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  1. #76
    Lo Zio
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

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    A 60 anni credo emigrino non per lavorare quanto per andare a svecchiare all'estero, quindi fottesega.
    cioè fottesega che le uniche persone con un reddito, fornito per altro dallo stato, lo vadano a spendere altrove mentre continuano a recepirlo? siriusli?

  2. #77

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da PinHead81 Visualizza Messaggio
    A 60 anni credo emigrino non per lavorare quanto per andare a svecchiare all'estero, quindi fottesega.
    Prima avevi detto 40-50enni.

  3. #78
    PinHead81
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da Banner Visualizza Messaggio
    cioè fottesega che le uniche persone con un reddito, fornito per altro dallo stato, lo vadano a spendere altrove mentre continuano a recepirlo? siriusli?
    Sostanzialmente sì figurati se i nostri problemi son quelli. Idem per i 40-50enni che emigrano e portano fuori i loro preziosi cervelli e forza-lavoro, io onestamente non vedo il problema...chi può e vuole lo fa; questo come influenzerebbe la mia vita?

  4. #79
    Lo Zio
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da PinHead81 Visualizza Messaggio
    Sostanzialmente sì figurati se i nostri problemi son quelli. Idem per i 40-50enni che emigrano e portano fuori i loro preziosi cervelli e forza-lavoro, io onestamente non vedo il problema...chi può e vuole lo fa; questo come influenzerebbe la mia vita?
    Imho si. Paghi delle pensioni che non aumentano consumi, perdi professionalità la cui mancanza genera un peggioramento generale del sistema lavoro e con ogni italiano che emigra aumentano le ragioni per emigrare per chi è ancora qui.

  5. #80

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Non sono loro ad influenzare la tua vita, ma chi ha ridotto questo paese in condizioni tali per cui per lavorare bisogna andarsene, e non più solo nella quota fisiologica di giovani che lo possono fare anche solo per ambizione o formazione, ma in una percentuale significativa della forza lavoro di qualsiasi età che non ha alternative.

  6. #81
    PinHead81
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da Banner Visualizza Messaggio
    Imho si. Paghi delle pensioni che non aumentano consumi, perdi professionalità la cui mancanza genera un peggioramento generale del sistema lavoro e con ogni italiano che emigra aumentano le ragioni per emigrare per chi è ancora qui.
    Si per carità non intendevo dire che non colgo le implicazioni di cui parli, solo non le reputo così incisive. O meglio, sulle pensioni sarei anche d'accordo ma non sulla perdita di professionalità.
    Citazione Originariamente Scritto da Callaghan Visualizza Messaggio
    Non sono loro ad influenzare la tua vita, ma chi ha ridotto questo paese in condizioni tali per cui per lavorare bisogna andarsene, e non più solo nella quota fisiologica di giovani che lo possono fare anche solo per ambizione o formazione, ma in una percentuale significativa della forza lavoro di qualsiasi età che non ha alternative.
    Vedi sopra, facevo un discorso egoistico e a breve-medio termine. Che il sistema Italia sia allo sfascio purtroppo è evidente io per questioni di affetti e mancanza di coraggio credo che, purtroppo, non riuscirei mai a fare il passo in questione (a meno di finire in condizioni veramente estreme).

  7. #82
    alberace
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da masterz Visualizza Messaggio
    ma , e' gia stata avanzata l'ipotesi che i 35 euro al giorno sono quelli stanziati dal governo ma che in realta' ai poveri naufraghi gli arrivano gli spicci ?
    i 35 euro al giorno sono i vari rimborsi a chi fornisce vitto e alloggio ... ?
    guadagnano più di un poliziotto (cit.)

  8. #83
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da alberace Visualizza Messaggio
    guadagnano più di un poliziotto (cit.)
    beh uno di quelli che ci guadagnava era il fratello di giovanardi. mica lo vorresti lasciare in povertà?

  9. #84
    Shogun Assoluto L'avatar di NoNickName
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da abaper Visualizza Messaggio
    beh uno di quelli che ci guadagnava era il fratello di giovanardi. mica lo vorresti lasciare in povertà?
    Nel senso cjhe dirige un centro accoglienza?

