[TGM Mail 319] - Preferite la tattica o la forza bruta?

[il Cinese]

Perché usare l’Aard, quando il segno Igni, al massimo livello, può togliere i 4/5 della salute di un nemico? Perché ricorrere alla patina di unto, al colpo alle spalle, alla ragnatela, quando una palla di fuoco ben castata può fare piazza pulita di un’intera stanza di hobgoblin? Ancora, perché armarsi di spada corta +2, quando è disponibile, presso qualsiasi negozio, un normale spadone a due mani che “spacca e spazza”? (Luca Sartori).

In altre parole, preferite giocare servendovi di tattiche e strategie, oppure "giù botte, giù botte, giù botte"?

[Azatoth]

Diciamo che tendo a prediligere le strategie piú semplici, a meno che i risultati non giustifichino lo sforzo extra.
Nel caso di The witcher lo stesso tempo usato per i segni lo impiegavo per tirare le mazzate, mentre nei vari Baldur's gate e company preparare lo scontro avvantaggia parecchio (tipo riempire il terreno di trappole, magari condendole con la magia Skull trap e gli incantesimi druidici che provocano danni).
In linea di massima parto dal presupposto che prenderó tante botte e mi regolo di conseguenza, armandomi come la Morte nera ed usando le magie piú dannose come sennon ci fosse un domani.

[FuSeRz]

generalmente meno e basta, novoja di perdere troppo tempo in pianificazioni. a meno che il vantaggio non sia evidente, ma ormai i giochi del genere sono sempre meno

[Necronomicon]

Io trovo che i giochi che richiedono tattiche avanzate siano spesso trial & reload in cui si cerca di capire quale sia il modo più efficace di tirare le mazzate. Anche i baldur's gate, avevano tante opzioni tattiche ma poi le usavi solo dopo che avevi già affrontato malamente una prima volta il boss. Poi finivi per lanciare una nube tossica da fuori schermo in modo che non entrassero in combat immediatamente

[bellisimo]

ho poco tempo = se posso, mazzate e via.

[heXen]

Tanti fattori contribuiscono alla scelta. Non solo le abilità del personaggio che invogliano più o meno alla tattica. A volte per dire, mi è successo di usare delle armi meno potenti di altre solo perchè mi piaceva l'estetica. In linea di massima però cerco una via di mezzo tra le due cose, tattica si, ma con forza bruta e brutalità possibilmente. Non sono sicuro di essermi riuscito a spiegare bene hahhahah!

[bellisimo]

naturalmente, quando sono più libero, per esempio in ferie, scelgo titoli in cui la strategia abbia un ruolo prioritario. così, anche il cervello non mi si incartapecorisce troppo, che ci ho un 'età...

[Trickster..]

Sono per la tattica anche ricaricando per provarne di diverse

[Azatoth]

"La miglior difesa é un nemico morto".
Pyro, Sacrifice.

[bellisimo]

"La miglior difesa é un nemico morto".
Pyro, Sacrifice.

parole sante.

[Miles Teg]

Bhe' la forza bruta e' una forma di tattica, in verita'. Detto questo, tendo a giocare come "mago", perche', in genere, e' lo stile che mi sembra dia piu' varieta' al gameplay. E gioco come mago pure nei casi in cui il gioco e' tutto bilanciato a favore dei picchiatori (Si Drakensang, dico a te...). Quindi si, direi che in genere tendo a preferire un gameplay piu' tattico. Senza pero' esagerare: per dire in Witcher avevo pompato Aard ed Igni al massimo, ma era evidente che gli altri segni fossero completamente inutili, per cui non ci ho speso punti a parte nei primi livelli. Insomma tattico si, masochista no...

[Rogozin]

Non so se ho colto la questione, nel caso il mio punto di vista è questo: io cerco di risolvere la situazione nel modo più "articolato" che il gioco proponga.
Se è Doom, mi limito ad esempio a sparare e macellare.
Se invece il gioco ha velleità tattico/strategiche di qualche tipo, allora cerco di sfruttarle al massimo anche a costo di complicarmi un po' la vita. D'altra parte per me non è il risultato che conta, visto che il mostro lo ammazzi comunque ed a qualsiasi difficoltà. Il punto è se mi sono divertito facendolo, se sono rimasto "soddisfatto".
Prendiamo la saga di Assassin's Creed. E' tranquillamente completabile in versione TSO, prendendo a calci nei testicoli tutti i nemici fino a che non siamo circondati di centinaia di cadaveri (been there, done that). Le missioni si fanno, la trama va avanti, il gioco si completa. D'altra parte conosco modi migliori per buttare i soldi.
Viceversa mi piace ad esempio provare una missione fino a che non mi riesce di farla completamente Stealth, anche perchè per me videogiocare è un po' come leggere un libro, e senza sospensione dell'incredulità mi prende lo squallore.
Altro esempio più recente. Il discusso Dragon Age 3, che tra l'altro mi sta piacendo molto, può essere portato avanti e terminato (anche ai livelli di difficoltà più elevati, come sto facendo) con un tristissimo gruppo completamente composto da guerrieri i quali, con le loro abilità per aumentare la "guardia", diventano un commando inscalfibile. Viceversa mi piace provare le combo coi maghi, usare i ranged, gli assassini... insomma, i Gypsy Kings sono bravissimi, ma dopo un po' stuccano: preferisco un'orchestra.
Aggiungo che per me è un pregio il fatto di incentivare strategie particolarmente fini o elaborate (ovvio, dipendentemente dal gioco). Motivo per il quale, sempre continuando con gli esempi, sono rimasto un po' così quando mi sono accorto che per finire Ufo: Enemy Unknown (quello nuovo, che per altro ho apprezzato molto) era sufficiente avanzare e sparare.

