera opposizione sociale e politica. Non indicare con chiarezza le cause della povertà dilagante significa rendersi complici di chi ne è responsabile.



    http://conoscererendeliberi.wordpres...uo-piacimento/

    Non è una novità che i papi hanno cambiato il Vangelo, caro Giacomo
    “DA PIETRO, primo vescovo di Roma, sino al papa attuale, Francesco, si estende una lunga successione di sommi pontefici, addirittura più di 260”. Questo è ciò che afferma il frate cattolico Anthony Foy nel Southern Cross, un settimanale cattolico dell’Africa meridionale. E aggiunge: “È questa ininterrotta successione di papi che possiamo additare con fiducia quando ci viene chiesto di dimostrare che la Chiesa Cattolica fu fondata da Gesù Cristo”.
    Si può sostenere con fiducia che questa lunga successione di papi ebbe inizio con l’apostolo Pietro? Stando alla teologia cattolica, quattro papi si sarebbero succeduti dopo Pietro sino all’anno 100 E.V.: Lino, Anacleto, Clemente I ed Evaristo. La Bibbia in effetti menziona un cristiano di nome Lino che viveva a Roma. (2 Timoteo 4:21) Tuttavia, non c’è nulla che faccia pensare che Lino, o chiunque altro, fosse un successore papale di Pietro. L’apostolo Giovanni, che scrisse cinque libri della Bibbia nell’ultimo decennio del I secolo, non menzionò mai nessuno dei cosiddetti successori di Pietro elencati sopra. In effetti, se ci fosse stato un successore di Pietro, la scelta non sarebbe forse caduta logicamente su Giovanni stesso?
    Quanto all’affermazione secondo cui Pietro sarebbe stato il primo vescovo di Roma, non esiste nessuna prova che dimostri che egli sia mai stato in questa città. In effetti, Pietro stesso dichiara di aver scritto la sua prima lettera da Babilonia. (1 Pietro 5:13) L’argomento cattolico secondo cui Pietro avrebbe usato il nome “Babilonia” per riferirsi in maniera criptica a Roma non ha alcun fondamento. Al tempo di Pietro la Babilonia letterale esisteva ancora. Inoltre, a Babilonia c’era una comunità giudaica di considerevoli dimensioni. Visto che Gesù incaricò Pietro di concentrare la sua predicazione tra i giudei circoncisi, è del tutto ragionevole credere che Pietro si sia recato a Babilonia a tale scopo. — Galati 2:9.
    È da notare, inoltre, che Pietro non si definì mai nulla più di un apostolo di Cristo. (2 Pietro 1:1) In nessun passo della Bibbia egli è chiamato “Santo Padre”, “Sommo Pontefice” o “Papa” (termine affettuoso latino che significa “padre”). Al contrario, Pietro ubbidì umilmente alle parole di Gesù riportate in Matteo 23:9, 10: “Inoltre, non chiamate nessuno padre vostro sulla terra, poiché uno solo è il Padre vostro, il Celeste. Né siate chiamati ‘condottieri’, perché uno solo è il vostro Condottiero, il Cristo”. Pietro non accettò di essere venerato. Quando il centurione romano Cornelio “cadde ai suoi piedi e gli rese omaggio . . . Pietro lo fece levare, dicendo: ‘Alzati; anch’io sono un uomo’”. — Atti 10:25, 26.
    Quanto ai 260 presunti papi, il sacerdote Foy ammette: “Diversi non sono stati degni del loro alto ufficio”. Tentando di giustificare questo fatto, la New Catholic Encyclopedia afferma: “Ciò che importava ai fini del governo era la carica, e non la personalità del singolo papa. Personalmente egli poteva essere un santo, un uomo mediocre o persino un furfante”. Ma credete che Cristo avrebbe usato uomini del genere per rappresentarlo?
    Ad ogni modo, l’affermazione secondo cui il papato sarebbe stato fondato da Gesù semplicemente non trova sostegno nella Bibbia. Secondo l’Encyclopedia of Religion, persino studiosi cattolici odierni ammettono che “non c’è alcuna prova biblica diretta che Gesù abbia istituito il papato come carica permanente entro la chiesa”.
    Ciao Andre51

  5. #5
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Re: Papa Francesco continua a cambiare il Vangelo a suo piacimento…

    cosi' come gesu' rescuscitò lazzaro dopo 4 giorni, cosi' andrea51 ha resuscitato un 3d morto da un anno. e' dunque andra51 meglio di gesu'? votiamolo come papa, dico io

    cmq, per quel che vale, penso pure io che su molte cose non ce la raccontano giusta, ma questo non vuol dire che questo non sia il miglior papa che potesse capitare. ed e' andata di culo (ops, che volgarita' ^^), che se su quella sedia ci finiva bertone...

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