  10. #85
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da NoNickName Visualizza Messaggio
    Nel senso cjhe dirige un centro accoglienza?
    Due o tre, andando a memoria

  11. #86

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da Banner Visualizza Messaggio
    cioè fottesega che le uniche persone con un reddito, fornito per altro dallo stato, lo vadano a spendere altrove mentre continuano a recepirlo? siriusli?
    Sento spesso di pensionati italiani che vivono come re in Bulgaria. Lì mille euro al mese e sei un nababbo.

  12. #87
    Shogun Assoluto L'avatar di NoNickName
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Posso testimoniare che con la tassazione più basa sulle pensioni in Germania la pensione italiana può aumentare anche del 50%.

  13. #88
    Il Nonno L'avatar di Lord Derfel Cadarn
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    qualche dettaglio in più da La Stampa, foglio particolarmente sensibile al problema.
    i dati naturalmente sono riferiti sempre al 2013, sono impaziente di vedere i dati del 2014 per vedere se con Menga Nostrum i prodi governanti certificati IQ-9000™ sono riusciti a spezzare le reni al saldo negativo tra arrivi e partenze...


    -----------------

    Crollano gli immigrati, record di italiani in fuga


    La fotografia dell’Istat: il numero di emigrati mai così alto negli ultimi dieci anni







    09/12/2014
    giuseppe bottero



    Crolla il numero degli stranieri che scelgono il nostro Paese, balza quello degli italiani che decidono di cambiare vita e nazione. L’Istat fotografa i flussi migratori, e conferma che l’Italia sta tornando una terra di emigranti. Nel 2013 le immigrazioni dall’estero sono state 307 mila, 43 mila in meno rispetto all’anno precedente: un calo del 12,3%. La flessione, spiegano dall’istituto di ricerca, è imputabile soprattutto ai cittadini stranieri, il cui numero scende da 321 mila nel 2012 a 279 mila nel 2013. Insomma, attraiamo di meno. Nei dati però si osserva anche una contrazione delle iscrizioni dall’estero di cittadini italiani (da 29 mila a 28 mila unità).

    Le comunità più rappresentate
    Con 58 mila ingressi la comunità più rappresentata tra gli immigrati è quella rumena, seguono: marocchina (20 mila), cinese (17 mila) e ucraina (13 mila). Rispetto al 2012, risultano in calo di 23 mila unità le iscrizioni di cittadini rumeni (-29%). In termini relativi, calano significativamente anche le iscrizioni di cittadini ecuadoriani (-37%), ivoriani (-34%), macedoni (-26%) e polacchi (-24%).

    Ecco chi sceglie la fuga
    A colpire è il numero dei nostri connazionali che sceglie la fuga. Circa 44 mila emigrazioni, sulle complessive 125 mila registrate nel 2013, riguardano cittadini stranieri. Il numero di cittadini stranieri che lasciano l’Italia è in aumento rispetto all’anno precedente (+14,2%), ma ancor più marcato è l’incremento dei nostri connazionali che decidono di trasferirsi in un Paese estero. Il numero di emigrati italiani, calcola l’Istat, è pari a 82 mila unità, il più alto degli ultimi dieci anni, in crescita del 20,7% rispetto al 2012. Tale incremento, insieme alla contrazione degli ingressi (pari a mille unità, 3,5% in meno del 2012) ha prodotto nel 2013 un saldo migratorio negativo per gli italiani pari a -54 mila, quasi il 40% in più di quello del 2012 nel quale il saldo risultò pari a -38 mila.

    Le mete di destinazione
    Le principali mete di destinazione per gli italiani sono il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e la Francia. Nel loro insieme questi paesi accolgono oltre la metà dei flussi in uscita. Le migrazioni da e per l’estero di cittadini italiani con più di 24 anni di età (pari a 20 mila iscrizioni e 62 mila cancellazioni) riguardano per oltre il 30% laureati, la cui meta preferita è il Regno Unito.

    I motivi della fuga
    La situazione, spiegano dalla Coldiretti, sembra peggiorare nel 2014 e il motivo principale che spinge i giovani a lasciare l’Italia è il fatto che il 19 per cento consideri il Paese fermo in cui non si prendono mai decisioni, una percentuale del 18 per cento punta il dito sulle tasse e il 17 per cento chiama in causa la mancanza di lavoro a pari merito con la mancanza di meritocrazia. La percentuale di chi è disposto a lasciare il proprio Paese è più alta per gli under 35 anni maschi (57 per cento) rispetto alle giovani donne (45 per cento) e raggiunge il picco massimo del 59 per cento tra i 18-19 anni. La percentuale sale anche con il grado di istruzione e raggiunge il 55 per cento per i livelli alti. «In un Paese vecchio come l’Italia la prospettiva di abbandono evocata dalla maggioranza dei giovani italiani è una perdita di risorse insopportabile se si vuole tornare a crescere», dice il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
    Ultima modifica di Lord Derfel Cadarn; 09-12-14 alle 14:18:31

  14. #89
    Azatoth
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Insomma stiamo spendendo un sacco di soldi per formare una forza lavoro che arricchirá i paesi stranieri: di sicuro ci ringrazieranno parecchio per tutto quello che gli abbiamo fatto risparmiare tra scuola e sanitá.