[manuè]

In altre parole, preferite giocare servendovi di tattiche e strategie, oppure "giù botte, giù botte, giù botte"?

la seconda che hai detto: colpire per primi, colpire il più duro possibile, per fare più danni possibile nel minor tempo possibile.

[Azatoth]

"Chi colpisce primo colpisce due volte".
Er Piotta

[manuè]

chi rifugge dalla lotta... ah no, questa era un'altra cosa

[il Cinese]

Io penso che sia impossibile schierarsi apertamente da una parte o dall'altra; è una scelta che dipende dal gameplay proposto, dal periodo in cui si affronta il gioco in questione, dal tempo a disposizione per tentare i vari approcci. Faccio un esempio: Alien Isolation. L'ho iniziato cercando lo stealth più assoluto, quasi senza colpo ferire, per ritrovarmi alla fine a smadonnare perché non ho abbastanza miscela per il lanciafiamme. Il titolo si è evoluto, nel corso delle missioni, e io con lui, ritrovandomi a "non poterne più" di umani collerosi, sintetici ostili e alieni imprevedibili. Quindi al diavolo l'approccio stealth e sotto con lo shotgun.

[$Albert]

Personalmente sono uno che con l'approccio stealth non è mai andato granché d'accordo, ci provo ogni volta dicendomi che è la volta buona, che riuscirò a non farmi beccare, ma puntualmente arriva l'errore che ti obbliga a tirare fuori lo shotgun e a fare casino. Dopo tanti tentativi sono giunto alla conclusione che è questione di forma mentis, e la mia ha la forma di uno shotgun. =D

[Azatoth]

Dishonored l'ho finito con un approccio stealth, usando peró i poteri a raffica, alla faccia dei duri e puri che non usano la magia.
Nella versione liscia di BG I invece armavo i membri del gruppo con gli oggetti esplosivi e li rendevo invisibili, mentre nell'EE ho deciso di riempire i nemici di mazzate, preparando peró qualche scherzetto simpatico (trappole assortite, magie ad area nei luoghi giusti).

[Venom1905]

Se il gioco prevede un approccio stealth di solito lo tengo sempre come prima opzione poi, a seconda del titolo e di alcune caratteristiche, cerco di giocarlo completamente stealth o mi concedo qualche divagazione action.
Gli Splinter Cell ad esempio li ho sempre giocati 100% stealth, così come Dishonored, mentre un titolo come The Last of Us l'ho giocato molto come mi andava al momento.
Una cosa che influisce molto è la gestione dei salvataggi. Se sono liberi solitamente tendo a mantenermi sullo stealth, dato che consentono maggiormente di provare diverse alternative, altrimenti tendo a limitare i tentativi (sia perché avendo poco tempo non posso stare fermo più di tanto in un punto, sia perché a ripetere le cose mi rompo alla svelta) dopo di che finisco con lo spaccare tutto.

[xevious]

Dipende da quanto è ben bilanciato il gioco.
Mi piace trovare soluzioni alternative o provare tutte le varie abilità/possibilità.
Ma se alla fine una palla di fuoco risolve più efficacemente la situazione non vedo perché non dovrei utilizzarla.
Esistono titoli che addirittura ti penalizzano se sblocchi abilità non di forza bruta (shadowrun anyone?) e questo non va affatto bene.
Fin che giochi a D&D tra umani allora è sicuramente divertente usare magie secondarie ed anzi il master premierà i modi alternativi di giocare ma se ti trovi difronte una macchina la sua programmazione è il limite alle mie possibilità.
La Blizzard, per esempio, lo ha capito ed offre poca varietà di skill ma molto ben bilanciate.

[Sees-His-Fate]

Tattica o forza bruta? In genere opto per una terza alternativa, confinante seriamente con il cheating. Dopo vari esperimenti e “attente” valutazioni, scelgo per il mio character tutte quelle abilita e/o incantesimi che si rivelano overpowered e che consentono di eliminare i nemici con il minor dispendio di “sudore” possibile.
In Fallout 3 è possibile sopprimere il 90% degli avversari in modalità furtiva con fucile da cecchino e abbondanti iniezioni di Psycho… Per tutto il resto c’è la granata Nuka. Nel Tempio del Male Elementale, Crescita di Spine è incantesimo “tattico” per eccellenza che deve essere sempre memorizzato.
In Baldur’s Gate II le trappole del ladro sono ottime se piazzate PRIMA che i draghi diventino ostili. In KOTOR il grip del lato oscuro della forza combinato con il throw di spada laser si rivela particolarmente devastante se il character di partenza è di classe fuorilegge con parecchi d6 di danno alle spalle.
In Gothic I & II il blocco di ghiaccio, pur facendo un danno irrisorio, è in grado di tenere immobilizzati saprofagi e orchi per c.a. 20 secondi consentendo di finire il lavoro con uno spadone a due mani.
Infine, in the Witcher un segno YRDEN di alto livello è in grado di rallentare anche i boss più ostici come Azar Javed e la Strige.

[bellisimo]

Dishonored l'ho finito con un approccio stealth, usando peró i poteri a raffica, alla faccia dei duri e puri che non usano la magia.

per esempio io Dishonored l'avevo cominciato con un approccio totalmente stealth ma non mi stavo divertendo granché, perché sentivo che il 'modus operandi' non era il mio mentre il gioco mi permetteva di operare diversamente, con una certa libertà.
così ho cominciato a giocare come mi pareva e piaceva, come in un'ipotetica 'real life', mixando stealth e mazzate, e mi sono divertito un sacco.
e 'sti cavoli del finale buono o cattivo, degli achievement e di altri 'ammazza divertimento' del genere!