ok, ci sono arrivato dopo
ok, ci sono arrivato dopo
meglio riderci su
Secondo me sbagli. Sono punti di vista, differenti.quando a Spec Ops: The Line ti rispondono Peppa Pig la parola per esprimere il tuo stato d'animo è una sola: sconsolatezza.
come uomo, come padre di una bimba di 6 anni, come videogiocatore di lungo corso, come docente a ragazzi che, per la loro età, non sono più soggetti al Pegi (e ribadisco fino allo sfinimento: chi, invece, ha ancora 17 anni e 364 giorni non deve videogiocare con i +18, mai!)...
ma, soprattutto come lettore millenario di Tgm...
onestamente, voglia di ribattere argomentando (e ce ne sarebbe) neanche l'ombra...
Al tuo abbiamo dato molto spazio, è giusto che ce ne sia anche per quello degli altri, no?
La ragione non ce l'ha nessuno, e tutti siamo padri di famiglia e lettori millenari di TGM.
ma io non voglio aver ragione, è già pieno di stupidi che lo desiderano.
io proponevo la pertinenza di attribuzione di una valenza morale per i vg 'violenti' à la Spec: Ops The Line, solo per un pubblico maggiorenne e eminentemente in vista di una crescita del medium videoludico: che c'entra Peppa Pig e la sua specifica valenza educativa col videoludo? che c'entra la menatina sulla catarsi della violenza nei videogiochi? che c'entra l'eventuale nutrirsi volontariamente di violenza videogiocando?
se il ragionamento è questo, è corretto che si continui a parlare non di arte videoludica (che non può essere solo Limbo o altri giochi con marcata componente estetica) ma di 'giochini' (btw, a me 'ha fatto più male' The Cat Lady, definibile 'giochino' dai meno avveduti, che non SO:TL).
allora, se c'è giustamente spazio per Peppa Pig ma anche, chessò, per Diaz: Don't Clean Up This Blood (uno dei film più educativamente violenti che abbia mai visto) per altri medium, noi perché dobbiamo fermarci a Peppa Pig?
giuro, senza polemica (è anche per questo che, stavolta, sull'argomento, passo e chiudo davvero: se mi sono spiegato ok, altrimenti ciccia. senza nessuna pretesa d'aver ragione, ma, lo ripeto, con un po' di scoramento nel constatare l'acerbità dei tempi rispetto ad un eventuale presa di coscienza superiore del medium videoludico).
Ultima modifica di bellisimo; 26-10-14 alle 10:45:34
Non ho mai capito questa abitudine diffusa di associare i videogiochi violenti a quelli maturi.
Maturo e adulto non sono sinonimi.
Ci sono tanti fattori che concorrono alla crescita di una persona,compresa la violenza,
ma non penso sia uno di quelli determinanti.
Se la crescita di un medium passa solo per la rappresentazione della violenza,
quel medium non crescerà mai.
Peppa Pig Ha qualcosa da insegnare ai bambini. Cosa ha da insegnare Evil Within agli adulti?
Personalmente preferisco il secondo, ma non mi considero una persona matura per questo.
PS: Che fine ha fatto Rogozin? Mi mancano le sue recensioni.
Quando parlai di Spec Ops. The Line dissi che, giocandoci, lo sparare ai nemici non mi faceva nè caldo nè freddo, ipotizzando che negli anni, io mi fossi abituato a tal punto alla cosa da sparare con leggerezza.ma io non voglio aver ragione, è già pieno di stupidi che lo desiderano.
io proponevo la pertinenza di attribuzione di una valenza morale per i vg 'violenti' à la Spec: Ops The Line, solo per un pubblico maggiorenne e eminentemente in vista di una crescita del medium videoludico: che c'entra Peppa Pig e la sua specifica valenza educativa col videoludo? che c'entra la menatina sulla catarsi della violenza nei videogiochi? che c'entra l'eventuale nutrirsi volontariamente di violenza videogiocando?
se il ragionamento è questo, è corretto che si continui a parlare non di arte videoludica (che non può essere solo Limbo o altri giochi con marcata componente estetica) ma di 'giochini' (btw, a me 'ha fatto più male' The Cat Lady, definibile 'giochino' dai meno avveduti, che non SO:TL).
allora, se c'è giustamente spazio per Peppa Pig ma anche, chessò, per Diaz: Don't Clean Up This Blood (uno dei film più educativamente violenti che abbia mai visto) per altri medium, noi perché dobbiamo fermarci a Peppa Pig?
giuro, senza polemica (è anche per questo che, stavolta, sull'argomento, passo e chiudo davvero: se mi sono spiegato ok, altrimenti ciccia. senza nessuna pretesa d'aver ragione, ma, lo ripeto, con un po' di scoramento nel constatare l'acerbità dei tempi rispetto ad un eventuale presa di coscienza superiore del medium videoludico).
Cosa c'entrava legittimare la violenza di Spec Ops: The Line? Il punto non era quello, quanto un'abitudine a considerare gli esseri umani nei VG soltanto dei birilli da tirare giù con una palla da bowling.
Ora, nel discutere di violenza nei VG, uno può argomentare come preferisce. Gabriele ne parla come di un qualcosa che può essere sia positivo che negativo, e introduce l'argomento parlando di Peppa Pig, che può essere una cosa buona o cattiva per i bambini. Sul fatto che un adulto ne possa fare quello che vuole, credo fosse parecchio d'accordo con te, e infatti non critica chi cerca di farne un uso positivo.
Peppa Pig era un esempio come un altro, e volendo dirla tutta, io ho un ricordo mediocre di Spec Ops: The Line, sia dal punto di vista del gameplay che da quello della "morale" che vuole veicolare.