  15. #90
    Vitor
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    E l'invasione?
    (sì i dati non contano i clandestini, etc.)
    Ultima modifica di Vitor; 10-12-14 alle 18:37:03

  16. #91
    Il Nonno L'avatar di Lord Derfel Cadarn
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da Azatoth Visualizza Messaggio
    Insomma stiamo spendendo un sacco di soldi per formare una forza lavoro che arricchirá i paesi stranieri: di sicuro ci ringrazieranno parecchio per tutto quello che gli abbiamo fatto risparmiare tra scuola e sanitá.
    "A sentire i portavoce del governo italiano, vi sono numerosi investitori esteri che sono desiderosi e scalpitano di poter investire in Italia non appena quest’ultima avrà dato avvio al piano di riforme strutturali che i mercati finanziari e l’Europa richiedono per consentirle di essere più competitiva. Anche questa è l’ennesima favola. Non si tratta di investimenti e capitali esteri che arrivano a rafforzare il tessuto imprenditoriale italiano, quanto piuttosto di un’operazione di colonizzazione da parte di fondi sovrani, operatori istituzonali del risparmio gestito e raider finanziari. A quel punto l’Italia sarà trasformata in una grande società per azioni in cui gli azionisti di maggioranza saranno soggetti di diversa nazionalità, arabi, russi, cinesi e americani. Agli italiani resterà il rimpianto (meritato) di essersi fatti sottomettere per l’ennesima volta."

    e comunque ormai è endemica, a chiunque abbia esperienza all'estero vengono chieste informazioni per l'espatrio...

    Spoiler:
    Da mesi è ormai la domanda che mi viene posta in continuazione, sia dal vivo che via web. Dove andare, in quale Paese trasferire la propria famiglia, il proprio patrimonio e la propria attività professionale o imprenditoriale, lasciandosi alle spalle una decadente e svilente Italia. Ne ho parlato diffusamente all’interno dell’ultimo libro, dando indicazioni soprattutto ai giovani ragazzi che si apprestano a finire il loro percorso di formazione, proviamo pertanto a fare un outlook su questo tema. Tanto per iniziare, quello che ho notato da inizio anno è l’intensificarsi di questo fenomeno, vale a dire che mentre due anni fa la preoccupazione principale di lettori e followers si poteva riassumere nella difesa e protezione dei propri risparmi o della propria azienda, ora si sta assistendo ad una mutazione o evoluzione di questi bisogni. Non si tratta più di difendere la ricchezza finanziaria, quanto piuttosto il proprio stile di vita ed il tenore di benessere e sicurezza della propria famiglia. Molti se ne vogliono andare non solo per le vicende politiche e l’oppressione fiscale che stanno caratterizzando il Paese ormai da oltre due anni, ma anche perchè nauseati dall’invasione diversamente bianca che stanno vivendo sulla loro pelle.

    Mi scrivono da tutta Italia, sottolineando come non ne possono più, piccoli paesi di provincia un tempo oasi di stabilità e serenità sociale che in poco tempo hanno visto esplodere fenomeni e casi di microcriminalità, regolarmente impunita. Interi quartieri delle città metropolitane trasformati in retrovie di guerra in cui vige il coprifuoco appena calato il sole. Chi aveva investito nel mattone, al di là della crisi immobiliare, non può vendere, nemmeno svendendo, semplicemente perchè nessuno vuole andare a vivere in un quello che una volta era una zona residenziale che oggi assomiglia più alla Nigeria o al Pakistan. Di quello che un tempo si faceva chiamare Bel Paese, rimane poco o quasi niente. Sul fronte interno della governance nazionale, si percepisce come in nessun modo il prossimo anno sarà migliore o almeno stazionario. Pertanto chi non ha legami affettivi o patrimoniali troppo radicati con il territorio prende e se ne va via. Inutile aspettare l’arrivo di un altro pifferaio magico. Prendi i soldi e scappa, fino a che ci sono ancora e te li lasciano portare via: questo infatti rappresenta un rischio oggettivo nei prossimi semestri ovvero il divieto di espatrio dei capitali (cosa che si dovrebbe aver implementato ancora anni or sono).

