Il problema di fondo dell'Italia lo conosciamo tutti.
Stiamo tutti nei bar con l'apericena cercando di mettere in mostra il pacco alla fica di turno e ci stupiamo se il paese va a rotoli.
Viviamo la vita del managgger con la visione delle cose di un coltivatore di carote.
E allora abbandoniamo questa bugia della ricchezza e ritrasformiamo l'Italia in un paese di contadini, tutti, dal primo all'ultimo. 61 milioni di persone che zappano, coltivano, allevano bestiame, e assaltano diligenze.
Primo: Tex tornerebbe a essere di moda, svecchiandosi egli stesso perchè non ci sarebbe che da guardarsi intorno per trovare ispirazioni nuove. Il grande fumetto italiano che torna a parlare della realtà odierna, senza cambiare.
Secondo: Frutta e verdura e lavoro tutto il giorno ci renderebbero delle specie di superuomini, delle macchine del sesso e del lavoro, le nostre donne sarebbero le più procaci, seni strabordanti di nutrimento per i rampolli di un paese glorioso.
Terzo: ci libereremmo di cose come le sfilate della moda a Milano, i salotti di Uomini e Donne e le spiagge coatte tornerebbero al loro stato più naturale
Quarto: daremmo la (erronea) impressione al resto del mondo di essere tornati al medioevo e nessun rom verrebbe qua col problema poi di non avere una stazione dei treni dove accamparsi.
Quinto: toccando la nostra terra con mano ogni giorno direttamente, ne avremmo un enorme rispetto e writers sarebbero un antico ricordo.
Su! Rimbocchiamoci le maniche, chiamo Marmist a dirigere i primi lavori, che con le sue mani capaci di frantumare il marmo ci guiderà in questa nuova era.