Alla fine, l'alieno si è preso la sua rivincita. E lo ha fatto nel modo migliore, lasciando tutti senza parole, con un grido di terrore soffocato in gola. Ha cominciato seguendo uno a uno i Colonial Marines di Gearbox e li ha dilaniati, sminuzzati, fatti a pezzi. Soprattutto, ha fatto in modo che il loro ricordo sbiadisse in un attimo, non appena messo piede sulla Sevastopol, teatro delle vicende di Alien Isolation. L'alieno ha scelto di non affidarsi a chi ha fatto degli sparatutto in prima persona la sua ragion d'essere. No, ha preferito dei maestri della strategia. E i ragazzi di The Creative Assembly lo hanno ripagato con una piccola, grande perla capace di incutere paura allo stato puro anche nei cuori dei videogiocatori più smaliziati.
Alien Isolation, pur se non perfetto, è un gioco che ha letteralmente monopolizzato buona parte di questo mese redazionale. Tutti, nessuno escluso, abbiamo provato l'emozione di nasconderci dentro un armadietto e c'è anche chi, come Mario, lo ha fatto indossando un caschetto Oculus Rift, rischiando più e più volte di morire d'infarto.
Ma Alien non è il solo titolo che ci ha scaldato i cuori, questo mese. Uno degli altri lo trovate sulla copertina del numero che stringete tra le mani e risponde al nome di Assassin's Creed Unity. Siamo stati in Francia, nella stupenda cornice rappresentata dal Musée de l'Armée, al cospetto di Arno e del Marchese De Sade, provando tanto il single player quanto il multiplayer cooperativo a due e quattro giocatori. Unity pare avere tutte le carte in regola per portare la saga di AC a un nuovo livello, ma anche su questo titolo sono già cominciate le polemiche. Il motivo? Semplice, una guerra di numeri: già, perché Unity, su console "next-gen", girerà a soli 900p. lo non credo che un'esperienza complessa come quella promessa dal titolo Ubisoft possa essere misurata con sigle e numerini, ma se date peso a queste "cifre", c'è una sola soluzione: continuare a giocare su PC, dove la community arriva spesso dove non riescono gli sviluppatori, a tutto vantaggio del pubblico "giocante". Lo ha dimostrato Watch_Dogs e lo dimostrerà, probabilmente, anche quel The Evil Within che recensiremo sul prossimo numero. A oggi, il gioco di Bethesda è stato annunciato come "bloccato a 30fps" anche sulla nostra piattaforma preferita, ma gira già la voce che sarà possibile sbloccare il frame rate agendo semplicemente sul file .ini, cosa ovviamente preclusa all'ambiente console. Prima di salutarvi, permettetevi di consigliarvi anche it nuovo capitolo di Borderlands, che è sì un "more of the same", ma di quelli fatti bene. Perché Jack il Bello non avrebbe accettato niente di diverso.
Buona Lettura.

Davide "ToSo" Tosini