    Dove andare allora, quali sono i Paesi in cui rifugiarsi. La risposta a questa domanda diretta è “dipende”. Dipende da cosa sapete o potete fare, che tipo di vita volete trascorrere, su quanta disponibilità di risorse finanziarie potete contare, quante volte dovrete ritornare in Italia nell’arco di un anno (visite familiari, incombenze amministrative o rapporti di lavoro pregresso) e soprattutto se volete stare fuori o dentro l’Unione Europea. Su questo fronte infatti ricordate che il Vecchio Continente per quanto sia constantemente denigrato dalla stampa di settore vi consente di avere la migliore copertura ed assistenza sanitaria del mondo a costo zero (o almeno inclusa nella fiscalità diffusa). Nel momento in cui abbandonate l’Unione Europea, vi renderete conto che cosa significa avere sicurezza e serenità almeno sul versante sanitario. Infatti per garantire protezione ed assistenza sanitaria alla vostra famiglia dovete mettere in conto di spendere migliaia di dollari per ciascun componente del nucleo familiare. In molti casi il denaro non basta in quanto il top level delle cure che vi possono essere erogate è spesso pessimo o notevolmente mediocre, nonostante siate disposti a spendere qualsiasi cifra.

    Se dovete scegliere un Paese diverso dall’Italia non pensate di abbandonare un inferno per trovare magicamente un paradiso. Ovunque ci sarà sempre qualcosa che sarà difficile da metabolizzare, a cominciare dal regime alimentare, il quale può impattare con il tempo anche sul vostro stato di salute. Personalmente vi consiglio di andare in Paesi in cui sono presenti ampie comunità di italiani, questo sia per potevi inserire più facilmente ed anche per poter contare su una rete di relazioni che vi possono dare genuinamente aiuto in caso di bisogno. La lista dei Paesi su cui lanciare la freccetta è veramente ampia, si va dal Marocco all’Austria, dal Costa Rica alla Bulgaria, dall’Australia alla Spagna. Ci sono oltre quattro milioni di italiani residenti all’estero, una gran parte di loro rappresenta il meglio che l’Italia ha sfornato ed esportato in questi ultimi decenni. Sono anche i primi che sarebbero disposti a ritornare se l’assetto di governance, la pressione ed oppresione fiscale, la burocrazia, la classe politica, la corruzione, l’ingerenza della criminalità e tanto altro ancora cambiassero radicalmente o meglio scomparissero per sempre. A questo punto chiedetevi se ha senso credere in questo improbabile cambiamento oppure nell’incertezza meglio prendere ed andarsene per provare a migliorare il resto della propria vita.


    Spoiler:
    Niccolò Viviani si è trasferito in Cile di recente. Ecco la sua storia.