Avrei altri prodotti da consigliare, in quel senso, quindi sono d'accordo con chi dice che se dobbiamo misurare la valenza morale dei VG attraverso il filtro di un prodotto copia/incolla come Spec Ops: The Line siamo davvero messi male.
E poi, ripeto, io capisco il tuo punto di vista e in buona parte è simile al mio... rimango tuttavia convinto che esistano solo 3 modi per educare: la paura/violenza, l'ambizione e l'amore.
Ecco, io sono sicuro che con la paura/violenza e l'ambizione si educhi molto male.
ok, capisco.Quando parlai di Spec Ops. The Line dissi che, giocandoci, lo sparare ai nemici non mi faceva nè caldo nè freddo, ipotizzando che negli anni, io mi fossi abituato a tal punto alla cosa da sparare con leggerezza.
Cosa c'entrava legittimare la violenza di Spec Ops: The Line? Il punto non era quello, quanto un'abitudine a considerare gli esseri umani nei VG soltanto dei birilli da tirare giù con una palla da bowling.
Ora, nel discutere di violenza nei VG, uno può argomentare come preferisce. Gabriele ne parla come di un qualcosa che può essere sia positivo che negativo, e introduce l'argomento parlando di Peppa Pig, che può essere una cosa buona o cattiva per i bambini. Sul fatto che un adulto ne possa fare quello che vuole, credo fosse parecchio d'accordo con te, e infatti non critica chi cerca di farne un uso positivo.
Peppa Pig era un esempio come un altro, e volendo dirla tutta, io ho un ricordo mediocre di Spec Ops: The Line, sia dal punto di vista del gameplay che da quello della "morale" che vuole veicolare.
Avrei altri prodotti da consigliare, in quel senso, quindi sono d'accordo con chi dice che se dobbiamo misurare la valenza morale dei VG attraverso il filtro di un prodotto copia/incolla come Spec Ops: The Line siamo davvero messi male.
E poi, ripeto, io capisco il tuo punto di vista e in buona parte è simile al mio... rimango tuttavia convinto che esistano solo 3 modi per educare: la paura/violenza, l'ambizione e l'amore.
Ecco, io sono sicuro che con la paura/violenza e l'ambizione si educhi molto male.
soprattutto le ultime tue frasi.
io credo, però, che, in contesti diversi, possano educare, e bene, tutte e tre le modalità.
ai miei studenti ho consigliato, liberamente, di vedere Diaz e, se di loro interesse, di approfondire, magari insieme: non ho dubbi che possa essere educativo e questo tipo di educazione passa attraverso la violenza e la paura. ma sono confidente che, se ben decodificata, violenza e paura genereranno educazione, storica, civica, esistenziale, di primissimo livello. per persone la cui età media si colloca fra i 20 e i 30 anni, ovvio.
ma capisco quello che dici. e col massimo rispetto anche per Gabriele, con il quale sono spessissimo in sintonia, fra l'altro, e per la sua visione educativa 'amorosa'.
ma possibile che il videoludo non debba avere il suo Diaz (è un esempio davvero fra mille)?
Yager, con SO:TL credo ci abbia almeno provato con un gioco che, ammetto, è assolutamente mediocre per tanti aspetti, il gameplay puro per primo. ma onore al merito per il tentativo.
Ultima modifica di bellisimo; 26-10-14 alle 21:29:00
^_^
ho fatto bene ad aspettare a rispondere.
Leggo con piacere il vostro scambio di riflessioni, era ciò a cui miravo.
E rimango piacevolmente colpito che Roberto abbia afferrato così profondamente il significato di quello che volevo trasmettere...e non ci siamo nemmeno parlati su questo. Quando mi ha assegnato la tua, Bellisimo, lettera gli ho detto "Guarda che io rispondo a modo mio, perché non posso mettermi fra voi due" E lui mi ha dato, con fiducia, carta bianca.
Roberto ha centrato talmente tanto da potermi specchiare nelle sue parole.
Abbiamo parlato di violenza. Penso abbiate detto già molto e con molte intuizioni.
Ho voluto di proposito spostare "brutalmente" il discorso. Parliamo spesso di violenza ma parliamo poco (mai?) di amore educativo.
Penso che sia più importante questo ultimo argomento. Penso si educhi maggiormente con l'amore, con le belle sensazioni e le emozioni positive. Non vuole essere un inno al nascondere il male nel mondo, no, assolutamente no.
Bon, non tedio oltre.
Il docente di Pedagogia Generale ricordo che diceva "Talvolta per de-finire un concetto si può dire anche ciò che quel concetto non è"
Così ho tentato, giocandomi la carta Peppa sul tavolo della discussione ^_^
p.s. sulla catarsi prima o poi ritorniamo. Lo trovo un argomento molto affascinante.
la mia l'ho stradetta, indi non tedio neanch'io oltre.
ma...
...ciò è senz'altro interessante...
...e anche questo, a patto di non generalizzare.
vabbè, vado a giocare col vg di Peppa Pig, avete vinto
beh, qualche differenza c'è....
e poi tu hai citato due capolavori!!!
Eccomi!
Sotto con il sondaggione di TGM!
http://www.***************.it/forum/...1#post14117744
'namo a vede'...
Ciao, sapete se Insurgency sia mai stato recensito da TGM? Ho provato ad andare a vedere nei vecchi numeri ma non sono riuscito a trovarlo (mi pare sia uscito a gennaio 2014)... Ogni tanto qualche gioco viene perso per strada mi sa...
Certo che no, Insurgency e' stato recensito addirittura sul numero 276: