Barcellona, 07-11-2010
Circa 200 giovani omosessuali, uomini e donne, hanno attuato questa mattina sulla piazza della Cattedrale di Barcellona una spettacolare protesta contro il Papa, inscenando un "bacio collettivo" mentre Benedetto XVI passava in papamobile a pochi metri, diretto dall'arcivescovado, dove ha trascorso la notte, alla Sagrada familia di Antoni Gaudì.
Le associazioni gay e lesbiche avevano annunciato da giorni il loro "bacio di due minuti", "uomini con uomini, donne con donne, sulla bocca", per protestare contro la politica del Vaticano sulla omosessualita'. "Siamo qui per protestare contro il Papa e per esprimere un dissenso che in Italia verrebbe censurato", hanno detto all'ANSA Alberto e Simone, due ragazzi milanesi sulla trentina.
"Questa è una bella idea - hanno aggiunto - anche perché non prevede bandiere nè colori politici ma solo amore". Al passaggio del Papa, poco dopo le nove della mattina, sono quindi iniziati i baci fra le varie coppie di gay e lesbiche presenti. Poi, mentre il pontefice si trovava a pochi metri di distanza, hanno risuonato con forza anche fischi e urla di "Fuera, Fuera! (Vattene)".
Benedetto XVI non ha guardato dalla parte dei dimostranti, ma ha continuato a salutare dalla parte opposta le centinaia di fedeli accorsi per vederlo, sventolando le bandiere gialle e bianche del Vaticano e gridando "Viva il Papa!".
I cori dei manifestanti gay sono continuati per qualche minuto, così come i baci, ripetuti più volte di fronte alle tante telecamere. "Ci sono forse più stranieri che spagnoli" spiega Alberto, "forse perché qui i gay vedono già riconosciuti i loro diritti, non come in Italia". Tante infatti le coppie di non spagnoli, come Ana Cristina e Andrea, due ragazze portoghesi venute a baciarsi di fronte al Papa per "dirgli che ci sono molte maniere di amare, e che sono tutte valide", o quella formata da Gabriele, di Alghero, e dal suo compagno finlandese Oscar.
Dopo il passaggio del Papa c'è stato un momento di tensione quando vari decine di giovani fedeli hanno reagito ai cori degli omosessuali iniziando a loro volta a gridare "Dios tambien os quiere (Dio ama anche voi)", scandito dai tamburi in direzione del gruppo di gay. Gli omosessuali hanno iniziato a saltare al ritmo di "pedofilo chi non salta" e di"Jo no te espero" ("io non ti aspetto"), il motto della protesta sorto in internet contro la visita del Papa a Barcellona. Dopo una decina di minuti gli animi si sono calmati e la protesta si è chiusa senza incidenti.