    Potete seguire Niccolò su ‘Niccoloviviani.com
    Come hai trovato l’opportunità di andare in Cile?
    Internet. Internet è uno strumento dal potenziale e utilità enormi. A seconda di come lo usi, può essere distruttivo per la tua produttività o estremamente utile. Se oggi sono dove sono, in gran parte è perché sono stato capace di sfruttare il potenziale della rete: accesso all’informazione e la possibilità di entrare in contatto con persone geograficamente distanti.
    E’ importante però capire quando è necessario abbandonare il virtuale e uscire nel mondo reale, delle persone fisiche. Internet è uno strumento, la vita reale è un’altra cosa. Per questo dopo una maturazione di un paio di anni, ho preso l’aereo e sono venuto in Cile a fine Aprile 2013, per un mese, a toccare con mano e incontrare fisicamente le persone con cui ero connesso solo virtualmente fino a quel momento. E’ scattato qualcosa, e quasi un anno dopo sono qui a Viña del Mar a contribuire al loro progetto.
    Di cosa ti occupi esattamente?
    Exosphere è una comunità di imprenditori e innovatori.
    Svolgiamo dei percorsi educativi basati sull’esperienza e la scoperta, sull’identificazione di problemi, sul peer to peer learning, mentoring, discussioni di gruppo su idee e libri, progetti di business ecc..
    Nei nostri BootCamp riceviamo persone di tutte le età e provenienti da ogni continente.
    Personalmente mi occupo di organizzazione e finanze.
    Perché fare quello che fai in Cile e non in Italia?
    Ci sono un americano, un italiano ed un argentino.. non è una barzelletta.. sono i fondatori di Exosphere, che hanno scelto di unirsi in Cile per iniziare questo progetto, con l’intenzione e l’ambizione di divenire una realtà internazionale.
    L’America Latina presenta opportunità notevoli di crescita per ragioni demografiche e socio-economiche.
    Il Cile è stato individuato come il miglior paese per iniziare, grazie al suo sistema politico molto stabile, a differenza di gran parte del resto dei paesi sudamericani, e al sistema legislativo favorevole a nuove attività imprenditoriali. Inoltre è un paese estremamente sicuro.
    Come ho scritto nel mio articolo We The Leaving: the real hope for Italy, penso che l’Italia, come altri paesi in Europa e non solo, abbia condannato la generazione mia ed alcune future a lavorare per ripagare il conto di un banchetto cui non hanno partecipato.
    Sono convinto che cambiare le cose con la politica sia impossibile.
    La stratificazione degli errori nel sistema è tale per cui non è più possibile risolvere i problemi in modo ordinato.
    Ad un certo punto il sistema salterà.
    E nel frattempo le condizioni continueranno a peggiorare.
    Per questo ho scelto di andare via.
    Perché in Italia non ci sono opportunità e rimanere a lottare per risolvere i problemi sistemici è una battaglia persa.
    Che sentimenti provi verso l’Italia?
    Tristezza e rabbia. Tristezza perché ami il paese e conosci le sue potenzialità.
    All’estero te ne rendi conto ancora di più.
    Rabbia perché sai che la situazione politico-economica è così distorta che non c’è via d’uscita.
    Il modo migliore di reagire è trasformare la tristezza in visione e la rabbia in energia: ho eliminato dalla mia quotidianità il teatrino tragicomico della politica italiana, ma presto più attenzione alla sostanza e materia che rendono il nostro il paese più ammirato al mondo.
    Tornerai? Perché?
    Tornerò. Non so quando, ma tornerò, ne sono abbastanza sicuro.
    Esiste un legame con la terra patria, intesa come terra dei padri, la terra in cui sei cresciuto, che rimane intatto per sempre.
    E con esso la speranza di un giorno poter tornare, ricostruire e godere dei suoi odori, sapori e suoni.
    Consigli a chi vuole seguire le tue orme?
    Non sentirti in dovere di rimanere, o in colpa per andartene.
    Votare con i piedi è il modo migliore per far valere il tuo giudizio.
    Chi se ne va dall’Italia è la vera speranza dell’Italia stessa.
    Perché chi se ne va fa il passo necessario per salvaguardare il proprio futuro, creando le base per avere il capitale finanziario ed umano, l’energia, e la visione necessari per – forse un giorno – tornare e ricostruire l’Italia dalle macerie cui sarà stata ridotta.
    Non è eroico continuare a contribuire ad un sistema che distrugge il tuo potenziale e neutralizza il tuo talento.
    E’ tuo diritto andare dove sei messo in grado di esprimere la tua individualità nella maniera più completa.
    Ultima modifica di Lord Derfel Cadarn; 16-12-14 alle 14:43:10

  17. #92
    Vitor
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Il capo di Stato Maggiore della Marina in Senato: "Mare Nostrum attirava i profughi? E' una sciocchezza"

    di STEFANO PASTA

    ore 21.40 del 16 dicembre 20140


    Invitato dalla Commissione Diritti Umani di Palazzo Madama, l'ammiraglio De Giorgi fa il punto del primo mese senza Mare Nostrum nel Mediterraneo. +485% gli arrivi, -65% la superfice di mare pattugliato; meno efficacia operativa; meno attenzione a salvare vite umane; meno controlli sanitari e della polizia per chi arriva; meno coordinamento; meno scafisti arrestati. L'obiettivo raggiunto: i costi sono un terzo di prima. La facile previsione per i prossimi mesi: più morti

    ROMA - L'ammiraglio De Giorgi, capo di Stato maggiore della Marina Militare, è stato convocato dalla Commissione Diritti Umani del Senato per riferire su come stia avvenendo il passaggio dall'operazione Mare Nostrum a quella europea Triton. Dal 1° novembre è in corso una transizione, che il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha previsto durerà due o tre mesi: l'Italia sta affiancando Frontex, l'agenzia Ue per la gestione delle frontiere, nel prendere il comando del controllo delle acque del Mediterraneo. In apertura dell'audizione, il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione, ha spiegato cosa significa il passaggio in corso: "Rinunciare programmaticamente a soccorrere le persone nel tratto di mare in cui più facilmente rischiano di morire". Tradotto, vuol dire "mettere in conto crudamente la crescita delle vittime".

