Beppe, non so se te ne sei accorto, ma nel tuo editoriale su Cernobbio e sul merito delle scoperte hai sottolineato IL problema della cultura occidentale del lavoro ai tempi della Rete. Liu e Rudiak costruiscono pannelli e cemento in rulli, cioč COSE concrete pesabili, numerabili. I tre italiani dell’esempio, e come loro la maggioranza degli “startuppari” moderni, hanno inventato SERVIZI, ossia sostanzialmente altri fardelli succhiasangue dell’economia manifatturiera. Trattenere il 15% su aste di beneficenza non produce ricchezza, la deraglia nelle tasche di mallevadori, e lo stesso dicasi per la rassegna stampa, che vende senza pagarli i “prodotti” di giornalisti e autori, e i venditori di “luoghi condivisi per menti creative” (qualunque cosa possa significare) ossia affittacamere di fascia alta per menti brillanti di cui interessano solo i soldi. Ford č il papŕ ufficiale del capitalismo “schiavista”, ma almeno produceva auto, e lo stesso dicasi per i vari “padroni dell e ferriere” che lasciavano dietro di sé torri Eiffel e ponti di Brooklyn. Ma questi geniali giovani esploratori a livello internettaro cosa producono, cosa LASCIANO dietro di sé, se non un fichissimo e sostanzialmente incorporeo “faccio cose-vedo gente” senza passato e senza futuro?
beh ormai solo i servizi vendono, i beni no.
Prendiamo un negozio d'informatica: vende piů portatili su cui ci fa la cresta di 10 € / altri componenti o servizi come assistenza tecnica e altre troiate?