Siamo noi il problema, e non l’Italia !!!
Caro Beppe, sono un ragazzo di 24 anni di Torino e da anni osservo, come la maggior parte dei miei coetanei, il mondo che mi circonda provandone spesso ad interpretare i significati. Sempre più spesso sento frasi come “L’Italia è un paese di… “, “in Italia sono tutti…” e penso che finché continueremo a giudicare l’Italia in terza persona e non a giudicarci come italiani, non andremo realmente da nessuna parte e nessuna direzione verrà concretamente intrapresa.
Iniziamo a giudicarci con la prima persona, senza distinzioni tra appartenenza politica o di ideale, di genere, di classe sociale, o tra nord e sud; iniziamo a giudicarci come popolo e non a giudicare una rappresentazione dei confini nazionali o una sovrastruttura impalpabile di cui ci sentiamo in trappola. Non esiste nazione, stato, burocrazia, senza le persone che ne fanno parte. Non esiste la corruzione senza le persone.
Siamo noi lo stato, e siamo noi la mafia. Siamo noi i corrotti e siamo noi i giusti. Siamo di destra e siamo di sinistra, siamo grillini, siamo berlusconiani, siamo juventini e siamo interisti, siamo cattolici, siamo laici, siamo omosessuali, siamo del nord, siamo del centro, siamo del sud, siamo ricchi, siamo poveri, siamo eroi, siamo primi, siamo ultimi. L’Italia e i suoi problemi non esistono senza di noi. Facciamoci una ragione che siamo noi il problema, e non l’Italia.
Originariamente Scritto da Mdk001
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