tratto dal Piccolo Libro Verde dell' Ayatollah Comecazzosichiama
come esplicato su http://zweilawyer.com/2013/05/23/il-...layatollah-ii/
9. Dell’Urinare e Defecare
Vabbé scusa KK, ma sarò libero di cacare senza GPS? Metti caso mi trovo in occidente, e quegli sporchi infedeli hanno piazzato il cesso in direzione della Mecca, che devo fare, sedermi di sbiego con una mano sulle palle e la bussola nell’altra?Nel defecare o urinare, ci si deve accovacciare in maniera tale da non rivolgersi verso La Mecca né darle le spalle. Non è sufficiente voltare altrove i propri genitali mentre si è rivolti o si danno le spalle a La Mecca; inoltre le proprie parti intime non devono mai essere esposte né quando si è rivolti verso La Mecca né quando le si danno le spalle.
È proibito urinare e defecare in quattro luoghi: (1) vicoli ciechi, eccetto avendo il permesso di coloro che vi vivono; (2) la proprietà di una persona che non ha dato il permesso di farlo; (3) luoghi di culto,quali le medersas [scuole Arabe]; (4) le tombe di credenti, a meno che lo non si faccia per insultarli.
Oibò, temo di non aver compreso la procedura… devo urlare “ahò posso cacà qua?” e attendere un solo assenso o quello di tutti i condomini? Molto sensata la previsione (3), ci volevano Allah e Maometto per capire che è meglio non mollare uno stronzo fumante in mezzo a una chiesa o in un asilo. Priceless la (4); da un lato sembra normale cacare sulle tombe degli infedeli, dall’altro KK specifica che lo si può fare se si vuole insultare il defunto… bene, ma perché, possono esserci altri motivi per defecare sulla tomba di un poveraccio?
Che belle regole igieniche, specie quella della pietra. “Ehi tesoro, quante volte ti ho detto di rimettere le pietre accanto al cesso quando le finisci!” L’evacuazione dei Flinstones.In tre casi è assolutamente necessario purificare il proprio ano con l’acqua: (1) quando l’escremento è stato espulso con altre impurità, per esempio sangue; (2) quando qualcosa di impuro ha abraso l’ano; (3) quando lo sfintere è stato sporcato più del solito. Questi tre casi a parte, ci si può lavare l’ano sia con acqua, sia nettarlo con della stoffa o con una pietra.
La questione dell’urina che esce da altri orifizi mi incuriosisce, ma non quanto la solita presenza di pietre pulenti. Cioè, il culo puoi lasciarlo così, al massimo buttandoci dentro un sanpietrino, mentre qualcuno sosteneva fossero necessarie ben tre pietre per ogni pisciata?L’orifizio urinario può essere pulito solo con acqua, ed è sufficiente lavarlo una volta sola dopo l’urinazione. Ma coloro la cui urina fuoriesce attraverso qualche altro orifizio farebbero meglio a lavare quell’orifizio almeno due volte. Questo vale anche per le donne. Non è necessario nettarsi lo sfintere con tre pietre o con tre pezzi di stoffa: una singola pietra o un singolo pezzo di stoffa sono sufficienti. Ma se uno si pulisce con un osso, o con qualunque oggetto sacro —per esempio un pezzo di carta che reca il nome di Allah — non può dire le sue preghiere finché è in questo stato.
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Non so se avete notato, ma KK lascia sempre il meglio alla fine del periodo. Bisogna vivere un vero e proprio distacco dal reale per immaginarsi uno che si pulisce l’uccello con il Corano, magari recitando le preghiere! E poi che razza di schifo è pulirsi con un osso? Bah, meraviglie delle prescrizioni igieniche di Allah.
È preferibile, per urinare o defecare, accovacciarsi in un luogo isolato; è altresì preferibile entrare in tale luogo con il piede sinistro per primo, ed uscirne con il piede destro per primo; è raccomandato tenere la testa coperta mentre si evacua, e tenere il peso del proprio corpo sul piede sinistro.
Dopo la bussola, scopriamo che per cacare bisogna pure incappucciarsi (forse KK pensava, come i bambini all’asilo, che se noi non vediamo gli altri non possono vederci), avere i tic di Nadal quando entra ed esce dal campo e stare come una gru sul piede sinistro!
Durante l’evacuazione, non ci si deve rivolgere verso il sole o la luna,a meno che i propri genitali non siano coperti. Mentre si defeca, si deve evitare di accovacciarsi esposti al vento, o in luoghi pubblici, o verso la porta di casa, o sotto un albero da frutta. Al momento dell’evacuazione ci si deve altresì astenere dal mangiare, trastullarsi, o lavarsi l’ano con la mano destra. Infine, si deve evitare di parlare, ameno che non si sia assolutamente forzati a farlo, o non si stia rivolgendo una preghiera ad Allah.
Ora, ho il timore che, se KK la vieta, nell’islam ci fosse la tendenza a mangiare e lustrarsi il piffero durante l’evacuazione. Non sembra vietata invece la “preghiera cacata”, probabilmente da mettere in relazione con la difficoltà dell’evacuazione stessa, che portava i nostri amici musulmani a gridare aiuto ad Allah per liberarsi dal fardello di letame.
Dopo l’urinazione, si deve lavare prima l’ano se è stato sporcato dall’urina; poi si deve premere tre volte con il dito medio della mano sinistra la parte tra l’ano e la radice del pene; dopodiché si deve impugnare il pene tra il pollice (ponendolo al di sopra di esso) e l’indice (ponendolo al di sotto) e tirarne la pelle in avanti tre volte fino all’anello di circoncisione; dopodiché spremere tre volte la punta del pene.
Ma quale precisione! Roba da andare al bagno con il biglietto delle istruzioni, nel terrore di essere giudicati per aver spremuto solo due volte la punta dell’uccello. Preoccupante poi l’abitudine di pisciare seduti come le femmine. Ciò comporta un problema rilevante, quello del “pisciasse ‘n culo”, che viene affrontato dal grande legislatore KK con grande coraggio.