    I migranti soccorsi da Mare Nostrum: 156.362. Il capo della Marina italiana ha ricordato gli obiettivi con cui un anno fa nacque l'operazione Mare Nostrum: "Contrasto delle azioni illegali connesse al traffico di esseri umani, potenziamento della salvaguardia della vita umana in mare e filtro sanitario avanzato". Dal 18 ottobre 2013 al 31 ottobre 2014, questi i numeri dell'operazione: 156.362 migranti assistiti in 439 salvataggi SAR (ricerca e soccorso), 366 scafisti consegnati alle forze dell'ordine, 9 navi madri (i grossi pescherecci che in alto mare lasciano i migranti in imbarcazioni più piccole, per poi tornare indietro), il 99% dei migranti intercettati prima dello sbarco e controllati dai medici di bordo. Inoltre, spiega l'ammiraglio, "Mare Nostrum ha interrotto quella che prima era quasi una norma: la presa in carico da parte della malavita organizzata dei migranti che, una volta sbarcati, venivano accompagnati dagli spalloni come merci da contrabbando".

    Gli arrivi senza Mare Nostrum: +485%. De Giorgi definisce poi "una sciocchezza" l'accusa da tanti rivolta a Mare Nostrum, secondo cui l'operazione avrebbe attirato i profughi, che fuggono invece da guerra (Siria), povertà e carestia. Mette a confronto gli arrivi del novembre 2013, sotto Mare Nostrum, e novembre 2014, senza Mare Nostrum: con la fine della missione, anziché crollare, gli arrivi sono aumentati del +485% rispetto l'anno prima. E ora, nella fase di transizione successiva a Mare Nostrum, qual è la situazione? "Tutto è stato ridotto - dice l'ammiraglio - dato che tagliare i costi è stato il motivo della fine dell'operazione. Per ora rimane il pronto soccorso galleggiante per filtro sanitario sulla nostra nave anfibia, assieme al presidio di polizia. Non utilizziamo invece più le fregate, le navi che assicuravano una maggiore operatività e resistenza al mare. Il tonnellaggio, proporzionale all'efficacia, è passato da 22mila a 13mila, le miglia quadrate pattugliate da 22.350 a 6.900 (-65%), mentre i costi sono ora un terzo".

    I mezzi di Triton. Il 1° novembre è iniziata Triton, l'operazione dell'Ue mirata al controllo delle frontiere Schenghen per la prevenzione e il contrasto dell'immigrazione via mare. Prorogabile, è prevista fino al 31 gennaio 2015 e il coordinamento non è più della Marina italiana, ma dal Coordination Center di Frontex a Pratica di Mare. I mezzi dell'operazione europea sono tre pattugliatori, messi a disposizione da Italia, Spagna e Islanda, 4 motovedette costiere (Malta, Olanda, Italia) e 4 aerei per il pattugliamento (Islanda, Francia, Lettonia, Malta). Spiega De Giorgi: "Si tratta di due concetti completamente diversi: Mare Nostrum era mosso dall'aspetto umanitario e quello militare, cioè la cattura degli scafisti; con Triton si perdono entrambe queste attenzioni".

    Triton è solo controllo delle frontiere. Durante l'audizione, l'ammiraglio ha mostrato una slide con le finalità di Mare Nostrum, Triton e del dispositivo attualmente in atto per la transizione: Triton è solo controllo delle frontiere, non c'è l'assistenza umanitaria e la sorveglianza in alto mare. Tuttavia, in base alle leggi del soccorso in mare, "non vuol dire - precisa De Giorgi - che una nave di Triton non possa essere chiamata ad intervenire nei confronti di un naufragio se fosse l'imbarcazione più vicina. Una delle conseguenze è l'utilizzo maggiore dei mercantili, dove verrà imbarcato chiunque, senza filtro sanitario in mare". Per esempio, tra i 9.134 migranti giunti nel novembre 2014, 3.810 sono stati soccorsi dalla Marina italiana (con la "coda" di Mare Nostrum), mentre 5.324 sono stati intercettati dalla missione europea (1.534 dalla Capitaneria di porto impegnata nella missione europea e 2.273 da mercantili).

    L'importanza dello screening sanitario in mare. "Inoltre - continua l'ammiraglio - si è perso il coordinamento in alto mare, che era uno dei punti di forza di Mare Nostrum, dato che questa volta lo Stato era riuscito ad essere complementare, superando la logica delle parrocchie per cui ogni ministero deve ritagliare per sé un mondo parallelo. Almeno per non perdere questo risultato storico, abbiamo firmato un protocollo d'intesa tra Ministero della Salute e Difesa, anche alla luce dell'incremento del pericolo di contagio legato a ebola. Ciò ci permette di avere una barriera di primo soccorso in mare estremamente utile".

  18. #93
    PinHead81
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Mi sembra un "Oste, come è il vino"?

  19. #94
    Vitor
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Però lo dice la Marina, mica il Manifesto

  20. #95
    Il Nonno L'avatar di SACRAMEN
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Infatti, il problema non è che "Mare Nostrum" attirava i profughi.
    E' la politica del "liberi tutti" che li attira e Mare Nostrum semplicemente li andava a pescare.

  21. #96
    PinHead81
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da Vitor Visualizza Messaggio
    Però lo dice la Marina, mica il Manifesto
    Le operazioni non le metteva in campo la Marina, scusa?

  22. #97
    Il Nonno L'avatar di SACRAMEN
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Ripeto, dire che Mare Nostrum non attirava profughi è sostanzialmente corretto.
    I profughi sono attirati dal fatto che possono entrare in Italia senza documenti, oltre al fatto che vengono ripescati in mare in caso di necessità.

    In Spagna non ci vanno perchè innanzitutto non possono entrarci senza documenti e perchè normalmente sparano alle imbarcazioni like marò.

    Siamo semplicemente i mejo: se non li soccorriamo veniamo sanzionati dall'UE' e tacciati di razzismo; se li soccorriamo veniamo sanzionati dall'UE' perchè introduciamo clandestini in europa.

  23. #98
    alberace
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Citazione Originariamente Scritto da SACRAMEN Visualizza Messaggio
    In Spagna non ci vanno perchè innanzitutto non possono entrarci senza documenti e perchè normalmente sparano alle imbarcazioni like marò.
    come in australia?

  24. #99
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    Gli arrivi senza Mare Nostrum: +485%. De Giorgi definisce poi "una sciocchezza" l'accusa da tanti rivolta a Mare Nostrum, secondo cui l'operazione avrebbe attirato i profughi, che fuggono invece da guerra (Siria), povertà e carestia. Mette a confronto gli arrivi del novembre 2013, sotto Mare Nostrum, e novembre 2014, senza Mare Nostrum: con la fine della missione, anziché crollare, gli arrivi sono aumentati del +485% rispetto l'anno prima. E ora, nella fase di transizione successiva a Mare Nostrum, qual è la situazione? "Tutto è stato ridotto - dice l'ammiraglio - dato che tagliare i costi è stato il motivo della fine dell'operazione. Per ora rimane il pronto soccorso galleggiante per filtro sanitario sulla nostra nave anfibia, assieme al presidio di polizia. Non utilizziamo invece più le fregate, le navi che assicuravano una maggiore operatività e resistenza al mare. Il tonnellaggio, proporzionale all'efficacia, è passato da 22mila a 13mila, le miglia quadrate pattugliate da 22.350 a 6.900 (-65%), mentre i costi sono ora un terzo".
    Le cose che mi vengono in mente:
    - in Siria stando a De Giorgi ci sono i neri africani.
    - non è che magari dopo un anno di mare nostrum la notizia che si è fermato ci mette un po' ad arrivare... chiedo così, eh? +485% è EVIDENTE che è grazie a Mare Nostrum, anche perché dio sa da quanto sono in viaggio prima di imbarcarsi.

    Mi sembra un'analisi demente.

  25. #100
    Moderatore spudorato L'avatar di Sarpedon
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    Predefinito Re: Di nuovo emigranti: più italiani in fuga che stranieri in arrivo

    De Giorgi? Chiedete a Frittole e capirete tutto...

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